Borghese Petrucci

Borghese Petrucci (Siena, 1490Napoli, 1526) è stato un politico italiano, a capo della Signoria di Siena dal 1512 al 1516.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Insegna dei Petrucci

Borghese Petrucci appartenne alla famiglia omonima che nei secoli XV e XVI direttamente o per vie indirette influenzò profondamente la vita politica di Siena. Il padre e capostipite della stirpe di politici ed ecclesiastici senesi fu Pandolfo Petrucci, che con l'appoggio del fratello Giacomo resse il governo della Signoria fino al 1512[1]. Nel 1509 il figlio Borghese sposò Vittoria Piccolomini, nobildonna senese e nipote di papa Pio III[2].

Alla morte di Pandolfo, nel 1512, i maggiorenti senesi, vincolati da un patto segreto firmato cinque anni prima, dichiararono l'obbedienza ai due figli, il cardinale Alfonso – residente a Roma – e il primogenito Borghese Petrucci, trasferendo a quest'ultimo i poteri del padre. Ma il successore dimostrò di avere scarse capacità di governo e poca diplomazia nelle relazioni istituzionali. Nel novembre del 1515 Borghese si incontrò con papa Leone X a Bolsena, e lì gli venne chiesto dal pontefice di appoggiare le aspirazioni dei Medici sulla Toscana. Al diniego di Borghese, Leone X decise di proseguire il proprio viaggio con destinazione Bologna, rifiutandosi sdegnato di transitare per Siena e con l'intenzione di rivolgere altrove i propri favori[3]. Infatti nel marzo dell'anno successivo, dopo soli quattro anni di permanenza a capo della Signoria, per decisione del Papato Borghese venne cacciato dalla città toscana e sostituito dal cugino Raffaele Petrucci, allora vescovo di Grosseto e prossimo cardinale, a sua volta avvicendato da Fabio Petrucci, il figlio minore di Pandolfo[4].

La defenestrazione di Borghese ad opera di Leone X causò il risentimento del fratello, il cardinale Alfonso Petrucci, che ordì una congiura per uccidere il papa[5].

Borghese fu anche il padre della poetessa Aurelia Petrucci, autrice del celebre sonetto "Dove stà il tuo valor, Patria mia cara?", dedicato alle vicissitudini della città di Siena.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ La presa di Porto d’Ercole, pagg. 42-3 (PDF), su edizionecostadargento.it, Costa D’Argento. URL consultato il 29 settembre 2013.
  2. ^ (EN) Peta Motture, Michelle O’Malley (a cura di), Re-thinking Renaissance Objects: Design, Function and Meaning, su books.google.it, Wiley-Blackwell. URL consultato il 29 settembre 2013.
  3. ^ (EN) Fabrizio Nevola, Siena: Constructing the Renaissance City, su books.google.it, Yale University Press. URL consultato il 29 settembre 2013.
  4. ^ La presa di Porto d’Ercole, pag. 48 (PDF), su edizionecostadargento.it, Costa D’Argento. URL consultato il 29 settembre 2013.
  5. ^ Giovanni Battista Picotti, Petrucci, su treccani.it, Treccani. URL consultato il 29 settembre 2013.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]