Aielli

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Aielli
comune
Aielli – Stemma
Aielli – Bandiera
Aielli – Veduta
Aielli – Veduta
Panoramica di Aielli Alto
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Abruzzo
Provincia L'Aquila
Amministrazione
SindacoEnzo Di Natale (Lista civica Il futuro in Comune) dal 31-5-2015 (2º mandato dal 22-9-2020)
Territorio
Coordinate42°04′53.26″N 13°35′28.07″E / 42.08146°N 13.59113°E42.08146; 13.59113 (Aielli)
Altitudine1 021 m s.l.m.
Superficie37,52 km²
Abitanti1 395[1] (31-12-2022)
Densità37,18 ab./km²
FrazioniAielli Stazione, Borgo Sardellino
Comuni confinantiCelano, Cerchio, Collarmele, Ovindoli, San Benedetto dei Marsi
Altre informazioni
Cod. postale67041
Prefisso0863
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT066002
Cod. catastaleA100
TargaAQ
Cl. sismicazona 1 (sismicità alta)[2]
Cl. climaticazona F, 3 116 GG[3]
Nome abitantiaiellesi
PatronoMadonna della Vittoria
Giorno festivo7 luglio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Aielli
Aielli
Aielli – Mappa
Aielli – Mappa
Posizione del comune di Aielli all'interno della provincia dell'Aquila
Sito istituzionale

Aielli (Aéjjë in dialetto marsicano[4]) è un comune italiano di 1 395 abitanti[1] della provincia dell'Aquila in Abruzzo.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

La torre trecentesca.

Il comune marsicano di Aielli si compone principalmente di due borghi, Aielli Alto a 1021 m s.l.m. e quello ricostruito vicino alla stazione ferroviaria dopo il terremoto della Marsica del 1915 detto Aielli Stazione (782 m s.l.m.)[5].

Il borgo vecchio di Aielli, situato a oltre mille metri di altitudine, è uno dei centri più elevati della Marsica[6]. Si trova a nord dell'ex alveo del Fucino ed è circondato a settentrione dalla catena montuosa del Sirente che separa il paese dalla valle Subequana e dall'altopiano delle Rocche. Il suo territorio montano è posto all'inizio della valle del Giovenco ed è incluso nell'area protetta del parco naturale regionale Sirente-Velino.

Il paese antico è adagiato su uno sperone roccioso calcareo ed è circondato, sia ad est che ad ovest, da due torrenti che convergono entrambi nel bacino fucense. La sua posizione dominante e strategica ne ha fatto in epoca romana e medievale un luogo particolarmente idoneo per la difesa del territorio e l'osservazione delle vie di comunicazione.

Esso è riparato da nord - nord est e nord ovest da una catena di monti (Etra, Secine e San Pietro all'interno del gruppo del monte Sirente) che rendono il clima invernale meno rigido rispetto ai comparti circostanti pari quota, ma comunque soggetta ai freddi venti orientali specie nei mesi invernali. La stratigrafia rivela che il suolo è in maggior parte di tipo calcareo, in alcune zone montane si trovano facilmente cristalli di gesso (in particolare in località La Sterpata), bitumi (nella zona Le Foci) ed elevate quantità di fossili e conchiglie marine calcificate (in località La Liscia).

Nel territorio comunale si trova lo sbocco delle gole di Celano, gola scavata dal Rio La Foce che si addentra oltre la val d'Arano di Ovindoli tra i rilievi montuosi del Sirente e il monte Tino.

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

Sull'origine del toponimo Aielli non ci sono certezze. La principale ipotesi etimologica indica che il nome del paese deriverebbe dai termini latini Ag-ellum (da cui deriverebbe la grafia di "Ajelli"[4]) o Agellus (piccolo campo o podere) diminutivo di Agr-um o Ager (campo)[4][7].

Stando ad una supposizione la radice italica ak- filtrata dalla lingua latina avrebbe portato la forma agell a indicare un bastione roccioso[4]. I suoi abitanti, come attestato da un'iscrizione latina rinvenuta nei pressi del sito archeologico di Marruvium, erano denominati agellani[4].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Porta nuova e torre dell'orologio.

