Alfredo Meocci

Alfredo Meocci

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato15 aprile 1994 –
8 maggio 1996
LegislaturaXII
Gruppo
parlamentare
Centro Cristiano Democratico
CoalizionePolo delle Libertà
CircoscrizioneVII (Veneto 1)
Collegio1-Verona Ovest
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoCCD
Titolo di studioLaurea in Pedagogia
Professionegiornalista

Alfredo Meocci (Verona, 30 marzo 1953) è un manager, politico e giornalista italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Alfredo Meocci è nato a Verona il 30 marzo 1953. Laureato in pedagogia presso l'Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo". È stato assunto come giornalista dalla Rai nel 1982 presso il TG1.

Successivamente è stato consigliere di amministrazione dell'Istituto Luce-Italnoleggio Cinematografico.

Vice Presidente dell’Ente Lirico “Arena di Verona”.

Presidente dell’Istituto Internazionale per l’Opera e la Poesia (IIOP), istituzione dell’UNESCO;

Promotore dell'iniziativa finalizzata alla firma del protocollo di intesa tra la Città di Verona e l’Unesco, che ha portato Verona ad essere inserita tra i siti Patrimonio dell’Umanità.[1]

Dal 1990 al 1993 Assessore alla cultura del Comune di Verona.

Dal 1994 al 1996 è deputato alla Camera, eletto nel Polo delle Libertà nel collegio di Verona, aderendo al gruppo del CCD, componente della Commissione parlamentare di Vigilanza sulla RAI, della Commissione cultura e della Commissione bicamerale per i servizi radiotelevisivi.[2]

Nel 1996 rientra in Rai fino al 1998 quando è eletto commissario dell’Autorità di Garanzia per le Telecomunicazioni.

Il 5 agosto 2005 è stato nominato Direttore generale della RAI.

Resta in carica fino al 20 luglio 2006, presentando dimissioni volontarie per incompatibilità con la carica precedente all'Agcom.

Per la vicenda scaturirà una controversia amministrativa con una richiesta di risarcimento irrogata dalla Corte dei Conti a carico dei consiglieri che votarono a suo favore. Risarcimento successivamente annullato da un emendamento alla legge comunitaria che impedisce allo stato di multare se stesso.[3]

Nel 2011 l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha stabilito che il periodo di incompatibilità era concluso e che Meocci poteva tornare alla RAI, anche il giudice del lavoro di Roma, dott. Dario Conte ha stabilito che Alfredo Meocci poteva definitivamente rientrare in Rai.[4]

Alfredo Meocci è anche stato, nel 2007, Vicesindaco del Comune di Verona, incarico che ha abbandonato nel 2008 per diventare consigliere all'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture[5]. È Presidente dell'Istituto Internazionale per l'Opera e la Poesia, in qualità di delegato del Sindaco di Verona[6].

Dal marzo 2014 riprende servizio in RAI come dirigente alle dirette dipendenze del Direttore generale[7].

Lascia la RAI nel dicembre del 2017 .

È stato componente del consiglio di sorveglianza[8] della Banca d'Austria[9][10]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Comune di Verona | Verona patrimonio mondiale UNESCO, su Comune di Verona. URL consultato il 20 marzo 2018.
  2. ^ Alfredo Meocci / Deputati / Camera dei deputati - Portale storico, su storia.camera.it. URL consultato il 4 marzo 2024.
  3. ^ Rai, Meocci vince la causa deve lavorare nella direzione , CORRIERE DELLA SERA 7 maggio 2011.
  4. ^ Cinquantamila.it: Biografia di Alfredo Meocci. Archiviato il 12 aprile 2017 in Internet Archive. corriere.it 19 aprile 2016.
  5. ^ CV Meocci, su anticorruzione.it. URL consultato il 20 marzo 2018.
  6. ^ Copia archiviata, su operapoesia.it. URL consultato il 1º aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2017).
  7. ^ Rai.it Archiviato il 20 febbraio 2017 in Internet Archive.
  8. ^ Meocci entra nel board di Bank of Austria, in TGVerona.it. URL consultato il 20 marzo 2018.
  9. ^ Alfredo Meocci: Executive Profile & Biography - Bloomberg, su bloomberg.com. URL consultato il 20 marzo 2018.
  10. ^ (EN) Imprint | Bank Austria, su bankaustria.at. URL consultato il 20 marzo 2018.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Direttore generale della RAI Successore
Flavio Cattaneo 2005-2006 Claudio Cappon