Arzano

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Arzano
comune
Arzano – Stemma
Arzano – Bandiera
Arzano – Veduta
Arzano – Veduta
Panoramica di Arzano
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Campania
Città metropolitana Napoli
Amministrazione
SindacoVincenza Aruta (PD) dal 4-10-2021
Territorio
Coordinate40°54′55″N 14°16′05″E / 40.915278°N 14.268056°E40.915278; 14.268056 (Arzano)
Altitudine74 m s.l.m.
Superficie4,71 km²
Abitanti31 901[1] (31-7-2022)
Densità6 773,04 ab./km²
Comuni confinantiCasandrino, Casavatore, Casoria, Frattamaggiore, Grumo Nevano, Napoli
Altre informazioni
Cod. postale80022
Prefisso081
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT063005
Cod. catastaleA455
TargaNA
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona C, 1 269 GG[3]
Nome abitantiarzanesi
Patronosant'Agrippino e santa Giustina
Giorno festivo9 novembre, Sant'Agrippino
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Arzano
Arzano
Arzano – Mappa
Arzano – Mappa
Posizione del comune di Arzano nella città metropolitana di Napoli
Sito istituzionale
La Parrocchiale di Sant'Agrippino (1753) sulla sinistra il Campanile Seicentesco (1850)
Monumento al Milite Ignoto
Centro Storico di Arzano, sullo sfondo la Torre Dell'Orologio (1843)

Arzano è un comune italiano di 31 901 abitanti[1] della città metropolitana di Napoli in Campania.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Arzano è parte integrante della periferia settentrionale di Napoli ma svolge anche un ruolo di cerniera con la seconda fascia periferica partenopea, la zona frattese-atellana. È situato a circa 7 km dal mare. Ha una superficie di 4,7 chilometri quadrati e sorge a 74 metri sopra il livello del mare. Elevata a "città" dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi nel 2004, confina, a sud, con il capoluogo e precisamente con il quartiere di Secondigliano.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'origine del toponimo è controversa. Alcuni associano il nome Arzano ai tanti archi antichi presenti sul territorio. Per altri, come il Giustiniani, il toponimo deriva da Aer sano, aria sana. Altri ancora, invece, lo riconducono al nome di un antico possessore Artius a cui si aggiunge il suffisso -anus che indica appartenenza.

I primi documenti su Arzano riguardano atti di vendita di terreni. Il primo documento risale all'anno 937 d.C. durante l'impero di Costantino VII, detto il Porfirogenito:

Die 28 m. novembris ind. XI. Neapoli. Imperante d. n. Constantino porfirogenito m. i. an. 30, sed et Romano m. i. an. 17. Iohannes Tzola, filius Leonis vendit Iohanni tabulario terram arbustatam positam in Arzano, (1) qui Iohannes tabularius obtulit omnes res suas monasterio Insule Salvatoris. Blanca vero filia Boni Massarii, coniux Andree emit a dicto monasterio dictam terram, deinde litigat cum dicto Iohanne Tzola, denique ad conventionem veniunt. Actum per Stephanum curialem. — Notam. instrum. S. Gregorii n. 403. (1) Pagus adhuc extat in agro Neapolitano ad septentrionem tertio ab urbe lapide.[4]

Il secondo documento è dell'anno 1110 durante l'impero di Alessio, il terzo è del 1291, del periodo angioino e in cui Arzano viene chiamata con il nome Artianu.

Arzano nasce come territorio facente parte della Liburia (oggi Terra di Lavoro), attraversata dal fiume Clanio. Tra il VII e l'VIII secolo fu devastata dalle lotte interne tra i duchi di Napoli e il ducato longobardo di Capua e Benevento. Nel XII secolo fu assorbita nel Ducato di Napoli e restò, per la sua vicinanza al capoluogo, un casale demaniale godendo degli stessi privilegi fiscali. Nel XIII secolo iniziarono delle opere di bonifica, volute dagli angioini, nella zona del fiume Clanio. Di questo periodo è anche la facciata della chiesa dell'Annunziata (ancora visibile), laddove come in tutta l'Europa occidentale ci fu un grande fervore religioso, successivo alla scisma fra chiesa ortodossa e chiesa cattolica, ed essendosi affermato e rafforzato enormemente il potere della chiesa di Roma furono costruite, come su gran parte del territorio europeo, numerose chiese – prima ce ne erano solo nelle grandi città e la pratica religiosa non era così sentita – facendo capo al riaffermato e rafforzato potere cattolico.

