Avesa

Avesa
frazione
Avesa – Stemma
Avesa – Veduta
Avesa – Veduta
La chiesa di San Martino
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Veneto
Provincia Verona
Comune Verona
Territorio
Coordinate45°28′15″N 10°59′21″E / 45.470833°N 10.989167°E45.470833; 10.989167 (Avesa)
Abitanti3 519
Altre informazioni
Cod. postale37127
Prefisso045
Fuso orarioUTC+1
Cod. catastaleA513
Nome abitantiavesani
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Avesa
Avesa

Avesa (Àesa o Àexa in veneto) è una frazione della città di Verona. Fu comune autonomo fino al 1927. Attualmente fa parte della Circoscrizione 2 Nord Ovest del Comune di Verona.

Si trova sulle colline a circa 3 km a nord-ovest di Verona, all'imbocco dei vaj Borago e Galina. Quest'ultimo segna a nord il confine con il comune di Grezzana e a est con la dorsale della Valpantena.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio e natura avesana[modifica | modifica wikitesto]

Avesa si trova a 10 minuti dal centro storico di Verona, all'interno di una valle circondata da colline di circa 300 metri di altitudine.

Monti circostanti[modifica | modifica wikitesto]

I principali monti che circondano e racchiudono la valle di Avesa sono:

  • Monte Ongarine (ovest);
  • Monte Crocetta (ovest);
  • Torricelle (est);
  • Monte Arzan (est);
  • Monte Spigolo (nord).

Valli minori[modifica | modifica wikitesto]

Dalla valle principale, dove sorge il paese, si diramano delle valli minori (chiamate anche vaj), Le tre principali sono:

  • la Val Scura, sotto il Monte Arzan;
  • la Val Borago, a Nord-Ovest del monte spigolo. Questa valle comprende anche il passaggio di una parte del sentiero europeo E5.
  • La Val Galina, a Nord-Est del monte spigolo.

Corsi d'acqua[modifica | modifica wikitesto]

Il principale corso d'acqua del paese è il rio Lorì. Presente durante l'intero corso dell'anno, sgorga da una risorgiva nella parte alta del paese, proseguendo verso sud. Dopo pochi chilometri sfocia nell'Adige.

Il secondo corso d'acqua è il cosiddetto "Progno", torrente a carattere stagionale. Vuoto per la maggior parte del tempo, si riempie nei periodi di forte pioggia, raggiungendo in certi casi una discreta portata.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Presso Avesa sgorga da una risorgiva il Lorì, brevissimo fiumiciattolo che entra nell'Adige dopo pochi chilometri, noto soprattutto in relazione alle lavandare di Avesa, che qui si recavano in passato a lavare i panni per conto degli alberghi, degli ospedali e dei cittadini benestanti dell'intera città. Le lavandare di Avesa trovarono menzione nelle poesie del poeta veronese Berto Barbarani. Avesa è anche citata, in quanto borgo natìo del Moro di Verona, nel romanzo La tregua di Primo Levi.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma si presentava d'azzurro, alle dodici api d'oro, ordinate 5, 4, 3; alla bordura dello stesso. Lo scudo era sormontato dalla figura di Nettuno poggiato su di un'anfora da cui sgorga acqua a simboleggiare il fiume Lorì.[1]

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

La parrocchiale è dedicata a san Martino; il pittoresco campanile, costruito su progetto dell'architetto Giuseppe Barbieri, inaugurato nel 1861, con le sue melodiose 9 campane Cavadini in Reb3, è sede di una prestigiosa squadra di suonatori di Campane alla veronese.

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2012, ad Avesa, viene fondato il gruppo musicale Contrada Lorì dall'idea del musicista Roberto Rizzini, con l'obiettivo di riprendere e riproporre il repertorio musicale di tradizione orale della zona veronese e realizzare composizioni originali, ma sempre nel dialetto della città scaligera.

Eventi[modifica | modifica wikitesto]

Nel mese di maggio vi è la sagra del paese, nota come festa della comunità.

Durante le feste natalizie, sotto i portici sul retro della chiesa parrocchiale viene montato il presepio di Avesa, uno dei più belli e curati della provincia di Verona, il quale riproduce fedelmente (ma in chiave natalizia) vie e scorci della stessa Avesa. La visita al presepio ad oggi è gratuita.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Nella località di Avesa è assai diffusa la coltivazione dell'olivo, e a tale scopo sono stati costruiti, nel passato, moltissimi muri a secco (MAROGNE) e terrazzamenti sulle colline che circondano il centro abitato. Altra caratteristica degna di nota nella località di Avesa è la presenza di cave, ora abbandonate, per l'estrazione della cosiddetta "pietra gallina" (detta anche tufo), utilizzata come materiale da costruzione ed anche per la realizzazione di prodotti artistici.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Il 22 novembre 1914 Avesa fu raggiunta dalla rete tranviaria di Verona che veniva ad avere nel paese il proprio capolinea settentrionale. La stessa fu soppressa nel 1951.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Verona Zona Municipale Avesa, su araldicacivica.it.

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