Campionato europeo di calcio 2012

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Campionato europeo di calcio 2012
Mistrzostwa Europy w Piłce Nożnej 2012
Чемпіонат Європи з футболу 2012
Logo della competizione
Competizione Campionato europeo di calcio
Sport Calcio
Edizione 14ª
Organizzatore UEFA
Date 8 giugno - 1º luglio 2012
Luogo Bandiera della Polonia Polonia
Bandiera dell'Ucraina Ucraina
(8 città)
Partecipanti 16 (53 alle qualificazioni)
Impianto/i 8 stadi
Risultati
Vincitore Bandiera della Spagna Spagna
(3º titolo)
Finalista Bandiera dell'Italia Italia
Semi-finalisti Bandiera del Portogallo Portogallo
Bandiera della Germania Germania[1]
Statistiche
Miglior giocatore Bandiera della Spagna Andrés Iniesta[2]
Miglior marcatore Bandiera dell'Italia Mario Balotelli
Bandiera del Portogallo Cristiano Ronaldo
Bandiera della Russia Alan Dzagoev
Bandiera della Germania Mario Gómez
Bandiera della Croazia Mario Mandžukić
Bandiera della Spagna Fernando Torres (3)
Incontri disputati 31
Gol segnati 76 (2,45 per incontro)
Pubblico 1 440 846
(46 479 per incontro)
La Spagna festeggia il suo terzo titolo europeo, il secondo consecutivo
Cronologia della competizione
2008 2016

Il campionato europeo di calcio 2012 o UEFA EURO 2012 (in polacco Mistrzostwa Europy w Piłce Nożnej 2012; in ucraino Чемпіонат Європи з футболу 2012?, Čempionat Jevropy z futbolu 2012), noto anche come Polonia-Ucraina 2012, è stata la quattordicesima edizione dell'omonimo torneo, organizzato dall'UEFA.[3]

Svoltosi in Polonia e Ucraina dall'8 giugno al 1º luglio 2012,[4] si è concluso con la vittoria della Spagna, che ha battuto l'Italia per 4-0 nella finale disputata allo stadio Olimpico di Kiev, riconfermandosi campione d'Europa.

Questa edizione è stata l'ultima in cui sono state ammesse 16 squadre alla fase finale, in quanto l'UEFA ha stabilito l'allargamento a 24 nazionali a partire dal 2016, con l'edizione disputatasi in Francia.[5]

Qualificazioni[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Qualificazioni al campionato europeo di calcio 2012.

Polonia e Ucraina erano ammesse di diritto alla fase finale in quanto paesi organizzatori.[6] I rimanenti quattordici posti furono assegnati tramite un percorso di qualificazione che vide la partecipazione di 51 nazionali e lo svolgimento di 248 incontri tra l'11 agosto 2010 e il 15 novembre 2011. Il sorteggio dei gruppi di qualificazione alla fase finale si tenne a Varsavia, in Polonia, il 7 febbraio 2010, mentre il sorteggio per gli spareggi si tenne a Cracovia il 13 ottobre 2011. Esso era basato sul coefficiente UEFA e sul criterio delle teste di serie; ci fu quindi una suddivisione in due urne tra le quattro migliori e le quattro peggiori squadre. Le partite d'andata si giocarono l'11 novembre, mentre quelle di ritorno il 15 novembre.

Assegnazione[modifica | modifica wikitesto]

Le seguenti città vennero proposte dalle due federazioni:

La cerimonia d'apertura di Euro 2012, svoltasi l'8 giugno 2012 allo stadion Narodowy di Varsavia

La candidatura congiunta Polonia-Ucraina venne considerata interessante da molti come modo per concentrare l'attenzione su un'area dell'Europa che vanta numerosi appassionati di calcio, ma che è meno sviluppata rispetto all'Europa occidentale, sia per il gioco espresso sia in generale.

Questa fu però inizialmente ostacolata da numerose carenze infrastrutturali. Ad eccezione di Varsavia, Kiev, ed eventualmente Cracovia, nessuna delle altre città proposte vantava esperienza nell'accogliere grandi masse di visitatori per un lungo periodo. Le infrastrutture per i trasporti erano inoltre generalmente di basso livello; dopo la loro visita, gli stessi delegati UEFA si lamentarono pubblicamente del cattivo stato dei collegamenti tra Danzica e Leopoli. Bisogna infatti anche considerare le vaste distanze geografiche, che sfiorano i 2000 km, fra le città proposte dai due paesi europei.

Il verdetto fu immediato e non fu necessario alcun ballottaggio: a sorpresa furono scelte Polonia e Ucraina, che superarono la favorita candidatura italiana e quella di Croazia e Ungheria.

Negli ultimi giorni dell'ottobre 2010, vari organi d'informazione pubblicarono la notizia secondo la quale l'assegnazione della manifestazione a Ucraina e Polonia venne favorita dalla corruzione di almeno quattro delegati del comitato esecutivo dell'UEFA da parte di esponenti della federazione calcistica dell'Ucraina.

La notizia si basava su rilevazioni fatte da Spyros Marangos, ex tesoriere della federazione calcistica di Cipro, che dichiarò:

«Prima del 18 aprile 2007 ho notato strani movimenti. Sapevo che Surkis aveva un obiettivo: prendere l'Euro 2012 a tutti i costi. Uno ha preso 3,15 milioni di euro, gli altri tre hanno ricevuto due milioni a testa per un totale di 9,15 milioni. So che in Germania si parla anche di una quinta persona coinvolta ma per quest'ultima non ho le prove. A sostegno delle accuse ho tre documenti, già uno solo è sufficiente per aprire il caso, ma anche tre testimoni. Uno ha seguito i movimenti delle persone coinvolte, gli altri possono confermare le somme pagate dopo il voto di Cardiff. Sono pronto a dare tutte le informazioni, ma qui a Cipro, solo in presenza del mio avvocato e di un'autorità pubblica di Cipro. Perché devo garantirmi e perché il reato è avvenuto qui. Voglio che ci sia giustizia.[7]»

Stadi[modifica | modifica wikitesto]

La lista delle otto città che ospitarono le partite dell'Europeo 2012 fu ufficializzata dall'UEFA in una riunione a Bucarest il 14 maggio 2009, precisando che "ciascuna delle due nazioni può contare su un massimo di quattro stadi".

Il comitato esecutivo dell'UEFA aveva stabilito che la conferma della sede della finale a Kiev e degli stadi di Donec'k, Leopoli e Charkiv sarebbe stata decisa in via definitiva solo se fossero state rispettate determinate condizioni entro il 30 novembre 2009.[4]

Dopo tale termine, il 12 dicembre 2009 la UEFA confermò tutti e quattro gli stadi ucraini, compresa la finale a Kiev, pur restando vigile sullo stato delle infrastrutture.[8]

Varsavia Breslavia Danzica Poznań
Stadio Nazionale di Varsavia Stadion Miejski PGE Arena Gdańsk Stadion Miejski
Capacità: 58 145 Capacità: 42 771 Capacità: 43 615 Capacità: 43 269
Campionato europeo di calcio 2012 (Polonia)
Campionato europeo di calcio 2012 (Ucraina)
Kiev Donec'k Charkiv Leopoli
Stadio Olimpico di Kiev Donbas Arena Stadio Metalist Arena L'viv
Capacità: 70 050 Capacità: 52 187 Capacità: 40 003 Capacità: 34 915

Squadre partecipanti[modifica | modifica wikitesto]

