Bombardamenti di Vicenza

Voce principale: Storia di Vicenza.
Bombardamenti di Vicenza
parte della Campagna d'Italia
Viale Roma a Vicenza dopo un'incursione aerea
DataDicembre 1943-Aprile 1945
LuogoVicenza
TipoBombardamento aereo strategico
ObiettivoDistruggere la stazione ferroviaria e l’aeroporto di Vicenza
Forze in campo
Eseguito daBandiera degli Stati Uniti USAAF
Bandiera del Regno Unito RAF
Ai danni diBandiera della Repubblica Sociale Italiana Repubblica Sociale Italiana
Bilancio
Perdite civili1.000 morti
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Durante gli ultimi due anni della seconda guerra mondiale, Vicenza subì numerose incursioni aeree da parte delle forze aeree angloamericane, aventi come obiettivo il suo scalo ferroviario ed il suo aeroporto. Le incursioni provocarono anche ingenti danni al patrimonio edilizio e storico della città, ed un elevato numero di vittime tra la popolazione civile.

Cronologia dei principali bombardamenti[modifica | modifica wikitesto]

25 dicembre 1943[modifica | modifica wikitesto]

Primo bombardamento di Vicenza. alle h. 10:59 20 bombardieri della 15ª USAAF attaccarono l’aeroporto, ma molte bombe caddero sul centro abitato, colpendo le contrade di San Bortolo e San Francesco e provocando 31 vittime civili (di cui 5 bambini e 3 adolescenti).[1][2] Nessun bombardiere venne abbattuto.

28 dicembre 1943[modifica | modifica wikitesto]

Incursione da parte di 17 bombardieri della 15ª USAAF, con obiettivo lo scalo ferroviario. Parte delle bombe colpì i quartieri sudorientali della città, provocando 41 vittime (di cui 3 bambini) tra la popolazione civile.[3][4] Parecchi bombardieri vennero danneggiati ed abbattuti dalla contraerea tempestivamente fatta arrivare dai Tedeschi.

26 marzo 1944[modifica | modifica wikitesto]

Incursione da parte di 78 bombardieri della RAF, con obiettivo lo scalo ferroviario. Bombe caddero anche sui quartieri meridionali della città, provocando 14 vittime civili.[3][5]

2 aprile 1944[modifica | modifica wikitesto]

Incursione da parte di 50 bombardieri della RAF, con obiettivo lo scalo ferroviario. Fu colpita anche la città (tra gli altri, subì danni l'ospedale psichiatrico), con 26 vittime civili.[3][6]

14 maggio 1944[modifica | modifica wikitesto]

Incursione da parte di 150 bombardieri della 15ª USAAF, che sganciarono 1300 bombe con obiettivo lo scalo ferroviario. Molte bombe caddero sulla città, provocando ingenti danni al patrimonio artistico e causando 56 vittime civili (di cui 2 bambini ed 1 adolescente).[3][7][8][9]

(Pausa da Maggio a Novembre 1944)[modifica | modifica wikitesto]

I notevoli danni causati alla popolazione ed al patrimonio artistico della città, dovuti alla scarsa precisione dei bombardamenti, vennero fatti presente ai comandi alleati dai responsabili del C.L.N. di Vicenza. Il messaggio venne recepito e per i 6 mesi successivi si registrarono solo mitragliamenti e qualche isolato bombardamento da parte di caccia bombardieri. Gli alleati tuttavia avevano posto la condizione che la Resistenza si sarebbe impegnata a sabotare la stazione e l'aeroporto. Questo avvenne solo marginalmente nel semestre, pertanto a Novembre 1944, in vista dell'offensiva finale, gli alleati ripresero i bombardamenti.

17 novembre 1944[modifica | modifica wikitesto]

Incursione da parte di 38 bombardieri della RAF, che sganciarono 106 tonnellate di bombe sull'aeroporto. Cinque vittime tra i civili.[3]

18 novembre 1944[modifica | modifica wikitesto]

Incursione da parte dell’USAAF: vennero sganciate 304 tonnellate di bombe, con obiettivo l’aeroporto. Si tratta dell’incursione più sanguinosa subita da Vicenza: le vittime civili furono almeno 317 (secondo il bilancio ufficiale) di cui 10 bambini e 3 adolescenti, ma alcune stime pongono il numero dei morti a 500.[3][10][11][12][13] L'attacco comprese anche il lancio di 25.000 "bombe a spillo" allo scopo di colpire i numerosi lavoratori (civili) che stavano riparando i danni alla pista causati dal bombardamento della sera precedente.

