Ballabio

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Ballabio
comune
Ballabio – Stemma
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Lecco
Amministrazione
SindacoGiovanni Bruno Bussola (lista civica) dal 22-9-2020
Territorio
Coordinate45°54′N 9°25′E / 45.9°N 9.416667°E45.9; 9.416667 (Ballabio)
Altitudine661-750 m s.l.m.
Superficie15,04 km²
Abitanti4 200[1] (31-10-2023)
Densità279,26 ab./km²
FrazioniColle Balisio, Ballabio Sotto, Ballabio Sopra, Resinelli
Comuni confinantiAbbadia Lariana, Cremeno, Lecco, Mandello del Lario, Morterone, Pasturo
Altre informazioni
Cod. postale23811
Prefisso0341
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT097004
Cod. catastaleA594
TargaLC
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona F, 3 014 GG[3]
Nome abitantiballabiesi
Patronosan Lorenzo
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Ballabio
Ballabio
Ballabio – Mappa
Ballabio – Mappa
Posizione del comune di Ballabio nella provincia di Lecco
Sito istituzionale

Ballabio (Balàbi in dialetto valsassinese[4][5]) è un comune italiano di 4 200 abitanti della provincia di Lecco in Lombardia.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Il paese è posto all'inizio della Valsassina, tra la Grignetta e il monte Due Mani, al di sotto della Sella di Balisio.[6] Ballabio inferiore sorge lungo la SP 62 "della Valsassina" ed è raggiunta dalla SS 36 racc, Ballabio superiore all'imbocco della val Grande, dove scorre il torrente Grigna e da dove parte la strada per i Piani Resinelli.

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

Sulle origini del nome sono state formulate due teorie. Secondo alcuni, il toponimo deriverebbe da Vallabi, che significherebbe luogo degli Orobi. Altri ipotizzano invece che il nome derivi dalla composizione di due parole celtiche: Bala, ossia villaggio, e Bi, cioè baita.[6]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La zona di Ballabio fu dapprima abitata dagli Orobi, poi dagli Etruschi, dai Galli e infine dai Romani.[6] Da Ballabio, in epoca romana, passava la via Spluga, strada romana che metteva in comunicazione Milano con Lindau passando dal passo dello Spluga. Al periodo romano risalgono alcuni attrezzi da lavoro ritrovati nella zona.[6]

Prima di diventare dominio milanese, Balisio era un feudo dei conti di Lecco.[6]

Nel 1647 Ballabio e tutta la Valsassina furono venduti dagli spagnoli a Giulio Monti.[6] Successivamente, Ballabio andò a Marcellino Airoldi, proprietario di Lecco.[6]

Sotto Maria Teresa d'Austria, nel 1765 la competenza sulla valle, e con essa la giurisdizione di Ballabio, venne assegnata al Ducato di Milano.[6]

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma del Comune, in uso già a metà degli anni '40 del XX secolo[7], è stato ufficialmente concesso, assieme al gonfalone, con decreto del presidente della Repubblica del 29 gennaio 1982.[8][9]

«Semipartito troncato: il primo di rosso, all'aquila di nero , sorante da un picco di roccia al naturale; il secondo d'argento, alla torre di rosso, chiusa, finestrata e murata di nero, merlata di quattro alla ghibellina, fondata su di un monte di verde e attraversante due alabarde d'oro addossate e decussate; il terzo d'oro, caricato di un leone azzurro. Ornamenti esteriori da Comune.»

Nello stemma sono presenti elementi storici e geografici rappresentativi del territorio comunale: l'aquila e la roccia raffigurano l'ambiente montano nel quale si trova il paese; la torre rossa posta su di un monte, con le due alabarde dorate, sottolinea l'importanza strategica del luogo sulla strada che da Lecco sale in Valsassina; il leone d'azzurro è l'emblema della Valsassina.[7]

Il gonfalone è un drappo partito di giallo e di rosso.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Comune di Ballabio Superiore

Abitanti censiti[12]

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Aziende[modifica | modifica wikitesto]

Nella seconda metà del XIX secolo Ballabio è stata sede di due importanti aziende casearie italiane, Locatelli (fondata nel 1860[6]) e Galbani (1880[6]), successivamente assorbite dalla multinazionale francese Lactalis.

