Asiago

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Asiago
comune
Asiago – Stemma
Asiago – Bandiera
Asiago – Veduta
Asiago – Veduta
Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Veneto
Provincia Vicenza
Amministrazione
SindacoRoberto Rigoni Stern (lista civica) dal 26-5-2014
Territorio
Coordinate45°52′N 11°31′E / 45.866667°N 11.516667°E45.866667; 11.516667 (Asiago)
Altitudine1 001 m s.l.m.
Superficie162,95 km²
Abitanti6 386[1] (30-11-2020)
Densità39,19 ab./km²
FrazioniSasso
Comuni confinantiCastel Ivano (TN), Enego, Foza, Gallio, Lusiana Conco, Roana, Rotzo, Borgo Valsugana (TN), Castelnuovo (TN), Grigno (TN), Levico Terme (TN), Ospedaletto (TN), Caltrano, Calvene, Lugo di Vicenza, Valbrenta
Altre informazioni
Cod. postale36012
Prefisso0424
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT024009
Cod. catastaleA465
TargaVI
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona F, 4 163 GG[3]
Nome abitantiasiaghesi / slegar
Patronosan Matteo
Giorno festivo21 settembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Asiago
Asiago
Asiago – Mappa
Asiago – Mappa
Posizione del comune di Asiago all'interno della provincia di Vicenza
Sito istituzionale

Asiago (Sleghe in cimbro[4], pronuncia ['zle:gə]) è un comune italiano di 6 386 abitanti[1] della provincia di Vicenza in Veneto. Centro principale dell'Altopiano dei Sette Comuni, al confine con il Trentino, fu un tempo capitale della Spettabile Reggenza dei Sette Comuni. Asiago si trovava, dopo l'Offensiva di Primavera nella prima guerra mondiale, nella terra di nessuno e subì dei terribili bombardamenti che la rasero completamente al suolo. È una nota località per il turismo invernale (in particolare per lo sci nordico) e il turismo estivo (escursionismo, mountain bike), la più importante dell'altopiano. Asiago lega inoltre il suo nome a prodotti caseari noti in tutto il mondo.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Asiago si trova su un altopiano a un'altitudine media di 1.000 m s.l.m., nella parte settentrionale della Provincia di Vicenza al confine con la Provincia di Trento. È circondata a nord da una catena montuosa con rilievi che superano i 2.000 metri di altezza (massima elevazione in Cima XII) e a sud da un'altra catena di monti con altitudini meno elevate. Sia le montagne a nord che quelle a sud sono ricoperte prevalentemente da estesi boschi: in particolare, oltre i 1.700-1.800 metri, la vegetazione prevalente è costituita da boschi di pino mugo con presenza di larici, mentre più in basso sono diffusi i boschi di abete rosso, abete bianco e faggio.

Asiago si estende per 162,95 km², ma in realtà gran parte di questo territorio attiene agli altri 6 Comuni dell'altopiano: tutta la zona sommitale infatti appartiene ai vari enti altopianesi ma il censuario di questo territorio fa riferimento al solo Comune di Asiago.

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Asiago.

Asiago, per la sua particolare posizione e per l'elevato valore di sky-view factor dell'altopiano, raggiunge temperature minime anche molto basse ed è considerato uno dei centri abitati più freddi delle Alpi[5].
Il suo record ufficiale è di -31 °C,[6] registrato il 22 e 23 gennaio 1942, seguito da un valore di -30 °C il giorno 24. Il 1º marzo 2005 la temperatura raggiunse i -27 °C.

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

Il toponimo Asiago è di origine latina e dimostra come i Cimbri si siano insediati su un territorio già in parte abitato da popolazioni romanze. Citato per la prima volta nel 1204 come Axiglagum, sembra essere un prediale riferito a un Asellius o a un Acilius (analogamente ad Asigliano Veneto, sempre in territorio vicentino).

In passato erano diffuse varianti del tipo Aselago e Asegiago, quest'ultima ancora utilizzata da Gaetano Maccà e attestata da Dante Olivieri. La forma cimbra Slege dovrebbe esserne un adattamento (AselagoSelagoSlagoSlege) e non ha quindi fondamento la paraetimologia che vorrebbe il toponimo derivato dal tedesco (Holz)schläge "taglio di boschi", riferimento all'attività dei coloni bavaresi[7].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Altopiano dei Sette Comuni.