Pr. Squadra Data di qualificazione certa Partecipante in quanto Partecipazioni precedenti al torneo
1 Bandiera della Polonia Polonia 18 aprile 2007 Rappresentativa della nazione co-organizzatrice della fase finale 1 (2008)
2 Bandiera dell'Ucraina Ucraina 18 aprile 2007 Rappresentativa della nazione co-organizzatrice della fase finale -
3 Bandiera della Germania Germania 2 settembre 2011 1ª classificata nel gruppo A di qualificazione 10 (1972, 1976, 1980, 1984, 1988, 1992, 1996, 2000, 2004, 2008)[9]
4 Bandiera dell'Italia Italia 6 settembre 2011 1ª classificata nel gruppo C di qualificazione 7 (1968, 1980, 1988, 1996, 2000, 2004, 2008)
5 Bandiera della Spagna Spagna 6 settembre 2011 1ª classificata nel gruppo I di qualificazione 8 (1964, 1980, 1984, 1988, 1996, 2000, 2004, 2008)
6 Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi 6 settembre 2011 1ª classificata nel gruppo E di qualificazione 8 (1976, 1980, 1988, 1992, 1996, 2000, 2004, 2008)
7 Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra 7 ottobre 2011 1ª classificata nel gruppo G di qualificazione 7 (1968, 1980, 1988, 1992, 1996, 2000, 2004)
8 Bandiera della Russia Russia 11 ottobre 2011 1ª classificata nel gruppo B di qualificazione 9 (1960, 1964, 1968, 1972, 1988, 1992, 1996, 2004, 2008)[10]
9 Bandiera della Grecia Grecia 11 ottobre 2011 1ª classificata nel gruppo F di qualificazione 3 (1980, 2004, 2008)
10 Bandiera della Danimarca Danimarca 11 ottobre 2011 1ª classificata nel gruppo H di qualificazione 7 (1964, 1984, 1988, 1992, 1996, 2000, 2004)
11 Bandiera della Francia Francia 11 ottobre 2011 1ª classificata nel gruppo D di qualificazione 7 (1960, 1984, 1992, 1996, 2000, 2004, 2008)
12 Bandiera della Svezia Svezia 11 ottobre 2011 Migliore tra le seconde classificate di ogni gruppo di qualificazione 4 (1992, 2000, 2004, 2008)
13 Bandiera della Croazia Croazia 15 novembre 2011 Vincitrice dello spareggio di qualificazione 3 (1996, 2004, 2008)
14 Bandiera della Rep. Ceca Rep. Ceca 15 novembre 2011 Vincitrice dello spareggio di qualificazione 7 (1960, 1976, 1980, 1996, 2000, 2004, 2008)[11]
15 Bandiera dell'Irlanda Irlanda 15 novembre 2011 Vincitrice dello spareggio di qualificazione 1 (1988)
16 Bandiera del Portogallo Portogallo 15 novembre 2011 Vincitrice dello spareggio di qualificazione 5 (1984, 1996, 2000, 2004, 2008)

Nota bene: nella sezione "partecipazioni precedenti al torneo" le date in grassetto indicano che la nazione ha vinto quella edizione del torneo, mentre le date in corsivo indicano l'edizione ospitata da una determinata squadra.

Convocazioni[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Convocazioni per il campionato europeo di calcio 2012.
Risultati delle nazioni partecipanti.

Le liste ufficiali, composte da 23 giocatori di cui 3 portieri, dovevano essere presentate all'UEFA entro il 29 maggio 2012.[12] Nel caso un giocatore tra i convocati s'infortuni seriamente prima della partita d'esordio della propria squadra e per questo non possa disputare la fase finale dell'Europeo, può essere sostituito da un altro giocatore.[13]

Prima dell'inizio della rassegna europea, molti giocatori hanno dovuto rinunciare alla convocazione causa infortunio. Tra i giocatori più importanti, l'italiano Giuseppe Rossi salta l'europeo per l'infortunio al ginocchio riportato ad aprile 2012;[14] il vice-capitano dell'Inghilterra Frank Lampard, il 30 maggio 2012 a causa di un infortunio in allenamento alla coscia deve rinunciare all'europeo. Jordan Henderson, giovane centrocampista del Liverpool prenderà il suo posto;[15] Il 15 dicembre l'attaccante della Spagna e del Barcelona David Villa riporta la frattura della tibia della gamba sinistra che gli impedisce di partecipare alla competizione;[16] I calciatori russi Vasilij Berezuckij e Roman Šiškin sono stati esclusi rispettivamente il 20 e il 24 maggio, il primo per un infortunio alla coscia[17] e il secondo per problemi gastrointestinali.[18] Vengono sostituiti rispettivamente da Roman Šaronov (che era già tra i 26 pre-convocati) e Kirill Nababkin;[19] Il 29 maggio l'allenatore danese Olsen rimpiazza il portiere Thomas Sørensen, infortunato alla schiena, con Kasper Schmeichel;[20] Il 23 maggio, il centrocampista portoghese Hugo Viana prende il posto di Carlos Martins per infortunio;[21] Il 26 maggio il giocatore dell'Irlanda Paul Green sostituisce l'infortunato Keith Fahey,[22] mentre il 29 maggio Kevin Foley è rimpiazzato da Paul McShane;[23] L'attaccante croato Ivica Olić il 4 giugno lascia la squadra per infortunio e viene sostituito da Nikola Kalinić.[24] Il 7 giugno anche Ivo Iličević lascia per infortunio, al posto suo viene convocato il difensore Šime Vrsaljko;[25] il portiere ucraino Oleksandr Šovkovs'kyj è costretto a saltare la manifestazione per infortunio, venendo sostituito da Andrij Pjatov;[26] per la Francia saltano l'europeo Younes Kaboul per infortunio,[27] e Loïc Rémy;[28] per l'Inghilterra invece il 25 maggio John Ruddy viene sostituito da Jack Butland dopo essersi rotto un dito.[29] Il 28 maggio anche Gareth Barry viene escluso per infortunio e sostituito da Phil Jagielka.[30] Il 3 giugno l'infortunato Gary Cahill viene sostituito da Martin Kelly.[31]

Arbitri e ufficiali di bordo campo[modifica | modifica wikitesto]

Arbitri[modifica | modifica wikitesto]

Nazione Arbitri Assistenti Arbitri di porta
Bandiera della Turchia Turchia Cüneyt Çakır Bahattin Duran Tarik Ongun Hüseyin Göçek Bülent Yildirim
Bandiera della Svezia Svezia Jonas Eriksson Stefan Wittberg Mathias Klasenius Markus Strömbergsson Stefan Johannesson
Bandiera dell'Ungheria Ungheria Viktor Kassai Gábor Erős György Ring István Vad Tamás Bognár
Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi Björn Kuipers Sander Van Roekel Erwin Zeinstra Pol van Boekel Richard Liesveld
Bandiera della Francia Francia Stéphane Lannoy Michael Annonier Frédéric Cano Fredy Fautrel Ruddy Buquet
Bandiera del Portogallo Portogallo Pedro Proença Bertino Cunha Miranda Ricardo Jorge Ferreira Santos Manuel de Sousa Duarte Nuno Pereira Gomes
Bandiera dell'Italia Italia Nicola Rizzoli Renato Faverani Andrea Stefani Gianluca Rocchi Paolo Tagliavento
Bandiera della Slovenia Slovenia Damir Skomina Primoz Arhar Matej Žunič Matej Jug Slavko Vinčić
Bandiera della Germania Germania Wolfgang Stark Jan-Hendrik Salver Mike Pickel Florian Meyer Deniz Aytekin
Bandiera della Scozia Scozia Craig Thomson Alasdair Ross Derek Rose William Collum Euan Norris
Bandiera della Spagna Spagna Carlos Velasco Carballo Roberto Alonso Fernández Juan Carlos Yuste Jiménez David Fernández Borbalán Carlos Clos Gómez
Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra Howard Webb Michael Mullarkey Peter Kirkup Martin Atkinson Mark Clattenburg