Il primo nucleo abitato del territorio di Aielli si trovava più in alto rispetto ai centri urbani contemporanei, su un colle a ridosso del monte Costa Pelara[4].

La prima menzione del "Casale di Agello" è dell'814 come possesso del monastero di Santa Maria di Acuziano, noto come abbazia di Farfa, ed il documento che la contiene è riportato nel Regesto Farfense, raccolta documentaria realizzata da Gregorio da Catino, ed indica come proprietaria del casale una monaca di nome Elena, che lo aveva precedentemente donato al monastero e lo riottiene come possedimento a livello[8].

Un'altra menzione relativa al casale agellano è ancora del IX secolo ed esso compare ancora come possesso del monastero farfense concesso a livello ad altro vassallo locale; la notizia è riportata nel primo libro del Chronicon farfense[9].

Nel X secolo, e precisamente nel 971, "Agello" è indicato come villa, ed è ancora possesso del monastero sabino, che lo concede in frazioni coltivabili a vari vassalli locali[10].

Nel Catalogus baronum il borgo è indicato come possesso di Rainaldo conte di Celano nel 1280. Nel XV secolo il nucleo fortificato veniva chiamato "Agellum", da cui deriverebbe la grafia di "Ajelli", trasformatasi in "Aielli"[4]; il nucleo si formò già dal secolo precedente grazie all'unione dei casali di Bovezzo, Musciano, Monte, Ozzanello, Alafrano, Subezzano, Ponderone, Pentòma e Foce, situati perlopiù intorno alla località denominata "Castello"[11]. Il paese ha seguito le sorti degli altri centri della Marsica lungo tutto il Medioevo. Anche Aielli fu duramente colpito dal terremoto del 1915 che causò nel paese 205 vittime e gravi danni al patrimonio architettonico[5]. Il sisma sconquassò l'intera area fucense-rovetana; il borgo antico devastato fu in buona parte ricostruito più in basso sul preesistente sito dell'antico centro abitato di Alafrano[5], nei pressi della stazione ferroviaria[12]. Ci fu il tentativo di spostare anche la sede municipale nel nuovo paese, tuttavia, dopo la rivolta degli abitanti di Aielli Alto, questa fu mantenuta nella sua sede originaria.

Situato nell'area del parco naturale regionale Sirente-Velino offre, grazie alla sua elevata posizione, viste panoramiche sia sul versante del Fucino che su quello del monte Sirente. Per questo motivo Aielli viene soprannominato "Il balcone della Marsica"[11][13].

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 9 febbraio 1994[14]. Nello stemma sono raffigurate, fra due stelle d'oro a otto raggi, le figure del Padre Eterno e quella, parzialmente sovrapposta alla prima, di Gesù crocifisso. Il capo di Dio, inserito nel triangolo che rappresenta la Trinità, è sormontato da una colomba che simboleggia lo Spirito Santo. Il gonfalone è un drappo di rosso.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Piazza Risorgimento e chiesa della Santissima Trinità.

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa di San Giuseppe.
Le gole di Celano.
  • Chiesa della Santissima Trinità, situata ad Aielli Alto la cui fondazione risale al 1362 ad opera di Ruggero II, conte dei Marsi. Fu ricostruita negli anni venti dopo i gravi danni causati dal terremoto del 1915. Di fianco alla chiesa si trova l'oratorio intitolato a Gaetano Tantalo.
  • Chiesa di San Rocco, edificata nella prima metà del XVI secolo da Carlo Silverio al cui interno si trovano le statue lignee raffiguranti diversi santi ed un affresco cinquecentesco della Madonna del Buon Consiglio.
  • Chiesa di San Giuseppe, monumento religioso del XX secolo situato ad Aielli Stazione. Originariamente dedicata a sant'Adolfo, la chiesa presenta uno stile architettonico razionalista tipico dell'epoca fascista. Progettata dall'architetto Giuseppe Vincenzo Vicari e realizzata dalla ditta Cantieri Ettore Benini di Forlì[15], fu inaugurata dal prefetto Guido Letta nel 1937 assieme al vicino sacrario[5]. La musica dell'inaugurazione fu scritta da monsignor Lorenzo Perosi[16]. All'interno sono esposte la ceramica e le vetrate realizzate da Tito Chini con la Manifattura Chini di Borgo San Lorenzo (FI), le statue realizzate da Arturo Dazzi raffiguranti sant'Adolfo e san Guido e altre opere di Attilio e Sergio Selva[16][17][18]. L'organo fu realizzato nel 1936[19] dalla "Società anonima brevetti Barbieri per applicazioni elettro musicali" (S.A.B.B.A.E.M.), fabbrica fondata dall'organaro Angelo Barbieri[20]. Esternamente il campanile incorporato e il portale di rosso pompeiano caratterizzano la facciata bicolore[18].

