Lingua cantonese

Cantonese
粵語 / 粤语
Parlato inHong Kong, Macao, Repubblica Popolare Cinese, Vietnam, Singapore, Malaysia, Indonesia, Canada, Stati Uniti, Australia, Nuova Zelanda.
RegioniGuangdong occidentale-centrale, Guangxi orientale-centrale e parte settentrionale dell'Hainan.
Locutori
Totale85,6 milioni (Ethnologue, 2022)
Classifica9 (2021)
Tassonomia
FilogenesiLingue sinotibetane
 Lingue sinitiche
  Cantonese
Statuto ufficiale
Ufficiale inBandiera di Hong Kong Hong Kong
Bandiera di Macao Macao
Regolato da-
Codici di classificazione
ISO 639-1zh
ISO 639-2yue
ISO 639-3yue (EN)
Glottologyuec1235 (EN)
Estratto in lingua
Dichiarazione universale dei diritti umani, art. 1
(tradizionale) 人人生出嚟就係自由嘅,喺尊嚴同權利上一律平等。佢哋具有理性同良心,而且應該用兄弟間嘅關係嚟互相對待


(semplificato) 人人生出嚟就係自由嘅,喺尊严同权利上一律平等。佢哋具有理性同良心,而且应该用兄弟间嘅关係嚟互相对待

Yàhnyàhn sàangchēutlàih jauhhaih jihyàuh ge, hái jyùnyìhm tùhng kyùhnléih seuhng yātleuht pìhngdáng. Kéuihdeih geuihyáuh léihsing tùhng lèuhngsàm, yìhche yìnggòi yuhng hìngdaih ge gwàanhaih laih wuhsēung deuidoih.

La lingua cantonese (粵語 / 粤语 (romanizzato: Yuèyǔ), o lingua Yue, è una delle principali lingue[1] della famiglia delle lingue cinesi. Raggruppa una serie di dialetti, tra cui spicca quello di Hong Kong, che è il più prestigioso e forma il cantonese standard (che è una particolare varietà: la famiglia di lingue e le varietà prestigiose non vanno confuse, come spesso può accadere).

Viene principalmente parlata nella parte sud-orientale della Cina continentale, Hong Kong, Macao, dalle minoranze cinesi nel Sud-Est asiatico e da molti cinesi di origine cantonese sparsi nel mondo. Il cantonese standard è la lingua ufficiale di Hong Kong e Macao.

Il suo nome deriva da Canton, translitterazione francese del nome coloniale portoghese per Guangzhou (广州), nome cinese della capitale della provincia del Guangdong (广东). È una lingua tonale. Chi parla questo dialetto, comunica con i cinesi di tutto il resto della Cina tramite il cinese moderno standard.

Al 2022, è parlata da 85,6 milioni di parlanti totali[2].

Comparazione con il cinese mandarino[modifica | modifica wikitesto]

Comparazione generica[modifica | modifica wikitesto]

In alcuni aspetti, il cantonese è una lingua più conservatrice del cinese. Questo si può osservare, ad esempio, confrontando le parole che indicano "io/me" (我) e "fame" (餓). Sono scritte con caratteri simili, ma in mandarino la loro pronuncia è alquanto differente (rispettivamente "wǒ" e "è"), mentre in cantonese la loro pronuncia è identica tranne che nei toni ("ngo5" e "ngo6"). I caratteri suggeriscono che in antichità la pronuncia fosse simile, ma nel cinese mandarino la pronuncia delle due sillabe si è differenziata con il tempo. Anche se la pronuncia antica non è stata mantenuta, nella lingua cantonese le variazioni sono state minori.

Il cantonese può essere distinto "a orecchio" dal mandarino, anche da chi non sa interpretare le due lingue, in primo luogo perché utilizza un insieme differente di sillabe. Le regole per la formazione della sillaba sono differenti, per esempio ci sono sillabe che terminano con consonanti non nasali (ad esempio "lak"). Ha inoltre un insieme di toni differente: generalmente vengono distinti 6 o 7 toni, a seconda che si utilizzi o no la distinzione tradizionale tra un tono acuto ed uno acuto-discendente. I due toni in questione sono stati in larga parte fusi in un unico tono acuto, in particolar modo nel cantonese di Hong Kong. Molte descrizioni del cantonese (in particolar modo quelle più vecchie) forniscono un numero più elevato di toni, ad esempio 10. Questo può accadere in particolare quando viene assegnata una categoria di toni separata per le sillabe terminanti in "p", "t", "k", per ognuno dei tre livelli di tonalità nei quali possono cadere. Per la maggior parte dei linguisti questa ulteriore complicazione non è necessaria. Il mandarino possiede invece solo quattro toni più un tono "neutro".

Il cantonese mantiene molti suoni al termine della sillaba che il mandarino ha perso o fuso insieme. Per esempio i caratteri (裔,屹,藝,艾,憶,譯,懿,誼,肄,翳,邑,佚) sono tutti pronunciati "yi4" in mandarino, ma sono tutti differenti in cantonese (rispettivamente: jeoi6, ngat6, ngai6, ngaai6, yik1, yik6, yi3, yi4, si3, ai3, yap1 e yat6). Comunque, il sistema di vocali del mandarino è per certi versi più conservatore rispetto a quello del cantonese, dato che molti dittonghi mantenuti nel mandarino sono stati persi o confusi nel cantonese. Inoltre il mandarino compie una distinzione triplice tra fricative alveolari, alveopalatali e retroflesse, distinzione assente nel cantonese.

