Arnoldo Foà

Arnoldo Foà

Arnoldo Foà (Ferrara, 24 gennaio 1916Roma, 11 gennaio 2014[1]) è stato un attore, regista teatrale, doppiatore, cantante e scrittore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Le origini[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Ferrara in una famiglia ebraica (anche se lui dal punto di vista religioso si è sempre dichiarato ateo[2]), era figlio di Valentino Foà e Dirce Levi. Segue la famiglia a Firenze, dove intraprende gli studi di economia e commercio. Durante il periodo universitario si interessa al teatro, frequentando i corsi di recitazione della scuola "Luigi Rasi" sotto la guida di Raffaello Melani. A vent'anni abbandona gli studi e si trasferisce a Roma, dove frequenta per qualche tempo il Centro sperimentale di cinematografia.

La guerra e le leggi razziali[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1938 Arnoldo Foà è costretto a lasciare i corsi presso il Centro sperimentale di cinematografia a seguito della promulgazione delle leggi razziali fasciste. Gli viene impedito anche di lavorare e per poterlo fare è costretto a usare nomi fittizi (tra cui "Puccio Gamma"[3]); ricopre saltuariamente il ruolo del sostituto di attori malati (in gergo, il "pompiere"), riuscendo a lavorare nelle compagnie più prestigiose: Cervi-Pagnani-Morelli-Stoppa, Ninchi-Barnabò, Adani-Cimara, Maltagliati-Cimara.

Nel 1943 si rifugia a Napoli, dove diviene capo-annunciatore ed autore di Radio PWB, la stazione radio degli Alleati: spetta a lui la lettura dell'annuncio dell'armistizio l'8 settembre 1943. Alla fine della guerra torna al teatro e si unisce a molte e importanti compagnie: Ferrati-Cortese-Scelzo, Ferrati-Cortese-Cimara, Stoppa-Morelli-Cervi (dove collabora con Luchino Visconti) e la Compagnia del Teatro Nazionale (Teatro dell'Opera di Roma) lavorando per Guido Salvini. Nel 1945 entra nella Compagnia di prosa della Rai, dove svolgerà un'intensa attività sino agli anni 1980[4]. Nel 1947 è iniziato in Massoneria nella Loggia Alpi Giulie n. 150 di Roma[5].

La sua lunga carriera artistica è brillante e costellata di numerosi successi e riconoscimenti in campo teatrale, cinematografico e televisivo.

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

Arnoldo Foà, a sinistra, in abiti di scena in compagnia di Antonio Gandusio, in un'immagine degli anni Cinquanta

Intensa e prestigiosa la sua carriera in teatro: autori classici e contemporanei, registi come Luchino Visconti, Luigi Squarzina, Luca Ronconi e Giorgio Strehler. Le sue interpretazioni sono memorabili, incisive, esito di un attento studio, passione e misura drammatica elette. Da regista mette in scena spettacoli di prosa (tra i tanti La pace di Aristofane e Diana e la Tuda di Luigi Pirandello) e di lirica (Otello di Giuseppe Verdi, Histoire du soldat di Igor' Fëdorovič Stravinskij, e Il pipistrello di Strauß), e molte sue commedie, riscuotendo sempre enormi successi.

Nel 1957 esordisce come autore teatrale (Signori buonasera). Seguiranno, tra le altre, La corda a tre capi[6], Il testimone, Amphitryon Toutjours (Festival di Spoleto 2000), e Oggi. Tra le sue ultime interpretazioni, il monologo Novecento di Alessandro Baricco[7] con la regia di Gabriele Vacis, (2003/2005), successo straordinario di pubblico e critica, e Sul lago dorato[8] di E. Thompson, con la regia di Maurizio Panici (2006-2008).