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

Torre dell'orologio
Di forma quadrata è stata costruita sulla base di una delle torri rompitratta delle mura medievali, di cui restano alcuni ruderi. L'edificio posto accanto ospita il municipio di Aielli. Precedentemente al terremoto del 1915 l'orologio era collocato su un'altra torretta di cui resta solo la base[21].
  • Tre porte d'ingresso del borgo antico denominate "Montanara", "Jannetella" e "Terra" (quest'ultima è detta anche "porta Nuova")[22].

Architetture militari[modifica | modifica wikitesto]

Torre medievale
Fu eretta nel 1356 da Ruggero II conte dei Marsi. È situata in località Castello, sulla parte più alta del borgo antico di Aielli, lo stesso luogo che ha ospitato fino alla prima metà del XIV secolo una torre a base quadrata successivamente distrutta[23]. Nel XVI secolo i Piccolomini che dominarono la contea celanese, favorirono opere di miglioramento architettonico della torre circolare. Divenuta dal 2002 sede di un osservatorio astronomico, ospita dal 2019 il museo della Luna. È detta anche "torre delle stelle"[24].

Monumenti[modifica | modifica wikitesto]

  • Sacrario monumentale ai caduti di tutte le guerre, adiacente alla chiesa di San Giuseppe. Il monumento, esempio dell'architettura razionalista degli anni trenta, avrebbe ospitato un altare di marmo il cui disegno fu attribuito a Marcello Piacentini[25].
  • Monumento a Filippo Angelitti, realizzato nel 1989 da Pasquale Di Fabio[26].

Siti archeologici[modifica | modifica wikitesto]

Disco corazza con la chimera.
Letti in osso di Aielli.

Ai piedi del monte Costa Pelara a circa 1180 m s.l.m. sono visibili i resti delle mura e alcuni frammenti appartenenti all'originario ocre marso[27]. Sul monte Secine e nelle località Castello e Rio di Aielli Alto sono tornate alla luce resti di mura italiche e necropoli. In località Cèle sul Secine sono presenti sette tombe rupestri databili tra la fine dell'età repubblicana e l'inizio dell'età imperiale[28]. Nel 1936 in località Sant'Agostino ad Aielli Stazione sono tornate alla luce quattro tombe a camera che contenevano corredi e i resti di letti in osso risalenti al I secolo a.C.[29][30][31][32] Nel 2015 sui reperti è stato effettuato un lungo restauro e un'opera di ricomposizione[31][33]. Alla fine dell'Ottocento, in località Musciano-Cantoni, nei pressi del tracciato ferroviario Roma-Pescara, tornò alla luce il disco-corazza raffigurante la chimera che fu assunta come simbolo dei Marsi. Il kardiophylax incluso nella collezione privata del paleontologo Giuseppe Bellucci fu acquisito nel 1921 dal museo archeologico nazionale dell'Umbria[34].

Aree naturali[modifica | modifica wikitesto]

Gole di Celano
Lo sbocco delle gole, dette anche gole di Aielli-Celano, si trova nel territorio aiellese, in località Bocca di Castelluccio. Separano i rilievi del gruppo montuoso del Sirente dal monte Tino (Serra di Celano) e sono scavate per circa quattro chilometri dal torrente La Foce, per cui nel Medioevo erano note come "Fauces". Rappresentano il canyon più conosciuto e frequentato dell'Appennino centrale e sono inserite tra i siti di interesse comunitario dell'Abruzzo. In alcuni punti del percorso le pareti rocciose alte circa 200 metri presentano strettoie di appena tre metri. Un'insenatura nei pressi della pineta, quasi in fondo al percorso, porta alla Fonte degli innamorati, una piccola e suggestiva cascata d'acqua[35]. Nei pressi delle gole si trovano i resti dell'eremo di San Marco ai Casaleni e del monastero di San Marco, dedicato precedentemente a Santa Maria Intra Fucem[36][37].