Ufficiali di bordo campo[modifica | modifica wikitesto]

Nazione Quarto uomo
Bandiera della Polonia Polonia Marcin Borski
Bandiera della Norvegia Norvegia Tom Harald Hagen
Bandiera della Rep. Ceca Rep. Ceca Pavel Královec
Bandiera dell'Ucraina Ucraina Viktor Švecov

Riassunto del torneo[modifica | modifica wikitesto]

Fase a gironi[modifica | modifica wikitesto]

Gruppo A[modifica | modifica wikitesto]

I padroni di casa della Polonia non riescono a ben figurare, chiudendo il loro girone all'ultimo posto.

Il primo raggruppamento è composto dai padroni di casa della Polonia, dalla Grecia, dalla Russia e dalla Repubblica Ceca.

La testa di serie del gruppo è la Polonia, che nella partita inaugurale del torneo pareggia 1-1 con la Grecia con le reti della punta Robert Lewandowski e di Dīmītrios Salpiggidīs.[32] La Russia, nella seconda partita del raggruppamento, sconfigge nettamente la Repubblica Ceca con il punteggio di 4-1: i russi vanno in gol con Alan Dzagoev, che realizza una doppietta, Roman Širokov e Roman Pavljučenko, mentre i cechi realizzano il parziale 2-1 con Václav Pilař.[33]

Nella seconda giornata la Repubblica Ceca batte la Grecia per 2-1 con le reti di Petr Jiráček e Pilař, accorcia le distanze Theofanis Gekas.[34] In Polonia-Russia, Jakub Błaszczykowski risponde a Dzagoev, fissando il punteggio sull'1-1.[35] All'ultima giornata la Cechia batte anche la Polonia per 1-0 (decide Jiráček)[36] e con lo stesso punteggio la Grecia supera ed elimina la Russia grazie a una rete di Giōrgos Karagkounīs.[37]

La Repubblica Ceca vince il gruppo A e si qualifica ai quarti assieme alla Grecia, passata come seconda classificata davanti alla Russia grazie al maggior numero di punti ottenuti negli scontri diretti.

Gruppo B[modifica | modifica wikitesto]

I Paesi Bassi di Sneijder e Robben deludono le aspettative, venendo eliminati nella fase a gironi dopo tre sconfitte.

Il gruppo B vede al suo interno i Paesi Bassi, finalisti al Mondiale di due anni prima, la Germania, finalista nella precedente edizione del campionato europeo, il Portogallo di Cristiano Ronaldo e la Danimarca, "anello debole" del girone.

Nel primo incontro la Danimarca sconfigge a sorpresa l'Olanda per 1-0 (decide Michael Krohn-Dehli)[38] e, nella stessa giornata, i tedeschi si impongono con il medesimo punteggio sui lusitani con la rete di testa di Mario Gómez.[39]

Nella seconda giornata il Portogallo vince 3-2 sulla Danimarca: Nicklas Bendtner realizza una doppietta, rimontando i gol iniziali di Pepe ed Hélder Postiga, ma all'87' Silvestre Varela regala i tre punti ai portoghesi.[40] La Germania batte 2-1 i Paesi Bassi con una doppietta di Mario Gómez, Robin van Persie accorcia le distanze.[41]

Alla terza giornata, Cristiano Ronaldo sale in cattedra e torna protagonista in Nazionale, trascinando il Portogallo al successo sull'Olanda per 2-1 firmando una doppietta, ribaltando il vantaggio olandese realizzato da Rafael van der Vaart.[42] Nell'ultimo match, la Germania batte anche i danesi per 2-1 (Lukas Podolski, Krohn-Dehli e Lars Bender in gol), accedendo ai quarti di finale a punteggio pieno.[43] Assieme alla Germania, anche il Portogallo accede ai quarti di finale grazie ai 6 punti conquistati. Danimarca a 3 e Paesi Bassi a 0 escono dalla competizione.

Gruppo C[modifica | modifica wikitesto]

La Spagna di del Bosque, campione del mondo e d'Europa in carica, passa il turno vincendo il proprio girone.

Il gruppo C è composto dai campioni d'Europa e del Mondo della Spagna, dall'Italia, dalla Croazia e dall'Irlanda, alla sua seconda partecipazione alla fase finale di un campionato europeo dopo quella del 1988.

Nel match d'esordio si affrontano l'Italia e la Spagna: l'Italia passa in vantaggio con Antonio Di Natale, ma gli spagnoli pareggiano i conti con il gol di Cesc Fàbregas.[44] In serata la Croazia batte nettamente la compagine irlandese per 3-1, in gol due volte Mario Mandžukić e Nikica Jelavić per i croati e Sean St Ledger per l'Irlanda.

Contro la Croazia, gli Azzurri pareggiano nuovamente per 1-1: Mandžukić risponde al gol di Andrea Pirlo su calcio di punizione.[45] La Spagna travolge 4-0 l'Irlanda con i gol di Fernando Torres (doppietta), David Silva e Fàbregas.

All'ultima giornata, la Spagna batte di misura la Croazia nel finale, eliminandola dal torneo con un gol di Jesús Navas,[46] mentre l'Italia sconfigge per 2-0 l'Irlanda con le reti di Antonio Cassano e Mario Balotelli.[47] Il girone C si conclude con la Spagna prima a 7 punti, seguita da Italia (5), Croazia (4) e Irlanda (0).

Gruppo D[modifica | modifica wikitesto]

L'altro Paese organizzatore dell'Europeo, l'Ucraina di Ševčenko, manca la qualificazione ai quarti all'ultima giornata.

Nel gruppo D si trovano di fronte l'altra nazionale organizzatrice del torneo, l'Ucraina guidata ancora una volta e per l'ultima volta da Ševčenko, l'Inghilterra (che ha sostituito il commissario tecnico Fabio Capello con Roy Hodgson a poche settimane dall'inizio del torneo), la Francia allenata da Laurent Blanc e la Svezia di Zlatan Ibrahimović.

