Bernhard van Lippe-Biesterfeld

Bernhard van Lippe-Biesterfeld
Il principe Bernhard nel 1976
Principe consorte dei Paesi Bassi
Stemma
Stemma
In carica4 settembre 1948 –
30 aprile 1980
(31 anni e 239 giorni)
PredecessoreEnrico di Meclemburgo-Schwerin
SuccessoreClaus van Amsberg
Nome completoolandese: Bernhard Leopold Frederik Eberhard Julius Coert Karel Godfried Pieter
italiano: Bernardo Leopoldo Federico Eberardo Giulio Curzio Carlo Goffredo Pietro
TrattamentoSua Altezza Reale
NascitaJena, 29 giugno 1911
MorteUniversitair Medisch Centrum Utrecht, 1º dicembre 2004 (93 anni)
Luogo di sepolturaChiesa Nuova
DinastiaLippe-Biesterfeld
PadreBernardo di Lippe-Biesterfeld
MadreArmgard von Sierstorpff-Cramm
Consorte diGiuliana dei Paesi Bassi
FigliBeatrice
Irene
Margherita
Cristina
Alicia de Bielefeld (ill.)
Alexia Grinda (ill.)
ReligioneCalvinismo per nascita
Protestantesimo olandese per matrimonio
Firma
Bernhard van Lippe-Biesterfeld
Il principe Bernhard nel 1960

Presidente della Federazione internazionale sport equestri
Durata mandato1954 –
1964
PredecessoreGaston de Trannoy
SuccessoreFilippo di Edimburgo

Presidente del Gruppo Bilderberg
Durata mandato29 maggio 1954 –
29 settembre 1976
Predecessorecarica istituita
SuccessoreWalter Scheel

Presidente del WWF
Durata mandato1961 –
1976[1]
Predecessorecarica istituita
SuccessoreJohn Hugo Loudon

Dati generali
Prefisso onorificoSua Altezza Reale
Partito politicoPartito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori
(1933-1936)
Titolo di studioReferendar Juris[2]
UniversitàScuola commerciale di Losanna
Università Ludwig Maximilian di Monaco
Università Friedrich-Wilhelm
FirmaFirma di Bernhard van Lippe-Biesterfeld

Bernhard van Lippe-Biesterfeld (nome completo in tedesco Bernhard Leopold Friedrich Eberhard Julius Kurt Karl Gottfried Peter; Jena, 29 giugno 1911Utrecht, 1º dicembre 2004) è stato principe consorte dei Paesi Bassi dal 1948 al 1980, in quanto marito della regina Giuliana.

Figlio del principe Bernhard, lo zio Leopoldo IV lo elevò dal rango comitale a quello principesco nel 1916, ma dal 1937 divenne principe dei Paesi Bassi in virtù delle nozze con Giuliana. Dallo stesso anno era conosciuto ufficialmente con il trattamento di Altezza Reale. Il suo soprannome informale era Benno.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Origini[modifica | modifica wikitesto]

Apparteneva alla famiglia sovrana tedesca dei Lippe-Biesterfeld ed era figlio del principe Bernhard di Lippe (1872-1934) e della baronessa Armgard von Sierstorpff-Cramm (1883-1971). Il suo unico fratello, Aschwin van Lippe (1914-1988), sposò la principessa Simone Arnoux (1915-2001).

Poiché il matrimonio dei suoi genitori non era conforme alle leggi sul matrimonio della Casa di Lippe, inizialmente fu considerato morganatico,[3] quindi a Bernhard fu concesso alla nascita solo il titolo di Conte di Biesterfeld.[4] Lui e il fratello avrebbero potuto succedere al trono del principato di Lippe solo se l'intera casata regnante si fosse estinta. Nel 1916, suo zio Leopoldo IV di Lippe come principe regnante elevò Bernhard e sua madre a principe e principessa di Lippe-Biesterfeld, accordando così retroattivamente lo status dinastico matrimoniale dei suoi genitori.[4]

Dopo la prima guerra mondiale, la famiglia di Bernhard perse il Principato tedesco e le entrate che lo avevano accompagnato, ma la famiglia era ancora ragionevolmente benestante. Bernhard trascorse i suoi primi anni al castello di Reckenwalde, la nuova tenuta della famiglia nel Brandeburgo orientale. Ha studiato privatamente e ha ricevuto la sua prima educazione a casa. All'età di dodici anni fu mandato in collegio a Züllichau (oggi in Polonia). Diversi anni dopo fu trasferito in in un collegio a Berlino, dove si diplomò nel 1929.

