Ableberto di Cambrai

Sant'Ableberto

Vescovo di Cambrai e Arras

 
MorteHam, prima metà del VII secolo
Venerato daChiesa cattolica
Canonizzazionepre canonizzazione
Ricorrenza15 gennaio

Ableberto, noto anche come Emeberto, (... – Ham, prima metà del VII secolo) è stato vescovo di Cambrai e Arras, nella prima metà del VII secolo, venerato come santo dalla Chiesa cattolica.

Nei più antichi cataloghi episcopali di Cambrai, databili al IX secolo, il nome di Ableberto o Emeberto, compare al quinto o sesto posto dopo san Gastone (Vaast), ritenuto il fondatore della diocesi.[1] Successivi cataloghi, dell'XI secolo, lo confondono con Ildeberto, 9º vescovo di Cambrai e Arras, fratello di santa Gudula.

Nulla si conosce della vita di questo santo, che fu certamente vescovo nella prima metà del VII secolo; il predecessore Bertoldo (Bertoaldus) è attestato nel concilio di Clichy del 627, mentre il successore Autberto (Audebertus) è storicamente documentato per la prima volta nel periodo 645/652.[2] È in questo lasso di tempo che si deve collocare l'episcopato di Ableberto. All'epoca i vescovi riunivano assieme le diocesi di Cambrai e di Arras.

Ableberto era probabilmente originario del Brabante e secondo la tradizione vi morì, nella località di Ham, e fu sepolto nella chiesa di Sant'Aldegonda a Maubeuge.

L'odierno martirologio, riformato a norma dei decreti del Concilio Vaticano II, ricorda il santo vescovo alla data del 15 gennaio con queste parole:[3]

«Ad Ham nel Brabante, nell'odierna Olanda, sant'Ableberto o Emeberto, vescovo di Cambrai.»

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Duchesne, Fastes épiscopaux, III, p. 108, riga 6; p. 109, riga 5.
  2. ^ Duchesne, Fastes épiscopaux, III, p. 110.
  3. ^ Martirologio Romano. Riformato a norma dei decreti del Concilio ecumenico Vaticano II e promulgato da papa Giovanni Paolo II, Città del Vaticano, Libreria editrice vaticana, 2004, p. 134.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]