4 gennaio 1945[modifica | modifica wikitesto]

Incursione da parte dell’USAAF, con obiettivo lo scalo ferroviario. Due vittime civili.[14]

28 febbraio 1945[modifica | modifica wikitesto]

Incursione da parte della 15a USAAF, con obiettivo lo scalo ferroviario. Fu colpito anche il centro abitato, con 16 vittime civili.[14][15]

18 marzo 1945[modifica | modifica wikitesto]

Incursione da parte di 73 bombardieri della RAF, con obiettivo lo scalo ferroviario. Bombe colpirono anche la città, incendiando il tetto della Basilica Palladiana e causando cinque vittime civili.[14][16] Molti edifici civili vennero distrutti a causa dell'errato lancio di uno dei puntatori che doveva indicare il bersaglio, che invece cadde in pieno centro abitato.

26 e 28 aprile 1945[modifica | modifica wikitesto]

Ultime due incursioni aeree su Vicenza, a poche ore dalla liberazione della città, che causano in totale 34 vittime civili (di cui 11 bambini e 5 adolescenti).[17]

Bilancio[modifica | modifica wikitesto]

Il patrimonio urbano di Vicenza subì ingenti danni in conseguenza dei bombardamenti. Tra i monumenti e gli edifici storici, subirono gravi danni il Duomo, la basilica dei Santi Felice e Fortunato, le chiese di San Gaetano, Santa Corona e San Filippo Neri, la Basilica Palladiana, l’Arco delle Scalette, la Ca’ d’Oro, il Palazzo Vescovile, il Palazzo Valmarana, il Palazzo Trissino, il Palazzo del Monte di Pietà e numerosi altri palazzi storici.[18] I teatri Verdi ed Eretenio furono distrutti e mai più ricostruiti.

Le vittime tra la popolazione civile furono un migliaio (altre fonti parlano di 2000 vittime).[19]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bombardate l’Italia: 1943
  2. ^ Bombardamento su Vicenza del 25 dicembre 1943, su ilterzonano.altervista.org. URL consultato il 27 febbraio 2022.
  3. ^ a b c d e f Bombardate l’Italia: 1944 (PDF), su rcslibri.it. URL consultato l'11 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2015).
  4. ^ Bombardamento su Vicenza del 28 dicembre 1943, su ilterzonano.altervista.org. URL consultato il 27 febbraio 2022.
  5. ^ Bombardamento su Vicenza del 26 marzo 1944, su ilterzonano.altervista.org. URL consultato il 27 febbraio 2022.
  6. ^ Bombardamento su Vicenza del 2 aprile 1944, su ilterzonano.altervista.org. URL consultato il 27 febbraio 2022.
  7. ^ Commemorazione a 70 anni dal bombardamento del 14 maggio 1944
  8. ^ 72^ Commemorazione delle vittime per il bombardamento del 1944 su Vicenza, su VicenzaToday. URL consultato il 27 febbraio 2022.
  9. ^ Bombardamento su Vicenza del 14 maggio 1944, su ilterzonano.altervista.org. URL consultato il 27 febbraio 2022.
  10. ^ Bombardamento su Vicenza del 18 novembre 1944, su ilterzonano.altervista.org. URL consultato il 27 febbraio 2022.
  11. ^ Stefani ripropone “il martirio di una città”
  12. ^ Bombardamento di Vicenza del 18 novembre 1944, su fabris-genealogia.it. URL consultato l'11 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 10 marzo 2016).
  13. ^ I bombardamenti sull’Italia nella Seconda Guerra Mondiale. (PDF), su unive.it. URL consultato l'11 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2020).
  14. ^ a b c Bombardate l’Italia: 1945 (PDF), su rcslibri.it. URL consultato l'11 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2015).
  15. ^ Bombardamento su Vicenza del 28 febbraio 1945, su ilterzonano.altervista.org. URL consultato il 27 febbraio 2022.
  16. ^ Bombardamento su Vicenza del 18 marzo 1945, su ilterzonano.altervista.org. URL consultato il 27 febbraio 2022.
  17. ^ Bombardamento su Vicenza del 26 aprile 1943, su ilterzonano.altervista.org. URL consultato il 27 febbraio 2022.
  18. ^ VICENZA in "Enciclopedia Italiana", su treccani.it. URL consultato il 27 febbraio 2022.
  19. ^ Comune di Vicenza

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]