Ha studiato legge all'Università di Losanna, in Svizzera, e a Berlino. In quest'ultima città, acquisì anche una passione per le auto veloci, l'equitazione e per la caccia.

Mentre era all'università, Bernhard si unì al partito nazista, con tessera n. 2583009 del 1º maggio 1933[5] fino al termine della sua carriera universitaria. Sebbene fosse un assai "tiepido" sostenitore della democrazia, il principe non fu mai conosciuto per avere opinioni politiche radicali o esprimere sentimenti razzisti, sebbene ammise di aver simpatizzato per un breve periodo con il regime di Adolf Hitler. Partecipò alla resistenza antitedesca e poi alla liberazione di Amsterdam.

Secondo rivelazioni della rivista Newsweek del 5 aprile 1976, le attività di spionaggio di van Lippe a favore delle unità speciali delle Schutzstaffel nell'industria chimica IG Farben sono documentate dalle testimonianze del processo di Norimberga.

Matrimonio[modifica | modifica wikitesto]

La principessa Giuliana ed il principe Bernhard il giorno del loro matrimonio, nel settembre 1936

Bernhard conobbe la principessa Giuliana dei Paesi Bassi ai giochi olimpici del 1936 ed il successivo fidanzamento venne sostenuto dalla regina Guglielmina. Il principe Bernhard era un giovane uomo d'affari con uno stile di vita vivace. La principessa Giuliana si innamorò profondamente del fidanzato, un amore che sarebbe durato una vita, nonostante alcuni attriti durante la guerra a causa delle molte e note relazioni extraconiugali e figli illegittimi del principe.[senza fonte] Grazie a un documento legale che stabiliva esattamente cosa il principe tedesco poteva e non poteva fare e la quantità di denaro che poteva aspettarsi dall'unica erede della famiglia reale olandese, la regina Guglielmina ufficializzò il fidanzamento della coppia, che venne annunciato l'8 settembre 1936.

L'annuncio del matrimonio divise una nazione che non si fidava della Germania di Adolf Hitler. Prima delle nozze, il 24 novembre 1936, il principe Bernhard ottenne la cittadinanza olandese e cambiò la pronuncia del suo nome da tedesca a olandese. La coppia si sposò a L'Aia il 7 gennaio 1937, la stessa data in cui i nonni di Giuliana, il re Guglielmo III e la regina Emma, si erano sposati cinquantotto anni prima. La cerimonia civile si svolse nel municipio dell'Aia e il matrimonio venne benedetto nella chiesa di San Giacomo (St. Jacobskerk), sempre all'Aia. La giovane coppia prese residenza al palazzo Soestdijk, a Baarn.

Esilio[modifica | modifica wikitesto]

Il clima politico in Europa era già estremamente teso per la crescente minaccia della Germania nazista e la tensione andò ad aumentare nei Paesi Bassi, quando Hitler lasciò intendere che il matrimonio reale era un segno di alleanza tra i Paesi Bassi e la Germania. Una furiosa regina Guglielmina fece rapidamente una denuncia pubblica del commento di Hitler, ma l'incidente causò ulteriore risentimento per la scelta di un marito tedesco fatta da Giuliana. Ulteriori rivelazioni circa la condotta passata del principe Bernhard si aggiunsero al crescente risentimento tra molta della popolazione olandese.

Durante la seconda guerra mondiale e l'occupazione tedesca dei Paesi Bassi, il principe e la principessa decisero di lasciare il paese con le due figlie per il Regno Unito. Giuliana vi rimase per un mese, prima di portare le figlie a Ottawa, capitale del Canada, dove visse a Stornoway House nel sobborgo di Rockcliffe Park. Alcuni considerarono un atto di codardia del governo e dell'intera famiglia reale scappare dal paese e lasciare il popolo olandese sotto l'occupazione nazista. Nella primavera del 1946 la principessa Giuliana e il principe Bernhard visitarono le nazioni che avevano aiutato i Paesi Bassi durante l'occupazione.

