Alessandro Gagliano

Alessandro Gagliano (Napoli, 1660Napoli, 1728) è stato un liutaio italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Il suo nome è legato alla musica e particolarmente alla produzione di strumenti come il liuto. È stato il capostipite di una dinastia di liutai prestigiosi.[1]

Le notizie biografiche che si hanno su di lui sono discordanti: alcune fonti, come quella del musicista e storico della musica Giovanni De Piccolellis nella sua opera Liutai antichi e moderni del 1885, affermano che scappò da Napoli dopo un fatto di sangue e che si trasferì a Cremona, dove fu allievo di Stradivari;[1] invece secondo il liutaio M. Baumgartner di Basilea Gagliano fu allievo dei fratelli Grancini di Milano.

Una volta lasciata Cremona, Gagliano ritornò a Napoli, riuscendo a coinvolgere anche i figli Gennaro e Nicolò nel suo lavoro.

Dal 1695 iniziò la sua produzione di strumenti, che si distinsero per la qualità e la bellezza del legno e una ottimizzazione della esecuzione. I suoi strumenti si rivelarono peculiari e originali in confronto a quelli realizzati dagli altri esponenti della famiglia, soprattutto per i materiali, per la caratteristica vernice di colore giallo chiaro o rosso scuro, per le forme della chiocciola e per la grande apertura delle ƒƒ.[2]

Gagliano realizzò strumenti di diverse dimensioni e sempre di alta qualità sonora.

Esemplari autentici dei suoi strumenti sono piuttosto rari da trovare in buone condizioni; comunque sono sopravvissuti violini, viole, celli.

Anche i figli Nicolò e Gennaro hanno proseguito l'attività paterna, realizzando pregevoli e stimati strumenti.

Etichetta tipica di Alessandro Gagliano:

Alexandri [oppure Alessandro] Gagliano
Alumnus Antonio Stradivarius
fecit Anno 1722

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Andrea Della Corte e Guido M. Gatti, Dizionario di musica, Torino, Paravia, 1956, p. 243.
  2. ^ Alessandro Gagliano, in Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 20 aprile 2018.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giovanni De Piccolellis, Liutai antichi e moderni, Firenze, 1885.
  • A. Bonaventura, Violini, violinisti, musica per violino, Milano, 1925.
  • E. Santoro, Oltre Stradivari, Cremona, 1991.