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[38]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

I cittadini stranieri residenti ad Aielli rilevati dall'Istat al 31 dicembre 2020 erano 131, pari circa al 9% della popolazione residente[39].

Tradizioni e folclore[modifica | modifica wikitesto]

Il 7 luglio di ogni anno si celebra la festa patronale in onore della Madonna della Vittoria, patrona del comune di Aielli.

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Murale Iluminary Palace di Okuda San Miguel.
La Costituzione italiana trascritta con una stampante verticale.
Installazione dedicata alla Divina Commedia.

Musei[modifica | modifica wikitesto]

Museo della Luna
Nella torre medievale, nota anche come "torre delle stelle", è ospitato il museo astronomico dedicato alla Luna, dotato di biblioteca scientifica specializzata e di strumenti di altissimo livello del connesso osservatorio, tra cui un planetario digitale monocanale, postazioni computerizzate per animazioni e simulazioni[40][41].

Arte[modifica | modifica wikitesto]

Dal 2017 nel borgo medievale di Aielli Alto si realizzano murales ispirati principalmente al tema dell'astronomia[42]. Nel 2018 il romanzo Fontamara di Ignazio Silone è stato trascritto integralmente sotto forma di murale sul muro di un edificio situato a ridosso della torre medievale[43]. L'anno successivo la Costituzione della Repubblica Italiana è stata integralmente trascritta, con l'utilizzo di una stampante verticale, su una parete del parco giochi per bambini dedicato nel 2016 ad Angelo Vassallo[44]. Nel 2021 è stato inaugurato un pannello lungo 52 metri con su trascritta la Divina Commedia di Dante Alighieri alla presenza del ministro della cultura Dario Franceschini, di Gianni Letta e dei rappresentanti istituzionali abruzzesi[45].

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Turismo[modifica | modifica wikitesto]

Aielli fa parte dell'associazione nazionale Borghi autentici d'Italia[48].

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Strade[modifica | modifica wikitesto]

Il casello autostradale di Aielli-Celano è posto lungo l'autostrada A25 Roma-Pescara. La via Tiburtina Valeria collega il comune con Pescara verso est e Avezzano e Roma verso ovest.

Ferrovie[modifica | modifica wikitesto]

La ferrovia Roma-Pescara attraversa il territorio di Aielli, servendolo con l'omonima stazione.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Il palazzo municipale.

Sul sito del Ministero dell'interno sono disponibili i dati di tutte le elezioni amministrative di Aielli dal 1985 ad oggi[49][50]. I dati precedenti sono archiviati presso l'archivio storico comunale.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1960 1965 Ilio Di Pietro Sindaco
1965 1970 Augusto Marinucci Sindaco
1970 1971 Domenico Succo Sindaco
1971 1972 Vincenzo Gualtieri Sindaco [51]
1975 1980 Carmine Di Censo Sindaco
1980 1995 Benedetto Di Censo Sindaco
23 aprile 1995 12 giugno 1999 Benedetto Di Pietro Lista civica Sindaco
13 giugno 1999 12 giugno 2004 Giuseppe Di Natale Coalizione di centro Sindaco
13 giugno 2004 28 marzo 2010 Giuseppe Di Natale Lista civica Sindaco
29 marzo 2010 30 maggio 2015 Benedetto Di Censo Lista civica Sindaco
31 maggio 2015 21 settembre 2020 Enzo Di Natale Lista civica Primavera Democratica Sindaco
22 settembre 2020 in carica Enzo Di Natale Lista civica Il futuro in Comune Sindaco

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Altre informazioni amministrative[modifica | modifica wikitesto]

Il comune fa parte della comunità montana Montagna Marsicana.

