Accelerazione di gravità

Disambiguazione – Se stai cercando la costante di gravitazione universale, vedi Costante di gravitazione universale.

L'accelerazione di gravità o accelerazione gravitazionale è l'accelerazione che un corpo o punto materiale subisce quando è lasciato libero di muoversi in caduta libera in un campo gravitazionale. Si può misurare sperimentalmente con esperimenti che coinvolgono la caduta dei gravi, come il pendolo semplice[1], la rotaia a cuscino d'aria[2] o il pendolo di Kater[3] , trascurando la resistenza dell'aria, oppure derivare dai valori dei parametri che compaiono in leggi fisiche più generali, come la legge di gravitazione universale[4].

Valore utilizzato[modifica | modifica wikitesto]

Il campo gravitazionale terrestre, come ogni campo gravitazionale, ha raggio d'azione infinito[5], ma di intensità decrescente fino a essere trascurabile. Il valore convenzionale fissato per questo parametro è un valore medio tra l'accelerazione di gravità presente al livello del mare a una latitudine di 45,5°, che nelle unità di misura del Sistema Internazionale risulta pari a[6][7][8]:

Il valore dell'accelerazione di gravità sulla superficie terrestre in effetti varia molto leggermente attorno al valore a seconda del luogo. In particolare è influenzato dalla latitudine e dall'altitudine, ma viene influenzato per esempio anche dal tipo di rocce sottostanti.

Questa scelta sul valore della costante è rimasta invariata dalla terza Conférence générale des poids et mesures nel 1901. Il valore standard di cui sopra è indicato con o , talvolta anche con , e viene spesso impropriamente riportato tra le costanti fisiche, per quanto sia più propriamente una costante tecnica, o costante definita (in inglese: defined constant).[senza fonte]

Il simbolo deve essere scritto con minuscolo[9] per distinguerlo dalla costante gravitazionale che compare nell'equazione di Newton. Quando si valuta per esempio l'effetto di accelerazioni importanti su persone e strutture, per esempio nei terremoti, è un'ottima consuetudine rapportare il valore ottenuto con questo valore standard esatto.

Il vettore dell'accelerazione di gravità terrestre ha sempre la direzione verticale ed è orientato verso il centro della Terra e questa proprietà viene sfruttata per il calcolo del geoide.

Calcolo deduttivo[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Interazione gravitazionale.
Caduta di un grave

In fisica il valore di g è deducibile come un caso particolare dalla legge della gravitazione universale:

Inserendo i valori della costante di gravitazione universale , della massa, e del raggio della Terra si ottiene infatti:

Questa è una buona approssimazione del valore medio dell'accelerazione di gravità , ma si vede subito che non è il valore che si è scelto come standard.

Variazioni locali della gravità terrestre[modifica | modifica wikitesto]

L'effettiva accelerazione che la Terra produce su un corpo in caduta varia al variare del luogo in cui questa è misurata. Il valore dell'accelerazione aumenta con la latitudine per due ragioni:

  • la rotazione della Terra, che produce una forza centrifuga che si oppone all'attrazione gravitazionale; questo effetto da solo fa sì che l'accelerazione di gravità sia 9,823 m·s−2 ai poli e 9,789 m·s−2 all'equatore, il valore convenzionale di , pari a 9,80665 m·s−2 di cui sopra, è una media di questi due valori;[10]
  • lo schiacciamento della Terra ai poli, che allontana ulteriormente dal centro della Terra ogni corpo che si trova alle basse latitudini (presso l'equatore) facendo sì che la forza di gravità sia leggermente inferiore, essendo inversamente proporzionale al quadrato della distanza tra il corpo e il centro della Terra.[10]

La combinazione di questi due effetti rende il valore di misurato ai poli circa lo 0,5% più grande di quello misurato all'equatore. A queste si aggiungono, con rilevanza minore, variazioni dovute a:

  • l'altitudine,[11] che incide sulla distanza dal centro della Terra;
  • la rivoluzione della Luna attorno alla Terra e quella della Terra intorno al Sole, che causano variazioni periodiche locali;[10]
  • ammassi locali di materiale più denso, come catene montuose, o meno, come l'acqua degli oceani, ma anche la composizione delle rocce comporta variazioni locali.[12]

Il valore di cui è sottoposto un corpo che si trova in aria ad altezza sul livello del mare è calcolabile con la formula tecnica (che contiene cioè delle implicite unità di misura):

dove:

  • è l'accelerazione di gravità locale in m/s²;
  • ;
  • ;
  • è la latitudine;
  • è l'altezza sul livello del mare in metri.

