Amelio Gentiliano

Amelio Gentiliano (in greco antico: Ἀμέλιος Γεντιλιανός?, Amélios Ghentilianós; Etruria, 216/226 circa – 290/300 circa) è stato un filosofo e scrittore romano, erroneamente chiamato Apameo dalla Suda, attivo nella seconda metà del III secolo d.C..

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Secondo Porfirio[1], nacque in Etruria, il che spiegherebbe il suo nomignolo, Tusco. Studiò inizialmente le opere di Numenio di Apamea per poi passare a frequentare le lezioni tenute da Plotino, con il quale entrò in contatto dopo tre anni dalla venuta a Roma del maestro[2].

Sembra che Amelio non fosse il suo vero nome, ma che fosse stato scelto dal filosofo per comunicare il suo disprezzo per le cose del mondo, in ossequio alla dottrina filosofica da lui professata; il termine greco ἀμέλεια (ameleia), infatti, significa "noncuranza"[3]. Tuttavia Amelio - afferma Porfirio[1] - preferiva chiamarsi Amerio, in quanto più vicino a αμέρεια, ossia "indivisibilità"[4].

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Sappiamo che Amelio leggeva e scriveva moltissimo e memorizzava praticamente tutti gli insegnamenti di Numenio. Secondo Porfirio arrivò a scrivere oltre cento volumi. Plotino lo riteneva uno dei suoi discepoli più validi. Fu proprio Amelio a convincere Porfirio della veridicità della dottrina plotiniana[5]

La sua opera più importante è un trattato, composto da quaranta libri, che presenta un'argomentazione in cui viene dimostrata l'originalità della dottrina plotiniana, che invece si pretendeva copiata da Numenio[6].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Porfirio, Vita di Plotino, 7
  2. ^ Porfirio, Vita di Plotino, 3
  3. ^ Lorenzo Rocci, Vocabolario Greco-italiano (trentaquattresima edizione), 1989, Società Editrice Dante Alighieri, Città di Castello, pag. 87
  4. ^ Lorenzo Rocci, Vocabolario Greco-italiano (trentaquattresima edizione), 1989, Società Editrice Dante Alighieri, Città di Castello, pag. 88
  5. ^ Porfirio, Vita di Plotino, 18
  6. ^ Porfirio, Vita di Plotino, 16-18

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN52080779 · ISNI (EN0000 0000 5780 3833 · CERL cnp00283313 · LCCN (ENn88206656 · GND (DE102378975 · WorldCat Identities (ENlccn-n88206656