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Stadio Massimo Maccallini

Calcio[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2005 dalla fusione fra le società sportive di Aielli e Pescina e il settore giovanile del Sirente Cerchio fu fondata la Valle del Giovenco calcio, squadra che raggiunse prima la Serie C2 nel 2007 e, addirittura, la Lega Pro Prima Divisione nel 2009. L'anno dopo la squadra fu radiata dalla FIGC e sciolta per motivi finanziari[53].

La società sportiva ASD Aielli 2015[54] è stata ricostituita nell'agosto del 2015. Milita nei tornei dilettantistici abruzzesi giocando le partite casalinghe al campo in erba sintetica[55] dello stadio "Massimo Maccallini", situato in località Vicenne. I colori sociali sono il giallo e il verde[56].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ a b c d e f g Pietro Maccallini, Il nome del paese di Aielli (in dialetto Aéjje), su pietromaccallini.blogspot.it, Blogspot. URL consultato il 4 agosto 2018.
  5. ^ a b c d Giuseppe Grossi, Storia di Aielli Stazione, su terremarsicane.it, Terre Marsicane. URL consultato il 9 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 16 maggio 2021).
  6. ^ Comune di Aielli, su portaleabruzzo.com, Il Portale d'Abruzzo. URL consultato il 13 luglio 2018 (archiviato dall'url originale il 13 luglio 2018).
  7. ^ Antonio Sciarretta, Poleonimi d'Abruzzo, su asciatopo.altervista.org, Antonio Sciarretta's Toponymy. URL consultato il 30 maggio 2019.
  8. ^ Antinori, posizione sub anno 814.
  9. ^ Antinori, posizione sub anno 875.
  10. ^ Antinori, posizione sub anno 971.
  11. ^ a b Adelmo Polla, Storia del comune di Aielli (premessa), su aielli.terremarsicane.it, Terre Marsicane. URL consultato il 16 luglio 2021 (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2016).
  12. ^ Fabrizio Galadini e Giuliano Milana (a cura di), Le Radici Spezzate, Marsica 1915–2015, su ingvterremoti.wordpress.com, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, 16 gennaio 2015. URL consultato il 6 settembre 2016.
  13. ^ Il risveglio del borgo, su terremarsicane.it, Terre Marsicane (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2016).
  14. ^ Aielli, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 21 gennaio 2024.
  15. ^ Chiesa di San Giuseppe (ex S. Adolfo), su terremarsicane.it, Terre Marsicane. URL consultato il 29 settembre 2020 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2021).
  16. ^ a b Filippo Fabrizi, Speciale approfondimento, in A2, 2010.
  17. ^ Chiesa di Sant'Adolfo, su beweb.chiesacattolica.it, BeWeB. URL consultato il 12 marzo 2017.
  18. ^ a b Chiesa di San Giuseppe, su italiavirtualtour.it, ItaliaVirtualTour. URL consultato il 12 marzo 2017.
  19. ^ Aielli Stazione, su inzoli-bonizzi.com. URL consultato il 14 aprile 2021.
  20. ^ Serafino Corno, Uno strano ritrovamento, su serafinocorno.it, 19 luglio 2016. URL consultato il 14 aprile 2021.
  21. ^ Giuseppe Grossi, Il periodo moderno, su aielli.terremarsicane.it, Terre Marsicane. URL consultato il 4 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2018).
  22. ^ Il periodo moderno e contemporaneo, su aielli.it (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  23. ^ Grossi, pp. 81-146.
  24. ^ Torre di Aielli, su abruzzoturismo.it, Regione Abruzzo. URL consultato il 26 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 26 marzo 2020).
  25. ^ Il sacrario, su aielli.it. URL consultato il 29 luglio 2021.
  26. ^ Monumento a Filippo Angelitti, su aielli.it. URL consultato il 4 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 15 novembre 2013).
  27. ^ Aielli Vecchio, su aielli.it (archiviato dall'url originale il 15 novembre 2013).