Nella prima giornata, dopo il pareggio per 1-1 tra la squadra inglese e quella francese (Samir Nasri replica al vantaggio siglato da Joleon Lescott),[48] si assiste alla vittoria dell'Ucraina per 2-1 sulla Svezia grazie alla doppietta di Ševčenko e al gol di Ibrahimović.[49]

Nella giornata successiva si assiste a un cambiamento organizzativo dovuto al maltempo: la partita tra Ucraina e Francia viene sospesa al 5' a causa di un forte nubifragio che ha reso il campo impraticabile e ciò ha portato allo slittamento di 15' dell'inizio del successivo incontro tra Inghilterra e Svezia. Una volta che il temporale si è concluso, la partita della nazionale padrona di casa finisce con la sconfitta per 0-2 (Ménez e Cabaye),[50] mentre nel successivo incontro gli inglesi riescono a imporsi 3-2 sugli svedesi: dopo il vantaggio inglese marcato da Andy Carroll, la Svezia ribalta il punteggio nella ripresa con l'autogol di Glen Johnson e la rete di Olof Mellberg, ma Theo Walcott e Danny Welbeck compiono la rimonta portando a casa i tre punti.[51]

Nelle ultime due partite l'Ucraina, che è costretta a vincere per passare il turno, viene sconfitta dall'Inghilterra con un gol di Rooney che passa come prima del gruppo,[52] mentre la Francia, pur venendo battuta per 0-2 dagli svedesi, riesce ad accedere ai quarti di finale come seconda classificata.[53]

Quarti di finale[modifica | modifica wikitesto]

La Germania di Löw supera ai quarti la Grecia in una particolare situazione ambientale, vista la tensione in atto tra i due Paesi sul versante politico-economico.[54]

Dopo due giorni di riposo, il 21 giugno si disputa a Varsavia il primo quarto di finale tra Repubblica Ceca e Portogallo; l'incontro viene deciso da un colpo di testa di Cristiano Ronaldo a dieci minuti dalla fine, che fissa il punteggio sull'1-0.[55]

Il giorno successivo, a Danzica, si disputa l'incontro tra Germania e Grecia: la squadra teutonica passa in vantaggio nel primo tempo con Philipp Lahm, ma all'inizio del secondo tempo i greci pareggiano in contropiede con un gol di Giōrgos Samaras; i tedeschi reagiscono, segnando tre reti consecutive, con Sami Khedira, Miro Klose e Marco Reus, mentre il rigore all'89º minuto di Dīmītrios Salpiggidīs fissa il punteggio sul 4-2 definitivo.[56]

Il 23 giugno invece è la volta di Spagna-Francia, con la squadra iberica che riesce a imporsi grazie a una doppietta di Xabi Alonso.[57]

Nell'ultimo quarto di finale, l'Italia di Prandelli deve attendere i tiri di rigore per avere la meglio sull'Inghilterra.

L'ultimo quarto di finale vede di fronte Italia e Inghilterra; nei tempi regolamentari le due squadre non riescono a sbloccare il risultato. Anche dopo i supplementari le porte rimangono inviolate e pertanto sono necessari i calci di rigore: l'equilibrio viene dapprima rotto dall'errore di Riccardo Montolivo che manda la palla fuori; Rooney segna e l'Inghilterra è in vantaggio; successivamente gli italiani rimontano grazie a un cucchiaio di Andrea Pirlo e a due errori degli inglesi causati da Ashley Young (che calcia sulla traversa) e Ashley Cole (il cui tiro viene parato da Gianluigi Buffon); il rigore decisivo viene trasformato da Alessandro Diamanti, qualificando l'Italia alla semifinale con il punteggio di 4-2.[58]

Semifinali[modifica | modifica wikitesto]

Le semifinali mettono di fronte nella parte alta del tabellone la Spagna contro il Portogallo, mentre in quella bassa si trovano di fronte Germania e Italia. Nel primo incontro tra iberici e lusitani non vi sono molte occasioni da gol, perciò, dopo centoventi minuti senza reti, si arriva ai tiri di rigore: nella prima serie sbagliano sia Xabi Alonso sia João Moutinho, mentre i successivi cinque rigori vengono realizzati nell'ordine da Andrés Iniesta, Pepe, Gerard Piqué, Nani e Sergio Ramos (quest'ultimo lo trasforma con un cucchiaio); l'ottavo rigore, battuto da Bruno Alves, viene calciato sulla traversa, mentre la successiva realizzazione di Cesc Fàbregas permette alla Spagna di qualificarsi alla terza finale consecutiva tra Europei e Mondiali.[59]

Nella prima semifinale tutta iberica, il Portogallo di Cristiano Ronaldo si arrende ai rigori alla Spagna.

Nella seconda semifinale tra Germania e Italia è invece quest'ultima a imporsi con il punteggio di 2-1: nel primo tempo è Mario Balotelli a decidere l'incontro con una doppietta, mentre solo negli ultimi minuti della partita Mesut Özil realizza dal dischetto, dopo un fallo di mano di Federico Balzaretti, la rete della bandiera tedesca. Per l'Italia si tratta della terza finale europea, dopo quella del 1968 vinta sulla Jugoslavia e quella del 2000 persa contro la Francia.[60] Con questa vittoria, inoltre, l'Italia guadagnerà un posto anche nella Confederations Cup 2013.

Finale[modifica | modifica wikitesto]

Un duello tra l'italiano Pirlo e lo spagnolo Xavi, durante una fase di gioco della finale di Euro 2012 tra Spagna e Italia.

La finale tra Spagna e Italia si gioca il 1º luglio nello stadio Olimpico di Kiev. Il primo tempo viene condotto dagli spagnoli, che dapprima al 14º minuto passano in vantaggio con David Silva su assist da fondo campo di Cesc Fàbregas e poi raddoppiano al 41' con un'azione di contropiede finalizzata da Jordi Alba. Gli italiani cercano di costruire qualche palla gol nella ripresa, ma al 62º l'infortunio di Thiago Motta, subentrato pochi minuti prima come terzo e ultimo cambio per la squadra di Prandelli, lascia con un uomo in meno gli Azzurri. Gli spagnoli chiudono la partita nel finale grazie alle reti di Fernando Torres all'84' e del neo-entrato Juan Manuel Mata all'88', consegnando alla Spagna il terzo titolo continentale e il secondo consecutivo, oltre che la terza vittoria in fila tra Europei e Mondiali.[61]

Al termine del torneo, il centrocampista spagnolo Andrés Iniesta è votato miglior giocatore della competizione,[62] mentre i migliori marcatori sono sei giocatori a pari merito con 3 reti ciascuno: Cristiano Ronaldo, Fernando Torres, Alan Dzagoev, Mario Mandžukić, Mario Gómez e Mario Balotelli.

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Fase a gironi[modifica | modifica wikitesto]

Gruppo A[modifica | modifica wikitesto]

Classifica[modifica | modifica wikitesto]
Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Bandiera della Rep. Ceca Rep. Ceca 6 3 2 0 1 4 5 −1
2. Bandiera della Grecia Grecia 4 3 1 1 1 3 3 0
3. Bandiera della Russia Russia 4 3 1 1 1 5 3 +2
4. Bandiera della Polonia Polonia 2 3 0 2 1 2 3 −1
Risultati[modifica | modifica wikitesto]
Varsavia
8 giugno 2012, ore 18:00 UTC+2
Incontro 1
Polonia Bandiera della Polonia1 – 1
referto
Bandiera della Grecia GreciaStadion Narodowy (56 070 spett.)
Arbitro: Bandiera della Spagna Velasco Carballo

Breslavia
8 giugno 2012, ore 20:45 UTC+2
Incontro 2
Russia Bandiera della Russia4 – 1
referto
Bandiera della Rep. Ceca Rep. CecaStadion Miejski (40 803 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Inghilterra Webb

Breslavia
12 giugno 2012, ore 18:00 UTC+2
Incontro 9
Grecia Bandiera della Grecia1 – 2
referto
Bandiera della Rep. Ceca Rep. CecaStadion Miejski (41 105 spett.)
Arbitro: Bandiera della Francia Lannoy

Varsavia
12 giugno 2012, ore 20:45 UTC+2
Incontro 10
Polonia Bandiera della Polonia1 – 1
referto
Bandiera della Russia RussiaStadion Narodowy (55 920 spett.)
Arbitro: Bandiera della Germania Stark

