Benvenuto Stracca

"De assecurationibus", 1569 (Fondazione Mansutti, Milano).
"Tractatus de mercatura seu mercatore", 1575
"De mercatura decisiones", 1622 (Fondazione Mansutti, Milano).

Benvenuto Stracca (Ancona, 1509Ancona, 1578) è stato un giurista ed economista italiano. È considerato il fondatore del diritto commerciale.[1]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Lo Stracca amava riportare il detto "Il mondo è patria comune a tutti", tratto dal filosofo del I secolo d.C. Gaio Musonio Rufo.

Fu avvocato in Ancona e ricoprì diverse importanti cariche pubbliche[1], tra cui quella di podestà del Comune di Ascoli Piceno[2]. Morì ad Ancona e fu sepolto nella Chiesa di San Francesco alle Scale[3].

Il contesto[modifica | modifica wikitesto]

Il diritto commerciale nacque e vide la sua evoluzione nell'ambito delle corporazioni dei mercanti. Le corporazioni emanavano statuti (stabilivano le regole per l'accesso e per l'esercizio del commercio), esercitavano la giurisdizione sui propri iscritti (i giudici erano scelti tra i membri della corporazione e utilizzavano una procedura più semplice e rapida rispetto a quella ordinaria). A partire dalla fine del 400, si diffuse una letteratura giuridica rivolta ai pratici. Si affermò il genere del Trattato: opera monografica dedicata (in maniera specialistica e organica) ad una materia o a un ramo del diritto o a un singolo istituto, raccoglieva le questioni sorte su un determinato argomento e serviva ai giudici e agli avvocati per la risoluzione di casi pratici.

Il "De Mercatura sive de Mercatore"[modifica | modifica wikitesto]

Stracca è noto per essere stato il primo a separare il diritto commerciale dal diritto civile e dal diritto canonico; per questo motivo è considerato il fondatore del diritto commerciale.[1]

Nel 1553 scrisse il Trattato "De Mercatura sive de Mercatore", che è l'opera che lo ha reso celebre nel mondo[1]. L'opera è divisa in otto parti, di cui sono molto importanti quelle relative al fallimento ed al diritto marittimo:

  1. commercio in generale: definizione del concetto di mercante, distinzione tra mercatura ed artigianato;
  2. i doveri dei mercanti: normativa statutaria, tenuta dei libri commerciali;
  3. capacità necessarie per esercitare la mercatura: limitazioni generali e speciali alla capacità di agire, che incidono al momento dell'iscrizione alla matricula mercatorum;
  4. cose che possono formare oggetto di mercatura: l'identificazione di esse avviene in negativis (mediante esclusione delle res extra commercium);
  5. contratti mercantili: mandato, ipoteca, scommesse (queste ultime comprendono le assicurazioni o sponsiones);
  6. commercio marittimo: questa parte, molto consistente, tratta del diritto marittimo (responsabilità del capitano, noleggio, libertà di navigazione, ecc.);
  7. cessazione dell'attività mercatoria: per morte, per volontà del mercante, per sua interdizione penale, per fallimento;
  8. procedure dei tribunali mercantili.[4]

Nel 1569 pubblicò il "Tractatus de assecurationibus", dove, al fine di chiarire l'intricato argomento delle assicurazioni, commentò punto per punto una polizza-tipo dei mercanti anconitani dell'epoca[5], presa come modello.

A partire dal 1592 sotto il titolo di "De mercatura decisiones et tractatus varii" è stata anche pubblicata una raccolta di trattati, catalogata sotto il nome di Benvenuto Stracca, dato che in essa figurano tre delle sue opere. Questo imponente complesso di scritti si apre con le "Decisiones Rotae Genuae de mercatura", seguite dai trattati di Stracca e da altre ventisei opere di eminenti giuristi vissuti a partire dal Duecento.[6]

Benvenuto Stracca non solo fu il primo a considerare il diritto commerciale come un complesso di norme distinte dal diritto civile, ma ne offrì una elaborazione organica sia dal punto di vista pratico, sia da quello teorico e ne dette una esposizione sistematica. Per quanto ammiratore del diritto romano e sostenitore della sua osservanza, Stracca ritenne spesso necessario preferirgli, come del resto fecero molti altri giuristi del tempo, gli usi e gli statuti locali più aderenti alle nuove esigenze della vita sociale. In ciò consiste l'importanza, l'originalità, il primato della elaborazione scientifica del giurista anconetano: aver concepito un'opera dottrinale, un trattato, che tuttavia si prestava ad un immediato uso concreto nell'attività mercantile di ogni giorno e in ogni latitudine.

I Trattati dello Stracca ebbero un'enorme fortuna, anche per il fatto di essere stati scritti in latino, la lingua delle persone colte (e soprattutto dei giuristi) a livello internazionale (paragonabile all'inglese di oggi). Ciò consentì la loro diffusione in tutto il mondo allora conosciuto, dando ad esse e al suo autore una straordinaria notorietà, che continuò anche nei secoli successivi, tanto che i lavori dello Stracca furono continuamente ristampati, anche durante il 1700.

