Ajaccio

Ajaccio
comune
(CO) Aiacciu
Ajaccio – Veduta
Ajaccio – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera della Francia Francia
Regione Corsica
DipartimentoCorsica del Sud
ArrondissementAjaccio
CantoneCantoni di Ajaccio
Amministrazione
SindacoStéphane Sbraggia (Horizons) dal 9-7-2022
Territorio
Coordinate41°55′36″N 8°44′13″E / 41.926667°N 8.736944°E41.926667; 8.736944 (Ajaccio)
Altitudine38 m s.l.m.
Superficie82,03 km²
Abitanti73 822 (1-1-2021)
Densità899,94 ab./km²
Altre informazioni
Linguefrancese, corso, ajaccino
Cod. postale20000, 20167 e 20090
Prefisso495
Fuso orarioUTC+1
Codice INSEE2A004
Nome abitantiajacciens (FR); aiaccini (CO) aiaccini oppure ajaccini (IT) aghjaccini (AJ)
Patronosant'Erasmo di Formia
Giorno festivo2 giugno
Cartografia
Mappa di localizzazione: Francia
Ajaccio
Ajaccio
Sito istituzionale

Ajaccio o Aiaccio[1][2] (in italiano /aˈjaʧʧo/, in francese /aʒaˈksjo/, in corso Aiacciu /aˈjaʧʧu/, in ajaccino Aghjacciu /aɟˈɟaʧʧu/) è un comune francese di oltre 71 000 abitanti, capoluogo della regione Corsica e del dipartimento della Corsica del Sud.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Ajaccio si trova nella parte più profonda del golfo di Ajaccio, insenatura del mar di Corsica presso la foce del Gravona e del Prunelli.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Epoca antica ed etimologia del nome[modifica | modifica wikitesto]

Per la favorevole posizione geografica, il luogo dove sorge la città fu scelto secondo la leggenda da alcuni coloni greci focesi, che vi fondarono Agathon (spesso tradotto come "buon porto"), oppure dall'eroe Aiace Oileo (ossia Ajax).

In epoca romana, l'insediamento ebbe il nome di Adiacium, ossia "addiaccio" o "agghiaccio"[3] (spazio recintato di terreno all'aperto), da cui derivano successivamente le forme Addiazzo ed Aghjacciu, quest'ultima ancora usata dalla popolazione isolana.[4]

Epoca post-romana[modifica | modifica wikitesto]

Conquistata prima dai Vandali, poi dai Longobardi, intorno all'anno Mille venne occupata dai pisani e in seguito passò ai genovesi (sotto l'autorità del Banco di San Giorgio), che nel 1492 vi costruirono una cittadella fortificata, progettata dall'architetto milanese Cristoforo de Gandino, e la popolarono di cento famiglie della Lunigiana, tra cui i Buonaparte, che arrivarono ad Ajaccio nel 1510. In seguito si ingrandì anche grazie all'afflusso di abitanti provenienti dalle zone interne dell'isola.

Fu occupata una prima volta dai francesi dal 1553 al 1559 e restituita ai genovesi con la pace di Cateau-Cambrésis. Nel Settecento divenne una roccaforte degli indipendentisti di Pasquale Paoli, ma nel 1768 fu occupata dai francesi in seguito al Trattato di Versailles. Nel 1769 vi nacque il suo cittadino più illustre: Napoleone Bonaparte. Dal 1793 al 1796 fu parte del regno anglo-corso di Pasquale Paoli, per ritornare definitivamente alla Francia nel 1796.

Nello stesso anno divenne capoluogo del dipartimento del Liamone e poi di tutta l'isola nel 1811 in sostituzione di Bastia. Nel 1803 furono abbattute le antiche mura genovesi. Durante la Seconda guerra mondiale, nel novembre 1942 fu occupata dagli italiani, a cui si sostituirono dopo l'8 settembre 1943 le truppe del Terzo Reich. Il 10 settembre 1943 fu liberata dai partigiani corsi e dalle truppe italiane, che avevano rifiutato di arrendersi ai tedeschi e si erano unite alla Resistenza locale. Il 13 settembre 1943 vi sbarcarono truppe algerine della Francia Libera e fu il primo capoluogo di dipartimento della Francia metropolitana ad esser liberato.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

«Stemma: d'azzurro, alla colonna sormontata da una corona all'antica d'argento, accostata e sostenuta da due leoni affrontati d'oro, il tutto posto su una terrazza di verde.»

