Arduino Matassini

Arduino Matassini (Firenze, 15 agosto 1894Firenze, 14 luglio 1975) è stato un ingegnere italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di Vittorio[1], Matassini nacque a Firenze nel 1894. Nel 1920 si laureò in ingegneria presso l’ateneo pisano[2]; fu attivo soprattutto a Firenze come progettista.

A Scandicci[modifica | modifica wikitesto]

A Scandicci ricoprì il ruolo direttore dell’ufficio tecnico del comune[3] : nel 1929 realizzò il Campo Sportivo di Scandicci[4], nel decennio successivo la scuola elementare “Duca degli Abruzzi” (oggi Biblioteca di Scandicci)[5][6] e la facciata razionalista della chiesa di Santa Maria a Greve (anni 1934-1937).[7]

A Firenze[modifica | modifica wikitesto]

Tra il 1924 e il 1941 progettò più di trenta edifici nelle zone di Legnaia e Porta Romana.[8]

Nel 1945 partecipò, insieme agli architetti Ceaglio e Preti, al concorso per la ricostruzione del Ponte alla Vittoria, collocandosi in terza posizione [9]

Dal 1959 al 1964 diresse i lavori di costruzione dell’edificio di via degli Alfani 31-33 oggi di proprietà della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Firenze, progettato da Raffaello Fagnoni che si è avvalso della collaborazione degli architetti Romano Viviani e Enzo Vannucci.[10]

All’anno 1965 risale uno studio per la trasformazione del complesso edilizio della Pia Casa di Lavoro di Montedomini redatto insieme ad Aurelio Cetica.[11]

Matassini fece inoltre parte della commissione guidata dal professore e ingegnere Livio Zoli per prevenire in futuro i disastri causati dall’alluvione del 1966.[12]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Estimo civile ed esercizio professionale: lezioni per la Facoltà di architettura, Firenze, 1958, VIII, Editrice Universitaria.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria
«Di iniziativa del Presidente della Repubblica»
— 15 marzo 1958[13]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Annuario della R. Scuola di Ingegneria di Pisa per l’A.A. 1926-1927, Pisa, 1927, p. 101.
  2. ^ G. Isola, M. Cozzi, F. Nuti e G. Carapelli, Edilizia in Toscana fra le due guerre, Firenze, 1994, p. 229.
  3. ^ Cfr. Annuario Toscano, voce “Casellina e Torri”, 1930, III, p. 418.
  4. ^ G. Isola, M. Cozzi, F. Nuti e G. Carapelli, Edilizia in Toscana, p. 229.
  5. ^ Progetto approvato nel 1933; i lavori iniziarono due anni dopo (appalto stipulato con la Ditta Berti di Firenze, cfr. http://met.provincia.fi.it/news.aspx?n=53541
  6. ^ Per una rapida descrizione della storia del palazzo dell’odierna biblioteca scandiccese vedi http://www.scandiccicultura.it/biblioteca-e-archivio-storico/storia.html Archiviato il 24 ottobre 2018 in Internet Archive.
  7. ^ A. Conti, a cura di, I dintorni di Firenze, Firenze, 1983, p. 120.
  8. ^ ”La Nazione”, 25 ottobre 1928.
  9. ^ Alla ricerca della Primavera: Firenze e Provincia, dopoguerra e ricostruzione., a cura di O. Fantozzi Micali, Firenze, 2002, p. 38.
  10. ^ http://www.palazzospinelli.org/architetture/scheda.asp?offset=60&ID=744, scheda di C. Paolini. URL consultato il 5 febbraio 2020.
  11. ^ http://www.palazzospinelli.org/architetture/stampa.asp?ID=168, scheda di C. Paolini, URL consultato il 5 febbraio 2020.
  12. ^ Copia archiviata (PDF), su people.dicea.unifi.it. URL consultato il 6 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 6 febbraio 2020).
  13. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato, su quirinale.it. URL consultato il 05/02/2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • “La Nazione”, 25 ottobre 1928;
  • Annuario Toscano- guida amministrativa, professionale industriale e commerciale della Regione, Firenze, 1930, C. Ruffilli;
  • A. Conti, a cura di, I dintorni di Firenze, Arte Storia e Paesaggio, Firenze, 1983, La Casa Usher;
  • G. Isola, M. Cozzi, F. Nuti e G. Carapelli, Edilizia in Toscana fra le due guerre, Firenze, 1994, Edifir;
  • http://www.palazzospinelli.org/architetture/scheda.asp?offset=60&ID=744, Edificio di via degli Alfani, 31-33, Firenze (FI), scheda di C. Paolini