Borgo Rivera

Borgo Rivera
Borgo della Rivera
Particolare della Fontana delle 99 cannelle, simbolo di Borgo Rivera
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Abruzzo
Provincia  L'Aquila
Città L'Aquila
CircoscrizioneI - L'Aquila Centro
QuartiereQuarto di San Giovanni
Data istituzioneXIII secolo
Codice postale67100
Superficie0,055 km²[1]
PatronoSan Vito
Giorno festivo15 giugno

Borgo Rivera (IPA: ['borgo ri'vɛra]), o anche Borgo della Rivera,[2] è un rione storico della città dell'Aquila, in Abruzzo, racchiuso all'interno delle mura urbiche medievali. La zona di Borgo Rivera rappresenta la parte più antica della città.[3]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Sigillo di Corrado IV

Borgo Rivera è situato nel luogo dove nacque il centro urbano unico tra Amiternum e Forcona. Il colle del borgo si chiamava Acquilis, Acculo o Acculae, per via delle numerose sorgenti che si trovavano in quest'area che fornivano acqua ai campi circostanti;[2] da qui nasce il nome della città, Aquila al tempo.[4] Acculae fu anche uno dei castelli che contribuì direttamente alla fondazione dell'Aquila;[5] in particolare è l'unico tra tutti ad essere situato in un'area attualmente all'interno delle mura, e dunque del centro storico cittadino.

Nel 1254, con l'atto conosciuto come Privilegium concessum de constructione Aquilae di Corrado IV di Svevia, questo luogo fu scelto come punto in cui fondare la nuova città, in chiave anti-feudale.[6]

Monumenti e luoghi di interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Facciata della chiesa di San Vito alla Rivera

Nel rione è presente anche la chiesa di San Giacomo della Rivera (o dello Spirito Santo), un edificio religioso sconsacrato interamente distrutto dal terremoto del 1703 e ricostruito in seguito in stile barocco.[10]

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

Una sala del MUNDA all'interno dell'ex mattatoio

La principale struttura civile di Borgo Rivera è l'ex mattatoio. Costruito nel XX secolo come centro per la macellazione e la preparazione delle carni, è rimasto inutilizzato a partire dagli anni '90. Il sisma del 2009 ha danneggiato l'edificio e a questo è seguita la ricostruzione, partita nel 2012 e conclusa nel 2015, e il conseguente spostamento provvisorio nell'ex mattatoio del Museo Nazionale d'Abruzzo (MUNDA), per via dell'inagibilità del castello cinquecentesco.[11]

Architetture militari[modifica | modifica wikitesto]

Porta Rivera

Il rione è cinto a ovest dalle mura cittadine, risalenti alla seconda fondazione della città nel XIII secolo. Proprio in Borgo Rivera è presente una delle porte che si aprono nelle mura, ovvero porta Rivera, di riferimento non solo per il borgo ma anche per tutto il quarto di San Giovanni. A livello architettonico la porta è un semplice arco a tutto sesto realizzato in pietra. La cinta muraria, anche in corrispondenza della porta, ha subito alcuni danni a causa del terremoto del 2009, ma questi sono stati poi riparati in seguito a un restauro che ha interessato tutte le mura.[12]

Altro[modifica | modifica wikitesto]

Il rione è conosciuto per la presenza, al suo interno, della fontana delle 99 cannelle, monumento simbolo della città dell'Aquila. Questa fontana fu costruita a partire dal 1272 su progetto di Tancredi da Pentima, ma è stata rimaneggiata più volte, con l'aggiunta di diverse cannelle.[13] Le pareti della fontana sono composte da conci in travertino bianchi e rossi, in quanto anticamente questi erano i due colori simbolo della città.

A Borgo Rivera è altresì presente il parco delle acque; si tratta un vasto giardino di circa 5 000 m2,[14] inaugurato nel 2016,[15] situato nei pressi della fontana delle 99 cannelle, che il parco alimenta attraverso le sue sorgenti.[15]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Borgo Rivera, su openstreetmap.org. URL consultato il 9 luglio 2021.
  2. ^ a b IL BORGO E LA FONTANA DELLA RIVERA: una storia d’acqua (PDF) [collegamento interrotto], su beniculturali.it. URL consultato il 18 dicembre 2020.
  3. ^ La via dei monasteri, su perdonanza-celestiniana.it. URL consultato il 18 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 9 gennaio 2021).
  4. ^ AQUILA, su treccani.it. URL consultato il 2 gennaio 2021.
  5. ^ Casalboni, pp. 65-93.
  6. ^ Sabatini.
  7. ^ Touring Club Italiano.
  8. ^ Regione Abruzzo, Chiesa di San Vito (PDF) [collegamento interrotto], su regioneabruzzo.it. URL consultato il 20 dicembre 2010.
  9. ^ San Vito alla Rivera, terminati i lavori di restauro, su ilcapoluogo.it. URL consultato il 9 luglio 2021.
  10. ^ a b c Antonini.
  11. ^ Michela Corridore, L'Aquila, da ex mattatoio a piccolo gioiello dell’edilizia museale, in Il Centro, 19 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2015).
  12. ^ L’Aquila, quasi completato il restauro delle mura, su ilcapoluogo.it. URL consultato il 9 luglio 2021.
  13. ^ FAI, La fontana delle 99 cannelle (PDF), su faiperlaquila.org. URL consultato l'08 dicembre 10 (archiviato dall'url originale il 19 dicembre 2013).
  14. ^ Parco delle acque (L'Aquila), su fondoambiente.it. URL consultato il 9 luglio 2021.
  15. ^ a b Il Parco delle Acque, dove è nata la città, su ilcapoluogo.it. URL consultato il 9 luglio 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Orlando Antonini, Architettura religiosa aquilana, Todi, Tau Editrice, 2010.
  • Andrea Casalboni, La fondazione della città di L'Aquila (PDF), in Eurostudium, gennaio-marzo 2014, pp. 65-93. URL consultato il 9 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2021).
  • Beatrice Sabatini, Locus qui dicitur Aquila, ISBN 978-02-4405106-8.
  • Touring Club Italiano, L'Italia - Abruzzo e Molise, Milano, Touring Editore, 2005.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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