Breslavia
16 giugno 2012, ore 20:45 UTC+2
Incontro 17
Rep. Ceca Bandiera della Rep. Ceca1 – 0
referto
Bandiera della Polonia PoloniaStadion Miejski (41 480 spett.)
Arbitro: Bandiera della Scozia Thomson

Varsavia
16 giugno 2012, ore 20:45 UTC+2
Incontro 18
Grecia Bandiera della Grecia1 – 0
referto
Bandiera della Russia RussiaStadion Narodowy (55 614 spett.)
Arbitro: Bandiera della Svezia Eriksson

Gruppo B[modifica | modifica wikitesto]

Classifica[modifica | modifica wikitesto]
Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Bandiera della Germania Germania 9 3 3 0 0 5 2 +3
2. Bandiera del Portogallo Portogallo 6 3 2 0 1 5 4 +1
3. Bandiera della Danimarca Danimarca 3 3 1 0 2 4 5 −1
4. Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi 0 3 0 0 3 2 5 −3
Risultati[modifica | modifica wikitesto]
Charkiv
9 giugno 2012, ore 19:00 UTC+3
Incontro 3
Paesi Bassi Bandiera dei Paesi Bassi0 – 1
referto
Bandiera della Danimarca DanimarcaStadio Metalist (35 923 spett.)
Arbitro: Bandiera della Slovenia Skomina

Leopoli
9 giugno 2012, ore 21:45 UTC+3
Incontro 4
Germania Bandiera della Germania1 – 0
referto
Bandiera del Portogallo PortogalloArena L'viv (32 990 spett.)
Arbitro: Bandiera della Francia Lannoy

Leopoli
13 giugno 2012, ore 19:00 UTC+3
Incontro 11
Danimarca Bandiera della Danimarca2 – 3
referto
Bandiera del Portogallo PortogalloArena L'viv (31 840 spett.)
Arbitro: Bandiera della Scozia Thomson

Charkiv
13 giugno 2012, ore 21:45 UTC+3
Incontro 12
Paesi Bassi Bandiera dei Paesi Bassi1 – 2
referto
Bandiera della Germania GermaniaStadio Metalist (37 750 spett.)
Arbitro: Bandiera della Svezia Eriksson

Charkiv
17 giugno 2012, ore 21:45 UTC+3
Incontro 19
Portogallo Bandiera del Portogallo2 – 1
referto
Bandiera dei Paesi Bassi Paesi BassiStadio Metalist (37 445 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Italia Rizzoli

Leopoli
17 giugno 2012, ore 21:45 UTC+3
Incontro 20
Danimarca Bandiera della Danimarca1 – 2
referto
Bandiera della Germania GermaniaArena L'viv (32 990 spett.)
Arbitro: Bandiera della Spagna Velasco Carballo

Gruppo C[modifica | modifica wikitesto]

Classifica[modifica | modifica wikitesto]
Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Bandiera della Spagna Spagna 7 3 2 1 0 6 1 +5
2. Bandiera dell'Italia Italia 5 3 1 2 0 4 2 +2
3. Bandiera della Croazia Croazia 4 3 1 1 1 4 3 +1
4. Bandiera dell'Irlanda Irlanda 0 3 0 0 3 1 9 −8
Risultati[modifica | modifica wikitesto]
Danzica
10 giugno 2012, ore 18:00 UTC+2
Incontro 5
Spagna Bandiera della Spagna1 – 1
referto
Bandiera dell'Italia ItaliaPGE Arena Gdańsk (38 869 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Ungheria Kassai

Poznań
10 giugno 2012, ore 20:45 UTC+2
Incontro 6
Irlanda Bandiera dell'Irlanda1 – 3
referto
Bandiera della Croazia CroaziaStadion Miejski (39 550 spett.)
Arbitro: Bandiera dei Paesi Bassi Kuipers

Poznań
14 giugno 2012, ore 18:00 UTC+2
Incontro 13
Italia Bandiera dell'Italia1 – 1
referto
Bandiera della Croazia CroaziaStadion Miejski (37 096 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Inghilterra Webb

Danzica
14 giugno 2012, ore 20:45 UTC+2
Incontro 14
Spagna Bandiera della Spagna4 – 0
referto
Bandiera dell'Irlanda IrlandaPGE Arena Gdańsk (39 150 spett.)
Arbitro: Bandiera del Portogallo Proença

Danzica
18 giugno 2012, ore 20:45 UTC+2
Incontro 21
Croazia Bandiera della Croazia0 – 1
referto
Bandiera della Spagna SpagnaPGE Arena Gdańsk (39 076 spett.)
Arbitro: Bandiera della Germania Stark

Poznań
18 giugno 2012, ore 20:45 UTC+2
Incontro 22
Italia Bandiera dell'Italia2 – 0
referto
Bandiera dell'Irlanda IrlandaStadion Miejski (38 794 spett.)
Arbitro: Bandiera della Turchia Çakır

Gruppo D[modifica | modifica wikitesto]

Classifica[modifica | modifica wikitesto]
Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra 7 3 2 1 0 5 3 +2
2. Bandiera della Francia Francia 4 3 1 1 1 3 3 0
3. Bandiera dell'Ucraina Ucraina 3 3 1 0 2 2 4 −2
4. Bandiera della Svezia Svezia 3 3 1 0 2 5 5 0
Risultati[modifica | modifica wikitesto]
Donec'k
11 giugno 2012, ore 19:00 UTC+3
Incontro 7
Francia Bandiera della Francia1 – 1
referto
Bandiera dell'Inghilterra InghilterraDonbas Arena (47 400 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Italia Rizzoli

Kiev
11 giugno 2012, ore 21:45 UTC+3
Incontro 8
Ucraina Bandiera dell'Ucraina2 – 1
referto
Bandiera della Svezia SveziaStadio Olimpico (64 290 spett.)
Arbitro: Bandiera della Turchia Çakır

Donec'k
15 giugno 2012, ore 19:00 UTC+3
Incontro 16
Ucraina Bandiera dell'Ucraina0 – 2
referto
Bandiera della Francia FranciaDonbas Arena (48 000 spett.)
Arbitro: Bandiera dei Paesi Bassi Kuipers

Kiev
15 giugno 2012, ore 22:00[63] UTC+3
Incontro 15
Svezia Bandiera della Svezia2 – 3
referto
Bandiera dell'Inghilterra InghilterraStadio Olimpico (64 640 spett.)
Arbitro: Bandiera della Slovenia Skomina

Donec'k
19 giugno 2012, ore 21:45 UTC+3
Incontro 23
Inghilterra Bandiera dell'Inghilterra1 – 0
referto
Bandiera dell'Ucraina UcrainaDonbas Arena (48 700 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Ungheria Kassai

Kiev
19 giugno 2012, ore 21:45 UTC+3
Incontro 24
Svezia Bandiera della Svezia2 – 0
referto
Bandiera della Francia FranciaStadio Olimpico (63 010 spett.)
Arbitro: Bandiera del Portogallo Proença

Fase a eliminazione diretta[modifica | modifica wikitesto]

Tabellone[modifica | modifica wikitesto]