Quando nacque la sua terza figlia, Margherita, il parlamento del Canada approvò una legge speciale che dichiarava le stanze della principessa Giuliana all'ospedale civile di Ottawa come extraterritoriali, così che la neonata avrebbe avuto esclusivamente la nazionalità olandese. Se non fosse stato preso questo accorgimento, la principessa Margherita non avrebbe potuto rientrare nella linea di successione al trono olandese. Il governo canadese fece sventolare il tricolore olandese sulla Torre della Pace del Parlamento, mentre le campane suonarono musica olandese alla notizia della nascita della principessa Margherita. Il principe Bernhard, che era rimasto a Londra con la regina Guglielmina e i membri del governo olandese in esilio, fu in grado di visitare la famiglia in Canada e di essere presente alla nascita della figlia.

Il ritorno nei Paesi Bassi[modifica | modifica wikitesto]

Il 2 agosto 1945 la principessa Giuliana si riunì al resto della famiglia sul suolo olandese.

Il 6 settembre 1948 la principessa Giuliana, dodicesimo membro della casa di Orange a governare i Paesi Bassi, venne inaugurata regina nella Chiesa nuova di Amsterdam.

Principe consorte[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1956, l'influenza della signora Hofmans (una guaritrice con convinzioni eterodosse, considerata da molti un'ingannatrice) sulle idee politiche di Giuliana arrivò quasi a far precipitare il casato di Orange in una crisi costituzionale che causò la divisione della corte e della famiglia reale in una fazione favorevole a Bernhard, decisa a rimuovere la regina, considerata una fanatica religiosa e una minaccia alla NATO, e in una parte composta dai cortigiani pii e pacifisti della regina. Il principe Bernhard progettò di divorziare dalla moglie, ma decise di non farlo quando, come disse a un giornalista statunitense, "scoprì che la donna lo amava ancora". Il primo ministro risolse la crisi. Giuliana, comunque, perse contro il potente marito e i suoi amici. La Hofmans venne bandita dalla corte e i sostenitori di Giuliana vennero rimossi o pensionati.

Nel 1963 Bernhard e Giuliana affrontarono una crisi con la parte protestante della popolazione, quando la loro figlia Irene si convertì segretamente al cattolicesimo e, senza l'approvazione del governo, il 29 aprile 1964 sposò il principe Carlos Hugo di Borbone, duca di Parma e pretendente al trono di Spagna, nonché esponente di spicco del partito carlista spagnolo.

Una nuova crisi conseguente ad un matrimonio si verificò con l'annuncio nel luglio 1965 del fidanzamento della principessa Beatrice, erede al trono, con un diplomatico tedesco, Claus van Amsberg, che era stato un membro della Gioventù hitleriana e della Wehrmacht nazista. Molti cittadini olandesi infuriati dimostrarono nelle strade e tennero comizi e manifestazioni contro la relazione "traditrice".[6]

La principessa Giuliana ed il principe Bernhard il 31 maggio 1980.

Nel dopoguerra assunse importanti posizioni nell'industria petrolifera, in particolare con la Royal Dutch Petroleum (Shell Oil) e nella Société Générale de Belgique. Fu presidente del Gruppo Bilderberg fino a quando, nel 1976, diede le dimissioni per lo scandalo di una tangente da 1,1 milioni di dollari dalla Lockheed Corporation per la vendita di aerei caccia all'aviazione olandese. Il primo ministro dei Paesi Bassi ordinò una inchiesta sul fatto, mentre il principe Bernhard si rifiutò di rispondere alle domande dei giornalisti, affermando: "Sono al di sopra di queste cose". Il 26 agosto 1976 un rapporto sulle sue attività, censurato e dai toni moderati, venne rilasciato pubblicamente e il principe fu costretto a dimettersi dalle sue posizioni militari (tenente ammiraglio, generale e ispettore generale delle forze armate). Lasciò anche i suoi incarichi nei consigli di amministrazione di molte imprese, enti benefici, del WWF e di altre istituzioni e accettò inoltre di non indossare più le sue amate uniformi. In cambio, gli Stati Generali dei Paesi Bassi accettarono che non ci fosse nessun processo penale. Il governo aveva manipolato il rapporto sulla condotta del principe ed aveva rimosso i casi recenti di corruzione, mentre i casi che vennero resi pubblici erano andati in prescrizione e non erano più perseguibili.