C'è un'altra differenza evidente tra cantonese e mandarino, nel mandarino è assente un suono "m" al termine della sillaba: la "m" e la "n" terminali nel cantonese sono state fuse in "n" nel mandarino. Inoltre, nel cantonese i suoni nasali possono essere sillabe indipendenti senza altre vocali.

Il cantonese oltre ad essere ben distinto foneticamente dal mandarino, come gli altri principali dialetti cinesi ha una base grammatica leggermente differente. In Cina la pronuncia dei toni è fondamentale per identificare una parola e quindi di conseguenza una frase.

Non di rado capita tra connazionali di una certa età che girano il paese per la prima volta di non riuscire a capire o farsi capire dai propri connazionali.

Comparazione con il Primo Cinese Medio, shift vocalico putonghua-cantonese e romanizzazione di Morrison (1828)[modifica | modifica wikitesto]

Rappresentazione grafica dei toni del cantonese

Se si sa leggere il cantonese (廣東話 Gwong2dung1waa2; varietà standard prestigiosa di Hong Kong), si possono fare analisi, ricostruzioni e paragoni usando anche la versione attuale di questo celebre e prestigioso dialetto di famiglia Yuè (粵語 Jyut6jyu5), che peraltro ha la grande peculiarità di preservare i tre stop senza rilascio di suono a fine sillaba. Riguardo a questo e altri aspetti, è più conservativo rispetto al cinese moderno e assomiglia di più al cinese medio. Questo stesso dialetto viene anche usato nella ricostruzione del Primo Cinese Medio, siccome il Proto-Yue discende direttamente da esso . Questo paragrafo offre un'introduzione sommaria alla sua fonetica per poterlo integrare nei paragoni e/o poterlo imparare.

Se si fa analisi e comparazione filologica della fonetica oppure si studia verticalmente la lingua su grammatiche e dizionari, bisogna necessariamente fare affidamento su un sistema di traslitterazione che comprenda anche i toni, un “pinyin cantonese” alla stregua di quello inventato per romanizzare il putonghua. Ne esistono vari, elaborati nel corso degli anni. Qui si prende come punto di partenza la traslitterazione Jyutping (粤拼), piuttosto comoda ed elaborata successivamente al sistema Yale e Sidney Lau.

Le consonanti al 90% non variano rispetto al pinyin e viceversa: i suoni B, P, D, T, G, K, H, L, M, N, Z, C, S, F e NG non cambiano.

A fine parola ci possono essere i suoni –NG e –N, come in cinese mandarino, ma in più si reperisce ancora la –M insieme agli stop senza rilascio –P, -T, -K (ex. JIP, JIT, JIK, JIN, JIM, JING). All’inizio di una sillaba che inizia per vocale, anche se non c’è segnato nulla, alcuni linguisti nei loro studi indicano la presenza di un colpo di glottide, altri ancora indicano che c’è uno zero-onset (“iniziale-zero”).

In cantonese, il suono NG- può ancora trovarsi a inizio sillaba e addirittura “NG” e “M”, siccome sono anche due sonanti oltre che due consonanti, sono già due sillabe complete e a sé, dotate di significato e intonabili. Si pensi per esempio alle esclamazioni “…Mh. Capito.”, “Mmh!? Cosa!?”, “MMMH!!! CHE BUONOOO!!!”. Le sonanti esistono anche in lingue come il sanscrito, il protoindoeuropeo e il lituano; in quest’ultima addirittura si intonano /l/, /m/, /n/ e /r/. le sonanti si trovano pure in Hokkien e shanghainese. La trascrizione IPA delle sonanti avviene con un trattino sotto la lettera (non un punto spesso, per indicare la tensificazione): /m̩/ e /ŋ̩/.

A livello di sole lettere dell’alfabeto, le vocali e semivocali sono indicate dalle stesse lettere reperibili in pinyin: A, E, -I, O, -U, W-, Y-. A livello fonetico, in cantonese ci sono due vocali che hanno una durata molto breve e sfuggita a prescindere dall'intonazione.

