Campionati mondiali di lacrosse

Campionato mondiale di lacrosse
Sport Lacrosse
TipoNazioni
OrganizzatoreWorld Lacrosse
TitoloCampione del Mondo
CadenzaQuadriennale
Aperturasettembre
FormulaGirone all'italiana A/R
Storia
Fondazione1967
DetentoreStati Uniti

I campionati mondiali di lacrosse nacquero nel 1967 in Canada per celebrare il centenario del lacrosse, con l'avallo da World Lacrosse.

Sette anni dopo, l'Australia celebrò il proprio centenario del lacrosse e gli Stati Uniti schierarono una squadra all-star per competere in un torneo internazionale a inviti.

Fu così che nacque l'idea di disputare una Coppa del Mondo a cadenza quadriennale. La coppa in argento che viene assegnata al vincitore non ha mai lasciato il Nord America da quando è iniziato il torneo, con gli USA vincitori in dieci occasioni e il Canada nelle altre tre.

Mondiale 2002[modifica | modifica wikitesto]

L'edizione del 2002 si svolse a Perth, in Australia, e vide la vittoria della squadra USA seguita dalle squadre di Canada e Australia. L'Italia non partecipò a questa edizione dei mondiali non essendoci ancora squadre che praticassero il lacrosse in Italia. Tuttavia, una rappresentanza sportiva denominata "Italy United", formata esclusivamente da giocatori oriundi, partecipò al "International Open Tournament", torneo internazionale di lacrosse che si svolgeva a Perth negli stessi giorni in cui si svolgevano i campionati mondiali. Promotore dell'iniziativa, nonché capitano e allenatore della squadra, fu il regista italo-americano Robert Corna, primo atleta a praticare il lacrosse in Italia e a promuoverne la diffusione a livello nazionale. Questa è stata in assoluto la prima partecipazione ad un torneo internazionale di una squadra di Lacrosse riconducibile all'Italia[1].

Mondiale 2006[modifica | modifica wikitesto]

L'edizione del 2006 vide una partecipazione record di ventuno nazioni. Il Canada sconfisse in finale gli USA per 15–10 a London (Canada). Geoff Snider del Canada fu nominato miglior giocatore del torneo. La nazionale italiana, formata però esclusivamente da giocatori oriundi, si classificò 10ª.

Mondiale 2010[modifica | modifica wikitesto]

L'edizione 2010 si è svolta a Manchester, Inghilterra e ha visto l'allargamento della competizione a 30 compagini nazionali. Un regolamento piuttosto complicato ha permesso l'assegnazione di una posizione finale per ogni rappresentativa.

La vittoria è andata agli USA che in finale hanno superato per 12-10 i rivali del Canada,conquistando così il loro 9º titolo iridato.

Presente anche l'Italia,protagonista di un'ottima prestazione oltre ogni aspettativa.

Dopo aver iniziato male la fase a gironi con due sconfitte, rispettivamente contro Repubblica Ceca (3-17) e Svezia (3-16), gli azzurri hanno battuto il Messico (12-3), qualificandosi al 3º posto nel girone.[2] Tuttavia, a causa della vittoria delle Bermuda sulla Danimarca per 11-8, l'Italia non è riuscita a piazzarsi tra le quattro migliori terze della fase eliminatoria ed è stata quindi relegata in Lower Division. Gli azzurri hanno pagato la peggior differenza reti nei confronti dei caraibici, qualificati grazie ad un gol allo scadere nella sfida contro gli scandinavi che ha condannato la rappresentativa tricolore al girone minore.

Inserita come testa di serie nel proprio raggruppamento, l'Italia ha in seguito realizzato una sorprendente "Winning Streak" battendo nell'ordine, Argentina (13-9), Danimarca (10-3) e Svizzera (7-6)[3] prima di arrendersi alla più forte nazionale della Slovacchia (4-10). La compagine azzurra ha poi superato la Lettonia per 13-8 chiudendo la rassegna al 19º posto.

