Attilio Bolzoni

Attilio Bolzoni (2008)

Attilio Bolzoni (Santo Stefano Lodigiano, 20 settembre 1955) è un giornalista italiano, che scrive su Domani, occupandosi prevalentemente di criminalità mafiosa.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Giornalista professionista dal 1983,[1] ha vissuto a Palermo dal 1979 al 2004.[2]

Ha iniziato collaborando con il quotidiano L'Ora per la cronaca nera. Corrispondente da Palermo di Repubblica dal 1982,[3] fu arrestato nel 1988 insieme al collega Saverio Lodato de L'Unità per aver pubblicato le rivelazioni del pentito Antonino Calderone, violando il segreto istruttorio[4]. Furono assolti nel 1991 dall'accusa di peculato e amnistiati per quella di rivelazioni del segreto istruttorio.[5]

Nel 1995 ha scritto con Giuseppe D'Avanzo La giustizia è cosa nostra (libro ripubblicato nel 2019 da Glifo Edizioni) dedicato al giudice Corrado Carnevale, accusato di aver "aggiusta[to] i processi per conto di Cosa nostra"[6] e poi assolto con formula piena dalla Corte di cassazione.[7] L'anno successivo i due giornalisti hanno scritto Rostagno: un delitto tra amici, dedicato all'omicidio di Mauro Rostagno, uno dei fondatori di Lotta Continua.[8] Entrambi i libri sono stati pubblicati da Arnoldo Mondadori Editore.

Nel 2004 è stato uno degli sceneggiatori della miniserie televisiva Paolo Borsellino.[9] Quell'anno è stato inviato per il suo giornale in Iraq[10].

Nel 2007 ha scritto, di nuovo assieme a Giuseppe D'Avanzo, Il Capo dei capi, su Totò Riina, pubblicato da BUR - Rizzoli. Dal libro è stata tratta la fiction tv omonima.

Nel 2008 ha pubblicato sempre con BUR Parole d'onore in cui racconta storie di Cosa nostra tramite le voci stesse dei mafiosi.[11] Di questo è stato realizzato anche uno spettacolo teatrale.[12]

Nel 2009 ha ricevuto il Premio "È giornalismo" perché "da più di trent'anni racconta la Sicilia e la mafia".[13]

Nel 2012 ha scritto, per Zolfo Editore, Uomini Soli: Pio La Torre, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino nel quale parla della vita dei quattro citati nel titolo.

Nel 2019, sempre con Zolfo, scrive Il Padrino dell'Antimafia, e nel 2023, Controvento.

Nel 2014 insieme a Massimo Cappello, è autore del docufilm Silencio, prodotto da Associazione stampa romana, Fondazione Musica per Roma, Sky e la Repubblica.[14]

Il 1º gennaio 2021 inizia a collaborare con Domani, lasciando dopo 41 anni la Repubblica.[15]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Annuario dei Giornalisti italiani, su annuariogiornalistiitaliani.it, Ordine dei giornalisti, 2009. URL consultato il 28 novembre 2009.
  2. ^ Parole d'onore - presentazione del libro di Attilio Bolzoni, su radioradicale.it, RadioRadicale.it, 3 ottobre 2009. URL consultato il 27 novembre 2009.
  3. ^ http://www.festivaldelgiornalismo.com/speaker/attilio-bolzoni
  4. ^ Due Cronisti Arrestati Per Lo Scoop Sulla Mafia - La Repubblica.It
  5. ^ Un errore l'arresto di Bolzoni e Lodato — ErroriGiudiziari.com
  6. ^ Silvana Mazzocchi, Quel primo della classe che cancellava sentenze, su ricerca.repubblica.it, la Repubblica, 9 aprile 1998. URL consultato il 27 novembre 2009.
  7. ^ Flavio Haver, Mafia, la Cassazione assolve il giudice Carnevale, su archiviostorico.corriere.it, Corriere della Sera, 31 ottobre 2002. URL consultato il 27 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
  8. ^ Vedi anche: Attilio Bolzoni, Mauro Rostagno, un delitto tra amici, su ricerca.repubblica.it, la Repubblica, 23 luglio 1996. URL consultato il 27 novembre 2009.
  9. ^ Paolo Borsellino (2004) (TV), su imdb.com, Internet Movie Database. URL consultato il 27 novembre 2009.
  10. ^ [1]
  11. ^ Serena Uccello, Parole d'onore di Attilio Bolzoni, su ilsole24ore.com, Il Sole 24 Ore, 7 ottobre 2008. URL consultato il 27 novembre 2009.
  12. ^ Piccolo Eliseo: Attilio Bolzoni dà voce alla mafia, su ilgiornale.it, Il Giornale, 31 ottobre 2009. URL consultato il 27 novembre 2009.
  13. ^ È giornalismo 2008 Premio assegnato ad Attilio Bolzoni, su archiviostorico.corriere.it, Corriere della Sera, 27 marzo 2009. URL consultato il 27 novembre 2009 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
  14. ^ [2]
  15. ^ Bolzoni, dopo 41 anni di reportage sulla mafia, lascia Repubblica e va a Domani | Professione Reporter, su professionereporter.eu. URL consultato il 22 aprile 2021.

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