I primi insediamenti umani risalgono al periodo paleolitico e mesolitico e i primi abitanti stabili appartengono all'epoca preromana.

Federazione dei Sette Comuni[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Federazione dei Sette Comuni.

Sull'altopiano di Asiago, nel 1310 si costituì uno dei primi governi autonomi e democratici della storia, la Spettabile Reggenza dei Sette Comuni, costituita dai Sette Comuni Cimbri, con milizia propria. Asiago ne fu la capitale.

Cinque secoli dopo, con la vittoria dei francesi sull'Austria, il Veneto entrò a far parte dell'Impero napoleonico. Alla Reggenza dei Sette Comuni fu tolto lo status di terra separata e quindi nel 1807 fu abolita la sua indipendenza e sovranità ed essa fu integrata ai territori occupati dai francesi.

Prima guerra mondiale[modifica | modifica wikitesto]

Foto aeree britanniche sulle posizioni austroungariche nei pressi di Asiago (è ben visibile l'area del cimitero). Si tratta delle posizioni di prima linea del 1918 che si estendevano dalla zona che andava dai monti Zovetto e Lemerle fino ai Tre Monti. Oltre ai trinceramenti è visibile il fumo dovuto ad un attacco di artiglieria, l'area è inoltre completamente disseminata di buche dovute ai continui bombardamenti

«18 maggio 1916:
Asiago è in fiamme

19 maggio 1916:
Asiago fu»

La Città di Asiago, come tutti gli altri paesi dell'altopiano, è stata direttamente interessata dagli eventi della prima guerra mondiale: durante l'Offensiva di Primavera la città, bombardata sia dalle artiglierie austroungariche che italiane, venne completamente rasa al suolo. Fu ricostruita subito dopo la fine delle ostilità.

Il grande monumento ossario, costruito sul colle Leiten nel dopoguerra per raccogliere le spoglie dei soldati caduti in tre anni di aspri combattimenti, è diventato, insieme con quelli del Pasubio, del Monte Grappa e di Tonezza del Cimone, simbolo della provincia di Vicenza.

Resistenza[modifica | modifica wikitesto]

Asiago è tra le Città decorate al valor militare per la guerra di liberazione, essendo stata insignita della Medaglia d'Argento al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Gonfalone civico
Gonfalone civico

Con decreto reale del 23 ottobre 1924, a seguito delle vicende subite durante la Grande guerra (1915-18), Asiago è stata onorata con l'attribuzione del titolo di Città e decorata con la Croce di guerra al valor militare[8]. Ad Asiago, come ricordato, è stata conferita anche la Medaglia d'Argento al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni durante la Resistenza:

Titolo di Città - nastrino per uniforme ordinaria
«23 ottobre 1924»

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Veduta di Asiago dal Sacrario militare

Osservatori astronomici[modifica | modifica wikitesto]

L'Università di Padova ha nel comune di Asiago due osservatori astronomici, che costituiscono il principale centro italiano di astronomia ottica.

  • L'Osservatorio astrofisico di Asiago, conosciuto anche come "Osservatorio del Pennar", è la sede dedicata alla ricerca astronomica. Venne fondato dall'Università di Padova nel 1942 e sorge sul colle Pennar a 1040 metri di altezza, circondato da una folta pecceta. Quando fu inaugurato, disponeva del più grande telescopio d'Europa: un telescopio riflettore con uno specchio da 122 cm di diametro, dedicato a Galileo. La sede ospita anche la cupola del telescopio Schmidt, costruito nel 1967 e spostato nel 1992 sulla Cima Ekar.
  • La Stazione osservativa di Cima Ekar, posta ad un'altitudine di 1350 m a 12 km dalla sede storica dell'Osservatorio, ospita ora tutta la strumentazione principale dell'Osservatorio Astronomico di Padova. Venne fondata nel 1973 con l'inaugurazione del maggiore strumento ottico su suolo italiano, il telescopio riflettore, da 182 cm di diametro, Niccolò Copernico. Ospita anche due telescopi Schmidt: uno da 40/50 cm e un altro da 64/97 cm; al 2009 il più grande nel suo genere in Italia.