L'ultimo termine, 3,086×10−6 h è una correzione dovuta all'altezza rispetto al livello del mare.[10]

Se il corpo è sulla verticale della terraferma, viene aggiunta un'ulteriore correzione dovuta alla maggiore massa di un volume di terra rispetto all'acqua; tale maggiore massa può essere approssimata con una superficie orizzontale infinita dando luogo a un fattore di correzione (la correzione di Bouguer, si veda anomalia di Bouguer) pari a volte la massa per unità di area, ovvero 4,2×10−10 m3·s−2·kg−1.[12]

La gravità al di sotto della superficie terrestre viene invece calcolata sottraendo dalla massa totale della Terra la massa del guscio esterno al punto di misurazione. La forza di gravità diminuisce progressivamente all'aumentare della profondità e al centro della Terra è zero perché l'intera massa del pianeta attira il corpo in tutte le direzioni attorno a esso.

Gravità terrestre in Italia[modifica | modifica wikitesto]

Vista la necessità di avere valori accurati per bilance di precisione usate nel territorio Italiano sono presenti valori medi misurati per ogni provincia Italiana.

Valori gravitazionali per provincia[13]
Provincia Gravità in m/s2 Provincia Gravità in m/s2 Provincia Gravità in m/s2 Provincia Gravità in m/s2
Agrigento 9,79823 Cremona 9,80511 Messina 9,80082 Roma 9,80352
Alessandria 9,80496 Crotone 9,80084 Milano 9,80505 Rovigo 9,80605
Ancona 9,80402 Cuneo 9,80264 Modena 9,80416 Salerno 9,80269
Aosta 9,80375 Enna 9,79571 Napoli 9,80296 Sassari 9,80184
Arezzo 9,80389 Ferrara 9,80447 Novara 9,80471 Savona 9,80559
Ascoli Piceno 9,80317 Firenze 9,80483 Nuoro 9,80027 Siena 9,80380
Asti 9,80471 Foggia 9,80267 Oristano 9,80172 Siracusa 9,80034
Avellino 9,80175 Forlì 9,80435 Padova 9,80652 Sondrio 9,80534
Bari 9,80324 Frosinone 9,80246 Palermo 9,80054 Taranto 9,80231
Belluno 9,80562 Genova 9,80559 Parma 9,80427 Teramo 9,80269
Benevento 9,80247 Gorizia 9,80636 Pavia 9,80481 Terni 9,80359
Bergamo 9,80471 Grosseto 9,80425 Perugia 9,80314 Torino 9,80577
Biella 9,80437 Imperia 9,80508 Pesaro 9,80439 Trapani 9,80052
Bologna 9,80419 Isernia 9,80161 Pescara 9,80326 Trento 9,80596
Bolzano 9,80548 L'Aquila 9,80129 Piacenza 9,80459 Treviso 9,80631
Brescia 9,80456 La Spezia 9,80552 Pisa 9,80513 Trieste 9,80653
Brindisi 9,80270 Latina 9,80330 Pistoia 9,80500 Udine 9,80609
Cagliari 9,80096 Lecce 9,80247 Pordenone 9,80629 Varese 9,80451
Caltanissetta 9,79676 Lecco 9,80519 Potenza 9,79970 Venezia 9,80631
Campobasso 9,80092 Livorno 9,80516 Prato 9,80484 Verbania 9,80544
Caserta 9,80040 Lodi 9,80491 Ragusa 9,79769 Vercelli 9,80465
Catania 9,80040 Lucca 9,80516 Ravenna 9,80440 Verona 9,80644
Catanzaro 9,80002 Macerata 9,80318 Reggio Calabria 9,80063 Vibo Valentia 9,79916
Chieti 9,80237 Mantova 9,80520 Reggio Emilia 9,80414 Vicenza 9,80643
Como 9,80516 Massa 9,80508 Rieti 9,80264 Viterbo 9,80294
Cosenza 9,80120 Matera 9,80072 Rimini 9,80439

Gravità terrestre nel mondo[modifica | modifica wikitesto]

