Antonio Numai (scrittore)

Antonio Numai (Forlì, ... – 1602) è stato uno scrittore e umanista italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Antonio Numai apparteneva a un'antica famiglia ghibellina forlivese. Suo padre Simone era commissario generale dell'esercito pontificio. Segretario del duca di Sora Giacomo Boncompagni, figlio del futuro Gregorio XIII e mecenate di eruditi e letterati, Numai fu uno dei membri fondatori dell'Accademia dei Filergiti. Morì nel 1602.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Antonio Numai fu il primo a tradurre in lingua italiana i Politicorum libri sex di Giusto Lipsio.[1] La traduzione, dedicata al cardinale François de Joyeuse, fu pubblicata a Roma nel 1604 da Guglielmo Facciotti, uno dei più prolifici stampatori romani, strettamente legato alla Curia pontificia. Numai tradusse in volgare anche la prima delle Historiarum decades di Flavio Biondo e il De regno Italiae di Carlo Sigonio, la cui proprietà letteraria era stata rivendicata dal duca di Sora subito dopo la morte dell'autore nel 1584.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Giusto Lipsio, Della politica ouero Dottrina ciuile di Giusto Lipsio libri sei, traduzione di Antonio Numai, Roma, appresso a Giouanni Martinelli, 1604. URL consultato il 1º giugno 2019.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Filippo Cavicchi, La prima delle Historiarum decades di Flavio Biondo volgarizzate da A. Numai, in Atti e memirie della deputazione di storia patria per la Romagna, s. 4, VIII (1918), pp. 281-296.

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