Tuttavia nel XIV secolo Arzano fu travolta da una grave crisi demografica. Fu nel XVI secolo che i lavori di fertilizzazione del terreno ripresero grazie al viceré, il conte Lemos, che affidò il progetto all'architetto Giulio Cesare Fontana. Questo progetto prevedeva la creazione di una serie di canali, i Lagni, utilizzati dai cittadini per ammorbidire la canapa. Nel 1637 si rischiò di perdere il casale e di cederlo nelle mani del demanio regio, provocando proteste da parte dei cittadini. Purtroppo nel 1656 la popolazione si dimezzò a causa della peste.

La città era suddivisa in diversi casali, tra quelli storici vi sono : Piazza Chiesa, Parrocchiale, Mezzo Arzano, Pellegrino, Piazza Silvestro, Forno, Torre, Piazza Incensi, Piazza Caiazza, Piazza Nuova, Piazza dei Pettini, Piazza Sorgente, Casa Piscopo, Sardanetta, Piazza Arzaniello, Arzaniello, Centimmo, Vergini, Trevici, Casa Ruta, Lavinaro e All'Angelo.

Nel 1806 furono emanate le Leggi eversive della feudalità che decretarono la fine di tutti i privilegi feudali nel Regno di Napoli e l'inizio dell'Amministrazione comunale.

Dal 1813 al 1860, l'abitato di Arzano si concentrò sulla struttura urbana, ponendo l'attenzione su strade ed edifici pubblici e privati. Si racconta anche che prospiciente alla piazza principale sorgesse il palazzo di un nobile con titolo addirittura di principe, probabilmente residenza di campagna della vicina nobiltà cittadina. Con il periodo fascista (1922-1943) l'amministrazione, come per tutti gli altri comuni italiani, passò nelle mani di un podestà. Negli anni sessanta la città ha vissuto intensamente il boom economico nazionale, sviluppandosi industrialmente come poche altre in Campania, tanto da meritarsi l'appellativo con Casavatore e Casoria di "Brianza del sud" e triangolo industriale napoletano.

Nel 1990 Arzano divenne famoso per essere il comune in cui era ambientata la raccolta Io speriamo che me la cavo, scritta dal maestro Marcello D'Orta. Dopo la crisi economica del 2008 la ripresa, facendo il paragone al fervore industriale degli anni Sessanta e la grande abbondanza degli anni Ottanta, è uno degli obiettivi fondamentali della città.[5]

Il comune di Arzano è stato nel corso degli ultimi quindici anni più volte sciolto e commissariato per infiltrazioni mafiose[6][7]. L'ultimo commissariamento risale al 20 maggio 2019, quando, con un provvedimento del Consiglio dei Ministri, è stato rilevato "che, all’esito di approfonditi accertamenti, sono emerse forme di ingerenza da parte della criminalità organizzata che espongono il Consiglio comunale di Arzano (NA) alla compromissione del buon andamento dell’attività amministrativa". Il provvedimento deliberava pertanto "lo scioglimento per un periodo di 18 mesi, a norma dell’articolo 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, affidandone la gestione a una Commissione straordinaria"[8]. Il commissario prefettizio ha successivamente ricevuto minacce di morte[9].

Dal 14 Ottobre 2020 al 4 Novembre 2020 la città di Arzano viene decretata zona rossa, dopo l'ordinanza della Regione Campania in seguito all'elevato numero di contagi da COVID-19 sul territorio. Con l'ausilio dell'Esercito Italiano, Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri vengono disposti dei blocchi stradali, per contenere gli spostamenti sia in entrata che in uscita, nei vicini comuni confinanti.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa della Santissima Annunziata
La Villa Comunale di Arzano, sede di manifestazioni ed eventi estivi

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

  • Parrocchia di Sant'Agrippino
  • Campanile Seicentesco
  • Chiesa della Santissima Annunziata (facciata del XIII secolo)
  • Cappella di Santa Giustina (1858)
  • Cappella della Confraternita del Rosario (1634)
  • Cappella del Salvatore (XVII Secolo)
  • Cappella della Madonna della Bruna (XI Secolo)
  • Cappella di Santa Maria della Squillace (X secolo)
  • Cappella di Santa Maria del Carmine
  • Chiesa del Sacro Cuore Di Gesù
  • Chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo e San Ludovico da Casoria
  • Chiesa del Cristo Redentore
  • Chiesa dello Spirito Santo