Deriva dal blasone dei principi Colonna, antichi signori della città, nello stemma dei quali la colonna era sostenuta da due cani, e venne concesso in una forma molto simile dalla Repubblica di Genova nel 1575, con la colonna accostata da due levrieri d'argento e con la Croce di San Giorgio. Nella prima metà del Settecento fu modificato in segno di indipendenza da Genova sostituendo i cani con due leoni d'oro.[5]

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Faro della cittadella

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Fari[modifica | modifica wikitesto]

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Il clima è di tipo mediterraneo.

Ajaccio[6] Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 11,612,314,116,420,224,126,726,924,320,316,012,912,316,925,920,218,8
T. min. media (°C) 5,86,07,29,412,716,018,518,616,413,29,76,86,29,817,713,111,7
Precipitazioni (mm) 6764585437217194887958121214947230638

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti

Associazioni[modifica | modifica wikitesto]

Ad Ajaccio ha sede la Federazione Europea delle Città Napoleoniche, associazione di cui la città è co-fondatice.[7]

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Bandiera d'Ajaccio

Musei[modifica | modifica wikitesto]

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Traghetti

A ovest della città si trova l'aeroporto di Ajaccio-Campo dell'Oro, il più grande dell'isola, con due piste ortogonali, dove è ubicata la stazione meteorologica di Ajaccio (riconosciuta dall'Organizzazione meteorologica mondiale). Dal porto di Ajaccio partono molti traghetti verso la Francia, in particolare verso Nizza, Tolone, e Marsiglia, anche per la Sardegna verso il Porto di Porto Torres mentre per lo stivale italiano è collegata alle città di Genova e Savona, ma soltanto d'estate.

Presso la stazione ferroviaria di Ajaccio ha termine la linea proveniente da Bastia. Nel territorio comunale sono presenti altre due fermate, Les Salines e Campo dell'Oro, entrambe servite dalla linea suburbana TER Ajaccio-Mezzana, esercita dalla Société nationale des chemins de fer français (SNCF).

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Ajaccio è stata successivamente:

  • un capoluogo di distretto del dipartimento della Corsica, dal 1790 al 2019;
  • capoluogo del dipartimento del Liamone, dal 1793 al 1811;
  • capoluogo del dipartimento della Corsica, dal 1811 al 1975;
  • capoluogo della regione Corsica, dal 1975, e del dipartimento della Corsica del Sud, dal 1976.

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Calcio[modifica | modifica wikitesto]

La città è sede di due squadre calcistiche, l’Ajaccio e il Gazelec Ajaccio che militano rispettivamente nella seconda (Ligue 2) e quinta divisione nazionale francese (Championnat National 3).

Pallavolo[modifica | modifica wikitesto]

La locale società Gazélec Football Club Ajaccio Volley-Ball ha vinto due volte di seguito la coppa di Francia (2016, 2017).

Football americano[modifica | modifica wikitesto]

La locale squadra di football americano, I Guerrieri Aiacciu, ha vinto il titolo IAAFL nel 2016.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gino Bottiglioni, Atlante linguistico etnografico italiano della Corsica, vol. 1, Sala Bolognese, Forni, 1933, p. 47. URL consultato il 14 agosto 2019.
  2. ^ Berardo Cori, Carlo Da Pozzo, Giovanni Ridolfi, Le relazione della Corsica con il continente: studio geografico, Pisa, Università di Pisa, 1973, p. 300. URL consultato il 6 settembre 2019.
  3. ^ Da notare che alcuni dialetti toscani, tra cui il còrso, non fanno differenza tra diaccio e ghiaccio / Cfr. Addiaccio, su unaparolaalgiorno.it. URL consultato il 1º giugno 2018.
  4. ^ (CO) PM Agostini, I nomi di i nostri locchi, 1990, pp. 102, 103.
  5. ^ (FR) Blason de Ajaccio, su armorialdefrance.fr. URL consultato il 17 maggio 2022.
  6. ^ https://it.climate-data.org/location/11353/
  7. ^ La Federazione Europea delle Città Napoleoniche, su napoleoncities.eu. URL consultato il 27 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 30 gennaio 2021).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN150728646 · ISNI (EN0000 0001 2184 5852 · SBN RMSL000051 · LCCN (ENn82057035 · GND (DE4212951-5 · BNE (ESXX6047916 (data) · BNF (FRcb15249926c (data) · J9U (ENHE987007564520705171 · WorldCat Identities (ENlccn-n82057035