Nel 1996 gli astronomi dell'Università di Padova hanno dedicato ad Asiago il nome dell'asteroide numero 7679.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[10]

Lingue e dialetti[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Cimbri (minoranza linguistica) e Lingua cimbra.

Come gli altri centri dell'Altopiano, anche Asiago fu abitata dai Cimbri, un gruppo etno-linguistico di origine germanica.

L'origine dei Cimbri è stata a lungo disputata. Inizialmente furono considerati eredi dell'omonima popolazione germanica originaria dello Jutland che, sconfitta da Gaio Mario alla fine del II secolo a.C., si sarebbe ritirata sull'Altopiano conservando idioma e tradizioni. In tempi più recenti è stato dimostrato che, a partire dal X secolo, la zona fu interessata da migrazioni di popolazioni tedesche provenienti da un'area della Germania meridionale, estesa tra Tirolo, Baviera e Svevia. Tuttavia, ancora negli ultimi anni, c'è chi si riallaccia alla "teoria scandinava", individuando nel folklore locale e nella toponomastica elementi che richiamano la mitologia norrena (tra tutti Mario Rigoni Stern)[senza fonte].

Negli ultimi due secoli questo idioma ha subìto una rapida regressione a favore del veneto prima e dell'italiano poi. Già nel 1816 i parroci abbandonarono la consuetudine di recitare l'omelia in tedesco; se all'inizio del Novecento ancora un quinto della popolazione conosceva il cimbro, attualmente nessun asiaghese lo parla e in tutto l'Altopiano solo una decina di roanesi, per lo più anziani, lo conoscono[11][12].

In realtà l'"essere cimbri" va ben oltre la conoscenza del linguaggio, poiché gli asiaghesi sono ancora accomunati da usanze e tradizioni particolari, che derivano proprio dalla loro ascendenza Germanica. Una buona percentuale degli abitanti si sente di "etnia cimbra", pur non parlandone la lingua[11].

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Contrade[modifica | modifica wikitesto]

Il comune è composto da molte contrade: Ave, Klama, Longhini, Campomezzavia, Pènnar, Stocke, Laiten, Orkentaal (ora Valdorco), Ebene, Untargeicke, Podestà, Prüdegar (ora Rodeghieri), Balde (ora Bosco), Büscar, Tulle, Bortune (ora Bortoni), Làmara, Schacher, Oba, Taal (ora Valle), Bischofarn (ora Vescovi), Höllar, Rützer, Mosele, Mörar, Schbanz (ora Coda), Kaberlaba.

Frazioni[modifica | modifica wikitesto]

Calà del Sasso[modifica | modifica wikitesto]

L'unica frazione di Asiago, Sasso, è collegata con il fiume Brenta, in prossimità del comune di Valstagna, con la scalinata aperta al pubblico più lunga del mondo[13] (4444 gradini), detta la Calà del Sasso. Anche l'unica frazione, Sasso, è suddivisa in contrade: Lobba, Chiesa, Mori, Grulli, Sprunch, Gianesoni, Colli, Cotti, Ecchelen, Ruggi, Caporai.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Ferrovie[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione di Asiago e Ferrovia Rocchette-Asiago.

Dal 1910 al 1958 era in funzione la Ferrovia Rocchette-Asiago che collegava Piovene Rocchette con Asiago. Asiago aveva quindi la sua stazione ferroviaria, che dopo essere rimasta inutilizzata per anni è adibita oggi ad uffici.

Aeroporti[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Aeroporto di Asiago.

L'Aeroporto di Asiago è l'unico aeroporto civile in Italia sopra i 1000 metri di quota.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Sindaci[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1985 1990 Augusto Brugnaro Democrazia Cristiana Sindaco
1990 1992 Stelio Benetti Democrazia Cristiana Sindaco
1992 2004 Francesco Gattolin Centrosinistra Sindaco
2004 2014 Andrea Gios Lista civica "Viva Asiago!" Sindaco
2014 In carica Roberto Rigoni Stern Lista civica "Viva Asiago!" Sindaco

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Asiago è gemellata con:

Il gemellaggio con Noventa Vicentina si deve al fatto che, durante la grande guerra, con Asiago occupata, il Municipio di Asiago venne provvisoriamente costituito in tale città. I gemellaggi con le città sarde sono dovuti invece alla presenza di un gran numero di soldati sardi sull'Altopiano, sempre durante la prima guerra mondiale. Grazie ad un collegamento Skype, Asiago e Lockport hanno firmato un gemellaggio, che vuole riavvicinare le tante famiglie di discendenza altopianese oggi residenti nel centro dello stato dell'Illinois, situato a circa 100 chilometri da Chicago.