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

  • Torre dell'orologio
  • Piazza Raffaele Cimmino
  • Monumento al Milite Ignoto
  • Villa comunale

Archeologia[modifica | modifica wikitesto]

Durante i lavori di ristrutturazione e di scavo della chiesa di Santa Maria della Squillace da parte della soprintendenza ai beni archeologici di Napoli, sono state trovate delle strutture facenti parte di preesistenti templi di culto risalenti al periodo greco/romano, che testimoniano come quasi sempre gli edifici fossero riutilizzati nel tempo adeguandoli alle diverse divinità.

Nella zona tra le attuali via Luigi Rocco e corso Salvatore D'Amato, all'epoca della costruzione dello stabilimento dell'allora "Metaltecnica SPA" fu ritrovato un sepolcro di presumibile epoca italica, composto da una "lapide" ed all'interno dei vasetti, di cui uno metà "rosso pompeiano"[10].

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[11]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Al 1º gennaio 2022 i cittadini stranieri residenti ad Arzano erano 570, corrispondenti al 1,7% della popolazione. Le nazionalità maggiormente rappresentate erano:[12]

  1. Pakistan 124 0,3%
  2. Ucraina 102 0,3%
  3. Marocco 69 0,2%
  4. Cina 46 0,1%
  5. Bangladesh 37 0,1%

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

  • Museo della cultura contadina e degli antichi mestieri. La sua realizzazione è stata resa possibile grazie alla generosità di un cittadino arzanese, che ha donato gli attrezzi della sua collezione privata. Il Museo si compone di vari oggetti attinenti all’attività contadina e ai mestieri più antichi, disposti per aree tematiche con lo scopo di rievocarne il percorso nella storia. Dal 2020 circa il museo è chiuso senza una data indicata per una possibile riapertura.
  • Dal 2001 al 2007 nella Villa Comunale si è svolta la rassegna di cortometraggi "Arzano Humor Ciak" diventando un punto di riferimento nazionale per la realizzazione di corti cinematografici esclusivamente comici, ironici, e surreali.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Vi sono stabilimenti di grandi gruppi industriali nel settore cartario, delle telecomunicazioni, metalmeccanico, tessile e calzaturiero. Arzano è principalmente un polo cartario, infatti vi sono numerosi scatolifici, cartotecniche di medie dimensioni e aziende specializzate nella lavorazione della carta, dall'uso igienico e sanitario a quello alimentare. Inoltre, in loco si trova l'unica cartiera presente sul territorio della città metropolitana di Napoli.

Tra le principali attività produttive del settore cartario, ricordiamo le attività della SEDA, società di imballaggi di rilievo multinazionale che ha espresso un presidente di Confindustria; oltre alla Cartiera Partenope e la Ecocart della famiglia Serrao e ad altre realtà del settore (scatolifici, cartotecniche ecc.). Un'unità produttiva della casa di prodotti micro elettronica STMicroelectronics e l'impresa tessile Kiton. Negli anni sessanta era definita la Brianza del Sud per le numerosissime aziende site nel suo territorio.[13]

Nei primi anni del Novecento l'agricoltura si basava sulla coltivazione del lino e della canapa, che veniva utilizzata per la fabbricazione delle corde, come testimoniato[14] dal simbolo che appare sul gonfalone ufficiale della città, canapa e lino.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Strade[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio del comune di Arzano è attraversato dall'Asse Mediano, strada a scorrimento veloce che unisce la strada statale 7 quater Via Domitiana nei pressi di Lago Patria e termina lungo l'Asse di Supporto Nola-Villa Literno.

L'altra arteria principale è la strada statale 87 Sannitica nuova, variante del vecchio tracciato riclassificato della Sannitica che attraversava i comuni dell'hinterland di Napoli.

L'attuale Corso Salvatore D'Amato si chiamava prima "Rettifilo al bravo", e fa parte di un assetto viario di importante collegamento che da piazza Capodichino o dalla Strada statale 87 Sannitica in Napoli arriva fino a Frattamaggiore. I "bravi" erano una sorta di guardie del corpo e milizie più alte al soldo dei signorotti di un tempo e nelle zone di Villa Elisabetta (inizio della strada) vi è ancora una località con taverna "al bravo".

