Alimentazione

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L'alimentazione, in biologia, consiste nell'assunzione da parte dell'organismo, di alimenti indispensabili al suo metabolismo e alle sue funzioni vitali quotidiane prendendo in considerazione tutte le trasformazioni fisiche, chimiche e fisico-chimiche che i nutrienti assunti subiscono nel processo di digestione e/o assimilazione[1]. Essa è considerata specifica degli organismi eterotrofi: una pianta non si alimenta, assume nutrienti[2].

In fisiologia l'alimentazione è distinta dalla nutrizione, un concetto considerato più ampio, che sottintende i processi metabolici di un organismo al fine di utilizzare quei principi nutritivi che ha assunto tramite l'alimentazione. Nonostante le distinzioni disciplinari, spesso, i termini alimentazione e nutrizione sono stati utilizzati come sinonimi in certe branche della medicina e nel linguaggio comune[3].

Si definisce "stato nutrizionale" il grado con cui sono soddisfatte le necessità fisiologiche di un individuo in relazione ai nutrienti introdotti con la dieta[4].

Alimentazione animale[modifica | modifica wikitesto]

Zanzara (Culex sp), fotografata mentre si alimenta di sangue umano

Negli animali, fatta salva la disponibilità degli alimenti, la dieta assunta viene in gran parte determinata dalla percezione dell'appetibilità dei cibi. Fanno eccezione le specie che assumono passivamente o per filtrazione gli alimenti, come per esempio i lamellibranchi o i policheti sedentari.

Zootecnia[modifica | modifica wikitesto]

Uno degli elementi che hanno sviluppato la cultura dell'allevamento e successivamente la zootecnia è stato l'efficiente processo di trasformazione; per gli animali erbivori la conversione dei prodotti vegetali in proteine animali, per altre specie comunque, la trasformazione in prodotti più adatti allo scopo finale, per la maggior parte l'alimentazione umana. Il coefficiente di digeribilità di un alimento, per l'animale allevato, attualmente considera l'efficienza dell'assimilazione espressa come la quantità di sostanza (secca) ingerita su quella emessa con le feci.

Alimentazione umana[modifica | modifica wikitesto]

Durante l'evoluzione[modifica | modifica wikitesto]

Durante l'evoluzione delle specie, gli ominidi hanno subito una variazione degli schemi alimentari dovuti ad una molteplicità di fattori. Dalla sua origine il genere umano è onnivoro, in grado di consumare una grande varietà di materiali vegetali e animali. Si rileva, addirittura che l'onnivorismo risale all'indietro nel tempo, accomunando panini e ominini a questa dieta, differenziandoli da altre linee evolutive[5][6]. In questo senso, già dalle origini Homo è assimilato all'onnivorismo di scimpanzé e bonobo, e relativamente distante dal vegetarianismo degli oranghi.

Durante diverse fasi del paleolitico le varie specie ominine impiegavano caccia, pesca e raccolta quali fonti primarie di cibo,[7] alternando ai vegetali spontanei le proteine animali, e precedendo nella storia evolutiva il reperimento di tali proteine tramite comportamenti saprofagi[8] (etologia largamente diffusa in H. habilis). Si è provato che il genere Homo abbia usato il fuoco sin dal tempo della predominanza dalla specie Homo erectus[9] che del fuoco faceva documentato uso, probabilmente anche per preparare e cucinare cibo prima di consumarlo. Secondo Lewis Binford il nutrirsi di carogne animali si è esteso a generi successivi all'habilis, coinvolgendo il cosiddetto Uomo di Pechino (H. erectus).

L'uso del fuoco è diventato comunque documentatamente regolare nelle specie H. sapiens e H. neanderthalensis. Si ipotizza, su basi scientifiche, che un motore evolutivo per H. erectus, il primo ominide documentamente in grado di cuocere i cibi sia stato costituito dal ricavare, con la cottura, più calorie dalla dieta, diminuire le ore dedicate all'alimentazione superando le limitazioni metaboliche che negli altri primati non hanno permesso un'encefalizzazione e uno sviluppo neuronale legato alle dimensioni del cervello in proporzione alle dimensioni corporee.[10] Questo, unito ad un crescente consumo di proteine animali, documentatamente ascritto alla separazione Homo-Australopithecus, o H. habilis-H. erectus,[11][12] avrebbe costituito un potente impulso evolutivo.