Referendum[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2006 la popolazione degli otto comuni dell'Altopiano (Asiago, Conco, Enego, Foza, Gallio, Lusiana, Roana e Rotzo) votò a grande maggioranza (94%) a un referendum per il distacco del territorio dalla Regione Veneto e per la successiva aggregazione alla Regione Trentino-Alto Adige. L'anno seguente arrivò il parere negativo da parte sia della provincia di Bolzano che da quella di Trento, mentre il Parlamento, che doveva dare l'esito definitivo, non si espresse mai.[14]

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Musei[modifica | modifica wikitesto]

Ad Asiago sono presenti i seguenti musei:

Biblioteche[modifica | modifica wikitesto]

Nel capoluogo vi è la Biblioteca civica, che fa parte della rete di biblioteche vicentine "Biblioinrete", insieme con la maggior parte della biblioteche appartenenti alla Rete Bibliotecaria Vicentina[15].

Istruzione[modifica | modifica wikitesto]

Università[modifica | modifica wikitesto]

Ad Asiago vi è una delle 22 sedi dell'Università degli adulti/anziani del Vicentino[16].

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Calcio[modifica | modifica wikitesto]

Il comune di Asiago nel 1966 ospitò, dal 27 aprile[17] al 3 giugno,[18] la prima parte del ritiro della nazionale di calcio dell'Italia in preparazione al campionato del mondo 1966.

Mountain Bike[modifica | modifica wikitesto]

La pratica della mountain bike è possibile su centinaia di chilometri di strade sterrate[19].

Golf[modifica | modifica wikitesto]

Ad Asiago vi è un campo da golf a 18 buche, considerato una delle migliori strutture di montagna in Europa[20][21].

Hockey[modifica | modifica wikitesto]

Affermata la locale compagine di hockey su ghiaccio, l'Asiago Hockey 1935, squadra pluriscudettata.

Affermata anche la locale squadra di hockey in-line della città, gli Asiago Vipers, vincitrice di numerosi titoli, che ne fanno la società di in-line più titolata d'Italia.

Ciclismo[modifica | modifica wikitesto]

Per il ciclismo, Asiago è stata più volte sede di arrivo di tappa del Giro d'Italia: nel 1930, 1972, 1993, 1998, 2017.

Sci[modifica | modifica wikitesto]

L'altopiano di Asiago è un comprensorio sciistico specializzato nello sci nordico, con sette centri di fondo e oltre cinquecento chilometri di piste battute[22]. Ha ospitato i Campionati mondiali juniores di sci nordico nel 1987 e nel 1996, oltre a varie tappe della Coppa del Mondo di sci di fondo[23].

Eventi[modifica | modifica wikitesto]

