Abolizione del sistema han

L'abolizione del sistema han[1] avvenne nel 1871, quando in Giappone fu istituito il sistema delle prefetture che soppiantava il sistema tradizionale han[2] ed introduceva un nuovo governo locale.

In un tentativo di cancellare il feudalesimo in Giappone, il nuovo governo Meiji, che rimpiazzò lo Shogunato Tokugawa, abolì centinaia di domini feudali o han[3] e le antiche province del Giappone. Al loro posto stabilì un nuovo schema di governi locali basati su prefetture definite geograficamente. Questo sistema è ancora valido, sebbene il numero delle prefetture e i loro confini siano cambiati.

Tale abolizione portò alla fine formale lo shogunato (bakufu) e il sistema dei domini o baku-han taisei (connubio tra l'autorità a carattere nazionale del bakufu, ovvero dello shogun, e quella dei daymio a capo dei loro han, feudi in cui era suddiviso amministrativamente il territorio del paese) sebbene non li rimosse completamente.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ in giapponese 廃藩置県, haihan-chiken; hai abolire + han + chi stabilire + ken prefettura
  2. ^ Il "sistema han" viene tradotto anche come "sistema di clan feudali" o "sistema dei daimyō".
  3. ^ Edwin O. Reischauer, Storia del Giappone, Bompiani, 2000, pp. 93-96.

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