Le opere del giurista anconetano vennero adottate per circa 250 anni in tutta Europa come base normativa sul commercio, fino alla promulgazione del Codice napoleonico e dei vari codici nazionali. I suoi trattati facevano testo nei tribunali europei e le sue raccomandazioni erano fatte proprie dall'Ammiragliato di Londra.

Ricordano il suo nome[modifica | modifica wikitesto]

Stracca è noto tra gli esperti di diritto in tutta Europa; in Italia, nella sua città natale sono a lui dedicati la piazza davanti alla sede comunale, il Palazzo degli Anziani. Inoltre, sempre ad Ancona, venne dedicato a Stracca il Regio Istituto Tecnico Commerciale per ragionieri, ancora esistente come istituto di istruzione superiore. Più di recente, in occasione della celebrazione dell'anniversario della morte, il 29 marzo 1980, fu ricordato in un convegno i cui atti sono stati pubblicati a cura dell'Accademia Marchigiana delle Scienze, Lettere ed Arti[4]. Nel febbraio del 2013 fu dedicato allo Stracca il convegno Ex antiquitate renascor[7].

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • De mercatura, seu mercatore tractatus, Venetiis, Paolo Manuzio, 1553.
  • De assecurationibus, tractatus, Venetiis, Comin da Trino, 1569.
  • In Aymonis Cravettae Responsa annotationes..., Venetiis, s.n., 1580.
  • Tractatus de proxenetis, & proxeneticis, Venetiis, apud Georgium Angelerium, 1597.
  • De assecurationibus; et Proxenetis atque proxeneticis; quorum prior nunc primum ... indice etiam posterioris haud omisso, Amstelodami, apud Judocum Pluymer bibliopolam, propter curiam sub signo Senecæ, 1658.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d
    • Enciclopedia Treccani.it, voce "Benvenuto Stracca", consultabile alla pagina.
    • A dimostrazione di ciò si veda quanto affermato da Sebastião José Roque Bacharel, Maestro e Dottore in diritto dell'Università di San Paolo (Brasile): "Palavras representam idéias e estas se revelam por meio de palavras. Por sua vez, as ideias, mormente as jurídicas, evoluem de acordo com o tempo; elas vigoram em determinadas épocas. Como exemplo, vamos citar o próprio Direito Empresarial: ele não surgiu com esse nome, mas com o nome de Direito Mercantil, porquanto girava na órbita do “mercador” e foi aplicado numa determinada época, ou seja, a época em que o Direito Empresarial foi criado. Originou-se esse nome da primeira obra específica desse ramo do direito: “Tratactus de Mercatura seo Mercatore”, de autoria do mestre da Universidade de Bolonha, Benvenuto Stracca. De “mercatore” surgiu “mercador” e deste “mercantil” . A designação de Derecho Mercantil é utilizado nos países de língua espanhola. .... Estamos tomando por início do Direito Empresarial a publicação, em 1553, da obra de Benvenuto Stracca, "Tratactus de Mercatura seo Mercatore" (Tratado sobre a Mercatura e o Mercador), quando as obras jurídicas ainda eram escritas em latim. Corresponde essa obra a uma certidão de nascimento do Direito Empresarial. Essa afirmação, porém, não é radical como parece. Uma ciência jurídica, como qualquer ciência, nunca será elaborada de um dia para o outro, mas vai se formando pelos séculos. Nenhum ramo do direito poderá surgir sem um vínculo com o passado, compreendida a antiga Roma. Muitas instituições do moderno Direito Empresarial assimilaram as contribuições do direito romano e das normas medievais. ... Em 1553 surge a primeira obra doutrinária de direito empresarial, fato que se dá como o surgimento desse campo do direito; é o TRATACTUS DE MERCATURA SEO MERCATORE, composto por Benvenuto Stracca. Nascido na cidade de Ancona, em 1509, Stracca mudou-se para Bolonha, onde cursou a famosa faculdade de direito, sendo advogado naquela cidade. Essa obra sistematizou todo o direito empresarial daquela época, compreendido nele o Direito Marítimo, que caminhava com ela "pari passu". Stracca escreveu várias outras obras, mas todas foram ofuscadas pelo "Tratactus". ... (... Le parole rappresentano le idee e queste sono rivelate attraverso parole. A loro volta, le idee, specialmente quelle giuridiche si sviluppano in conformità col tempo; esse hanno vigore in determinate epoche. Come esempio, noi menzioneremo proprio il “Diritto d'Impresa”: esso non apparve con questo nome, ma col nome di “Diritto Mercantile”, poiché si muoveva nell'orbita del “mercante” e fu applicato in una certa epoca, ovvero fino all'epoca in cui fu creato il Diritto d'Impresa. Esso derivò quel nome del primo specifico lavoro di quel ramo del diritto: “Tratactus de Mercatura seo Mercatore”, del maestro dell'Università di Bologna Benvenuto Stracca. Da “mercatura” derivò “mercante” e da questo “mercantile”. La designazione di “Diritto Mercantile” è usata nei paesi di lingua spagnola. ... Noi stiamo prendendo per inizio del Diritto d'Impresa la pubblicazione, nel 1553, del lavoro di Benvenuto Stracca "Tratactus de Mercatura seo Mercatore" (Trattato sulla Mercatura ed il Mercante), quando i lavori giuridici ancora erano scritti in latino. Questo lavoro corrisponde ad un certificato di nascita del Diritto d'Impresa. Comunque, quest'asserzione non è perentoria come sembra.