Per tracciare un utile parallelismo con il Primo Cinese Medio, innanzitutto lo Yue/cantonese è un dialetto piuttosto conservativo insieme ai Minnan, all'Hakka e allo shanghainese. Ritiene infatti gli stop senza rilascio udibile di suono *-p, *-t, *-k dal Primo Cinese Medio, mentre in altri dialetti si leniscono in uno stacco glottale/colpo di glottide a fine sillaba (in putonghua cadono completamente, facendo sparire anche la categoria detta "tono entrante"). In più, ritiene tutte e tre le codine nasali *-m, *-n e *-ng. Riguardo a *-m, la corrispondenza è perfetta con il Primo Cinese Medio eccetto per una sola casistica, cioè il suono *-m dopo le iniziali *bj-, *pj- e *phj-, cioè le iniziali che oggi si sono lenite in /f/ in putonghua, cioè in un suono labiodentale (labiodentalizzazione): in questo caso, si assimila in /n/. Il suono originale si può recuperare dal dialetto Hakka. Quanto a -n e -ng, in apparenza la corrispondenza può sembrare un dettaglio futile, ma in altre famiglie dialettali queste finali possono confodersi tra loro e/o cadere e nasalizzare la vocale che le precede (e.g. Hokkien, shanghainese). Quanto alle consonanti iniziali, il cantonese non ha le palatalizzazioni che avvengono nel guanhua in varietà di Pechino e nel putonghua e ritiene buona parte delle iniziali *ng- dal Primo Cinese Medio. Gli altri dettagli invece lo differenziano: il cantonese, come tutti i dialetti meridionali, ha perso tutti i suoni retroflessi, nati in Primo Cinese Medio perlopiù per la presenza di un cluster a inizio sillaba. In più, l'iniziale *ny-, da cui deriva R- in puntonghua e la sillaba ER, cade completamente o muta in una semivocale /w/ (e.g. *nyi > ji /i/). In più, perde lo stacco glottale a inizio sillaba, caratteristica comune a tutti i dialetti (in Tardo Coreano Medio, l'alfabeto coreano lo indica con una lettera creata apposta e poi caduta in disuso). In più, talune aspirazioni *h-, *x- in Primo Cinese Medio e putonghua cadono in cantonese o mutano in /f/. Tutti questi tratti si notano già dal primo dizionario di cantonese scritto da un europeo, il dizionario di cantonese-inglese del reverendo Robert Morrison (1828). Il cantonese, stando alle stesse parole di Morrison e di altri tra i primissimi autori europei di dizionari di cantonese, già a inizio Ottocento stava perdendo la differenza tra i suoni dentali e palatali, cioè tra quelli che in pinyin sono J, Q, X e Z, C, S: oggi solo i suoni dentali sono pronunciati, pertanto vi convergono i suoni che prima erano palatali. Questi suoni si trovano invece distinti nel dizionario di Morrison (e.g. "S" vs "SH") in tre volumi e in pochissimi altri dizionari antichi (Morrison ha pure scritto la prima grammatica di cantonese nel 1815). Il cantonese non ha le stesse distinzioni molto precise tra consonante sonora-sorda-aspirata sorda e talune consonanti sonore e la loro controparte sorda: ha molti meno suoni, come anche tutti gli altri dialetti a eccezione del dialetto di Shanghai, che ritiene ancora le doppiette e triplette ben distinte di consonanti del Primo Cinese Medio. Il cantonese poi non ha i dittonghi *ju e *jo da cui deriva /y/ in putonghua, suono nato durante il Primo Mandarino. Tuttavia, il cantonese possiede questa vocale */y/ già dalla sua nascita. La proto-lingua, di cui esiste una ricostruzione del sistema vocalico di Karen Huang e raffinata da Georg Orlandi (entrambe del 2009), si chiama "Proto-Yue". Quanto ai nuclei di sillaba, quasi tutte le vocali e dittonghi hanno subito uno shift vocalico (vowel shift) che segue dei pattern, tale per cui l'aspetto è diverso da quello odierno (ma si può invertire lo shift già rispetto al putonghua con la scoperta del pattern). Esistono delle ricerche che tentano di spiegare questo shift. L'individuazione di questi pattern permette anche una memorizzazione più veloce della pronuncia in questo dialetto (come anche quella in altri, e.g. il fatto che una nasale in una certa situazione cada a prescindere nasalizzando il nucleo di sillaba). Per capire alcune eccezioni, potrebbe essere utile consultare le pronunce in Primo Cinese Medio. Lo stesso shift vocalico può aiutare a individuare qualche dato della pronuncia in Primo Cinese Medio di una sillaba del cinese moderno standard e/o qualche irregolarità nascosta in un insieme di regolarità apparenti (e.g. trovare delle vocali anomale in un gruppo di sillabe aventi in putonghua la stessa vocale e una serie di trasformazioni regolari in cantonese ma irregolari in dei punti: in questi punti l'esito irregolare potrebbe derivare dalla pronuncia antica).

Pattern nello shift vocalico (putonghua > cantonese)
-a > -aa.
-ai > -oi (in altri diventa -aai, per esempio dopo le bilabiali /p, pʰ, m/; se aveva *-k, diventa -ak. Si ricorda che il puntonghua non ha gli stop).
-ao > -ou (sporadicamente -aau; dopo le retroflesse, solitamente -iu e -aau. Yao >jiu).
-iao > -iu (anche yao > jiu. Ma prima di consonanti anticamente non palatalizzate, diventa -aau).
-an > -aan/a(a)m (dipende se finiva o meno in *-m; dopo i suoni velari in *-n e /h/ diventa -on; "ran", diventa jin/jim; sporadicamente è -un).
-ang > ong (se dopo le retroflesse, diventa -oeng. In più, yang > joeng).
-ia > aa (si trova spesso con le consonanti che oggi si palatalizzano; se con stop, si può accorciare in -ap, -at.

俩 lia3 è loeng: segue la chiave di lettura. Ya > aa).

-iang > oeng (dopo le consonanti che oggi si palatalizzano, è -ong. Yang > joeng).
-ie > ip/it (se invece hanno consonante oggi palatalizzata, è -aai. Ye > jaa. Sporadicamente, xie > se).
-ian > in/im (dipende se finiva o meno in *-m. Yan > jin. In consonanti che oggi si palatalizzano, sporadicamente è -aan).
-i /i/ > -ei (yi > ji in gran parte dei casi. -Ei può modificarsi in presenza di stop, e.g. diventare -at/ap;

sporadicamente si trova -ai, forse per una diversa pronuncia in Primo Cinese Medio, tale per cui per lo shift vocalico muta in -ai).

-i /ɨ/ > -i (shi > talvolta sai; ri > jat, in più in sillabe con stop può mutare proprio in -ap/at).
-in > an/am (dipende se finiva o meno in *-m. Yin >jan. Talune sillabe che anticamente avevano *-ng lo ritengono in cantonese: -ing, e.g. 皿.

Nin 您 >nei in base alla chiave di lettura 你, anche se la versione alternativa è 恁 *-m).