Quarti di finale Semifinali Finale
1A Bandiera della Rep. Ceca Rep. Ceca 0
2B Bandiera del Portogallo Portogallo 1 Bandiera del Portogallo Portogallo 0 (2)
1C Bandiera della Spagna Spagna 2 Bandiera della Spagna Spagna (dtr) 0 (4)
2D Bandiera della Francia Francia 0 Bandiera della Spagna Spagna 4
1B Bandiera della Germania Germania 4 Bandiera dell'Italia Italia 0
2A Bandiera della Grecia Grecia 2 Bandiera della Germania Germania 1
1D Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra 0 (2) Bandiera dell'Italia Italia 2
2C Bandiera dell'Italia Italia (dtr) 0 (4)

Quarti di finale[modifica | modifica wikitesto]

Varsavia
21 giugno 2012, ore 20:45 UTC+2
Incontro 25
Rep. Ceca Bandiera della Rep. Ceca0 – 1
referto
Bandiera del Portogallo PortogalloStadion Narodowy (55 590 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Inghilterra Webb

Danzica
22 giugno 2012, ore 20:45 UTC+2
Incontro 26
Germania Bandiera della Germania4 – 2
referto
Bandiera della Grecia GreciaPGE Arena Gdańsk (38 751 spett.)
Arbitro: Bandiera della Slovenia Skomina

Donec'k
23 giugno 2012, ore 21:45 UTC+3
Incontro 27
Spagna Bandiera della Spagna2 – 0
referto
Bandiera della Francia FranciaDonbas Arena (47 000 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Italia Rizzoli

Kiev
24 giugno 2012, ore 21:45 UTC+3
Incontro 28
Inghilterra Bandiera dell'Inghilterra0 – 0
(d.t.s.)
referto
Bandiera dell'Italia ItaliaStadio Olimpico (64 340 spett.)
Arbitro: Bandiera del Portogallo Proença

Semifinali[modifica | modifica wikitesto]

Donec'k
27 giugno 2012, ore 21:45 UTC+3
Incontro 29
Portogallo Bandiera del Portogallo0 – 0
(d.t.s.)
referto
Bandiera della Spagna SpagnaDonbas Arena (48 000 spett.)
Arbitro: Bandiera della Turchia Çakır

Varsavia
28 giugno 2012, ore 20:45 UTC+2
Incontro 30
Germania Bandiera della Germania1 – 2
referto
Bandiera dell'Italia ItaliaStadion Narodowy (55 540 spett.)
Arbitro: Bandiera della Francia Lannoy

Finale[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Finale del campionato europeo di calcio 2012.
Kiev
1º luglio 2012, ore 20:45 UTC+3
Incontro 31
Spagna Bandiera della Spagna4 – 0
referto
Bandiera dell'Italia ItaliaStadio Olimpico (63 170 spett.)
Arbitro: Bandiera del Portogallo Proença

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifica marcatori[modifica | modifica wikitesto]

3 reti
2 reti
1 rete
Autoreti

Record[modifica | modifica wikitesto]

  • Gol più veloce: Bandiera della Croazia Mario Mandžukić (Irlanda-Croazia, fase a gironi, 10 giugno, 2º minuto)
  • Gol più lento: Bandiera della Germania Mesut Özil (Germania-Italia, semifinale, 28 giugno, 90+2º minuto)
  • Primo gol: Bandiera della Polonia Robert Lewandowski (Polonia-Grecia, partita inaugurale, 8 giugno, 17º minuto)
  • Ultimo gol: Bandiera della Spagna Juan Manuel Mata (Spagna-Italia, finale 1º posto, 1º luglio, 88º minuto)
  • Miglior attacco: Bandiera della Spagna Spagna (12 reti segnate)
  • Peggior attacco: Bandiera dell'Irlanda Irlanda (1 rete segnata)
  • Miglior difesa: Bandiera della Spagna Spagna (1 rete subita)
  • Peggior difesa: Bandiera dell'Irlanda Irlanda (9 reti subite)
  • Miglior differenza reti: Bandiera della Spagna Spagna (+5)
  • Partita con il maggior numero di gol: Bandiera della Germania Germania-Grecia Bandiera della Grecia 4-2 (quarti di finale, 22 giugno, 6 gol)
  • Partita con il maggior scarto di gol: Bandiera della Spagna Spagna-Irlanda Bandiera dell'Irlanda 4-0 (fase a gironi, 14 giugno) e Bandiera della Spagna Spagna-Italia Bandiera dell'Italia 4-0 (finale, 1º luglio) (4 gol di scarto)
  • Partita con il maggior numero di spettatori: Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra-Italia Bandiera dell'Italia (quarti di finale, 24 giugno, 64,340 spettatori)
  • Partita con il minor numero di spettatori: Bandiera della Danimarca Danimarca-Portogallo Bandiera del Portogallo (fase a gironi, 13 giugno, 31,840 spettatori)
  • Media spettatori: 46,481 (4º posto nella storia degli Europei di calcio)

Premi[modifica | modifica wikitesto]

Scarpa d'oro[64]

Bandiera della Spagna Fernando Torres

Giocatore del torneo[65]

Bandiera della Spagna Andrés Iniesta

Squadra del torneo[66]

La squadra vincitrice[modifica | modifica wikitesto]

La squadra spagnola campione d'Europa 2012.

Bandiera della Spagna Spagna
Numero Giocatore Squadra 2012
Portieri
1 Casillas Bandiera della Spagna Real Madrid
12 Valdés Bandiera della Spagna Barcellona
23 Pepe Reina Bandiera dell'Inghilterra Liverpool
Difensori
2 Albiol Bandiera della Spagna Real Madrid
3 Piqué Bandiera della Spagna Barcellona
4 Javi Martínez Bandiera della Spagna Athletic Bilbao
5 Juanfran Bandiera della Spagna Atlético Madrid
15 Ramos Bandiera della Spagna Real Madrid
17 Arbeloa Bandiera della Spagna Real Madrid
18 Jordi Alba Bandiera della Spagna Barcellona
22 Jesús Navas Bandiera della Spagna Siviglia
Centrocampisti
6 Iniesta Bandiera della Spagna Barcellona
8 Xavi Bandiera della Spagna Barcellona
10 Fàbregas Bandiera della Spagna Barcellona
14 Xabi Alonso Bandiera della Spagna Real Madrid
16 Busquets Bandiera della Spagna Barcellona
20 Cazorla Bandiera della Spagna Malaga
Attaccanti
7 Pedro Bandiera della Spagna Barcellona
9 Fernando Torres Bandiera dell'Inghilterra Chelsea
11 Negredo Bandiera della Spagna Siviglia
13 Mata Bandiera dell'Inghilterra Chelsea
19 Fernando Llorente Bandiera della Spagna Athletic Bilbao
21 David Silva Bandiera dell'Inghilterra Manchester City
Commissario Tecnico: Bandiera della Spagna Vicente del Bosque

Controversie[modifica | modifica wikitesto]

Estate 2010. Alcune manifestanti di FEMEN protestano contro l'organizzazione di Euro 2012. Le attiviste ucraine ritenevano colpevole il torneo di un aumento della prostituzione nel Paese.[67]

Sterminio degli animali randagi in Ucraina[modifica | modifica wikitesto]

Varie critiche sono state rivolte al ministro dell'ambiente ucraino e alla UEFA, che sono accusati, dalla cronaca e dalle associazioni animaliste, tra cui l'italiana OIPA, del sistematico sterminio di migliaia di animali randagi in Ucraina in vista della preparazione all'evento.[68] Una pratica lì definita "consueta" che dal 2010 si è intensificata con finanziamenti a supporto della ribattezzata "soluzione ultima", nel più breve tempo possibile e con ogni mezzo.[69] L'attenzione mediatica e le petizioni degli attivisti, alcuni dei quali chiedono lo spostamento dell'Europeo dall'Ucraina in Spagna o nella sola Polonia, portarono, nel novembre 2011, ad adottare la sterilizzazione e altre forme di contenimento del problema.[70]