    Una scienza giuridica, come qualsiasi scienza, non sarà elaborata mai da un giorno all'altro, ma va formandosi attraverso i secoli. Nessun ramo del diritto può apparire senza un collegamento col passato, compresa l'antica Roma. Molte istituzioni del moderno diritto d'Impresa assimilarono i contributi del diritto romano e delle norme medievali. ... Nel 1553 appare il primo lavoro dottrinale di diritto d'impresa, fatto che viene considerato come la nascita di quel campo del diritto: è il TRATACTUS DE MERCATURA SEO MERCATORE, composto da Benvenuto Stracca. Nato nella città di Ancona nel 1509, Stracca si trasferisce a Bologna per frequentare la famosa scuola di legge, divenendo avvocato in quella città. Quel lavoro sistematizzò l'intero Diritto d'Impresa di quel tempo, compreso il Diritto Marittimo, che marciava di pari passo con il Diritto d'Impresa. Stracca scrisse molti altri lavori, ma tutti furono oscurati dal "Tratactus". ... - traduzione approssimativa) in A Antiga Nomenclatura do Direito Empresarial Ameaça Voltar com o Projeto do Novo Código Comercial” (“La vecchia denominazione di “Diritto d'Impresa” incomincia a modificarsi con il Progetto di nuovo Codice Commerciale”) Archiviato il 22 agosto 2016 in Internet Archive..
  2. ^ Vedi Enciclopedia Sapere.it, Garzanti Linguistica
  3. ^ Nel 1864 il convento di San Francesco venne secolarizzato e trasformato in ospedale militare: le tombe vennero scoperchiate e riempite di terra, mentre le lapidi vennero disperse. Per questo motivo la tomba della famiglia Stracca non è più identificabile.
  4. ^ a b Autori vari, Benvenuto Stracca nel quarto centenario della morte, atti del convegno di studi del 1980; edito nel 1981 dall'Istituto marchigiano di Scienze, Lettere ed Arti e dalla Camera di Commercio di Ancona (vedi: Benvenuto Stracca nel quarto centenario della morte Archiviato il 3 marzo 2011 in Internet Archive.)
  5. ^ Marco Rossetti, Il diritto delle assicurazioni, (volume 1 pagina 48, consultabile su Il diritto delle assicurazioni - Marco Rossetti - Google Libri)
  6. ^ Fondazione Mansutti, Quaderni di sicurtà. Documenti di storia dell'assicurazione, Electa, 2012, p. 306, vedi Quaderni di sicurtà
  7. ^ articolo dedicato al convegno del 2013, su mlmagazine.it. URL consultato il 4 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 29 aprile 2013).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • N. Tamassa, Benvenuto Stracca giureconsulto..., Roma, 1888.
  • Levin Goldschmidt, Benevenuto Stracca anconitanus und Pedro Santerna lusitanus, in Zeitschrift fur das gesammte Handelsrechte, a. XXXVIII, 1891.
  • Alessandro Lattes, Lo Stracca giureconsulto..., in Rivista di diritto commerciale, volume VII, 1909, p. 624 e segg..
  • R. Ascoli, Benvenuto Stracca giureconsulto anconitano, in rendiconti dell'Istituto March. di Scienze, Lettere, Arti, vol. XVIII (1950-1954).
  • Alessandro Mordenti, I giuristi e la nascita del mondo moderno: Benvenuto Stracca Anconitano, in Quaderni storici delle Marche, vol. 1, n. 2, 1966, pp. 236-259, JSTOR 43956837.
  • Luigi Franchi, Benvenuto Stracca giureconsulto anconitano del secolo 16. : note bio-bibliografiche, Glashütten im Taunus, 1975 (rist. anast.).
  • Traian Sofonea, Benvenuto Stracca e il suo celebre Trattato sulle assicurazioni, in Bollettino Generali, n. 19, ser. 6., 1975.
  • Autori vari, Benvenuto Stracca nel quarto centenario della morte (atti del convegno di studi). 1980.
  • Fondazione Mansutti, Quaderni di sicurtà. Documenti di storia dell'assicurazione, a cura di M. Bonomelli, schede bibliografiche di C. Di Battista, note critiche di F. Mansutti, Milano, Electa, 2011, pp. 300-306.
  • Alessia Legnani Annichini, Il Tractatus de proxenetis et proxeneticis di Benvenuto Stracca (1509-1578), in Honos alit artes. Studi per il settantesimo compleanno di Mario Ascheri, Firenze, Firenze University Press, 2014, pp. 219-228.

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