Fu presidente del Worldwide Fund for Nature (WWF) dalla fondazione dal 1961 fino al 1971.

Malattia e morte[modifica | modifica wikitesto]

Il principe Bernhard nel 1999.

Dalla metà degli anni 1990, Giuliana soffrì per il progressivo avanzare della senilità (attribuita da molti alla malattia di Alzheimer, anche se ciò venne negato dalla famiglia reale) e non fece più apparizioni in pubblico. Su ordine dei medici della famiglia reale, Giuliana venne assistita 24 ore su 24 da due infermiere. Il principe Bernhard ammise pubblicamente, in un'intervista televisiva del 2001, che Giuliana non era più in grado di riconoscere i suoi familiari.

Nel 1994, al principe venne asportato un tumore al colon e soffrì di gravi complicazioni dovute a difficoltà respiratorie. A dicembre, sua figlia, la regina Beatrice, si precipitò in ospedale subito dopo essere atterrata da un viaggio in Africa. A Natale la prospettiva della morte era svanita e nella primavera dell'anno successivo si riprese abbastanza per tornare a casa. I suoi problemi di salute continuarono nel 1998 quando ebbe un gonfiore alla prostata e nel 1999 quando soffrì di difficoltà a respirare e parlare. Nel 2000, la sua vita fu nuovamente in pericolo a causa di complicazioni neurologiche e di continui problemi respiratori.

Negli anni successivi Bernhard continuò a partecipare alle parate militari nel giorno della liberazione nazionale che celebravano la sconfitta della Germania nazista.

Giuliana morì il 20 marzo 2004 a 94 anni d'età, nel palazzo Soestdijk a Baarn, per complicazioni dovute a una polmonite. Fino all'ultimo momento non era sicuro se avrebbe potuto partecipare al funerale reale, al quale alla fine riuscì a partecipare. Nel giorno della Liberazione di maggio e nel novembre dello stesso anno gli fu diagnosticato un cancro incurabile. Benardo morì di cancro ai polmoni all'età di 93 anni presso il Centro medico universitario di Utrecht il 1° dicembre 2004. Dieci giorni dopo fu sepolto con funerali di stato alla Nieuwe Kerk di Delft.

Discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Bernhard van Lippe-Biesterfeld e Giuliana dei Paesi Bassi ebbero quattro figlie:

Bernhard ebbe anche due figlie illegittime:

  • Alicia Hala de Bielefeld (San Francisco, 21 giugno 1952)[7], architetta paesaggista nata dal rapporto con la diciannovenne tedesca Alicia Webber, figlia di Wernher von Braun e di Hanna Reitsch;[8]
  • Alexia Bénédicte Irina Manuella Olivia Grinda (Boulogne-Billancourt, 10 aprile 1967), dal rapporto con la socialite e indossatrice di moda francese Hélène Grinda.[9]

Titoli, trattamento e stemma[modifica | modifica wikitesto]

Titoli e trattamento[modifica | modifica wikitesto]

  • 29 giugno 1911 - 24 febbraio 1916: Conte Bernhard di Biesterfeld
  • 24 febbraio 1916 - 7 gennaio 1937: Sua Altezza Serenissima, il principe Bernhard di Lippe-Biesterfeld
  • 7 gennaio 1937 - 4 settembre 1948: Sua Altezza Reale, il principe Bernhard dei Paesi Bassi, principe di Lippe-Biesterfeld
  • 4 settembre 1948 - 30 aprile 1980: Sua Altezza Reale, il principe dei Paesi Bassi
  • 30 aprile 1980 - 1⁰ dicembre 2004: Sua Altezza Reale, il principe Bernhard dei Paesi Bassi, principe di Lippe-Biesterfeld

Stemma e stendardi[modifica | modifica wikitesto]

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
8. Julius zur Lippe-Biesterfeld 16. Ernst zur Lippe-Biesterfeld  
 