Il cinema e la televisione[modifica | modifica wikitesto]

La sua filmografia presenta oltre 100 pellicole: tra i registi con cui ha lavorato figurano Alessandro Blasetti (Altri tempi - Zibaldone n. 1), Orson Welles (Il processo), Vittorio Cottafavi (I cento cavalieri), Jacques Deray (Borsalino), Marcello Fondato (Causa di divorzio), Damiano Damiani (Il sorriso del grande tentatore), Giuliano Montaldo (Il giocattolo), Giuseppe Ferrara (Cento giorni a Palermo), Giovanni Soldati (L'attenzione), Luca Barbareschi (Ardena), Paolo Costella (Tutti gli uomini del deficiente), Ettore Scola (Gente di Roma), Alessandro D'Alatri (La febbre), Antonello Belluco (Antonio, guerriero di Dio), Maurizio Sciarra (Quale amore), Citto Maselli (Le ombre rosse), Luciano Melchionna (Ce n'è per tutti). Sono stati realizzati due docufilm su Arnoldo Foà: nel 2007 Almeno io Fo... à di Alan Bacchelli e Lorenzo degl'Innocenti, Premio Imaie 2008; nel 2011 Io sono il teatro. Arnoldo Foà raccontato da Foà di Cosimo Damiano Damato, presentato al Festival Internazionale del Film di Roma[9]

Foà è stato tra i protagonisti di alcuni dei più celebri sceneggiati televisivi della Rai, diventando uno dei primi divi del piccolo schermo: Le inchieste del commissario Maigret, Piccole donne, Capitan Fracassa, Le mie prigioni, Le cinque giornate di Milano, La freccia nera, L'isola del tesoro, Il giornalino di Gian Burrasca, I racconti del maresciallo, I racconti di padre Brown, Nostromo, Fine secolo, Il papa buono e per Mediaset Carabinieri - Sotto copertura. Nel 1985 ha partecipato alla parodia dei Promessi Sposi realizzata dal Quartetto Cetra, interpretando L'innominato. Per la RAI ha condotto anche il programma musicale Chitarra, amore mio e, per due stagioni, il varietà Ieri e oggi, nonché numerosi altri programmi.

Scrittore per la televisione, ha al suo attivo una intensa attività come pittore e disegnatore satirico.

Radio e doppiaggio[modifica | modifica wikitesto]

Arnoldo Foà nella macchietta della jena ridens nel varietà radiofonico Rosso e nero (1956)

Arnoldo Foà contribuisce alla nascita, dalle ceneri dell'EIAR, della Radio RAI e partecipa a molte trasmissioni, sia di informazione che di intrattenimento, con attori, autori e registi importanti come Cervi, Morelli, Ninchi, Anton Giulio Majano, Umberto Benedetto.

Sulla Rete Rossa della Rai dei primi anni del secondo dopoguerra conduce Arcobaleno una trasmissione di consigli agli italiani ideata da Vittorio Veltroni.

Nel 1972 partecipa come ospite fisso alla 24ª edizione della trasmissione Gran varietà.

Dagli anni cinquanta diventa uno dei più importanti doppiatori, prestando la sua inconfondibile voce anche per numerosi documentari, tra cui Il Continente di ghiaccio di Luigi Turolla.

Il suo ultimo doppiaggio è stato quello per il personaggio negativo di Charles F. Muntz nel film di animazione Up (2009) di Pixar, pochi anni prima della sua scomparsa.

Registrazioni poetiche[modifica | modifica wikitesto]

Celebri le sue dizioni poetiche da Dante, Lucrezio, Carducci, Leopardi, Neruda, García Lorca, che vengono registrate su disco in vinile negli anni cinquanta e sessanta (successivamente registrati anche su CD), divulgando moltissime opere, in particolare quelle di autori di lingua spagnola allora poco conosciuti in Italia, come Lorca e Neruda: il celebre Lamento per Ignacio Mejias di García Lorca fece vincere alla Fonit Cetra il Disco d'oro per aver superato il milione di copie[10] Negli ultimi anni molte le registrazioni di poesie su CD, di diversi autori e per diverse produzioni. Dal 2002 ha realizzato alcuni CD di una collana con registrazioni di brani di poeti e filosofi, commentati da musiche appositamente create, e un CD di poesie scritte da lui stesso.

Esperienza politica e massonica[modifica | modifica wikitesto]

Venne iniziato in massoneria nel 1947 presso la Loggia Alpi Giulie n.150 all'Oriente di Roma[11][12], giungendo ai massimi gradi[13][14].

Alle elezioni amministrative del 1960 fu uno dei tre consiglieri comunali eletti a Roma tra le file del Partito Radicale, che nell'occasione era alleato del PSI: gli altri due erano Leopoldo Piccardi e Antonio Cederna[15].

