Barete

Barete
comune
Barete – Stemma
Barete – Bandiera
Barete – Veduta
Barete – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Abruzzo
Provincia L'Aquila
Amministrazione
SindacoLeonardo Gattuso[1] (Lista Civica Baretiamo) dal 15-4-2008 (3º mandato)
Territorio
Coordinate42°27′05″N 13°16′59″E / 42.451389°N 13.283056°E42.451389; 13.283056 (Barete)
Altitudine800 m s.l.m.
Superficie24,59 km²
Abitanti614[2] (31-12-2022)
Densità24,97 ab./km²
FrazioniBasanello, Colli, San Sabino, Sant'Eusanio, Tarignano, Teora
Comuni confinantiCagnano Amiterno, L'Aquila, Montereale, Pizzoli
Altre informazioni
Cod. postale67010
Prefisso0862
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT066008
Cod. catastaleA656
TargaAQ
Cl. sismicazona 1 (sismicità alta)[3]
Cl. climaticazona E, 2 720 GG[4]
Nome abitantibaretani
Patronosan Vito e san Paolo
Giorno festivo29 giugno
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Barete
Barete
Barete – Mappa
Barete – Mappa
Posizione del comune di Barete all'interno della provincia dell'Aquila
Sito istituzionale

Barete (Lavarète in dialetto locale[5]) è un comune italiano di 614 abitanti[2] della provincia dell'Aquila in Abruzzo, nella zona dell'Alto Aterno. Fa parte della comunità montana Amiternina. Parte del territorio del comune rientra nel territorio del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga costituendone di fatto una delle porte di accesso nella sua parte settentrionale-occidentale.

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

Attestato nel X secolo come (in) Lavareta[6], si tratta di un fitonimo **laveretum, collettivo di laver, -eris 'specie di crescione, pianta dei terreni umidi', per perdita della prima sillaba interpretata come articolo femminile ('la Barete') e ipercorrezione di /v/ in /b/.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Il comune di Barete è situato nell'entroterra abruzzese a poche decine di Km dal confine con il Lazio a ovest. È circondato, per oltre metà del suo territorio, dal comune di Pizzoli, paese con cui stringe forti legami di natura socio-storica ed urbanistica (i due centri distano poco più di 1 km); confina inoltre con i comuni di Cagnano Amiterno e, in maniera meno marcata, con i comuni di Montereale e L'Aquila.

Il paese si estende ad 800 m s.l.m. in una gola[7] al margine settentrionale della conca aquilana, nell'alta valle dell'Aterno, tra il fiume Aterno ed il Gran Sasso d'Italia, circondata dai Monti dell'Alto Aterno. La piccola frazione di Sant'Eusanio è situata leggermente a valle del paese mentre le altre località di Basanello, Colli, San Sabino e Teora si sviluppano sui colli di Preturo, a circa 4 km dal centro abitato.

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Il clima è tipicamente continentale con forti escursioni termiche giornaliere e annuali e con il tipico fenomeno dell'inversione termica tra fondovalle e fascia montana durante le ore notturne. La stagione più piovosa è l'autunno seguita dalla primavera e dall'inverno. La neve d'inverno compare frequentemente nella fascia montana, meno frequentemente e con accumuli inferiori nel fondovalle. L'estate è la stagione secca e calda.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La località, anticamente nota come Lavaretum, era luogo di villeggiatura degli abitanti della città sabina di Amiternum per la presenza di alcune sorgenti termali[7]. Durante il XII secolo con Rainaldo di Lavareta e i suoi suffeudatari, controllando il territorio da Canetra a Rocca di Fondi[8] arriverà ad estendere il suo dominio su vasti territori nelle valli del Velino e dell’Aterno[9]

Nel XIII secolo prese parte, insieme agli altri castelli del contado, alla fondazione dell'Aquila[7]; il ruolo del paese fu particolarmente importante poiché ai baretani venne assegnato il lotto posto all'estremità occidentale delle mura aquilane dove, alla fine del secolo, venne costruita porta Barete (originariamente porta di Lavareto).

Il paese, già distrutto durante la guerra tra L'Aquila e Amatrice nel 1347[7], nella sua storia ha subito gravi danni dai numerosi terremoti che si sono avvicendati e in particolare da quello del 1703, conosciuto come il grande terremoto.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone del comune di Barete sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 22 luglio 1987.[10]

«Stemma d'argento, ai tre scaglioni di rosso, accompagnati in capo dalla stella di otto raggi dello stesso. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo partito di rosso e di bianco.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[11]

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa di San Paolo al cimitero[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa di San Paolo presso il cimitero
Parrocchia dei Santi Vito e Paolo

È stata la chiesa primaria di Barete, i cui castellani edificarono l'omonimo tempio nella città fondata dell'Aquila nel 1254, lungo l'attuale via Roma nel Quarto San Pietro, in asse con Porta Barete.