Mobilità urbana[modifica | modifica wikitesto]

Arzano è collegata con la contigua area urbana di Napoli e comuni limitrofi mediante autoservizi pubblici gestiti dalla ex CTP, azienda andata in fallimento, ai quali è per subentrare EAV, nell'ambito del progetto dell'azienda unica dei trasporti, ma soprattutto a causa delle rilevanti carenze dell'attuale società incaricata.

Fra il 1882 e il 1959 la località era servita da una stazione della tranvia Napoli-Aversa/Giugliano, gestita dalla Société Anonyme des Tramways Provinciaux (SATP).

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1988 1990 Domenico De Rosa Partito Socialista Italiano Sindaco
1990 1992 Carmine Bianco Democrazia Cristiana Sindaco
1992 1993 Giuseppe Castiello Partito Socialista Democratico Italiano Sindaco
1993 1997 Michele Vitagliano Partito Democratico della Sinistra Sindaco
1997 1999 Ageo Piscopo Forza Italia Sindaco
1999 2000 Rosanna Sergio Commissario
2000 2008 Nicola De Mare L'Ulivo Sindaco
2008 2010 Fausto Gianni Commissario
2010 2014 Giuseppe Antonio Fuschino Lista civica (La Destra) Sindaco
2014 2015 Maria Santorufo Commissario
2015 2017 Umberto Cimmino Commissario
2017 2019 Fiorella Esposito Lista civica (PD) Sindaco
2019 2021 Maria Pia De Rosa Commissario
2021 in carica Cinzia Aruta Lista civica (PD) Sindaco

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Arzano è gemellata con l'omonimo paese francese, Arzano e dal 19 ottobre 2006 con la cittadina francese di Cléguer.

«Io credevo chi sa come erano fatti i francesi. Sono tali e quali a noi, solo un po' più francesi.»

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Impianti sportivi[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Bilancio demografico anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Bartolommeo Capasso, Monumenta ad Neapolitani ducatus historiam pertinentia : quae partim nunc primum, partim iterum typis vulgantur, Neapoli : F. Giannini, 1881. URL consultato il 6 agosto 2019.
  5. ^ Giuseppe Maglione Città di Arzano - arzano.org, su arzano.org. URL consultato il 1º luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  6. ^ Inserito da Arm, o Silvestro | Ago 11, 2016 | Politica, Prima Pagina |, Prorogato il commissariamento del Comune di Arzano. Si voterà in primavera? | La Voce di Arzano, su lavocediarzano.it. URL consultato il 16 agosto 2021 (archiviato dall'url originale il 16 agosto 2021).
  7. ^ Blog | Arzano, dove ha vinto il federalismo criminale, su Il Fatto Quotidiano, 6 aprile 2014. URL consultato il 16 agosto 2021.
  8. ^ Elezioni Comunali Arzano annullate: scioglimento per camorra, su Napoli Fanpage. URL consultato il 16 agosto 2021.
  9. ^ Arzano, minacce di morte al Commissario Prefettizio in una lettera anonima, su NapoliToday. URL consultato il 16 agosto 2021.
  10. ^ Dopo un sopralluogo seguito da ulteriori scavi e ricerche della competente autorità fu ritenuto che in luogo non vi fossero ulteriori elementi utili a proseguire le ricerche.
  11. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
  12. ^ 1° gennaio 2022, su tuttitalia.it.
  13. ^ INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06018 presentata da PEZZELLA ANTONIO (MISTO-LA DESTRA) in data 01-09-2008 Ontologia della Camera dei deputati dati.camera.it
  14. ^ notizie su Arzano, su comunearzano.it. URL consultato il 10 maggio 2020.
  15. ^ Basket Arzano Serie C Femminile Campania 2019/2020 - PALLACANESTRO CAMPANIA @PLAYBASKET.IT, su playbasket.it. URL consultato l'11 luglio 2020.
  16. ^ Enjoy Basket Arzanese Promozione Maschile Campania 2019/2020 - PALLACANESTRO CAMPANIA @PLAYBASKET.IT, su playbasket.it. URL consultato l'11 luglio 2020.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Arzano, su halleyweb.com. URL consultato il 17 giugno 2020.
Controllo di autoritàVIAF (EN1039159474067727660374 · GND (DE10082192-3
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