La morte[modifica | modifica wikitesto]

Morì all'Ospedale San Filippo Neri di Roma dopo un'improvvisa crisi respiratoria nel pomeriggio dell'11 gennaio 2014, all'età di 97 anni. La camera ardente e i funerali furono celebrati con una cerimonia laica nella Sala Protomoteca in Campidoglio, al quale parteciparono tanti volti noti della politica; successivamente, il feretro fu sepolto nel Cimitero Acattolico di Roma.[16][17][18]

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Si è sposato quattro volte e ha avuto 5 figlie: Annalisa (1951-1995, anche lei attrice)[19], Valentina, Rossellina, Giulia e Orsetta.

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Arnoldo Foà e Fiorella Mari in Capitan Fracassa

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

Arnoldo Foà negli anni cinquanta

Anni trenta[modifica | modifica wikitesto]

Anni quaranta[modifica | modifica wikitesto]

Anni cinquanta[modifica | modifica wikitesto]

Anni sessanta[modifica | modifica wikitesto]

  • Due in altalena di William Gibson, regia di A. Foà, Teatro Eliseo di Roma, 1960
  • La terra è rotonda di Armand Salacrou regia di Roberto Guicciardini
  • Giulietta e Romeo di W. Shakespeare, regia di Franco Enriquez, Teatro Romano di Verona
  • Rashomon di Fay e Kanin, (dal film di Akira Kurosawa), regia di Arnoldo Foà, 1961
  • I Turchi se la giocano a primiera di Alfio Beretta, regia di Arnoldo Foà, Teatro Nuovo di Milano
  • Pene d'amor perdute di William Shakespeare, regia di Franco Enriquez, Compagnia Stabile della città di Napoli, Teatro Mercadante
  • Un giorno nella vita di... di Jack Popplewell, regia di Umberto Benedetto, Piccolo Teatro Stabile della città di Firenze
  • Anfitrione di Plauto, regia di Silverio Blasi, Centro Teatrale Italiano, 1962
  • Ifigenia di Ildebrando Pizzetti e Alberto Perrini, regia di Aldo Vassallo Mirabella, Teatro dell'Opera di Roma
  • Il pipistrello di Johann Strauss Jr, regia di Herbert Graf, Direttore d'orchestra Samuel Krachmalnick, regia teatrale Arnoldo Foà, Teatro dell'Opera di Roma
  • I Masteroidi di Marcel Aymè, regia di A. Foà, 1963
  • Notti a Milano di Carlo Terron, regia di A. Foà
  • La Lanzichenecca di Vincenzo di Mattia, regia di Virginio Puecher, Compagnia del Piccolo Teatro di Milano, 1964
  • Eracle di Euripide, traduzione di Salvatore Quasimodo, regia di Giuseppe Di Martino, Istituto Nazionale del Dramma Antico, Teatro Greco di Siracusa
  • Andromaca di Euripide, regia di Mario Ferrero, Istituto Nazionale del Dramma Antico, Teatro Greco di Siracusa
  • Canti e poesie della libertà, regia di Raffaele Maiello, testi a cura di Arnoldo Foà e Gigi Lunari, Teatro Lirico di Milano, 1965
  • Re Cervo, da Carlo Gozzi, regia di Andrea Camilleri
  • Ruy Blas di Victor Hugo, regia di Mario Ferrero, Teatro Olimpico di Vicenza, 23 settembre 1966.
  • Il testimone di A. Foà, regia di Arnoldo Foà, Teatro Duse di Bologna
  • La stanza degli ospiti di Brunello Rondi, regia di A. Foà, Teatro della Cometa
  • I Menecmi di Plauto, traduzione di Ettore Paratore, regia di Accursio Di Leo, Istituto Nazionale del Dramma Antico
  • La pace di Aristofane, regia di A. Foà, Istituto Nazionale del Dramma Antico, 1967
  • Zio Vania di Anton Checov, regia di Pietro Sharoff, Teatro Centrale di Roma, 1968
  • Golem di Alessandro Fersen, regia di A. Fersen, E.T.I. Teatro La Pergola di Firenze, 1969
  • Malatesta di Henry de Montherlant, traduzione di Mario Moretti, regia di José Quaglio, Torino, Teatro Alfieri, 3 luglio 1969.

