Almerico d'Este

Almerico d'Este
Ritratto di Almerico d'Este, di Jan van Gelder, 1653.
Principe di Modena e Reggio
Stemma
Stemma
NascitaModena, 18 maggio 1641
MorteParo, 14 novembre 1660
Luogo di sepolturaChiesa di San Vincenzo, Modena
DinastiaEste
PadreFrancesco I d'Este
MadreMaria Farnese
ReligioneCattolicesimo

Almerico d'Este (Modena, 18 maggio 1641Paro, 14 novembre 1660) è stato un generale italiano, terzogenito di Francesco I (1610-1658) e di Maria Farnese (m.1646). Fu comandante di un corpo di spedizione francese inviato in aiuto ai veneziani durante la guerra di Candia (1645-1669). Morì poco dopo l'abbandono di tale comando.

Chiesa dei Frari (Venezia) navata destra - Monumento funebre ad Almerico d'Este.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

All'età di quindici anni iniziò a seguire il padre nelle imprese guerresche, che furono tante. Ma principalmente ebbe notorietà nel segnalarsi nella campagna del 1658 e poi all'assedio di Mortara. Mortogli in padre, in quest'anno, Almerico si ritirò a Modena in attesa di un'occasione propizia per riprendere le armi.

Nel 1660, conclusasi la pace dei Pirenei, aiutò Venezia contro i Turchi, al comando di un corpo di milizie che il Mazzarino inviò in soccorso della Serenissima, durante la guerra di Candia.

Giunto a Cerigo Almerico ebbe l'incarico di assalire i forti di Calami, Calogero, Santa Veneranda e Apicorno. Condusse con irruenza la sua milizia ed ebbe la ventura di sorprendere gli ultimi due forti ed impossessarsene, obbligando Assan Bassà ad abbandonare le piazzeforti e a rifugiarsi a La Canea.

Nello stesso anno una febbre perniciosa, sopravvenuta improvvisamente, lo costrinse alla totale inerzia. Però appena convalescente, volle essere tra i primi a portare le sue milizie all'attacco della Canea, e sospinse con ordine e con veemenza i veneziani all'assalto, ma, per quanto osasse, non poté resistere all'enorme numero di nemici e fu sconfitto. Questo fatto non fece che indebolire la sua già precaria salute. Ritiratosi sull'isola di Paros, vi morì pochi giorni dopo, non ancora ventenne, nel 1660.

Egli fu onorato con un funerale di stato a Venezia, nella chiesa dei Frari. Il monumento funebre sulla tomba fu eretto a spese del Senato veneziano. Venne sepolto a Modena nella chiesa dei Cappuccini; nel 1881 le sue spoglie vennero traslate nella Chiesa di San Vincenzo, in città.

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giovanni Messori-Roncaglia, Almerico d'Este. Memorie storiche, Sassuolo, Tipografia di A. Bertacchini, 1880.

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