  28. ^ Cèle, su aielli.it. URL consultato il 17 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 15 novembre 2013).
  29. ^ Grossi, p. 81.
  30. ^ Cianciusi, Irti e Grossi.
  31. ^ a b Periodo antico, su aielli.it (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  32. ^ Agellum, su cultura.regione.abruzzo.it, Regione Abruzzo. URL consultato il 12 luglio 2016.
  33. ^ Esposizione letti in osso, su beniculturali.it, MiBACT (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  34. ^ La Chimera dei Marsi fa ritorno ad Aielli. Il paese in fermento, su ilcentro.it, Il Centro, 14 luglio 2019. URL consultato il 20 luglio 2019.
  35. ^ Le Gole, su parcosirentevelino.it, Parco Naturale Regionale Sirente Velino. URL consultato il 4 agosto 2018.
  36. ^ Eremo di San Marco alla Foce, su cultura.regione.abruzzo.it, Regione Abruzzo.
  37. ^ Giancarlo Sociali, L'antico Monastero di Santa Maria Intra Fucem, poi chiamato di San Marco, su terremarsicane.it, Terre Marsicane, 7 settembre 2018. URL consultato il 18 settembre 2018.
  38. ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28 dicembre 2012.
  39. ^ Cittadini stranieri Aielli, su demo.istat.it, Istat. URL consultato il 18 marzo 2022.
  40. ^ Torre delle Stelle, su torredellestelleaielli.it, Torre delle Stelle.
  41. ^ Inaugurazione del Museo della Luna, su terremarsicane.it, Terre Marsicane, 16 luglio 2019. URL consultato il 20 luglio 2019.
  42. ^ Desirée Maida, Street art e astronomia si incontrano in Abruzzo. Ad Aielli il festival Borgo Universo, su artribune.com, Artribune, 6 luglio 2017. URL consultato il 20 luglio 2019.
  43. ^ Fontamara sul muro. Artista omaggia Silone, su it.euronews.com, Euronews, 15 luglio 2018. URL consultato il 18 luglio 2018.
  44. ^ La Costruzione impressa sul muro nel parco dei bimbi, su ilcentro.it, Il Centro, 18 luglio 2019. URL consultato il 20 luglio 2019.
  45. ^ Carlotta De Leo, Dante, Franceschini inaugura i murales di Aielli sulla Divina Commedia, su corriere.it, Corriere della Sera, 24 giugno 2021. URL consultato il 24 giugno 2021.
  46. ^ Fontamara, su cinematografo.it.
  47. ^ The Celestinian code: intervista a Germano Di Mattia, su cerchio.it.gg, Cerchio.it.
  48. ^ Aielli (Abruzzo), su borghiautenticiditalia.it, Borghi Autentici d'Italia. URL consultato il 22 dicembre 2016.
  49. ^ Archivio storico delle elezioni, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno.
  50. ^ Storico elezioni comunali Aielli, su tuttitalia.it. URL consultato il 23 agosto 2020.
  51. ^ Il comune risulta commissariato dal 1972 al 1975.
  52. ^ Eleonora Berardinetti, Parco giochi dedicato al sindaco pescatore, su ilcentro.it, Il Centro, 11 febbraio 2016. URL consultato il 21 luglio 2019.
  53. ^ La fusione asintomatica, su site.it, Site.it (Il Martello del Fucino) (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2015).
  54. ^ ASD Aielli 2015, su figcabruzzo.it, FIGC Abruzzo (archiviato dall'url originale il 24 novembre 2015).
  55. ^ Laura Gemini, Aielli, il campo sportivo è pronto, su terremarsicane.it, Terre Marsicane, 4 novembre 2020. URL consultato il 4 novembre 2020.
  56. ^ Asd Aielli 2015, su aielli.it. URL consultato il 22 febbraio 2022.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Anton Ludovico Antinori, Annali degli Abruzzi, volumi IV bis-V, anno 814-971, ed. in facsimile Arnaldo Forni Editore, Bologna, 1971.
  • Walter Cianciusi, Umberto Irti e Giuseppe Grossi, Profili di archeologia marsicana, Avezzano, Rotary Club, 1980.
  • Giuseppe Grossi, Marsica guida storico-archeologica, Luco dei Marsi, Aleph editrice, 2002.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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