Attentato al bus 16 di Haifa

Attentato al bus 16 di Haifa
attentato
Tipoattacco suicida
Data2 dicembre 2001
LuogoHaifa, Israele
StatoBandiera d'Israele Israele
Coordinate32°48′03.8″N 35°00′39.9″E / 32.801056°N 35.011083°E32.801056; 35.011083
ResponsabiliHamas rivendicò la responsabilità.
Conseguenze
Morti15 civili e un attentatore suicida
Feriti40 civili

L'attentato al bus 16 di Haifa fu un attentato suicida avvenuto il 2 dicembre 2001 su un autobus Egged ad Haifa, in Israele. Nell'attacco morirono 15 persone e 40 rimasero ferite.[1]

L'organizzazione palestinese islamista Hamas rivendicò l'attacco.[2]

L'attacco[modifica | modifica wikitesto]

Nel pomeriggio di domenica 2 dicembre 2001, l'autore dell'attentato salì tranquillamente a bordo dell'autobus numero 16 di Haifa, che era in viaggio da Neve Sha'anan al ponte di Giborim. L'autore pagò il biglietto dell'autobus e pochi secondi dopo fece esplodere l'ordigno nascosto sotto i suoi vestiti. L'attacco, avvenuto in un incrocio trafficato nel quartiere di Tel Amal ad Haifa, uccise 15 persone e ne ferì altre 40, 17 delle quali in modo grave.

Vittime[3][modifica | modifica wikitesto]

  • Rasem Safulin, 78 anni, di Haifa;
  • Leah Strick, 73 anni, di Haifa;
  • Cicilia Kozamin, 76 anni, di Haifa;
  • Faina Zabiogailu, 64 anni, di Haifa;
  • Mara Fishman, 53 anni, di Haifa;
  • Ronen Kahalon, 30 anni, di Haifa;
  • Riki Hadad, 30 anni, di Yokneam;
  • Samion Kalik, 64 anni, di Haifa;
  • Mikha'el Zaraisky, 71 anni, di Haifa;
  • Yitzhak Ringle, 41 anni, di Haifa;
  • Ina Frenkel, 60 anni, di Haifa;
  • Tatiana Borovik, 23 anni, di Haifa;
  • Yelena Lumkin, 62 anni, di Haifa;
  • Mark Khotimliansky, 74 anni, di Haifa;
  • Rosaria Reyes, 42 anni, di Batangas, Filippine.

Gli autori[modifica | modifica wikitesto]

Hamas rivendicò la responsabilità per l'attacco. Un volantino pubblicato da Hamas annunciò che l'attentatore suicida era Maher Habashi, un idraulico palestinese di 21 anni di Nablus.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Cary Nelson, Dreams Deferred: A Concise Guide to the Israeli-Palestinian Conflict and the Movement to Boycott Israel, Indiana University Press, 11 luglio 2016, ISBN 978-0-253-02518-0. URL consultato il 19 aprile 2021.
  2. ^ Casualties in Suicide and Other Bombing Attacks in Israel Since the Declaration of Principles, su jewishvirtuallibrary.org. URL consultato il 19 aprile 2021.
  3. ^ B'Tselem - Statistics - Fatalities, su web.archive.org, 30 luglio 2011. URL consultato il 19 aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 30 luglio 2011). Archiviato il 29 luglio 2012 in Internet Archive.
  4. ^ (EN) Gus Martin, Understanding Terrorism: Challenges, Perspectives, and Issues, SAGE Publications, 18 gennaio 2012, ISBN 978-1-4522-9975-4. URL consultato il 19 aprile 2021.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]