Anni settanta[modifica | modifica wikitesto]

Anni ottanta[modifica | modifica wikitesto]

Anni novanta[modifica | modifica wikitesto]

  • Don Giovanni e Faust di Christian Dietrich Grabbe, regia di Gino Zampieri, Festival del Teatro Classico, Borgio Verezzi, 1990
  • L'ultimo viaggio di Pirandello di B. Belfiore, regia di P. Gazzara, 1991
  • Adelchi di A. Manzoni, regia di Federico Tiezzi, produzione Teatro Biondo di Palermo e Teatro Argentina di Roma, Teatro Biondo di Palermo, 1992
  • La bottega del caffè di C. Goldoni, regia di Mario Missiroli, Produzione Teatro Argentina di Roma
  • La pace di Aristofane, trad. di Raffaele Cantarella, adattamento e regia di A. Foà, Teatro Olimpico di Vicenza
  • Il corsaro (dal Decameron di Boccaccio) di Fausto Tapergi, regia di Marco Carniti, 1993-1994
  • Aulularia di Plauto, regia di Renato Giordano, Teatro Romano di Ostia Antica
  • Aminta di Torquato Tasso, regia di Luca Ronconi, Produzione Teatro di Roma
  • Una serata per l'impresario teatrale regia di Stefano Mazzonis - Trittico di 3 opere buffe: Il maestro di cappella di D. Cimarosa, Epitaffi sparsi di Ennio Morricone, e L'impresario teatrale di W. A. Mozart. Orchestra Pro Arte Marche diretta da Bruno Rigacci. 1997
  • La signora della musica di André Ernotte ed Elliot Tiber, adattamento e regia di A. Foà, Cantiere Internazionale d'Arte di Montepulciano e Cubatea, 1998
  • La rivoluzione di Frà Tommaso Campanella di Mario Moretti, regia di Mario Moretti, Teatro Ghione di Roma, 1999

Anni duemila[modifica | modifica wikitesto]

  • Amphitryon Toujours di Arnoldo Foà, regia di Arnoldo Foà, produzione La Pirandelliana Spoleto Festival 2000, 2000
  • Ultimo giorno di un condannato a morte, di Giovanni De Feudis, regia di Giovanni De Feudis (da Le dernier jour d'un condamné di Victor Hugo)
  • L'igiene dell'assassino di Amélie Nothomb, regia di Andrea Dosio, Torino Spettacoli, Teatro Erba di Torino, 2001
  • ll vantone di Pier Paolo Pasolini (dal Miles Gloriosus di Plauto), regia di Pino Quartullo
  • Colpevole innocenza di Ronald Harwood, regia di Arnoldo Foà, Compagnia Mario Chiocchio, Teatro Greco di Roma
  • Pluto di Aristofane, adattamento e regia di A. Foà, 2002
  • Duse/D'Annunzio di Barbara Amodio, regia di Angelo Gallo
  • Novecento di Alessandro Baricco, regia di Gabriele Vacis, Produzione Mondrian Kilroy Fund e Irma Spettacoli, 2003-2004
  • Quaderni siloniani da Ignazio Silone, di Davide Cavuti, 2004
  • Oggi di Arnoldo Foà, regia di A. Foà, con A. Foà, produzione La Pirandelliana, Teatro Ghione di Roma, 2005
  • Patrizia, il Musical, di Arnoldo Foà, Teatro Sistina (solo autore)
  • Sul lago dorato di Ernest Thompson (adatt. di Nino Marino), regia di Maurizio Panici, produzione La Pirandelliana Festival di Borgio Verezzi 2006 - 2008
  • Scene dalla vita di Mozart testo di Lorenzo Arruga, musica di Albert Lortzing, regia Dan Jemmett, direzione musicale Paolo Arrivabeni, con Arnoldo Foà, Teatro Comunale di Bologna 2006
  • La memoria di un sorriso di Davide Cavuti, 2007
  • Io, Arturo Toscanini, di Piero Melograni, regia di Giulio Farnese, Teatro Politeama Pratese 2007
  • Il vecchio è scappato, una fuga ancora possibile, di Luis Gabriel Santiago, regia di Luis Gabriel Santiago, Teatro Romano di Spoleto 2007