-ing > -ing (sporadicamente -eng. Ying > jing. 行 hang2 > hang).
-ei > eoi (Ei > aai. Se dopo bilabiale /p, pʰ, m/ tende a diventare -ui; fei > fai/fei).
-o/uo /wo/ > o (sporadicamente -aak e -ok/at/ut se finiva in *-k/*-t. O /o/ > o. Wo > wo/ak. Ruo > joek).
-ou, -iu > -au (ou > au; You > jau. Diu 丢 > diu. Liu 六 > luk).
-ong, iong > -ung (rispetto alla ricostruzione Baxter 2011, sembra identico al Primo Cinese Medio. Yong > jung. Jiong > gwing).
-e /ɤ/ > -a(a)k/ok/o (re4 热 > jit).
-en > -an/am/un (shan > tipicamente -aam. En > "ng" a causa di *ng-).
-eng > -ang (sporadicamente -aang/ung. Weng > jung. Feng > fung. Reng > jing. Dopo retroflesse, di solito è -ing).
-u > -ou/uk (wu > molto irregolare in base alla pronuncia originale, e.g. 五 > sonante "ng" a causa di *ng-; 无 > mou a causa di *mj-.

Gu > gu/guk. Fu > fu/wu. Dopo le retroflesse, di solito è -yu/uk; ru > jyu).

-ua > -waa (wa > waa/ngaa in base alla pronuncia originale. Hua > faa. Rua [dialettale] > no).
-uai > -waai (wai > wa(a)i. Kuai > kui/faai. Zhuai >jai. Chuai > caai/ceoi. Shuai > seoi/seot).
-uei > -eoi (wei > wai. Rui > jeoi. Gui > gwai. Kui > kwai/gwai. Hui > fui/wui/wai).
-uan > -waan/un (wan > waan/maan in base alla pronuncia originale, e.g. se iniziava in *mj-. Kuan > fun.

Huan > waan/fun. Zuan, cuan > a volte -aan. Suan, luan, nuan +retroflesse > -yun. Ruan > jyun. Shuan > saan).

-uang > -wong (dopo le retroflesse è -ong, tranne shuang > soeng. Wang > wong/mong in base alla pronuncia originale, e.g. se iniziava in *mj-

Huang > wong/fong).

-un /uən/ > -yun/eon (wen > wan/man in base alla pronuncia originale, e.g. se iniziava in *mj-.

In retroflesse, di solito è -eon. Run > jeon. Hun > wan/fan)

-ü (yu, ju, qu, xu, nv, lv) > -eoi e eot/uk con stop (yu > jyu).
-ue (jue, que, xue, lve, nve) > -yut/ok/oek (yue > jyut, con eccezioni in base alla pronuncia originale).
-uan (juan, quan, xuan) > -yun (yuan > jyun)
-un (jun, qun, xun) > -wan/eon (yun > wan)
ER > ji (si nota dunque la caduta di *ny- in cantonese)
-r > la erhua/rotacismo/erizzazione appartiene solo ai dialetti settentrionali e al putonghua, non allo Yue/cantonese.

In più, il putonghua non ha sonanti, stop senza rilascio udibile di suono, stacchi glottali e *-m.

Quanto alla romanizzazione Morrison (1828), qui si traccia una breve introduzione può essere d'aiuto a chi consulta questo dizionario, che ha i suoi pregi:

  • la /a:/ e /a:i/ vengono traslitterate con "a" e "ai".
  • Se è breve, usa un diacritico in alto tale per cui diventa "ă" (si ritrova pure nel dittongo "ăw" e seguita da stop). Ma /ai/, oggi "ai", viene trascritta "ei" e "ey" (delle ulteriori ricerche in dizionari e attraverso il Primo Cinese Medio e simili possono disambiguare se è solo una convenzione ortografica o se è un mutamento dalla pronuncia di inizio Ottocento). A volte, per la stampa difettosa, sembra di leggere "ä".
  • Il diacritico per distinguere la vocale breve e lunga si usa pure in "o" e "ŏ".
  • Le semivocali a fine sillaba sono traslitterate con "y" e "w" (l'attuale oi > oy; au > aw; ou > ow).
  • -"ui" diventa -"ooy".
  • -"eoi" /ɵy/ diventa -"uy" e viene descritta da Morrison come "un suono presente solo in cinese" (non spiega la pronuncia, reperibile invece oggi in IPA o descrizioni più o meno accurate o approssimate).
  • -"ey" diventa -"e": curiosamente, sembra che l'attuale semivocale cada (e.g. le attuali 皮 pei, 旗 kei < pe, ke. Un controllo al Primo Cinese Medio dovrebbe sbrogliare meglio la pronuncia originale)
  • La /œ/, stando alla breve introduzione di Morrison, è trascritta con "u", ma a volte nel dizionario si trova pure "eo", a sua volta confusionaria con lo jyutping (e.g. 香 heong, oggi "hoeng1").
  • C'è una differenza molto importante tra TS, CH e S, SH, oggi perduta (ma Morrison non trascrive le aspirazioni, tale per cui ipoteticamente la romanizzazione sarebbe ts'- e ch'- oppure tsh- e chh-).
  • Morrison non solo non trascrive le aspirazioni, ma nemmeno le modulazioni tonali. Con confronti con altre opere antiche e/o i dizionari moderni, il putonghua, gli altri dialetti e i rimari antichi, alcune di queste informazioni sono comunque recuperabili: si tratta sempre di fare ricostruzioni con il materiale già a disposizione.
  • Nelle parole con più sillabe, Morrison separa le sillabe non con spazi, ma con il trattino/hyphen.
  • Le consonanti sorde e aspirate vengono universalmente trascritte come "p, t, k, ts, ch", come se non avessero aspirazione. A queste si aggiungono "f, s, h, m, n, l".
  • Le codine nasali e gli stop a fine sillaba sono uguali a gran parte delle trascrizioni: -p, -t, -k, -m, -n, -ng.
  • "G"- a inizio sillaba indica la consonante nasale /ŋ/ (se a fine sillaba, la lascia -ng).
  • "Wu" viene trascritta "oo", mentre "ji" viene trascritta "ee": non ci sono dei cosiddetti appoggi ortografici come in jyutping e pinyin. In più, si nota come l'ortografia sia influenzata dall'inglese. Per fare altri due esempi "jin" viene dunque romanizzata "een"; "wui" invece diventa "ooy".
  • La "w; y" si usano invece per trascrivere le semivocali /w, j/ sia a inizio che fine sillaba, e.g. ying, yung, yok, yuk, yăw (oggi jing, jung, jok, juk, jau) e kwei (identica), ma non in "ai" (oggi "aai").
  • "e" aperta diventa "ay" (e.g. in 骑 ke4 > kay, 茄 ke2 > kay). Questa grafia ricorda vagamente la romanizzazione dell'hindi e il dittongo "ai" in lingua francese.
  • "iu" viene reso come "ew", e.g. 腰 jiu1 e 要 jiu3/jiu1 > "yew".
  • "Si" e "zi" vengono romanizzate "sze" e "tsze" e vengono descritte come "aventi un suono presente solo in cinese" (forse la vocale non era l'odierna /i/ ma assomigliava a /ɨ/ o /ə/ o era qualcos'altro di simile).
  • "Jyu" /y/ diventa "U", ma se seguita da stop -t diventa "Uet". /ym/ si rende come "Um". Possiede anche la versione con il diacritico "ŭ".
  • La sillaba /yn/ invece (oggi "jyun; -yun") viene romanizzata "une; -une": la vocale finale è un falso amico (curiosamente non la rende come "un").
  • "Joeng" viene resa -"Yaong" e.g. in 洋, 羊, 样, 养.
  • -"aau" viene resa come -"aou", con una vaga somiglianza con il francese (non è resa "aaw"). Morrison aggiunge che è lunga.
  • La sonante 唔 "ng2" viene romanizzata "Im", irriconoscibile e scollegata dalla pronuncia originale (se era già sonante, la "I" è solo una sorta di appoggio/sedia ortografica o qualcosa di simile). 五, oggi ng5 e anch'essa sonante, viene trascritto "Ing". Tutte le altre sillabe sonanti vengono rese in modo analogo.
  • 太 taai3 curiosamente, invece di essere traslitterata "tai" secondo le informazioni/istruzioni a inizio dizionario, viene trascritta "tae", come se fosse coreano moderno (*/ʌi̯/ e */ai̯/ > /ɛ/). 今, oggi "gam1", viene resa "gum" forse per evoluzione della pronuncia, mentre 衣 in isolamento viene resa "e" invece che "ee" (Morrison poi spiega che a fine parola ha un allungamento vocalico, mentre in mezzo alla parola no: forse per questo la trascrive in una maniera nuova). 既 oggi "gei3", viene reso come "kay" (doveva essere "kei/key"). 行, oggi "hong4", viene trascritto "hang". 时, oggi "si4", viene resa "she" (dovrebbe essere "shi"). 心 (sam1) viene indicata come "sum". 四 (sei3) viene resa "sze", da cui si dovrebbe ottenere un odierno *si3. 人 jan4 diventa yŭn. Queste sporadiche diversità, se non sono errori, sono indicatori di una pronuncia oggi evoluta.

Romanizzazioni del dialetto Yue e pronuncia puntuale[modifica | modifica wikitesto]

Nella tabella sottostante si indicano i suoni del cantonese insieme alle cinque romanizzazioni principali, tutte molto simili tra loro: la Jyutping, la Yale, la Lau, la CTS e il Pinyin Cantonese ("Cantonese Pinyin"). La prima è usata dall'Università di Hong Kong, è molto popolare all'estero ed è la più recente, siccome è del 1993 ed è stata aggiornata nel 2018. La seconda, famosa quasi quanto la Jyutping, è stata confezionata da Gerard P. Kok e Parker Po-fei Huang e usata nel libro "Speak Cantonese", pubblicato nel 1958. Questo sistema è molto vicino al pinyin e si usa ancora nel centro di lingua cinese dell'Università Cinese di Hong Kong. La terza prende il nome dal linguista di Hong Kong Sydney Lau e deriva da una modifica del sistema Yale effettuata negli anni '70 e usata per insegnare il dialetto cantonese agli immigrati occidentiali a Hong Kong tramite libri di testo e programmi radiofonici. Un'opera celebre è A Practical Cantonese-English Dictionary, pubblicato dal Governo di Hong Kong nel 1977. La quarta, la meno usata (si trova tipicamente in lavori sul cantonese prodotti nella Repubblica Popolare Cinese), è il Cantonese Transliteration Scheme, pubblicata insieme a un gruppo di 4 romanizzazioni, dette "Guangdong Romanization" nel 1960: una per il Teochew, una per l'Hakka, una per l'hainanese e una proprio per il dialetto Yue/cantonese. Il Cantonese Transliteration Scheme viene detta anche "Canton Romanization" e, come abbreviazione, si può immaginare come "CTS". La CTS è stata revisionata nel 1980 da Rao Bingcai. La quinta è stata creata dal Reverendo Yu Ping Chiu (余秉昭) nel 1971 e modificato dal Dipartimento dell'Educazione di Hong Kong e dal Prof. Zhan Bohui (詹伯慧) del Centro di Ricerca di Dialetti Cinesi dell'Università di Jinan e Professore Onorario all'Università di Hong Kong.