Il torneo ha avuto grande risalto mediatico per la vicenda che ha visto coinvolta la nazionale degli Irochesi,impossibilitati a raggiungere l'Inghilterra a causa del rifiuto del governo britannico di accettare i passaporti della compagine dei nativi americani.[4] Il fatto ha scatenato un "caso diplomatico" che ha visto anche la mediazione di Hillary Clinton.

Tuttavia, la situazione non si è risolta in tempi brevi e gli Irochesi sono stati costretti a saltare la competizione iridata.

Classifica finale[modifica | modifica wikitesto]

  • 1. Bandiera degli Stati Uniti USA
  • 2. Bandiera del Canada Canada
  • 3. Bandiera dell'Australia Australia
  • 4. Bandiera del Giappone Giappone
  • 5. Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra
  • 6. Bandiera della Germania Germania
  • 7. Bandiera della Scozia Scozia
  • 8. Bandiera dei Paesi Bassi Olanda
  • 9. Bandiera dell'Irlanda Irlanda
  • 10. Bandiera della Svezia Svezia
  • 11. Bandiera del Galles Galles
  • 12. Bandiera della Finlandia Finlandia
  • 13. Bandiera della Rep. Ceca Repubblica Ceca
  • 14. Bandiera della Polonia Polonia
  • 15. Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda
  • 16. Bandiera della Spagna Spagna
  • 17. Bandiera della Slovacchia Slovacchia
  • 18. Bandiera di Bermuda Bermuda
  • 19. Bandiera dell'Italia Italia
  • 20. Bandiera della Lettonia Lettonia
  • 21. Bandiera dell'Austria Austria
  • 22. Bandiera di Hong Kong Hong Kong
  • 23. Bandiera della Svizzera Svizzera
  • 24. Bandiera della Norvegia Norvegia
  • 25. Bandiera della Corea del Sud Corea del Sud
  • 26. Bandiera della Danimarca Danimarca
  • 27. Bandiera della Francia Francia
  • 28. Bandiera dell'Argentina Argentina
  • 29. Bandiera del Messico Messico
  • 30. Irochesi

Finali di Piazzamento[modifica | modifica wikitesto]

  • Finale 29º posto - Bandiera del Messico Messico - Irochesi 1-0 (a tavolino)
  • Finale 27º posto - Bandiera della Francia Francia - Bandiera dell'Argentina Argentina 10-8
  • Finale 25º posto - Bandiera della Corea del Sud Corea del Sud - Bandiera della Danimarca Danimarca 12-10
  • Finale 23º posto - Bandiera della Norvegia Norvegia - Bandiera della Svizzera Svizzera 0-2
  • Finale 21º posto - Bandiera di Hong Kong Hong Kong - Bandiera dell'Austria Austria 8-9
  • Finale 19º posto - Bandiera della Lettonia Lettonia - Bandiera dell'Italia Italia 8-13
  • Finale 17º posto - Bandiera della Slovacchia Slovacchia - Bandiera di Bermuda Bermuda 12-7
  • Finale 15º posto - Bandiera della Spagna Spagna - Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda 5-23
  • Finale 13º posto - Bandiera della Rep. Ceca Repubblica Ceca - Bandiera della Polonia Polonia 21-3
  • Finale 11º posto - Bandiera del Galles Galles - Bandiera della Finlandia Finlandia 10-5
  • Finale 9º posto - Bandiera dell'Irlanda Irlanda - Bandiera della Svezia Svezia 15-8
  • Finale 7º posto - Bandiera dei Paesi Bassi Olanda - Bandiera della Scozia Scozia 10-11
  • Finale 5º posto - Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra - Bandiera della Germania Germania 14-9
  • Finale 3º posto - Bandiera del Giappone Giappone - Bandiera dell'Australia Australia 9-16
  • Finale 1º posto - Bandiera del Canada Canada - Bandiera degli Stati Uniti USA 10-12

Classifica Marcatori[modifica | modifica wikitesto]

La classifica marcatori è stata calcolata tramite un semplice sistema di punteggio, risultante dalla somma di gol e assist. Il totale ha formato il punteggio finale con cui ogni giocatore è stato collocato in classifica.