Valori gravitazionali per Stato[14]
Stato Città Gravità in m/s2 Stato Città Gravità in m/s2
Arabia Saudita Riad 9,7904 Messico Città del Messico 9,7799
Argentina Buenos Aires 9,7979 Norvegia Oslo 9,8189
Australia Sydney 9,7979 Nuova Zelanda Wellington 9,8039
Austria Vienna 9,8099 Paesi Bassi Amsterdam 9,8129
Belgio Bruxelles 9,8114 Panama Città di Panama 9,7814
Bolivia La Paz 9,7844 Perù Lima 9,7829
Brasile Brasilia 9,7889 Polonia Świder 9,8159
Canada Montréal 9,8069 Portogallo Lisbona 9,8009
Ottawa 9,8069 Regno Unito Londra 9,8144
Toronto 9,8054 Romania Bucarest 9,8054
Vancouver 9,8099 Singapore Singapore 9,7814
Cechia Praga 9,8114 Spagna Madrid 9,8024
Cile Santiago del Cile 9,7979 Stati Uniti d'America Anchorage 9,8189
Cina Hong Kong 9,8099 Atlanta 9,7964
Colombia Bogotà 9,7799 Boston 9,8039
Corea del Sud Seul 9,7994 Chicago 9,8024
Costa Rica San José 9,7829 Dallas 9,7949
Cipro Nicosia 9,7979 Detroit 9,8039
Danimarca Copenaghen 9,8159 Filadelfia 9,8024
Ecuador Quito 9,7724 Los Angeles 9,7979
Filippine Manila 9,7844 New York 9,8024
Finlandia Helsinki 9,8189 San Francisco 9,7994
Germania Düsseldorf 9,8129 Svezia Stoccolma 9,8189
Giappone Mishima 9,7979 Svizzera Berna 9,8084
Grecia Atene 9,8009 Sudafrica Johannesburg 9,7919
Guatemala Città del Guatemala 9,7844 Taiwan Taipei 9,7904
Indonesia Giacarta 9,7814 Tunisia Tunisi 9,7799
Iraq Baghdad 9,7964 Turchia Ankara 9,8024
Kuwait Al Kuwait 9,7919 Ungheria Budapest 9,8069
Libano Beirut 9,7964 Uruguay Montevideo 9,7964
Marocco Rabat 9,7964 Venezuela Caracas 9,7829
Mauritius Port Louis 9,7859

Accelerazione di gravità nel sistema solare[modifica | modifica wikitesto]

Valori nel sistema solare[15]
Pianeta Gravità in m/s2 Pianeta Gravità in m/s2
Mercurio 3,60 Saturno 10,43
Venere 8,84 Urano 10,04
Marte 3,72 Nettuno 12,92
Giove 24,87 Plutone 2,26

Applicazioni[modifica | modifica wikitesto]

La costante di accelerazione gravitazionale terrestre trova inoltre grande impiego dal punto di vista fisico nello studio dei comportamenti dei corpi sottoposti a certe condizioni.

Fattore di carico[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Fattore di carico.
In volo livellato la portanza (L) è pari al peso (W). In una virata coordinata a 60° di sbandamento, la portanza è pari al doppio del peso (L = 2W) e il pilota è soggetto a un'accelerazione di 2 g. Maggiore è lo sbandamento, maggiore sarà il numero di g.

L'accelerazione standard è spesso usata come unità di misura tecnica. Non è in effetti una unità di misura accettata dal Sistema internazionale, ma è molto comoda nella quotidianità per dare un'idea pratica della grandezza di una accelerazione. In questo contesto il parametro tecnico "" viene indicato semplicemente con la lettera g, e utilizzata come unità di misura tecnica. Veniva in passato chiamata dai tecnici anche con l'espressione impropria di forza g. Viene impiegata così anche in campo aerospaziale, per esprimere le accelerazioni alle quali sono sottoposti i velivoli, i veicoli spaziali e gli eventuali passeggeri.

Con l'espressione colloquiale forza g utilizzata in aeronautica ci si riferisce invece al fattore di carico lungo l'asse verticale di un aeromobile, unità di misura delle accelerazioni a cui astronauti e piloti sono soggetti, moltiplicato per l'accelerazione di gravità terrestre, con simbolo appunto g.

La forza g non va quindi confusa con l'accelerazione di gravità sulla superficie terrestre. Nonostante il nome, non è una forza, ma una accelerazione; sebbene, nei casi di cui sopra sia una accelerazione relativa al riferimento considerato, determina una forza fittizia (es. la forza centrifuga). In questo contesto, quando ci si riferisce a "1 g" si indica un'accelerazione pari all'accelerazione di gravità media misurata sulla Terra.

Una persona normale mediamente riesce a sopportare accelerazioni verticali di circa 5 g positivi e 2÷3 g negativi. Per g positivo si intende una accelerazione che produce lo stesso effetto soggettivo causato dalla gravità terrestre su un soggetto in posizione eretta; questo effetto è prodotto da una accelerazione nel senso che va dai piedi verso la testa, quindi di senso contrario alla forza di gravità cui si è soggetti stando in piedi. Per g negativi si intendono accelerazioni ed effetti soggettivi di senso inverso. I g positivi, quindi, causano il deflusso del sangue dalla testa verso i piedi, i negativi viceversa. Si calcola che un'accelerazione di 5 g, se prolungata per vari secondi, provochi perdita di conoscenza e valori superiori possono danneggiare il corpo umano anche mortalmente, se non adeguatamente protetto.[16] A valori critici di g negativi infatti uno dei primi effetti è che il campo visivo diventa rosso, a causa del maggiore apporto di sangue nei capillari nei globi oculari dovuta all'aumento della pressione sanguigna.