Lettera

(Jyutping)

Lettera

(Yale)

Lettera

(Lau)

Lettera

(CTS)

Lettera

(Cantonese

Pinyin)

Trascr.

IPA

Spiegazione
a - - - - /ɐ/ È una "a" di albero, ma chiusa e anche abbastanza breve e sfuggita, non squillante e spalancata. Non compare mai in totale isolamento, a meno che cade la consonante iniziale nel linguaggio poco curato e colloquiale. Le combinazioni sono ai, au, am, an, ang, ap, at, ak: è sempre affiancata a una semivocale (in dittonghi), codina nasale e stop.
aa - - e - /aː/ È una "a" di albero. La doppia lettera indica che è squillante e non chiusa. In isolamento si scrive "aa" ("a" nelle altre romanizzazioni). Le combinazioni sono aa, aai, aau, aam, aan, aang, aap, aat, aak (vedi avanti per la spiegazione delle codine nasali finali e degli stop senza rilascio udibile di suono).
e - - é - /ɛː/ È una "é" di perché, vocale aperta. le combinazioni sono e, ei, eu, em, eng, ep, et, ek. "Ei" si pronuncia /ei̯/, cioè con la /e/ chiusa, forse a causa della /i/ semivocalica chiusa.
oe eu eu ê - /œː/ È una "é" di perché, aperta e arrotondata/procheila. Una vocale si dice arrotondata se la vocale è pronunciata con le labbra attorondate in un cerchiolino. Le combinazioni sono oe, oeng, oet, oek.
eo eu u ê oe /ɵ/ È grossomodo una "e" di elmetto, arrotondata e abbastanza sfuggita. Le tre combinazioni sono eon, eot, eoi (per quest'ultima, vedi avanti.)
o - - - - /ɔː/ È una "o" di occhio, vocale arrotondata aperta. le combinazioni sono o, on, ong, ot, ok, ou. Quest'ultimo dittongo si pronuncia /ou̯/, con la "o" chiusa, forse per effetto della semivocale /u/ chiusa. In più, per capire come pronunciare correttamente "oi", vedi avanti.
u - oo - - /uː/ È una "u" di ultimo, vocale arrotondata chiusa.
yu - ue ü y /yː/ È una "i" di piccolo, chiusa e arrotondata. In isolamento si scrive "jyu".
i - - - - /iː/; /j/- È una "i" di piccolo, vocale chiusa. Se semivocale chiusa, si usa per creare i dittonghi, come nell'italiano piatto. Se si trova in dittonghi con la vocale arrotondata, la "i" assimila l'arrotondamento e, in pronuncia, muta in /y/. Lo stesso fenomeno si ritrova pure in norvegese. Le combinazioni sono i, iu, im, in, ing, ip, it, ik. Le tre combinazioni in cui si arrotonda sono eoi /ɵy̯/, ui /uːy̯/, oi /ɔːy̯/. La "i" come vocale isolata si trascrive "ji" /i/ in Jyutping.
w - - u - /w/ È una "u" di quaglia, semivocale arrotondata chiusa per formare dittonghi.
b - - - - /p/ È una "p" di palla, consonante sorda. Una consonante si dice sorda se il palmo della mano intorno alla gola non sente le vibrazioni delle corde vocali. Si paragonino "ffff" e "ssss" a "mmmm" e "vvvv".
p - - - - /pʰ/ È una "p" di palla, sorda e con aspirazione sorda, cioè accompagnata da uno sbuffo d'aria.
d - - - - /t/ È una "t" di tavolo, sorda.
t - - - - /tʰ/ È una "t" di tavolo, sorda aspirata.
g - - - - /k/ È una "c" di cane, sorda.
k - - - - /kʰ/ È una "c" di cane, sorda aspirata.
h - - - - /h/ È un'aspirazione sorda come nell'inglese have.
z j j - dz /t͡s/ È una "z" di zero, sorda (nel Norditalia si può sonorizzare, cioè si aggiunge la vibrazione delle corde vocali al suono. In tal caso, va desonorizzata).
c ch ch - ts /t͡sʰ/ È una "z" di zero, sorda aspirata.
s - - - - /s/ È una "s" di senza, sorda.
l - - - - /l/ È una "l" di leva, sonora.
f - - - - /f/ È una "f" di farfalla, sorda.
m; "m" - - - - /m/; /m̩/ È una "m" di mano, sonora. Si può trovare anche come codina nasale a fine sillaba. Si può usare anche da sola come sillaba completa e intonabile (si pensi a "Mh. Capito." e "MHHHH!!! CHE BUOONOO!!"). Siccome è una consonante che ha valenza di vocale e sillaba completa, si dice che è una "sonante". Le sonanti sono presenti pure in dialetto shanghainese, hokkien, sanscrito, lituano, birmano antico (Old Burmese) nelle sillabe sesquisillabiche (cioè con una sillaba minore blandamente attaccata) e in proto-indo-europeo. In IPA sono segnalate con un puntino in basso. Infine, la -m come coda in pronuncia si assimila (esattamente come in italiano e altre lingue) in /ɱ/ labiodentale di fronte a "f" (cioè si pronuncia una /m/ con gli incisivi dell'arcata superiore a contatto con il labbro inferiore, come in anfora).
n - - - - /n/ È una "n" di nave, sonora. Si trova anche a fine sillaba come codina nasale. La -n come coda in pronuncia si assimila (esattamente come in italiano e altre lingue) in /m/ davanti a un suono bilabiale "b" o "p", in /ŋ/ davanti a "g" e "k" (come nell'italiano panca e fango), e in /ɱ/ labiodentale di fronte a "f" (cioè si pronuncia una /m/ con gli incisivi dell'arcata superiore a contatto con il labbro inferiore, come in anfora).
ng; "ng" - - - - /ŋ/; /ŋ̩/ È una "n" di panca, sonora e pronunciata con il dorso della lingua sulla zona tondeggiante del palato, come nell'inglese king. Si può trovare pure a inizio sillaba. Morrison la trascriveva come "g". In totale isolamento, è la seconda sonante del dialetto Yue/cantonese.
-p - - -b - /p̚/ È uno stop senza rilascio udibile di suono (gli stop sono presenti pure in coreano, vietnamita, thailandese, Hokkien e Hakka). Questo particolare stop si pronuncia immaginando di interrompere la vocale serrando entrambe le labbra e senza più fare nient'altro, come se si stesse per pronunciare una "p" che non verrà mai rilasciata.
-t - - -d - /t̚/ È uno stop senza rilascio udibile di suono, con la vocale interrotta da tutta la lingua in posizione di "t".
-k - - -g - /k̚/ È uno stop senza rilascio udibile di suono con la vocale interrotta da tutta la lingua in posizione di "c" di cane.
- - - - - - - - - j - - - /t͡ɕ/ È una "ci" di ciao sorda e palatale, cioè pronunciata con la lingua già in posizione di "gn" di gnomo. Questo suono era presente in cantonese di inizio Ottocento e Robert Morrison lo trascrive nel suo dizionario di cantonese, il primo scritto da un europeo (1828). La differenza tra i suoni palatali e dentali (/t͡s/, /t͡sʰ/, /s/) si è persa a inizio Ottocento e lo stesso Morrison spiega che i parlanti di cantonese facevano confusione tra loro. La romanizzazione di Morrison e la CTS differenziano ancora i suoni. Il dizionario di Morrison, insieme a pochissimi altri dizionari ottocenteschi che differenziano le due tipologie di suoni, sono parecchio utili per ricerche filologiche. Ma il dizionario di Morrison non va usato da solo: ha il difetto (non insormontabile) di non segnalare la differenza tra consonante non aspirata e aspirata, in più non trascrive la modulazione tonale (i dizionari posteriori e odierni sono più precisi). Prima di affrontare le pronunce più antiche, registrate nei dizionari ottocenteschi, bisogna prima capire come funziona la romanizzazione di ogni autore, siccome mancavano gli standard di riferimento (banalmente, nel 1828 non esisteva lo Jyutping).
- - - - - - - - - q - - - /t͡ɕʰ/ È una "ci" di ciao, sorda e aspirata e palatale. Per fare un esempio di confusione di suono, 茶 si pronuncia oggi "caa4" ma Morrison trascrive grossomodo "cha", che nella sua trascrizione indica il suono palatale.
- - - - - - - - - x - - - /ɕ/ È una "sci" di scienza, sorda e palate (oppure si può immaginare di palatalizzare una "s" di senza). Per fare un esempio di confusione di suono, 食 si pronuncia oggi "si6", ma Morrison la trascrive "shi", che nella sua trascrizione indica il suono palatale.