D'altro canto, bisogna considerare come le politiche di controllo del randagismo siano preesistenti e indipendenti rispetto all'organizzazione della manifestazione sportiva. Il randagismo rappresenta un'emergenza sociale nell'Europa dell'Est che dura da decenni.[71] Il fenomeno, oltre che l'Ucraina, interessa anche la Bulgaria,[72][73][74] la Romania[75] la Serbia[76] e molte altre aree.[77]

È da notare inoltre come campagne similari siano state lanciate sistematicamente in concomitanza con i grandi eventi sportivi internazionali come le Olimpiadi del 2004 in Grecia,[78] le Olimpiadi del 2008 in Cina[79] e i Mondiali di calcio in Sud Africa.[80]

Il caso Julija Tymošenko[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Julija Tymošenko.
L'ex premier ucraino, Julija Tymošenko nel 2009.

Il Presidente della Commissione europea José Manuel Durão Barroso e il commissario europeo Viviane Reding dichiararono la loro intenzione di boicottare la manifestazione sportiva per protestare contro i maltrattamenti che l'ex premier ucraina Julija Tymošenko avrebbe subito durante la detenzione,[81] mentre il ministro dell'ambiente tedesco Norbert Röttgen auspicò che anche altri politici boicottassero tale manifestazione.[82] Anche Pier Ferdinando Casini, in un editoriale pubblicato sul quotidiano Il Messaggero, chiese di boicottare tale evento, così come proposto da Silvio Berlusconi durante il congresso del Partito Popolare Europeo, tenutosi il 1º marzo 2012.[83]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Vincitori della medaglia di bronzo: (EN) Regulations of the UEFA European Football Championship 2010-12 (PDF), su uefa.com, p. 3. URL consultato il 1º luglio 2016.
  2. ^ (EN) Iniesta named Best Player of the Tournament, su uefa.com, 2 luglio 2021.
  3. ^ UEFA EURO 2012, su it.uefa.com.
  4. ^ a b Selezione delle sedi per UEFA EURO 2012, su it.uefa.com, 14 maggio 2009.
  5. ^ Via all'Europeo extra-large con 24 squadre, su archiviostorico.gazzetta.it, La Gazzetta dello Sport, 21 settembre 2008.
  6. ^ Euro 2012, si parte. Domenica i sorteggi, su repubblica.it, www.repubblica.it, 6 febbraio 2009.
  7. ^ Fabio Licari, «Comprati 4 voti con 9 milioni, 3 erano dentro un peluche!», in gazzetta.it, 28 ottobre 2010. URL consultato il 2 novembre 2010.
  8. ^ (EN) UEFA confirms four host cities in Ukraine - uefa.com, 12 dicembre 2009
  9. ^ Fino al 1988 partecipante come Germania Ovest.
  10. ^ Fino al 1988 partecipante come Unione Sovietica, mentre nel 1992 partecipante come Comunità degli Stati Indipendenti.
  11. ^ Fino al 1980 partecipante come Cecoslovacchia.
  12. ^ Ugo Trani, Prandelli, in Polonia con sei attaccanti. «Stregato dalle mie punte», su ilmessaggero.it, Il Messaggero, 25 maggio 2012. URL consultato il 26 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2012).
  13. ^ (EN) Regulations of the UEFA European Football Championship 2010-12 (PDF), su uefa.com, p. 22. URL consultato il 26 maggio 2012.
  14. ^ Il ginocchio di Giuseppe Rossi si rompe di nuovo, addio Europeo Archiviato l'8 maggio 2014 in Internet Archive. sport.panorama.it
  15. ^ Niente Europeo per Lampard Al suo posto c'è Henderson, in La Gazzetta dello Sport, 31 maggio 2012. URL consultato il 26 giugno 2016.
  16. ^ Gazzetta dello sport, Ufficiale: Villa si arrende, Niente Europeo con la Spagna, su gazzetta.it, 22 maggio 2012. URL consultato il 23 maggio 2012.
  17. ^ Berezutski salta EURO, UEFA.com, 20 maggio 2012. URL consultato il 27 maggio 2012.
  18. ^ Russia a EURO senza Shishkin, UEFA.com, 24 maggio 2012. URL consultato il 27 maggio 2012.
  19. ^ Advocaat mette Nababkin nella lista finale, UEFA.com, 26 maggio 2012. URL consultato il 27 maggio 2012.
  20. ^ Il figlio d'arte Schmeichel al posto di Sørensen, UEFA.com. URL consultato il 29 maggio 2012.
  21. ^ Portogallo, Viana per Martins, UEFA.com, 23 maggio 2012. URL consultato il 26 maggio 2012.
  22. ^ (EN) Green called up after Fahey withdraws, in Rte.ie, 27 maggio 2012. URL consultato il 26 giugno 2016.
  23. ^ I convocati della Repubblica d'Irlanda, UEFA.com, 29 maggio 2012. URL consultato il 24 giugno 2012.
  24. ^ Croazia, infortunio per Olic: niente Europeo, in Corriere della Sera, 4 giugno 2012. URL consultato il 26 giugno 2016.
  25. ^ Ilicevic a casa, arriva Vrsaljko, in Il Corriere dello Sport, 7 giugno 2012. URL consultato il 26 giugno 2016.
  26. ^ Shovkovskiy salta EURO, in UEFA, 2 maggio 2012. URL consultato il 26 giugno 2016.
  27. ^ Christian Châtelet, Yang-Mbiwa sorpresa Francia, UEFA.com, 15 maggio 2012. URL consultato il 26 maggio 2012.
  28. ^ (EN) France striker Remy faces race against time to be fit for England clash, in The Daily Mail, 14 maggio 2012. URL consultato il 26 giugno 2016.
  29. ^ (EN) John Ruddy withdrawn, TheFA.com, 25 maggio 2012. URL consultato il 27 maggio 2012.
  30. ^ Barry non parteciperà a EURO, UEFA.com, 28 maggio 2012. URL consultato il 28 maggio 2012.
  31. ^ Alessandra Stefanelli, Inghilterra, Cahill non ce la fa: pronto Kelly, tuttoeuropei.com, 3 giugno 2012. URL consultato il 24 giugno 2012.
  32. ^ Ivan Palumbo, Stavolta Karagounis tradisce Polonia salva: pari con la Grecia, in La Gazzetta dello Sport, 8 giugno 2012. URL consultato il 22 giugno 2016.
  33. ^ Alberto Agostinis, Russia-show: è già in fuga Cechi battuti 4-1, in La Gazzetta dello Sport, 8 giugno 2012. URL consultato il 22 giugno 2016.
  34. ^ Matteo Dalla Vite, Cechi, gol a razzo La Grecia è quasi fuori dall'Euro, in La Gazzetta dello Sport, 13 giugno 2012. URL consultato il 22 giugno 2016.
  35. ^ Stefano Cantalupi, "Kuba" risolleva la Polonia Russia, occasione sprecata, in La Gazzetta dello Sport, 12 giugno 2012. URL consultato il 22 giugno 2016.
