Botteghe Oscure (periodico)

Botteghe oscure
StatoBandiera dell'Italia Italia
Linguaitaliano, francese e inglese; alternate, tedesco o spagnolo
Periodicitàsemestrale
Genererivista letteraria
Formato24 cm
FondatoreMarguerite Caetani
Fondazione1948
Chiusura1960
SedeRoma, Via delle Botteghe Oscure
DirettoreMarguerite Caetani
Redattore capoGiorgio Bassani
 

Botteghe Oscure è stata una rivista internazionale di letteratura pubblicata a Roma dal 1948 al 1959 con periodicità semestrale (primavera-autunno)[1].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La rivista prese il nome da via delle Botteghe Oscure, la strada di Roma dove si trova Palazzo Caetani, sede della redazione. Ne fu fondatrice la principessa Marguerite Caetani[2] la quale aveva già diretto a Parigi dal 1924 al 1932 la rivista di letteratura trimestrale Commerce; redattore capo fu lo scrittore Giorgio Bassani, con la collaborazione temporanea di Ben Johnson (1954) e di Eugene Walter (1956-58). La rivista, di solito molto voluminosa (in media 500 pagine a fascicolo) presentava articoli in ben cinque lingue (italiano, francese, inglese e, a fascicoli alternati, tedesco e spagnolo). Dalle statistiche elaborate da Archibald MacLeish nel fascicolo XX della rivista (1958) si ricava che avevano collaborato fino ad allora a Botteghe Oscure 568 scrittori, di 20 diverse nazionalità e 5 lingue (il 50% degli articoli in lingua inglese; il 20% in italiano, il 20% in francese, 5% in tedesco e 5% in spagnolo)[3].

Oltre al cosmopolitismo, caratteristica di Botteghe Oscure fu quella di far conoscere autori ancora poco noti. Sono stati pubblicati, per esempio, testi di Wystan Hugh Auden, Wallace Stevens, Dylan Thomas, Truman Capote, Marianne Moore, Octavio Paz, Günter Grass, Carlos Fuentes, Italo Calvino, Albert Camus, Mario Soldati, Tommaso Landolfi, Rocco Scotellaro, André Malraux. Fra le opere pubblicate per la prima volta sulla rivista basterà citare La veglia all'alba di James Agee, alcuni capitoli de Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Le ceneri di Gramsci e Picasso di Pier Paolo Pasolini, Beatrice Cenci di Alberto Moravia, Il mondo è una prigione di Guglielmo Petroni, La casa di via Valadier di Carlo Cassola, La giacca verde di Mario Soldati, Do not go gentle into that good night di Dylan Thomas e Henderson the Rain King di Saul Bellow.

Marguerite Caetani

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Botteghe Oscure (1948-1960), su :: C.I.R.C.E. :: catalogo informatico riviste culturali europee. URL consultato il 22 ottobre 2023.
  2. ^ LA REGINA DI ' BOTTEGHE OSCURE' - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it, 10 febbraio 1996. URL consultato il 22 ottobre 2023.
  3. ^ "Botteghe Oscure", Index: 1948-1957: books and pamphlets issued by the review. Introduction by Alan Pryce-Jones. Preface by Archibald MacLeish. Introduzione di Guglielmo Petroni, Roma, Tip. So Grafico, 1958

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Marguerite Caetani, An anthology of new italian writers. Edited by Marguerite Caetani and selected from the pages of the review Botteghe oscure: distributed in the United States by New directions, Roma: Ed. Botteghe Oscure, 1950
  • Stefania Valli (a cura di), La rivista Botteghe oscure e Marguerite Caetani: la corrispondenza con gli autori italiani, 1948-1960, Roma: L'Erma di Bretschenider, 2000, ISBN 88-8265-092-8
  • Jacqueline Risset (a cura di), La rivista Botteghe oscure e Marguerite Caetani: la corrispondenza con gli autori stranieri, 1948-1960, Roma: L'Erma di Bretschneider, 2007
  • Giorgio Bassani, Marguerite Caetani, Sarà un bellissimo numero: carteggio 1948-1959, a cura di Massimiliano Tortora, Roma, Edizioni di storia e letteratura, 2011
  • Domenico Scarpa, Paradossale classicismo: «Botteghe Oscure» e «Paragone Letteratura», in Francesco Bortolotto, Eleonora Fuochi, Davide Antonio Paone e Federica Parodi (a cura di), Sistema periodico. Il secolo interminabile delle riviste, Bologna, Pendragon, 2018, pp. 137-158.
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