Prosa radiofonica RAI[modifica | modifica wikitesto]

Varietà radiofonici Rai[modifica | modifica wikitesto]

Doppiatore[modifica | modifica wikitesto]

Film cinema[modifica | modifica wikitesto]

Film d'animazione[modifica | modifica wikitesto]

Doppiatori italiani[modifica | modifica wikitesto]

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

Durante il Premio di poesia Alfonso Gatto, l'incontro con il poeta Beppe Costa (premiato in quella occasione e del quale leggerà alcune poesie nel corso degli anni) porterà Foà a pubblicare in tre anni due romanzi (da tempo nel cassetto) e un libro di poesie con la Pellicanolibri casa editrice del poeta. Nel 1998 pubblica per Gremese un manuale di recitazione che è anche racconto della sua lunga attività artistica.

Nel 2008 con l'editore ferrarese Corbo Editore ha pubblicato un romanzo scritto durante gli anni trascorsi all'estero (Joanna. Luzmarina), e con Sellerio ha nel 2009 pubblicato la sua Autobiografia di un artista burbero.

Discografia parziale[modifica | modifica wikitesto]

Album[modifica | modifica wikitesto]

  • 1965 - Cinque voci per Pascoli (Cetra - Collana Letteraria Documento, CLC 0834, LP) con Alberto Lupo, Antonio Crast, Paolo Carlini, Vittorio Gassman
  • 1969 - Il mare (Warner Bros. Records, WSL 1670, LP) con The San Sebastian Strings
  • 1975 - Arnoldo Foà legge Francesco Messina (Durium, FM 001, LP)
  • 1995 - Federico Garcia Lorca (Warner Music)
  • 1995 - Francesco Petrarca (Warner Music) con Giorgio Albertazzi
  • 1996 - Poesia d'amore spagnola contemporanea (Warner Music)
  • 1997 - Lettere dei condannati a morte della resistenza (Warner Music) con Anna Proclemer
  • 1998 - I canti di Leopardi recitati da Arnoldo Foà (Micromega - Gruppo Editoriale L'Espresso)
  • 2001 - Omaggio a Chopin e Leopardi (L'Eubage) con al piano Giorgio Costa
  • 2002 - Le parole del cuore (Lettera A Records, CD+Libro)
  • 2003 - I Fioretti di San Francesco (Tactus) con all'organo Giorgio Fabbri
  • 2003 - Vittore Veneziani (Tactus)
  • 2003 - Harijan La carezza di Dio – Lettere di Padre Cesare Pesce (Edizioni Musicali San Paolo)
  • 2003 - Un Mar Deserto (World Première Recording) musica di Alessandro Grego
  • 2004 - La natura dell'amore (New Project)
  • 2004 - Il cielo è amico mio (Lettera A Records, CD+Libro)
  • 2004 - L'amore e la vita (Lettera A Records, CD+Libro)
  • 2005 - Storie di tango – Le musiche di Astor Piazzolla, le parole di Jorge Luis Borges
  • 2005 - Sherazade (Full Color Sound) con Lella Costa
  • 2005 - Cyrano (Lettera A Records, CD+Libro)
  • 2006 - La Divina Commedia (Warner Music) con Giorgio Albertazzi, Tino Carraro, Romolo Valli
  • 2006 - La passione e la ragione (Lettera A Records, CD+Libro)
  • 2006 - Il mondo è uno specchio (Lettera A Records, CD+Libro)
  • 2006 - La mia patria (Lettera A Records, CD+Libro)
  • 2007 - In compagnia di Arnoldo Foà (Warner Music)
  • 2008 - Il maestro e la via giusta (Lettera A Records, CD+Libro)
  • Anch'io poeta (Lettera A Records, CD+Libro)
  • La matita di Dio (Lettera A Records, CD+Libro)
  • Tra… punti di stelle (Lettera A Records, CD+Libro)
  • Leopardi - Canti (Cetra, CLC 0829, LP) con Giorgio Albertazzi, Vittorio Gassman, Alberto Lupo