  36. ^ Polonia-Rep. Ceca da brividi Grecia all'ultima spiaggia, in La Gazzetta dello Sport, 15 giugno 2012. URL consultato il 22 giugno 2016.
  37. ^ Matteo Montagna, La Grecia fa il colpaccio Karagounis elimina la Russia, in La Gazzetta dello Sport, 16 giugno 2012. URL consultato il 22 giugno 2016.
  38. ^ Valerio Clari, La prima caduta è dell'Olanda Sorpresa Danimarca: 1-0, in La Gazzetta dello Sport, 9 giugno 2012. URL consultato il 22 giugno 2016.
  39. ^ Stefano Cantalupi, Gomez segna, Neuer para La Germania inizia bene, in La Gazzetta dello Sport, 9 giugno 2012. URL consultato il 22 giugno 2016.
  40. ^ Gaetano De Stefano, Bendtner non basta Il Portogallo vince 3-2, in La Gazzetta dello Sport, 13 giugno 2012. URL consultato il 22 giugno 2016.
  41. ^ Jacopo Gerna, Uragano Gomez, super Germania Olanda, qualificazione complicata, in La Gazzetta dello Sport, 13 giugno 2012. URL consultato il 22 giugno 2016.
  42. ^ Stefano Cantalupi, Si sveglia Ronaldo: doppietta Portogallo avanti, ciao Olanda, in La Gazzetta dello Sport, 17 giugno 2012. URL consultato il 22 giugno 2016.
  43. ^ Valerio Clari, La Germania fa tre su tre Tedeschi primi, Danimarca fuori, in La Gazzetta dello Sport, 17 giugno 2012. URL consultato il 22 giugno 2016.
  44. ^ Riccardo Pratesi, Italia, va bene così Con la Spagna è 1-1, in La Gazzetta dello Sport, 10 giugno 2012. URL consultato il 22 giugno 2016.
  45. ^ Riccardo Pratesi, Italia, altro pari con la Croazia Ora si fa tutto più complicato, in La Gazzetta dello Sport, 14 giugno 2012. URL consultato il 22 giugno 2016.
  46. ^ In Spagna si sono spaventati In Croazia si sentono derubati, in La Gazzetta dello Sport, 19 giugno 2012. URL consultato il 22 giugno 2016.
  47. ^ Riccardo Pratesi, Cassano e Balotelli L'Italia vola ai quarti, in La Gazzetta dello Sport, 18 giugno 2012. URL consultato il 22 giugno 2016.
  48. ^ Jacopo Gerna, Francia-Inghilterra, tutto qui? Nasri risponde a Lescott: 1-1, in La Gazzetta dello Sport, 11 giugno 2012. URL consultato il 22 giugno 2016.
  49. ^ Valerio Clari, Il ritorno di Sheva, eroe d'Ucraina Doppietta: batte Ibra e la Svezia, in La Gazzetta dello Sport. URL consultato il 22 giugno 2016.
  50. ^ Emiliano Pozzoni, Menez, croce e delizia La Francia c'è, Ucraina k.o., in La Gazzetta dello Sport, 15 giugno 2012. URL consultato il 22 giugno 2016.
  51. ^ (EN) Barney Ronay, Euro 2012: Theo Walcott hails Danny Welbeck's touch of Bergkamp class, in The Guardian, 17 giugno 2012. URL consultato il 22 giugno 2016.
  52. ^ Jacopo Gerna, Italia, eccoti l'Inghilterra Rooney fa fuori l'Ucraina, in La Gazzetta dello Sport, 19 giugno 2012. URL consultato il 22 giugno 2016.
  53. ^ Nicola Melillo, Francia a lezione da Ibra La Svezia saluta con onore, in La Gazzetta dello Sport, 19 giugno 2012. URL consultato il 22 giugno 2016.
  54. ^ Luca Pisapia, Euro 2012 – Ai quarti sarà Germania contro Grecia, la sfida del rigore europeo, in Il Fatto Quotidiano, 20 giugno 2012. URL consultato il 26 giugno 2016.
  55. ^ Valerio Clari, Imperioso Cristiano Ronaldo! Portogallo in semifinale, in La Gazzetta dello Sport, 21 giugno 2012. URL consultato il 26 giugno 2016.
  56. ^ Jacopo Gerna, Germania, poker che fa paura Grecia spazzata via, è semifinale, in La Gazzetta dello Sport, 22 giugno 2012. URL consultato il 26 giugno 2016.
  57. ^ Stefano Cantalupi, Spagna, ci pensa Xabi Alonso Francia spenta ed eliminata, in La Gazzetta dello Sport, 23 giugno 2012. URL consultato il 26 giugno 2016.
  58. ^ Riccardo Pratesi, Esultiamo ai rigori Battuta l'Inghilterra 4-2, in La Gazzetta dello Sport, 24 giugno 2012. URL consultato il 26 giugno 2016.
  59. ^ Stefano Cantalupi, Gioia Spagna: ancora finale Portogallo sconfitto ai rigori, in La Gazzetta dello Sport, 27 giugno 2012. URL consultato il 26 giugno 2016.
  60. ^ Riccardo Pratesi, Germania battuta Grande Italia in finale, in La Gazzetta dello Sport, 28 giugno 2012. URL consultato il 26 giugno 2016.
  61. ^ Jacopo Gerna, Spagna, il triplete è realtà Mai nessuno come la Roja, in La Gazzetta dello Sport, 29 giugno 2012. URL consultato il 26 giugno 2016.
  62. ^ Iniesta miglior giocatore degli Europei Quattro azzurri nella squadra ideale, in La Stampa, 2 luglio 2012. URL consultato il 26 giugno 2016 (archiviato dall'url originale l'11 agosto 2016).
  63. ^ La partita, originariamente prevista alle 21:45 UTC+3, è stata posticipata alle 22:00 UTC+3 a causa della sospensione del precedente incontro Ucraina-Francia, dovuta al maltempo.
  64. ^ Andrew Haslam, Torres vince la Scarpa d'Oro adidas [collegamento interrotto], su it.uefa.com, uefa.com, 1º luglio 2012. URL consultato il 2 luglio 2012.
  65. ^ (EN) Iniesta named Best Player of the Tournament, su uefa.com, 2 luglio 2012. URL consultato il 2 luglio 2012.
  66. ^ (EN) Ten Spain players in Team of the Tournament, su uefa.com, 2 luglio 2012. URL consultato il 2 luglio 2012.
  67. ^ Strip di protesta, 'femen' arrestate, in repubblica.it, 8 giugno 2012.
  68. ^ Ucraina, lo sterminio dei randagi per Euro 2012
  69. ^ Ukraine's stray dogs ‘sacrificed’ for Euro 2012, su observers.france24.com. URL consultato il 25 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2015).
  70. ^ http://rt.com/news/animal-cruelty-ukraine-euro-2012-929/
  71. ^ (EN) Nicholas Kulish, Before Greeting NATO, Romanians Confront Canines, su nytimes.com, 2 aprile 2008. URL consultato il 15 giugno 2012.
  72. ^ (EN) Bulgarian Professor Mauled by Stray Dogs Passes Away, su novinite.com, 8 aprile 2012. URL consultato il 15 giugno 2012.
  73. ^ (EN) War of words over Sofia's stray dogs, su sofiaecho.com, 2 aprile 2012. URL consultato il 15 giugno 2012.
  74. ^ (EN) Wild dogs kill British woman in Bulgaria, reports claim, su guardian.co.uk, 28 novembre 2007. URL consultato il 15 giugno 2012.
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