Biblioteca Teresiana

Biblioteca Teresiana
Sale Teresiane e il dipinto che raffigura Maria Teresa d'Austria
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLombardia
CittàMantova
Indirizzovia Roberto Ardigò, 13
Caratteristiche
TipoPubblica
ISILIT-MN0035
SpecialisticaManoscritti Polironiani, Manoscritti Ebraici, Stampe e Cartografia
Numero operecirca 400.000 volumi (1500 incunaboli e oltre 1300 manoscritti)[1]
ArchitettoPaolo Pozzo
CostruzioneEx Collegio gesuitico
Apertura30 marzo 1780
Sito web
Donatori della Biblioteca Teresiana

La Biblioteca Teresiana è una biblioteca storica, fondata a Mantova dall'imperatrice Maria Teresa d'Austria, nel 1780.[2]

Dal 1881 è biblioteca comunale.[3][4]

Sede[modifica | modifica wikitesto]

Ex Collegio Gesuitico[modifica | modifica wikitesto]

La Biblioteca ha sede nell' ex collegio della Compagnia di Gesù.

I gesuiti, preposti alla formazione superiore e universitaria delle classi dirigenti della città, si insediarono a Mantova nel 1584, col favore e l'appoggio del duca Guglielmo Gonzaga e della moglie Eleonora d'Austria, e operarono fino alla soppressione dell'Ordine avvenuta nel 1773.

Il complesso architettonico appartenente ai gesuiti occupava l'intero isolato compreso fra via Roberto Ardigò, via Pomponazzo, via Dottrina Cristiana.

L'adiacente Palazzo degli Studi (Mantova) fu fatto costruire dai gesuiti tra il 1753 e il 1763, su disegni dell'architetto bolognese Alfonso Torreggiani, come nuova residenza per il Ginnasio, che sarà denominato poi dagli austriaci Regio Arciducale Ginnasio (oggi Liceo Virgilio). In origine l'uso della Biblioteca era destinato soprattutto ai docenti e agli studenti del Ginnasio.

Gli edifici appartenuti al convento, dal 1883 furono occupati dall'Archivio di Stato di Mantova.

Fronteggia l'ex collegio gesuitico il Palazzo dell'Accademia, sede dal 1562 degli accademici mantovani e ora dell'Accademia Nazionale Virgiliana.

Nell'insieme questi palazzi costituiscono la città degli studi di Mantova.[5]

Sale teresiane[modifica | modifica wikitesto]

Gli ambienti destinati alla Biblioteca furono due grandi sale poste al primo piano e riadattate su progetto dell'architetto veronese Paolo Pozzo. In onore dell'imperatrice furono chiamate prima e seconda teresiana. Le grandi scaffalature in noce, inizialmente realizzate solo per la prima sala (nella seconda verranno installate nel 1818)[6] si ispiravano allo stile di Fischer von Erlach, architetto della Hofbibliothek di Vienna (1726).[7]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'Imperial Regia Biblioteca di Mantova fu aperta al pubblico il 30 marzo 1780.[8]

L'imperatrice Maria Teresa d'Austria aveva varato un vasto programma di laicizzazione e riforma delle istituzioni culturali ed educative e la fondazione della Biblioteca ne rappresentava una tappa importante. La Biblioteca fu, in origine, Museo Antiquario e Biblioteca dell'Accademia di scienze e belle lettere, per cui sopravvivono in essa piccole sezioni di oggetti d'arte.

Periodo asburgico: 1780-1797[modifica | modifica wikitesto]

Prefetto della biblioteca fu nominato l'avvocato Leopoldo Camillo Volta, letterato e erudito mantovano che aveva soggiornato a lungo a Vienna, frequentato la Biblioteca Imperiale e allacciato rapporti col direttore della stessa, l'abate Michel Denis.[9]

Il primo nucleo di volumi della Biblioteca proveniva dalla biblioteca del Collegio Gesuitico, da quella dall'Accademia, dalle librerie del soppresso convento dei carmelitani (1783), da donazioni e lasciti di privati.

