Campiere

Il campiere, in Italia, era una guardia campestre ovvero una guardia privata di una tenuta agricola.

Rispondeva del suo operato al gabellotto in primis e indirettamente al proprietario latifondista.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Figura tipica della Sicilia dell'XIX secolo, invero erano presenti nelle zone agricole di tutta Italia, ma in forma temporanea: uomini di fiducia del proprietario, del mezzadro o dell'affittuario, perlopiù disarmati, controllavano, in ronda o da postazioni sopraelevate, le coltivazioni nel periodo prossimo alla raccolta, per prevenire furti, danneggiamenti e incendi dolosi delle messi mature.

Lo scrittore catanese Giovanni Verga menziona i campieri nelle sue opere. L'autore nella novella Libertà tratta della rivolta contadina del 1860 a Bronte (Catania). Dalla folla che "spumeggiava e ondeggiava davanti al casino dei galantuomini" si odono queste grida:" A te prima barone! che hai fatto nerbare la gente dai tuoi campieri!". Più oltre Verga aggiunge: "La baronessa aveva fatto barricare il portone: travi, carri di campagna, botti piene, dietro; e i campieri che sparavano dalle finestre per vender cara la pelle".

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]