Sistema tonale[modifica | modifica wikitesto]

I toni (声调 sheng1diao4, ovvero 聲調 sing1diu6) vengono indicati, se si usa il metodo più snello, con un sistema cifra-tono come nel pinyin in versione snella: invece che usare i diacritici, si mettono i numeri accanto alla sillaba o come apice (o, raramente, come pedice). In totale, se si esclude la differenziazione tra tono entrante e non, ci sono sei toni contro i [quattro+vocale atonale] del putonghua. Non esistono sillabe atonali e, se ci sono gruppi vocalici, le regole per capire quale suono modulare sono grossomodo uguali a quelle del putonghua. I toni sono dunque sei e, se si distinguono come categoria a sé i toni entranti, in totale sono nove. "Tono entrante" in Primo Cinese Medio indica non tanto un'intonazione, ma semplicemente il fatto che la vocale era pronunciata breve e sfuggita perché chiusa da uno stop senza rilascio udibile di suono. Oggi in più nei vari dialetti si aggiunge un'intonazione. I toni entranti sono presenti solo in presenza di stop o di stop leniti in uno stacco glottale/colpo di glottide a fine sillaba (cioè una consonante presente anche in arabo, thailandese, vietnamita e Tardo Coreano Medio scritto con una consonante oggi in disuso. Si approssima immaginando di tirare un lieve colpetto di tosse). Lo stacco glottale, nelle lingue sinitiche, si trova in stop leniti (tutti o in parte) in shanghainese, hokkien e nei dialetti settentrionali. Si trovava a fine sillaba pure in Old Chinese e vietnamita molto antico e la sua caduta ha fatto nascere il tono crescente in Primo Cinese Medio e nelle varietà successive di vietnamita ("tonogenesi"). Il tono decrescente in entrambe le lingue deriva dalla caduta di una *-s a fine sillaba.