Furono acquisiti duplicati di volumi delle biblioteche di Vienna, di Cremona e dalla Biblioteca nazionale braidense.

Mancavano opere di carattere scientifico: il prefetto riuscì a ottenere un rilevante numero di volumi della biblioteca "Cornaro" del senatore veneziano Giacomo Soranzo e l'imperatrice donò una parte dell'acquisto della raccolta del naturalista svizzero Albrecht von Haller.[10][11]

Periodo napoleonico: 1797-1814[modifica | modifica wikitesto]

Durante il periodo francese la Biblioteca si arricchisce di manoscritti e volumi provenienti dai conventi soppressi di San Benedetto in Polirone (1797), dei conventi degli agostiniani (1797), dei domenicani (1797), dei francescani (1805). Nel 1823 i volumi depositati nella Biblioteca erano circa 40.000.[12]

Periodo della Restaurazione 1815-1866[modifica | modifica wikitesto]

  • Nel 1816 furono restituiti manoscritti trafugati dai francesi;
  • Nel 1824 ci fu l'acquisto di manoscritti appartenenti al fondo di Leopoldo Camillo Volta, prefetto della Biblioteca dal 1779 al 1823.
  • Nel 1838 la Biblioteca acquisì la raccolta completa dal 1689 della "Gazzetta di Mantova".[13]

Regno d'Italia: 1866-1946[modifica | modifica wikitesto]

  • Nel 1866, la Biblioteca divenne governativa.
  • Nel 1881 divenne comunale.
  • Agli inizi del '900 il numero dei volumi arrivò a circa 120.000.
  • Nel 1912 al piano terra si aprì la "Biblioteca Popolare", aperta di sera, da novembre ad aprile, per consentire l'affluenza dei lavoratori: nel 1915 fu trasferita a Palazzo Aldegatti.
  • Nel 1930 avvenne l'acquisizione della biblioteca della Comunità ebraica di Mantova.
  • Nel 1952 il patrimonio di volumi ammontava a 200.000.[12]

Interventi di ristrutturazione[modifica | modifica wikitesto]

  • Nel 1930 la Biblioteca si estende inglobando un lungo corridoio, fino al 1915 adibito a museo antiquario. Tra il 1915 e il 1925 le statue erano state trasferite a Palazzo Ducale. Il corridoio fu diviso in sale di consultazione, uffici e magazzini.
  • Nel 1932 è creata la Sala dei Libri Rari.
  • Nel 1959 sono ristrutturate le sale di studio, gli uffici, i magazzini e la scala di accesso.
  • Nel 1995 inizia il restauro e la messa a norma di tutto l'edificio.[14]
  • La riapertura della Biblioteca al pubblico avviene il 30 marzo 2014.[15][16]

Biblioteca digitale[modifica | modifica wikitesto]

La Biblioteca Teresiana possiede un cospicuo patrimonio digitalizzato,[17] costituito da circa 350.000 immagini consultabili in rete:

  • Manoscritti polironiani[18]
  • Manoscritti ebraici[19]
  • Antiche stampe cartografiche[20]
  • Archivio della Comunità ebraica[21]
  • Periodici storici locali[22]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ugo Bazzotti-Daniela Ferrari, Il Palazzo degli studi : appunti per una storia dell'istruzione superiore a Mantova : luoghi e vicende dal Collegio dei Gesuiti al Liceo Ginnasio Virgilio, Mantova, Palazzo Ducale, Sala Novanta, 8-27 ottobre 1991, Publi-Paolini Editore, Mantova 1998, p. 66.
  2. ^ "Avviso" di istituzione della biblioteca pubblica, emanato dall'imperatrice Maria Teresa d'Austria il 29 marzo 1780, Archivio di Stato di Mantova, Gridario Bastia, tomo 22, f. 20.
  3. ^ Cessione in proprietà al Comune di Mantova della Biblioteca Governativa e dell'annesso Museo Archeologico da parte del Ministero dell'Educazione con Atto notarile del 16 gennaio 1880, in Cesare Guerra, La "nuova" Biblioteca Teresiana di Mantova: Il restauro, p. 47.
  4. ^ Legge 27 marzo 1881, n. 114, articolo 1, in materia di "approvazione di alcuni contratti di vendita e di permuta di beni demaniali", comma 27
  5. ^ Ugo Bazzotti-Daniela Ferrari, Il Palazzo degli studi : appunti per una storia dell'istruzione superiore a Mantova : luoghi e vicende dal Collegio dei Gesuiti al Liceo Ginnasio Virgilio, Mantova, Palazzo Ducale, Sala Novanta, 8-27 ottobre 1991, Publi-Paolini Editore, Mantova 1998.
  6. ^ Cesare Guerra, La "nuova" Biblioteca Teresiana di Mantova: Il restauro, p. 47.
  7. ^ Biblioteca Teresiana
  8. ^ Per le notizie storiche è stato consultato il sito della Biblioteca Teresiana Biblioteca Teresiana Archiviato il 13 marzo 2014 in Internet Archive., Cesare Guerra, La "nuova" Biblioteca Teresiana di Mantova: Il restauro, Biblioteche oggi: rivista bimestrale di informazione ricerca e dibattito, marzo 2010, pp. 45-48, Irma Pagliari, Una biblioteca, tanti tesori, WUZ, La rivista del collezionista di libri, 2002, anno I, n. 2, pp. 46-50.
  9. ^ Chiara Pinotti, Le origini e le prime vicende della Biblioteca pubblica di Mantova, "Atti e memorie del Museo del Risorgimento di Mantova", 14, 1977.
  10. ^ Chiara Pinotti, Riforme culturali a Mantova nella seconda metà del Settecento, in Mantova nel Settecento, Milano 1983, p. 95.
  11. ^ Biblioteca Comunale di Mantova, Atti dell'archivio antico della biblioteca, prot. 38.
  12. ^ a b Teresiana - Storia della Biblioteca, su bibliotecateresiana.it. URL consultato il 13 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 13 marzo 2014).
  13. ^ Irma Pagliari, Una biblioteca, tanti tesori, p. 47.
  14. ^ Visita alla Teresiana del sindaco di Mantova Nicola Sodano, giugno 2013
  15. ^ In occasione della riapertura della biblioteca è pubblicato dall'Editore Publi Paolini di Mantova e curato da Cesare Guerra, responsabile della Biblioteca Comunale Teresiana, Biblioteca Comunale Teresiana. Fra storia e futuro, un volume di documenti, fotografie, studi aggiornati sulla storia della biblioteca, sulle sue collezioni, sui lavori di ristrutturazione.
  16. ^ All'interno della biblioteca viene allestita, a cura di Pasquale Di Viesti e Andrea Canova, una mostra sugli incunaboli del Quattrocento e pubblicato il catalogo La tipografia a Mantova nel Quattrocento, Publi Paolini, Mantova 2014.
  17. ^ Pasquale Di Viesti-Cesare Guerra, La biblioteca digitale della Teresiana di Mantova, in "Civiltà mantovana", Rivista bimestrale, primavera 2012, pp. 153-158.
  18. ^ Biblioteca Teresiana - Polironiani
  19. ^ Biblioteca Teresiana - Manoscritti Ebraici
  20. ^ Biblioteca Teresiana - Stampe
  21. ^ Archivio Digitale Ebraico
  22. ^ Biblioteca Teresiana - Periodici

