Bosone il Vecchio

Bosone il Vecchio
Duca dei Franchi
conte del Vallese, conte di Arles e conte in Italia
Nascita800 circa
Morte855 circa

Bosone noto come Bosone il Vecchio (800 circa – 855 circa) fu un duca dei Franchi, conte del Vallese, conte di Arles ed anche conte in Italia.
Capostipite della dinastia Bosonide, dalla sua discendenza ebbero origine conti, duchi, abati e vescovi durante tutte l'epoca carolingia.

Origine[modifica | modifica wikitesto]

Dei suoi ascendenti non si hanno notizie, anche se alcuni lo indicano come figlio d'un tal Teodebaldo di Borgogna o d'Antibes, detto il Vecchio.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Della sua vita si hanno scarse notizie: secondo lo storico René Poupardin, esperto in Alto Medioevo, Bosone, nell'826, ricevette da Ludovico il Pio dei territori nei dintorni di Biella nella contea di Vercelli.[1] L'anno seguente, Bosone intervenne comme missus a Torino per una questione concernente i monaci dell'Abbazia di Novalesa.[2]

Bosone morì prima dell'855 poiché in questa data sua figlia, Teutberga, era passata sotto la tutela del fratello, Uberto del Vallese.[2]

Discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Della moglie di Bosone non si conoscono né gli ascendenti né il nome (ma secondo alcuni storici si chiamava Engeltrude[3]). Bosone il Vecchio da Engeltrude ebbe quattro figli:[3][4]

Secondo un'altra teoria tra i suoi figli c'era:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ René Poupardin - Le royaume de Provence sous les Carolingiens (855-933) - pp. 46,47
  2. ^ a b René Poupardin - Le royaume de Provence sous les Carolingiens (855-933) - p.47
  3. ^ a b c (EN) #ES Genealogia dei Bosonidi, Boson "l'Ancien"
  4. ^ (EN) Foundation for Medieval Genealogy : Nobiltà della provenza - BOSO
  5. ^ Monumenta Germaniae Historica, Reginonis Chronicon, p. 572.
  6. ^ (EN) Monumenta Germaniae Historica, tomus I: Annaliun Fuldentium Pars Tertia, pag. 376 Archiviato il 10 marzo 2016 in Internet Archive.
  7. ^ (EN) Monumenta Germaniae Historica, tomus I: Reginonis Chronicon, pag. 573 Archiviato il 22 gennaio 2016 in Internet Archive.
  8. ^ (EN) Monumenta Germaniae Historica, tomus I: Reginonis Chronicon, pag. 577 Archiviato il 29 novembre 2015 in Internet Archive.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Fonti primarie[modifica | modifica wikitesto]

Letteratura storiografica[modifica | modifica wikitesto]

  • René Poupardin, I regni carolingi (840-918), collana Storia del mondo medievale, vol. 2, 1999, pp. 583–635.
  • (FR) Christian Settipani, La Préhistoire des Capétiens, Première Partie: Mérovigiens, Carolingiens et Robertiens..
  • (EN) Pierre Riché, The Carolingians, a family who forged Europe.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]