La chiesa di Barete si trova nel cimitero comunale, lungo via San Giovanni. La chiesa risale al VI secolo, eretta in un cimitero ostrogoto longobardo, come dimostrano alcune decorazioni e ritrovamenti presso il cimitero. In occasione del restauro dopo il terremoto del 2009 sono state ritrovate le fondamenta e l'antica pavimentazione medievale, poiché dopo il 1703 l'interno era stato stuccato e dipinto in stile barocco. La struttura ha pianta rettangolare in muratura, con copertura a capriate lignee. La facciata è stata ricostruita perché è molto spoglia, e probabilmente aveva un portale romanico; l'unico elemento originale è una piccola statua romanica di San Paolo posta al centro della sommità. Il campanile laterale è una torre slanciata con un arco gotico, mentre sul retro, in posizione asimmetrica c'è una piccola abside.

Altri monumenti[modifica | modifica wikitesto]

I principali monumenti del paese sono:

  • Chiesa parrocchiale di San Vito e San Paolo: situata in periferia del centro storico, in Piazza Duomo, risale al XIII secolo, con modifiche settecentesche. L'elemento più antico è il portale romanico con lunetta a sesto acuto. La facciata è divisa in tre settori verticali, dei quali il centrale è il maggiore, ornato da due semplici finestre ovali. La sommità è coronata da una piccola torretta a cuspide con orologio. L'interno è rinascimentale, diviso in tre navate.
  • Chiesa di Sant'Antonio abate: chiesa caratterizzata dalla tipica facciata rettangolare di scuola aquilana con portale manierista e rosone rinascimentale[7].
  • Chiesa di Santa Maria della Valle: chiesa del XIII secolo, più volte rinnovata del corso dei secoli, con opere seicentesche al suo interno[7].
  • Chiesa della Madonna di Costantinopoli: chiesa quattrocentesca.
  • Fontana romana: fontanile del 1332 composto di archetti e bassorilievi[7].

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
6 giugno 1993 12 maggio 2001 Enzo Di Giorgio Lista Civica di Centro-sinistra Sindaco [12][13]
13 maggio 2001 28 maggio 2006 Donato Del Papa Lista Civica Sindaco [14]
29 maggio 2006 20 agosto 2007 Enzo Di Giorgio Lista Civica Sindaco [15][16]
21 agosto 2007 13 aprile 2008 Donato Del Papa Lista Civica Vicesindaco [17]
14 aprile 2008 in carica Leonardo Gattuso Lista Civica Baretiamo Sindaco [1][18][19]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultato delle elezioni amministrative del 10 giugno 2018, su elezionistorico.interno.gov.it.
  2. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, Garzanti, 1996, p. 62.
  6. ^ Chronicon Farfense, p. 422.
  7. ^ a b c d e f g Provincia dell'Aquila, p. 239.
  8. ^ Alfonso Forgione, Scudi di frontiera. Dinamiche di conquista e di controllo normanno dell'Abruzzo aquilano, 2018
  9. ^ Roberto Marinelli, Il castello di Arpagnano, p. 181
  10. ^ Barete, decreto 1987-07-22 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 30 luglio 2022 (archiviato dall'url originale il 30 luglio 2022).
  11. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
  12. ^ Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultato delle elezioni amministrative del 6 giugno 1993, su elezionistorico.interno.gov.it.
  13. ^ Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultato delle elezioni amministrative del 27 aprile 1997, su elezionistorico.interno.gov.it.
  14. ^ Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultato delle elezioni amministrative del 13 maggio 2001, su elezionistorico.interno.gov.it.
  15. ^ Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultato delle elezioni amministrative del 28 maggio 2006, su elezionistorico.interno.gov.it.
  16. ^ Gazzetta Ufficiale, Serie n. 227 del 29 settembre 2007, Decreto del presidente della Repubblica 12 settembre 2007, su gazzettaufficiale.biz.
  17. ^ Anagrafe degli Amministratori locali e regionali Ministero dell'Interno, Scheda di Donato Del Papa, su amministratori.interno.it.
  18. ^ Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultato delle elezioni amministrative del 13 aprile 2008, su elezionistorico.interno.gov.it.
  19. ^ Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultato delle elezioni amministrative del 26 maggio 2013, su elezionistorico.interno.gov.it.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Guida turistica della Provincia dell'Aquila, L'Aquila, Provincia dell'Aquila, 1999.
  • L'Italia - Abruzzo e Molise, Milano, Touring Club Italiano, 2005.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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