17. Modeste von Unruh  
4. Ernst II zur Lippe-Biesterfeld  
9. Adelaide zu Castel-Castell 18. Friedrich Ludwig zu Castell-Castell  
 
19. Emilie zu Hohenlohe-Langenburg  
2. Bernhard zur Lippe-Biesterfeld  
10. Leopold Otto Friedrich Franz von Wartensleben 20. Cäsar von Wartensleben  
 
21. Friederike von Gfug  
5. Karoline von Wartensleben  
11. Mathilde Halbach 22. Arnold Halbach  
 
23. Caroline Bohlen  
1. Bernhard zur Lippe-Biesterfeld  
12. Adolf von Cramm 24. Friedrich Carl August von Cramm  
 
25. Charlotte Sophie von Uetterodt  
6. Aschwin von Sierstorpff-Cramm  
13. Hedwig von Cramm 26. Philipp Lebrecht von Cramm  
 
27. Philippine von Griesheim  
3. Armgard von Sierstorpff-Cramm  
14. Ernst von Sierstorpff-Driburg 28. Heinrich von Sierstorpff-Dribur  
 
29. Charlotte von Vincke  
7. Hedwig von Sierstorpff-Driburg  
15. Karoline von Vincke 30. Ludwig von Vincke  
 
31. Eleonore von Syberg zum Busch  
 

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Statua della regina Giuliana dei Paesi Bassi e del principe Bernhard nei giardini del palazzo Soestdijk[10].
Palazzo Soestdijk, dove la regina Giuliana e il principe Bernhard hanno vissuto per oltre sei decenni

Onorificenze olandesi[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia del matrimonio del 1937 - nastrino per uniforme ordinaria
— 7 gennaio 1937
Medaglia del matrimonio del 2002 - nastrino per uniforme ordinaria
— 2 febbraio 2002

Onorificenze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Presidents - past and present, in wwf.panda.org. URL consultato il 26 aprile 2023.
  2. ^ (NLEN) Jeugd en studie Prins Bernhard, in koninklijkhuis.nl. URL consultato il 26 aprile 2023.
  3. ^ (EN) Bernhard Bernhard of Lippe, in prabook.com. URL consultato il 4 luglio 2023.
  4. ^ a b (EN) Bernhard Prinz zur Lippe-Biesterfeld, in thepeerage.com, 2 agosto 2014. URL consultato il 4 luglio 2023.
  5. ^ (EN) Bruno Waterfield, Dutch Prince Bernhard 'was member of Nazi party', in The Telegraph, 15 agosto 2011. URL consultato il 13 giugno 2011.
  6. ^ (EN) Obituary: Prince Bernhard of the Netherlands, in BBC News, 2 dicembre 2004. URL consultato il 24 febbraio 2014.
  7. ^ Alicia de Bielefeld, in genealogics.org, 13 gennaio 2005. URL consultato il 4 luglio 2023.
  8. ^ (EN) John H. Baselmans, The Hidden World - The matrix of the system, part 2, in books.google.it, Curaçao: Oracle, 2015, p. 74, ISBN 9781326036454. URL consultato il 4 luglio 2023.
  9. ^ Alexia Benedicte Irina Manuella Olivia Grinda, in thepeerage.com, 15 aprile 2010. URL consultato il 4 luglio 2023.
  10. ^ Video footage of Queen Beatrix revealing the statue in the Palace garden on 19 May 2009..
  11. ^ Badraie (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  12. ^ Badraie (JPG) (archiviato dall'url originale il 14 ottobre 2014).
  13. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato..
  14. ^ National Archief
  15. ^ Omsa.org (PDF).
  16. ^ Benelux Royal (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2015).
  17. ^ Bollettino Ufficiale di Stato (PDF), su boe.es.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Presidente del WWF Successore
carica istituita 1962 – 1976 John Hugo Loudon
Controllo di autoritàVIAF (EN97673056 · ISNI (EN0000 0001 1879 998X · LCCN (ENn80008828 · GND (DE119010089 · BNE (ESXX1253552 (data) · BNF (FRcb16267486x (data) · J9U (ENHE987007258683505171 · WorldCat Identities (ENlccn-n80008828