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Il comune si divide in due quartieri (fino al 1927 comuni autonomi): Ballabio Superiore e Ballabio Inferiore.

Frazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Colle Balisio: ospita 15 abitanti e sorge a 725 metri sul livello del mare.

Località[modifica | modifica wikitesto]

  • Piani Resinelli: località condivisa coi comuni di Abbadia Lariana, Mandello del Lario e Lecco.
  • Pian Fontana: vi risiedono soltanto 3 abitanti; è una località piccola. Sorge a 1350 metri sul livello del mare.
  • Nibbio: a 1230 metri sul livello del mare; ospita 25 abitanti.
  • Asinara Costadorna: posta anche nel comune di Lecco, sorge a 1220 metri sul livello del mare; ospita solamente 5 abitanti.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Il sindaco Bussola si è dimesso e il comune è stato commissariato. Le origini delle dimissioni sono da ricercare nello scontro avvenuto tra il Sindaco e la stessa maggioranza, in quanto quest'ultimo ha promosso la costruzione della azienda Combi in uno degli ultimi spazi verdi rimasti a Ballabio denominato "Barech".
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
31 maggio 1985 5 giugno 1990 Bruno Colombo Partito Comunista Italiano Sindaco
5 giugno 1990 24 aprile 1995 Michele Combi Democrazia Cristiana Sindaco
23 aprile 1995 26 maggio 1995 Bruno Colombo CEN-SIN Ls Civiche Sindaco
19 novembre 1995 16 aprile 2000 Luigi Pontiggia Lista civica Sindaco
16 aprile 2000 5 aprile 2005 Luigi Pontiggia Lista civica Sindaco
5 aprile 2005 29 marzo 2010 Luca Giuseppe Goretti Lista civica Sindaco
30 marzo 2010 31 maggio 2015 Luigi Pontiggia Lista civica Sindaco
31 maggio 2015 22 settembre 2020 Alessandra Consonni Lista civica Sindaco
22 settembre 2020 3 dicembre 2022 Giovanni Bruno Bussola Lista civica Sindaco
3 dicembre 2022 15 maggio 2023 Andrea Iannotta Commissario Prefettizio
15 maggio 2023 in carica Giovanni Bruno Bussola Lista civica Sindaco

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 58, ISBN 88-11-30500-4.
  5. ^ Amanzio Aondio - Felice Bassani (a cura di), Dialetto da salvare, Oggiono, Cattaneo Editore, 1983, p. 216.
  6. ^ a b c d e f g h i j k Borghese, pp.84-85.
  7. ^ a b Gli stemmi del territorio: l'aquila, la torre e il leone per Ballabio, su valsassinanews.com, 12 ottobre 2019. URL consultato il 31 gennaio 2021.
  8. ^ Ballabio, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 16 marzo 2023.
  9. ^ Ballabio, su araldicacivica.it. URL consultato il 31 gennaio 1982.
  10. ^ Chiesa di S. Maria Assunta, Largo Santa Maria - Ballabio (LC) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 13 dicembre 2020.
  11. ^ Lake Como Tourism di Cittaweb com Via Cavour, 78 Lecco, Ballabio - Lake Como Tourism - Guida Turistica del lago di Como, su Lake Como Tourism. URL consultato il 13 dicembre 2020.
  12. ^ Statistiche I.Stat tituto nazionale di statistica|ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Annalisa Borghese, Ballabio, in Il territorio lariano e i suoi comuni, Milano, Editoriale del Drago, 1992, pp. 84-85.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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