Nell'uomo moderno[modifica | modifica wikitesto]

L'alimentazione è un processo multifasico che dipende dall'integrità delle funzioni preposte, quali l'introduzione del cibo nella cavità orale, la masticazione, la deglutizione, la digestione, il transito intestinale, l'assorbimento e il metabolismo dei nutrienti.[13][3]
L'alimentazione dell'umano corrisponde al consumo consapevole di alimenti e bevande; è influenzata da fattori biologici, relazionali, psicologici, sensoriali o socio culturali.[3]

Alimentazione artificiale e assistita[modifica | modifica wikitesto]

In alcuni periodi della vita come da neonato o anziano, nonché per alcune patologie, un organismo può non riuscire ad alimentarsi autonomamente, ma necessita di assistenza: si parla di «Alimentazione assistita».[13][3]

Quando l'organismo viene nutrito per vie che aggirano la modalità naturale, si attua una «alimentazione artificiale» o «nutrizione artificiale» (dove, più propriamente, si intende "nutrizione per via artificiale"). Le scienze mediche (umane e veterinarie) si occupano delle modalità di somministrazione per vie artificiali in caso di patologie coinvolgenti gli apparati interessati all'introduzione del cibo.

L'alimentazione in altri eucarioti e nei procarioti[modifica | modifica wikitesto]

Come già descritto, i termini alimentazione e nutrizione sono a volte utilizzati come sinonimi: è stato usato il termine "alimentazione" riguardo a protisti come gli eliozoi,[14] o ad organismi procarioti, per le cui caratteristiche, secondo altre definizioni, le due voci non dovrebbero coincidere.[15]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Treccani: alimentazione, su treccani.it. URL consultato il 31 maggio 2013 (archiviato il 24 maggio 2013).
  2. ^ Micologia italiana, Unione micologica italiana, Vol 29-30, Edagricole, 2000, p. H63
  3. ^ a b c d Federazione delle Società Italiane di Nutrizione (FeSIN), Alimentazione e Nutrizione in Parole - Glossario di Alimentazione e Nutrizione Umana (PDF), su sinu.it. URL consultato il 9 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 3 settembre 2013).
  4. ^ R. Mattei, Manuale di nutrizione clinica, FrancoAngeli, 2001, ISBN 978-88-464-3292-6. URL consultato il 28 giugno 2017 (archiviato il 10 settembre 2017).
  5. ^ Haenel H, Phylogenesis and nutrition, in Nahrung, vol. 33, n. 9, 1989, pp. 867–87, PMID 2697806.
  6. ^ Cordain, Loren, Implications of Plio-pleistocene diets for modern humans, in Peter S. Ungar (a cura di), Evolution of the human diet: the known, the unknown and the unknowable, 2007, pp. 264–5.
    «"Since the evolutionary split between hominins and pongids approximately 7 million years ago, the available evidence shows that all species of hominins ate an omnivorous diet composed of minimally processed, wild-plant, and animal foods.»
  7. ^ F. W. Marlowe, Hunter-gatherers and human evolution, in Evolutionary Anthropology: Issues, News, and Reviews, vol. 14, n. 2, 2005, pp. 54–67, DOI:10.1002/evan.20046.
  8. ^ Bramble DM, Lieberman DE, Endurance running and the evolution of Homo (PDF), in Nature, vol. 432, n. 7015, novembre 2004, pp. 345–52, DOI:10.1038/nature03052, PMID 15549097. URL consultato il 31 maggio 2013 (archiviato il 1º aprile 2013).
  9. ^ Francesco Berna, Paul Goldberg, Liora Kolska Horwitz, James Brink, Sharon Holt, Marion Bamford,and Michael Chazan; PNAS Plus: Microstratigraphic evidence of in situ fire in the Acheulean strata of Wonderwerk Cave, Northern Cape province, South Africa PNAS 2012 109 (20) E1215–E1220; published ahead of print April 2, 2012, doi:10.1073/pnas.1117620109
  10. ^ Karina Fonseca-Azevedo, Suzana Herculano-Houzel, Metabolic constraint imposes tradeoff between body size and number of brain neurons in human evolution, PNAS 2012 109 (45) 18571-18576; published ahead of print October 22, 2012, doi:10.1073/pnas.1206390109
  11. ^ Ungar, Peter S. Dental topography and diets of Australopithecus afarensis and early Homo. Journal of Human Evolution, 46: 605-622, 2004.
  12. ^ David Holzman, Meat eating is an old human habit, newscientist, September 2003, su newscientist.com. URL consultato il 29 aprile 2019 (archiviato il 24 marzo 2015).
  13. ^ a b Consiglio Direttivo e Commissione di Bioetica della Società Italiana di Nutrizione Parenterale ed Enterale (SINPE), PRECISAZIONI IN MERITO ALLE IMPLICAZIONI BIOETICHE DELLA NUTRIZIONE ARTIFICIALE (pdf), su fpcgil.it (archiviato dall'url originale il 26 febbraio 2014).
  14. ^ Rupert Riedl, Erich Abel, Fauna e flora del Mediterraneo, Volume 33, F. Muzzio, 1991 p.87
  15. ^ Virgilio Bolcato, 'La chimica delle fermentazioni: microbiologia, enzimologia, chimica e tecnica delle fermentazioni, N. Zanichelli, 1947, p.19

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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