Beach soccer

Beach soccer
(Calcio da spiaggia)
Beach soccer in Israele
FederazioneFIFA
Componenti di una squadra5 (più 7 riserve)
Contatto
GenereMaschile e femminile
Indoor/outdoorall'aperto
Campo di gioco40 m (34 m) × 30 m (24 m)
Olimpicono
Campione mondialeBandiera del ROC Russia

Il calcio da spiaggia (in inglese beach soccer) è uno sport derivato dal gioco del calcio e a esso simile, ma giocato sulla sabbia.

Negli anni 2000 il calcio sulla sabbia è stato riconosciuto dalla Fédération Internationale de Football Association (FIFA) e si svolgono quindi campionati a livello nazionale ed internazionale.[1] Sebbene fosse già praticato da molto tempo, le regole del gioco sono state fissate nel 1992, con la fondazione dell'organismo di governo Beach Soccer Worldwide.[2]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Gabriele Gori

Nell'aprile del 1994 si è tenuto il primo evento trasmesso in televisione sulla spiaggia di Copacabana[2], nella città di Rio de Janeiro, che ospitò i primi Campionati mondiali nel 1995. La competizione fu vinta dai padroni di casa del Brasile. Il successo della competizione ha dato vita al Pro Beach Soccer Tour. Nel 1998 fu istituita anche la Euro Beach Soccer League con Spagna, Italia, Francia e Portogallo quali Paesi fondatori, oggi nota anche come Euro BS League, secondo la dizione inglese. In Italia nel 2003 il beach soccer fu inserito nella struttura della FIGC[2] da Alessandro Colombo ed il Gruppo Ventaglio attraverso VentaClub EVENTS che ne deteneva i diritti in quanto competizione organizzata da privati (come succede nella Formula 1 di Bernie Ecclestone). Testimonial principale per anni è stato Daniele Massaro, attaccante del Milan e della Nazionale azzurra di Calcio. Alcuni tra gli altri campioni che hanno contribuito al lancio di questo sport sono stati Mauro Bellugi, per anni allenatore della nazionale Italiana di Beach Soccer. La nazionale italiana di beach soccer vanta 18 presenze ai Mondiali, con due secondi posti. La rosa azzurra è composta da grandi giocatori come Gabriele Gori, Dario Ramacciotti, Michele Di Palma, Simone Marinai, Josep Gentilin, i 2 portieri Simone Del Mestre e Andrea Carpita l'esterno Alessio Frainetti, i difensori Francesco Corosiniti e Alfio Chiavaro e i Pivot Emmanuele Zurlo e Paolo Palmacci.

Le regole[modifica | modifica wikitesto]

Il regolamento ufficiale conta di 18 regole (strutturate quasi come quelle del calcio e del calcio a 5). Le principali sono:

  • Ogni squadra è costituita da 5 giocatori, compreso il portiere; la panchina è costituita da 3/5 giocatori.
  • Il numero di sostituzioni è illimitato.
  • Servono due arbitri.
  • Si giocano 3 tempi da 12 minuti ciascuno con 3 minuti di intervallo tra un tempo e l'altro.
  • La partita non può finire in parità: si giocano tempi supplementari di 3 minuti con golden goal ed, eventualmente, i rigori.
  • Le punizioni sono sempre dirette, senza barriera e devono essere battute da chi subisce il fallo.
  • A differenza del calcio, il portiere ha la possibilità di prendere il pallone con le mani su un retropassaggio intenzionale di piede da parte di un giocatore della propria squadra
  • Si gioca a piedi nudi.

Il campo di gioco[modifica | modifica wikitesto]

L'omologazione dei campi, così come la promozione dell'attività ufficiale, è affidata alla FIGC, e in particolare alla Lega Nazionale Dilettanti, nel cui ambito è stato costituito il Dipartimento Beach Soccer dal 2003.

Deve avere le seguenti caratteristiche:

  • Dimensioni: il rettangolo di gioco deve avere una lunghezza minima di 34 m e una lunghezza massima 40 m, una larghezza minima di 24 m e una larghezza massima di 30 m. Un campo normale è 37 m per 28 m.
  • Linee: il rettangolo di gioco deve essere delimitato da quattro linee, due laterali e due sui lati corti, di larghezza variabile dai 7 cm ai 12 cm, formate da nastro realizzato in materiale resistente e di un colore diverso da quello della sabbia. Normalmente il colore è blu o arancione e la larghezza è 10 cm.
  • Bandierine: ci sono dieci bandierine, di cui sei di colore rosso e quattro di colore giallo, alte circa 1,50 m (1 m sopra il livello della sabbia). Tutte le bandierine devono essere fatte di plastica indistruttibile, elastiche e resistenti al vento e la parte superiore non può essere affilata.
  • Porte: ci sono due porte, possibilmente di materiale plastico, larghe 5,50 m ed alte 2,20 m sul livello della sabbia. I due pali e la traversa di ogni porta devono avere un diametro variabile fra gli 8 e i 10 cm (normalmente 9 cm). Per le reti è consentito l'utilizzo di iuta, canapa e nylon. Le porte possono avere sostegni strutturali o essere sostenute con reti in tensione e pali affondati con o senza supporto sotto la superficie.

Principali competizioni[modifica | modifica wikitesto]

Nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Statuto ufficiale della FIFA in italiano Archiviato il 7 settembre 2012 in Internet Archive., sul sito istituzionale Archiviato il 14 luglio 2014 in Internet Archive. della FIGC. Art. 44: «La Commissione futsal e beach soccer organizza la Coppa del mondo di futsal FIFA e la Coppa del mondo di beach soccer in conformità ai disposti del regolamento vigente per ognuna di queste competizioni, all'elenco dei requisiti e al contratto con l'associazione organizzatrice, redige le Regole di gioco del futsal e le Regole di gioco del calcio da spiaggia e si occuperà nel contempo delle problematiche di carattere generale relative al futsal e al beach soccer.»
  2. ^ a b c Massimiliano De Celis, Beach Soccer, è qui la festa, su assoallenatori.it, 2009. URL consultato il 15 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2013).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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