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

  • 1961 - Spoon River Anthology N° 1 (Cetra - Collana Letteraria Documento, CL. 0478, 7") con Paolo Carlini, Vera Gherarducci, Elsa Merlini
  • 1969 - Da Brolio gli auguri di Arnoldo Foà (Casa Vinicola Barone Ricasoli, R 1969, 7")
  • 1974 - Ora so (Maintenant je sais)/Mastro Corvo e Giulietta Volpe (Durium, Ld A 7868, 7")

Collaborazioni[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Negli anni sessanta è eletto consigliere comunale di Roma per il Partito Radicale. Nel 2001 l'allora sindaco di Roma, Francesco Rutelli, ha festeggiato in Campidoglio il suo ottantacinquesimo compleanno. Nel 2005 si è formato un comitato per sostenere la nomina di Arnoldo Foà a senatore a vita.

Alcuni tra i premi più recenti:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Addio ad Arnoldo Foà, in La Stampa, 11 gennaio 2014. URL consultato il 12 agosto 2022 (archiviato il 4 gennaio 2022).
  2. ^ Marco Ventura Marco, E l'Ateo Foà Difende Dio dalle Accuse di Moni Ovadia, in Corriere della Sera, 17 gennaio 2009. URL consultato il 29 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 7 gennaio 2014).
  3. ^ Fabio Secchi Frau, PER RECITARE DIVENTO... PUCCIO GAMMA, su MYmovies.it. URL consultato il 12 agosto 2022 (archiviato dall'url originale il 9 maggio 2021).
  4. ^ Arnoldo Foà, la burbera voce Archiviato il 25 aprile 2015 in Internet Archive..
  5. ^ Vittorio Gnocchini, L'Italia dei Liberi Muratori, Erasmo ed., Roma, 2005, p. 124.
  6. ^ Teatro la Provvidenza Arnoldo Foà Archiviato il 21 agosto 2007 in Internet Archive..
  7. ^ Arnoldo Foà dà voce al Novecento di Alessandro Baricco Corriere della Sera.
  8. ^ Arnoldo Foà ed Erica Blanc protagonisti di «Sul lago dorato» Corriere della Sera.
  9. ^ Festival Internazionale del Film Di Roma Io sono il Teatro. Arnoldo Foà raccontato da Foà Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive..
  10. ^ Disco d'oro alla Fonit Cetra per lavoro di Foà Archiviato il 7 gennaio 2014 in Internet Archive..
  11. ^ Vittorio Gnocchini, L'Italia dei Liberi Muratori, Erasmo Editore, 2005, p.124.
  12. ^ Il Gran Maestro omaggia Arnoldo Foa ed Enzo Maiorca, su grandeoriente.it, 31 marzo 2017. URL consultato il 6 ottobre 2018 (archiviato l'8 aprile 2017).
  13. ^ Quanti personaggi dello spettacolo fra le logge italiane, su loggiagiordanobruno.com. URL consultato il 2 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 19 luglio 2017).
  14. ^ Si è spento Arnoldo Foà, la “voce” di Dio, su grandeoriente.it. URL consultato il 6 ottobre 2018 (archiviato il 6 ottobre 2018). Ospitato su loggiagiordanobruno.com.
  15. ^ Eclettico.org Archiviato il 7 gennaio 2014 in Internet Archive.
  16. ^ Infopoint del Cimitero acattolico di Roma, su cemeteryrome.it.
  17. ^ (EN) Arnoldo Foà, in Find a Grave. Modifica su Wikidata
  18. ^ È morto Arnoldo Foà, grande interprete del’ 900, su Corriere della Sera, 11 gennaio 2014. URL consultato il 7 agosto 2021.
  19. ^ Scheda sull'IMBD
  20. ^ In questo film Foà è doppiato da Mantoni, in quanto lui stesso ne doppia il protagonista, Anthony Quinn
  21. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
  22. ^ Albo d'oro dei premiati, su premiflaiano.com. URL consultato il 18 maggio 2022.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Anna Procaccini, Io, il teatro. Arnoldo Foà racconta se stesso, Rubbettino, 2014
  • Alessandro Ticozzi, La voce e il cinema. Arnoldo Foà attore cinematografico, SensoInverso Edizioni, 2014

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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