Akita Sanesue

Akita Sanesue[2] (秋田実季?; 157611 gennaio 1660) è stato un daimyō giapponese del primo periodo Edo, capo del clan Akita. Figlio di Andō Chikasue, potente signore del nord della provincia di Dewa[1].

Sanesue giurò fedeltà a Toyotomi Hideyoshi nel 1590 durante l'assedio di Odawara, e servì sotto di lui durante numerose campagne inclusa l'invasione della Corea[3].

Durante la battaglia di Sekigahara si schierò con l'armata Orientale di Tokugawa Ieyasu[1]. Quando Satake Yoshinobu fu spostato a nord nei domini degli Akita, il clan Akita, sotto il comando di Sanesue, fu spostato nel dominio di Shishido, nella provincia di Hitachi. Sanesue guidò i suoi figli in combattimento durante l'Assedio di Osaka. Nel 1630, per il suo discontento contro lo shogunato Tokugawa, fu esiliato ad Asama nella provincia di Ise, dove morì nel 1659.

Nonostante l'esilio, suo figlio Toshisue sopravvisse e fu spostato nel dominio di Miharu nella provincia di Mutsu, dove i suoi discendenti rimasero potenti fino alla resturazione Meiji.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b [ Copia archiviata, su tikugo.cool.ne.jp. URL consultato il 1º giugno 2007 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2007). 秋田実季の紹介
  2. ^ Per i biografati giapponesi nati prima del periodo Meiji si usano le convenzioni classiche dell'onomastica giapponese, secondo cui il cognome precede il nome. "Akita" è il cognome.
  3. ^ 武家家伝_秋田(安東)氏