Con la combinazione di speciali tute anti-g e di forze applicate ai muscoli per tenerli in tensione, entrambi con lo scopo di ridurre il deflusso sanguigno dal cervello, i piloti moderni possono sopportare oltre 10 g positivi (100 m·s−2). La resistenza a "g negativi" rimane invece molto inferiore, e comunque nell'intervallo fra i 2 e i 3 g.

L'accelerazione standard g0 è usata anche in campo automobilistico. In particolare, si usa per esprimere le accelerazioni che agiscono sul veicolo in curva, accelerazione, frenata, e per l'analisi delle collisioni.

Misurazione[modifica | modifica wikitesto]

Pendolo semplice (laboratorio). Semplice apparato per verificare l'isocronismo delle piccole oscillazioni del pendolo e determinare il valore dell'accelerazione di gravità locale.

L'accelerazione di gravità sulla Terra si può anche misurare localmente in modo indiretto servendosi di un pendolo, a patto che ci si limiti a misurare il periodo T del pendolo stesso per piccole oscillazioni. Per le piccole oscillazioni, infatti, vale la formula del pendolo matematico (il più semplice):

La legge di oscillazione è dunque indipendente dalla massa e, nell'ipotesi di piccoli angoli (tipicamente, non superiori a 10°), si riduce a un oscillatore armonico, indipendente quindi anche dall'ampiezza dell'oscillazione.

Dalla relazione precedente è, dunque, possibile determinare, con un apparato di laboratorio come quello in foto, misurato il periodo T di una singola oscillazione e la lunghezza l del pendolo, il valore di g, che rappresenta la stima del valore dell'accelerazione di gravità del lungo in cui viene eseguita la misura sperimentale, ovvero:

Ovviamente, al fine di ridurre gli errori di misura del periodo T, è bene misurare il tempo necessario all'apparato per compiere un cospicuo numero di oscillazioni (tipicamente 10-15 oscillazioni, dopo aver fatto compiere al pendolo alcune oscillazioni iniziali non cronometrate), ripetere più volte la misura e, quindi, dividere il tempo medio misurato per le n oscillazioni per il numero di oscillazioni stesse, determinando così il tempo necessario per una singola oscillazione, che rappresenta, appunto, il periodo T del pendolo considerato.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Pendulum, su hyperphysics.phy-astr.gsu.edu. URL consultato il 12 dicembre 2023.
  2. ^ Rotaia a cuscino d'aria (PDF), su lab2go.roma1.infn.it.
  3. ^ Wayback Machine (PDF), su web.archive.org. URL consultato il 12 dicembre 2023 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2016).
  4. ^ Mazzoldi, Nigro e Voci, Fisica Vol. 1, p. 197.
  5. ^ L’azione della gravità, su EduINAF, 11 gennaio 2022. URL consultato il 12 dicembre 2023.
  6. ^ The International Union of Pure and Applied Chemistry (IUPAC), IUPAC - standard acceleration of free fall (S05905), su goldbook.iupac.org. URL consultato il 22 agosto 2022.
  7. ^ CODATA Value: standard acceleration of gravity, su physics.nist.gov. URL consultato il 13 dicembre 2023.
  8. ^ (EN) resolution 2, su BIPM. URL consultato il 12 dicembre 2023.
  9. ^ The International Union of Pure and Applied Chemistry (IUPAC), IUPAC - acceleration (A00051), su goldbook.iupac.org. URL consultato il 22 agosto 2022.
  10. ^ a b c d Materiale Didattico INFN Roma1 (PDF), su roma1.infn.it.
  11. ^ Gravitazione universale, su www.brera.inaf.it. URL consultato il 13 dicembre 2023.
  12. ^ a b Wikiwand - Anomalia gravitazionale, su Wikiwand. URL consultato il 13 dicembre 2023.
  13. ^ Zone di gravità e numero divisioni | Camera di commercio di Bolzano, su www.handelskammer.bz.it. URL consultato il 7 gennaio 2022.
  14. ^ Local Gravity Chart - Department of Physics | Montana State University, su physics.montana.edu. URL consultato il 13 dicembre 2023.
  15. ^ Accelerazione di gravità sulla Luna, su www.chimica-online.it. URL consultato il 14 dicembre 2023.
  16. ^ Pierandrea Trivelloni, Umberto Berrettini, Le modificazioni cardiovascolari nel volo acrobatico (PDF), in Giornale italiano di cardiologia, Vol 11, 2010. URL consultato il 20 novembre 2012.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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