Ca' d'Oro (Vicenza)

Palazzo da Schio
detto Ca' d'oro
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneVeneto
LocalitàVicenza
Indirizzocorso Palladio 147
Coordinate45°32′54.32″N 11°32′48.26″E / 45.548423°N 11.546738°E45.548423; 11.546738
Informazioni generali
CondizioniIn uso
CostruzioneTrecento
Stilegotico fiorito e primo rinascimento
Realizzazione
CommittenteFamiglia da Schio

Palazzo Caldogno Dal Toso Franceschini Da Schio, meglio noto come Ca' d'oro, è un palazzo nobiliare di Vicenza, collocato lungo Corso Palladio, a fianco della Chiesa di San Gaetano.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il palazzo fu eretto nel Trecento dalla famiglia Caldogno e completato in stile tardogotico nel 1477 circa dalla famiglia Dal Toso, la quali ampliò l'edificio sul retro e completò il cortile verso il 1500[1].

Il piano terreno fu risistemato da Lorenzo da Bologna, autore del ricco portale in forme lombardesche con bassorilievi raffiguranti candelabri, cornucopie, maschere grottesche, animali fantastici e foglie di acanto. L'atrio e l'interno furono ristrutturati sul finire del Settecento. Gli affreschi policromi che ricoprivano la facciata andarono quasi del tutto perduti durante i bombardamenti nella Seconda guerra mondiale. I pochi resti rimasti e le testimonianze documentarie e fotografiche fanno pensare che le decorazioni raffigurassero scene ambientate al tempo delle Crociate.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Nell'atrio e nel cortile è collocato il piccolo lapidario raccolto dal conte Giovanni da Schio (1798-1868), comprendente anfore vinarie e olearie di epoca romana, epigrafi in lingua latina e in lingua venetica, pietre miliari del IV secolo d.C. e un sarcofago di marmo greco del V secolo, il sarcofago della vergine Macrina datato tra il V e il VI secolo a.C., celebrante questa donna virtuosa con un'iscrizione che è un acrostico in esametri. Sono anche presenti un fusto di colonna romana proveniente dal Teatro Berga e la stele del capsarius Terenzio (fabbricante di cassette o addetto alla milizia imperiale romana. Si tratta di una stele del I secolo d.C.). Nel cortile interno, sul muro a destra entrando, si trova raffigurata una testa di panduro (secolo XVIII).[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Franco Barbieri e Renato Cevese, Vicenza, ritratto di una città, Vicenza, Angelo Colla editore, 2004, ISBN 88-900990-7-0
  • Giorgio Trivelli, Il Palazzo Da Schio, Ca' d'Oro di Vicenza; Ca' d'Oro edizioni, Vicenza, 2019.

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