La vittoria è andata a Josh Coveleski (Polonia) con 43 punti.

Rank Giocatore Team Goal Assist Punteggio Totale
1 Josh Coveleski Bandiera della Polonia Polonia 35 8 43
2 Matt Walsh Bandiera dell'Irlanda Irlanda 24 16 40
3 Andrew Clayton Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda 28 10 38
4 Brian Hubschman Bandiera della Rep. Ceca Repubblica Ceca 17 17 34
5 Jordan McBride Bandiera della Scozia Scozia 27 7 34
6 Tim Fuchs Bandiera dell'Italia Italia 24 9 33
7 Kristian Prior Bandiera dell'Irlanda Irlanda 24 7 31
8 Scott Janssen Bandiera dei Paesi Bassi Olanda 16 15 31
9 Paul Simpson Bandiera del Galles Galles 18 13 31
10 Colin Jesien Bandiera della Polonia Polonia 20 9 29

Albo d'oro[modifica | modifica wikitesto]

Anno Luogo Campione Risultato Secondo posto
1967 Bandiera del Canada Toronto (Canada) Bandiera degli Stati Uniti USA n/a Bandiera dell'Australia Australia
1974 Bandiera dell'Australia Melbourne (Australia) Bandiera degli Stati Uniti USA Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra
1978 Bandiera dell'Inghilterra Stockport (Inghilterra) Bandiera del Canada Canada 17-16 (OT) Bandiera degli Stati Uniti USA
1982 Bandiera degli Stati Uniti Baltimora (USA) Bandiera degli Stati Uniti USA 22-14 Bandiera dell'Australia Australia
1986 Bandiera del Canada Toronto (Canada) Bandiera degli Stati Uniti USA 18-9 Bandiera del Canada Canada
1990 Bandiera dell'Australia Perth (Australia) Bandiera degli Stati Uniti USA 19-15 Bandiera del Canada Canada
1994 Bandiera dell'Inghilterra Manchester (Inghilterra) Bandiera degli Stati Uniti USA 21-7 Bandiera dell'Australia Australia
1998 Bandiera degli Stati Uniti Baltimora (USA) Bandiera degli Stati Uniti USA 15-14 (OT) Bandiera del Canada Canada
2002 Bandiera dell'Australia Perth (Australia) Bandiera degli Stati Uniti USA 18-15 Bandiera del Canada Canada
2006 Bandiera del Canada London (Canada) Bandiera del Canada Canada 15-10 Bandiera degli Stati Uniti USA
2010 Bandiera dell'Inghilterra Manchester (Inghilterra) Bandiera degli Stati Uniti USA 12-10 Bandiera del Canada Canada
2014 Bandiera degli Stati UnitiDenver (USA) Bandiera del Canada Canada 8-5 Bandiera degli Stati Uniti USA
2018 Bandiera d'Israele Netanya (Israele) Bandiera degli Stati Uniti USA 9-8 Bandiera del Canada Canada
2023 Bandiera degli Stati Uniti San Diego (USA) Bandiera degli Stati Uniti USA 10-7 Bandiera del Canada Canada

Classifica titoli mondiali[modifica | modifica wikitesto]

Squadra Vincitrice Finalista
Bandiera degli Stati Uniti USA 11 3
Bandiera del Canada Canada 3 7
Bandiera dell'Australia Australia 0 4

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Lacrosse World Championships 2002, su activityworkshop.net.
  2. ^ Christian Tugnoli, L'Italia batte il Messico e sogna, in Pianeta Sport, GEO Edizioni, luglio 2010. URL consultato il 24-7-2010.
  3. ^ Christian Tugnoli, La marcia dell'Italia ai Mondiali di Manchester, in Pianeta Sport, GEO Edizioni, luglio 2010. URL consultato il 24-7-2010.
  4. ^ Christian Tugnoli, Il pasticcio dei passaporti sul Mondiale degli irochesi, in Pianeta Sport, GEO Edizioni, luglio 2010. URL consultato il 24-7-2010.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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