Bruno Oscar Schmidt

Bruno Oscar Schmidt
Nazionalità Bandiera del Brasile Brasile
Altezza 185 cm
Peso 87 kg
Beach volley
Carriera
Tornei internazionali FIVB
Anni Partner Tornei
Legenda
Anni: anche non consecutivi di sodalizio col partner;
Tornei: numero dei tornei internazionali FIVB (Giochi olimpici, campionati mondiali e tappe del world tour/world league) disputati e vinti a livello senior.
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Olimpiadi 1 0 0
Mondiali 1 0 0
Mondiali juniores 1 0 0

Per maggiori dettagli vedi qui

Statistiche aggiornate all'8 luglio 2013

Bruno Oscar Schmidt (Brasilia, 6 ottobre 1986) è un giocatore di beach volley brasiliano.

È nipote di Oscar Schmidt, ex cestista di alto livello e del giornalista Tadeu Schmidt[1].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Ha debuttato nel circuito professionistico internazionale il 26 settembre 2007 a Fortaleza, in Brasile, in coppia con Joao Maciel piazzandosi in 25ª posizione. Il 16 giugno 2013 ha ottenuto la sua prima e finora unica vittoria in una tappa del World tour a L'Aia, nei Paesi Bassi, insieme a Pedro Solberg Salgado.

Ha partecipato a tre edizioni dei campionati mondiali ottenendo come miglior risultato il quinto posto a Stare Jabłonki 2013 in coppia con Pedro Solberg Salgado.

Nei campionati iridati juniores ha conquistato una medaglia d'oro a Mysłowice 2006 con Pedro Solberg Salgado.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Giochi olimpici[modifica | modifica wikitesto]

Campionati mondiali[modifica | modifica wikitesto]

Campionati mondiali juniores[modifica | modifica wikitesto]

World tour[modifica | modifica wikitesto]

  • 6 podi: 1 primo posto, 3 secondi posti e 2 terzi posti

World tour - vittorie[modifica | modifica wikitesto]

Data Località Nazione in coppia con
16 giugno 2013 L'Aia Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi Pedro Solberg Salgado

World tour - trofei individuali[modifica | modifica wikitesto]

  • 1 volta giocatore più migliorato: nel 2010

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Mario Salvini, Bruno Oscar Schmidt, il beach nel nome dello zio, in La Gazzetta dello Sport, 20 febbraio 2010. URL consultato il 5 luglio 2013.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]