Ariel 1

Ariel 1
Immagine del veicolo
Dati della missione
OperatoreBandiera del Regno Unito Science Research Council, Royal Aircraft Establishment e Bandiera degli Stati Uniti NASA
NSSDC ID1962-015A
SCN00285
DestinazioneOrbita MEO
Satellite diTerra
EsitoSuccesso
VettoreThor-Delta
Lancio26 aprile 1962
Luogo lancioComplesso di lancio 17
Duratadal 26 aprile 1962 al 24 maggio 1976
Proprietà del veicolo spaziale
CostruttoreGoddard Space Flight Center e Science Research Council
-
Missione precedenteMissione successiva
- Ariel 2

Ariel 1 (anche noto come UK-1 e SS-55) è stato il primo satellite artificiale britannico. Costruito dal Goddard Space Flight Center negli Stati Uniti, è stato messo in orbita nell'aprile 1962, sempre grazie alla collaborazione statunitense. Ciò è stato possibile grazie alla disponibilità americana ad aiutare le altre Nazioni nel settore spaziale, che il Science Research Council (SERC) ha colto nel 1959[1].

Il ruolo del SERC, come stabilito negli accordi del 1959-1960, è stato quello di gestire gli esperimenti spaziali (perlopiù inerenti l'influenza della radiazione solare sulla ionosfera[2]) e analizzarne i risultati. La NASA ha in tutto fornito supporto logistico.

Grazie ad esso, la Gran Bretagna arrivò terza nella corsa allo spazio, dopo gli Sputnik sovietici e gli Explorer statunitensi. Nel 1979 il Programma Ariel contava altri cinque satelliti in orbita.

Ariel è stato trasportato nello spazio da un lanciatore Thor-Delta, anch'esso di fabbricazione statunitense. Il sito di lancio è stato lo storico Cape Canaveral Air Force Station Space Launch Complex 17.

Lo Starfish Prime (test nucleare ad alta quota eseguito dagli States) del luglio 1962 lo ha inavvertitamente danneggiato. Si è disintegrato nell'atmosfera nel 1976.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ ARIEL 1
  2. ^ Ariel 1, NSSDCA/COSPAR ID: 1962-015A, su nssdc.gsfc.nasa.gov. URL consultato il 28 settembre 2016 (archiviato dall'url originale il 28 ottobre 2011).

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]