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • a cura di Cesare Guerra, Biblioteca Comunale Teresiana. Fra storia e futuro, Publi Paolini Editore, Mantova, marzo 2014, ISBN 978-88-95490-67-0
  • a cura di Andrea Canova, Pasquale Di Viesti, La tipografia a Mantova nel Quattrocento, Publi Paolini, Mantova, marzo 2014, ISBN 978-88-95490-68-7
  • Pasquale Di Viesti-Cesare Guerra, La biblioteca digitale della Teresiana di Mantova, in "Civiltà mantovana", Rivista bimestrale, primavera 2012, pp. 153–158.
  • Cesare Guerra, La "nuova" Biblioteca Teresiana di Mantova: Il restauro, Biblioteche oggi: rivista bimestrale di informazione ricerca e dibattito, marzo 2010, pp. 45–48
  • Carlo Federici, La "nuova" Biblioteca Teresiana di Mantova: Il piano di conservazione del materiale librario e documentario, "Biblioteche oggi: rivista bimestrale di informazione ricerca e dibattito, marzo 2010, pp. 49-51.
  • Chiara Pinotti, Le origini e le prime vicende della Biblioteca pubblica di Mantova, "Atti e memorie del Museo del Risorgimento di Mantova", 14, 1977.
  • Chiara Pinotti, Riforme culturali a Mantova nella seconda metà del Settecento, in Mantova nel Settecento, Milano 1983, pp. 92–97.
  • Ugo Bazzotti-Daniela Ferrari, Il Palazzo degli studi : appunti per una storia dell'istruzione superiore a Mantova : luoghi e vicende dal Collegio dei Gesuiti al Liceo Ginnasio Virgilio, Mantova, Palazzo Ducale, Sala Novanta, 8-27 ottobre 1991, Publi-Paolini Editore, Mantova 1998.
  • Emanuela Costanzo, La Biblioteca comunale di Mantova: fondazione e primi sviluppi nella Lombardia austriaca, relatore Giorgio Montecchi, Tesi di laurea, Milano 1990-91.
  • Emanuela Costanzo, La fondazione della biblioteca comunale di Mantova, in "Civiltà Mantovana", 1994, n. 11, pp. 70–83.
  • Roberto Navarrini, Le carte Acerbi nella Biblioteca Teresiana di Mantova: inventario, Roma: Ministero per i beni e le attività culturali, Direzione generale per gli archivi, 2002.
  • Irma Pagliari, Una biblioteca, tanti tesori, WUZ, La rivista del collezionista di libri, 2002, anno I, n. 2, pp. 46–50.
  • Giulia Maria Tosato, I cataloghi antichi della Biblioteca Teresiana di Mantova: un'indagine condotta sui documenti dell'archivio storico (PDF), in Biblioteche oggi, n. 5, giugno 2007, pp. 45–50.
  • Giulia Maria Tosato, I cataloghi della biblioteca comunale teresiana di Mantova, dalla fondazione (1780) al passaggio al Comune (1881), Tesi di laurea di Giulia Maria Tosato, relatore Elisa Grignani, correlatore Giovanni Galli, Parma: Università degli Studi, 2005-2006
  • Giovanni Varelli, I codici ed i frammenti musicali del fondo polironiano della Biblioteca comunale Teresiana di Mantova, Tesi di laurea di Giovanni Varelli; relatore Giacomo Baroffio; correlatore Marco D'Agostino, Tesi datt. - Pavia: Universita degli Studi, 2007-2008
  • Benedusi Roberta, Il Convento di Sant'Agnese di Mantova e il fondo degli agostiniani della Biblioteca comunale teresiana, Tesi di laurea di Roberta Benedusi; referente scientifico: Giuseppa Zanichelli, Università degli Studi di Parma, Facoltà di Lettere e Filosofia, Mantova: Fondazione Banca Agricola Mantovana, [2004], Borsa di ricerca post laurea per l'anno 2003-2004.
  • Giovanni Ciaramelli, Di far uom poeta a suo dispetto: i nuptialia della Biblioteca comunale Teresiana e dell'Accademia Virgiliana 1502-1900, Mantova: Comune di Mantova, 2013.
  • Silvino Salgaro, I globi della Biblioteca Teresiana di Mantova, Postumia: annali del Museo d'arte moderna dell'Alto Mantovano, luglio 1989, edizione 1996, pp. 119–138.
  • Gavazzoni Alessandra, I fondi speciali della Biblioteca Teresiana di Mantova, Tesi di laurea di Alessandra Gavazzoni; relatore Arnaldo Ganda; correlatrice Federica Dallasta, Università degli studi di Parma, Parma 2007-2008.
  • Caterina Tarlazzi, Il manoscritto 469 della Biblioteca Teresiana di Mantova e Alchero "di Clairvaux" , Padova: Il Poligrafo, da: Medioevo: Rivista di storia della filosofia medievale, n. 35, 2010.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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