Aree marine protette d'Italia

Le aree marine protette fanno parte delle aree naturali protette in Italia.

Sono costituite da tratti di mare, costieri e non, in cui le attività umane sono parzialmente o totalmente limitate. Nelle riserve marine è assolutamente vietato abbandonare rifiuti sulle spiagge. Le seguenti attività sono soggette a regolamentazione variabile: pesca sportiva, pesca professionale, immersione subacquea, ingresso con mezzi di trasporto inquinanti (imbarcazioni a motore, moto, automobili). La tipologia di queste aree varia in base ai vincoli di protezione.

In base all'Elenco ufficiale delle aree naturali protette (EUAP) attualmente vigente (6º aggiornamento del 2010), in Italia si trovano 27 aree marine protette,[1] che coprono una superficie a mare di circa 222 442 ettari. A queste si aggiungono due parchi sommersi (Baia e Gaiola) e il Santuario Internazionale dei mammiferi marini, anche chiamato Santuario dei cetacei.[2]

Aree sovraregionali[modifica | modifica wikitesto]

Santuario dei Cetacei

Abruzzo[modifica | modifica wikitesto]

Calabria[modifica | modifica wikitesto]

Campania[modifica | modifica wikitesto]

Friuli Venezia Giulia[modifica | modifica wikitesto]

Lazio[modifica | modifica wikitesto]

Liguria[modifica | modifica wikitesto]

Grotta della Colombara - AMP Portofino.

Puglia[modifica | modifica wikitesto]

Isole Tremiti.

Sardegna[modifica | modifica wikitesto]

Corallium rubrum nella grotta di Amphitrite – AMP Capo Caccia.

Sicilia[modifica | modifica wikitesto]

AMP Capo Gallo.

Toscana[modifica | modifica wikitesto]

  • Area marina protetta Secche della Meloria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Elenco ufficiale delle aree protette (EUAP) 6º Aggiornamento approvato il 27 aprile 2010 e pubblicato nel Supplemento ordinario n. 115 alla Gazzetta Ufficiale n. 125 del 31 maggio 2010.
  2. ^ Aree marine istituite, su minambiente.it. URL consultato il 25 luglio 2018.

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