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 30 novembre 2020 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 43, ISBN 88-11-30500-4.
  5. ^ ARPA Veneto: I paesi delle Alpi con temperatura minima assoluta inferiore a -30 °C (PDF), su digidownload.libero.it.
  6. ^ fonte: ex-Ufficio Idrografico di Venezia
  7. ^ Giovan Battista Pellegrini, Toponomastica italiana. 10.000 nomi di città, paesi, frazioni, regioni, contrade, monti spiegati nella loro origine e storia, Milano, Hoepli, 1990, pp. 408-410.
  8. ^ La Città di Asiago ed il Gonfalone, su comune.asiago.vi.it. URL consultato il 1º luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2018).
  9. ^ [1].
  10. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  11. ^ a b Antonia Stringher, Censimento dei parlanti cimbro nell'isola linguistica di Giazza. Consistenza della parlata tedesca dei tredici comuni veronesi dal XVII al XX secolo (PDF), Comune di Selva di Progno, p. 37 (archiviato dall'url originale il 18 luglio 2013).
  12. ^ Arrigo Lorenzi, Carlo Baattisti, Sette Comuni, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1936. URL consultato il 10 settembre 2013.
  13. ^ Paolo Rumiz: La scala del grande vecchio - Tratto da la Repubblica, 10 agosto 2003, su sassodiasiago.it. URL consultato il 10 agosto 2009.
  14. ^ (Risultati), su Unione Comuni Italiani per cambiare Regione. URL consultato il 23 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 18 ottobre 2016).
  15. ^ Biblioinrete
  16. ^ Sito dell'Università adulti/anziani Archiviato il 2 aprile 2017 in Internet Archive.
  17. ^ Gli azzurri in ritiro ad Asiago
  18. ^ Si conclude ad Asiago il ritiro degli «azzurri»
  19. ^ Mountain bike sull'Altopiano, su veneto.to. URL consultato il 16 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 18 aprile 2013).
  20. ^ Asiago - vacanze Asiago, su montagneonline.it.
  21. ^ Golf Club Asiago, uno dei campi da golf di montagna più belli d'Europa, su dolomitiinfo.com. URL consultato il 9 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2011).
  22. ^ Le piste dell'altopiano, su altopiano7comuni.it. URL consultato il 9 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale il 23 marzo 2015).
  23. ^ (DEENFR) Risultati delle gare sciistiche sul sito della FIS, su data.fis-ski.com. URL consultato il 25 settembre 2012.
  24. ^ Asiago - chiesa di San Matteo, su parrocchiemap.it.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Tarcisio Bellò, Storie di Confine, Alta via dell'Alpi Vicentine., Vicenza, La Serenissima, 2006.
  • Stoccareddo, il paese dei Baù - Amerigo Baù - Editrice Veneta - Vicenza, 2007
  • Tradizioni dei Sette Comuni - De Gamoàn bon Siben Komeun - L. Frigo Bettinado - Tipografia Monderna, 2006
  • Guida all'Altopiano dei Sette Comuni - R. Gamacchio, L. Baldi - Edizioni Panorama - 2000
  • Asiago. L'Altopiano dei Sette Comuni - Cesare Pivotto - Edizioni Tassotti Bassano - 1990
  • Guida ai paesi, alla natura, alle tradizioni dell'Altopiano di Asiago - L. Baretta, S. Marchetto - Libreria di Demetra - Verona 1997
  • Altar Khnotto - Leggenda Cimbra - E. Bertizzolo - Istituto Cultura Cimbra - Roana
  • Autonomia e Privilegi della Spettabile Reggenza dei Sette Comuni nella Veneta Serenissima Repubblica - R. Stoppato Badoer - Edizioni Cleup
  • Terra e vita dei Sette Comuni - S. Bonato, P. Rigoni - Istituto di cultura cimbra
  • Personaggi e storie dell'Altopiano - Renzo Cappozzo - Leoni Editore
  • Guida alla preistoria dell'Altopiano dei Sette Comuni - Gruppo 'Ass Taal'- Edizioni Stoan Platten
  • Conco: ambiente ed escursione nella parte sud dell'Altopiano - R. Rigoni - Amministrazione Comunale di Conco
  • Da Foza a Foza - R. Rigoni - Amministrazione Comunale di Foza
  • La montagna di Enego e di Marcesina - Paola Favero - Amministrazione Comunale di Enego
  • Noi che fummo soldati. L'Altipiano e i suoi caduti nella Grande Guerra - Flavio Rodeghiero - Edizioni Marsilio - Venezia, 2015
  • Storia dei Sette Comuni e Contrade annesse, dalla loro origine sino alla caduta della Veneta Repubblica - M. Bonato - Padova, 1858
  • Guida storico alpina di Bassano, Sette Comuni, Canale di Brenta, Marostica, Possagno - O. Brentari - Bassano, 1885
  • Kempf Klaus, Johann Andreas Schmeller, genio delle lingue e studioso del dialetto cimbro, in Rodeghiero F., Rudegar. Una storia familiare dell'Altopiano, Verona, Cierre edizioni, 2013.
  • Brunner R.J., (Zgest. von), J.A. Schmeller, Besuch bey den Deutschen der Berge von Ober-Italien 1833-1844, Curatorium Cimbricum Bavarense, Landshut 1996.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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