Una volta che, senza forzare la voce, si divide la propria tessitura vocale in tre altezze/registri (acuto-medio/mediano-grave), si possono assegnare i numeri [5], [3] e [1] a queste altezze ("5" è il registro acuto, da cui si va scendendo progressivamente) e si possono quindi pronunciare e memorizzare i toni, che nelle vocali sfuggite hanno una modulazione piuttosto rapida. Nella tabella sotto si illustrano tutti e nove i toni (1b, 3b e 6b servono solo a disambiguare quelli entranti):

Cifra Intonazione

(+cifre)

Nome

Tradizionale

Spiegazione
1 ˥ 55

oppure ˥˧ 53

Yīn Píng

(陰平)

È un'intonazione piatta/piana nel registro yin/acuto, abbastanza stridula e non yang siccome non è una voce calda, profonda e corposa. In alternativa, è un tono decrescente dal registro acuto al registro medio/mediano. A giudicare dal nome tradizionale, in origine era un tono piano/piatto.
1b ˥ 5 +p̚/t̚/k̚ Yīn Rù

(陰入)

È lo stesso identico tono, ma semplicemente è entrante perché chiuso da uno stop senza rilascio udibile di suono a fine sillaba ed è sfuggito e chiuso proprio dagli stop. È pianeggiante e nel registro acuto.
2 ˧˥ 35 Yīn Shǎng

(陰上)

Dal registro medio, si sale all'acuto.
3 ˧ 33 Yīn Qù

(陰去)

Intonazione piana nel registro medio. A giudicare dal nome tradizionale, era un tono decrescente che partiva dal registro acuto.
3b ˧ 3 +p̚/t̚/k̚ Zhōng Rù

(中入)

È lo stesso identico tono; semplicemente, in più è entrante perché chiuso da stop.
4 ˨˩ 21

oppure ˩ 11

Yáng Píng

(陽平)

Dal registro grossomodo medio, si decresce verso il grave. In alternativa, è pianeggiante nel registro grave. A giudicare dal nome, questa seconda alternativa era la pronuncia originale.
5 ˩˧ 13 Yáng Shǎng

(陽上)

Dal registro grave, si sale al medio.
6 ˨ 22 Yáng Qù

(陽去)

È un'intonazione pianeggiante nel registro medio-basso. A giudicare dal nome, era un tono decrescente che atterrava nel registro grave.
6b ˨ 2 +p̚/t̚/k̚ Yáng Rù

(陽入)

È lo stesso identico tono; semplicemente, in più è entrante perché chiuso da stop.

Si ricorda che queste modulazioni (tranne la variante entrante) si possono applicare anche alle due sonanti, "m" e "ng". Solitamente hanno tutte quante il tono 4, cioè decrescente nel registro grave (in origine forse pianeggiante nel registro grave): 吾 ng4 {pinyin: wú}, 吳/吴 ng4 {Wú}, 梧 ng4 {Wú }, 蜈 ng4 {wú}, 郚 ng4 {wú} (questo carattere indica un'antica città nello Shandong, nel sudovest di Anqiu 安丘) e 浯 ng4 {Wú} (un fiume nello Shandong). A queste sillabe già complete di per sé si aggiungono infine 唔 m4 {pinyin: wú} e 嘸 m4 (presente solo in dialetto Yue. In pinyin, in base alla chiave di lettura, si può immaginare come ~wú).

Comparazione con il putonghua e pinyin con esempi[modifica | modifica wikitesto]

Pinyin

拼音

Spiegazione di corrispondenza in cantonese (pinyin e jyutping)

说明 (拼音,粤拼)

Esempi (hanzi; jyutping e {pinyin})

例子 (汉字,粤拼,拼音)

B /p/ La B del cinese moderno in quasi ogni caso resta B in cantonese. baa2 {bǎ} - 八 baat3 {bā} - 白 baak6 {bái}

辦/办 baan6 {bàn} - 幫/帮 bong1 {bāng} - 北 bak1 {běi}

本 bun2 {běn} - 不 bat1 {bù} - 波 bo1 {bō}

P- /pʰ/ La P in quasi ogni caso resta P. paa4 {pá} - 牌 paai4 {pái} - 盤/盘 pun4 {pán}

貧/贫 pan4 {pín} - 瓶 ping4 {píng} - 朋 pang4 {péng}

陪 pui4 {péi} - 普 pou2 {pǔ} - 破 po3 {pò} -

con eccezione 品 ban2 {pǐn}

D /d/ La D resta in quasi ogni caso D. daai6 {dà} - 帶/带 daai3 {dài} - 單/单 daan1 {dān}

當/当 dong1 {dāng} - 等 dang2 {děng} - 得 dak1 {de}

地 dei6 {dì} - 定 ding6 {dìng} - 東/东 dung1 {dōng}

讀/读 duk6 {dòu} - 頓/顿 deon6 {dùn} - 都 dou1 {dōu}

對/对 deoi3 {duì} - 跌 dit3 {diē}

T- /tʰ/ La T resta in quasi ogni caso T. taa1 {tā} - 毯 taan2 {tǎn} - 湯/汤 tong1 {tāng}

頭/头 tau4 {tóu} - 土 tou2 {tǔ} - 太 taai3 {tài}

屯 tyun4 {tún} - 推 teoi1 {tuī} - 體/体 tai2 {tǐ}

聽/听 teng1 {tīng} - 疼 tung3 {téng} - 同 tung4 {tóng}

貼/贴 tip3 {tiē}

con eccezione 特 dak6 {tè}

G /k/ La G resta in quasi ogni caso resta G. gam2 {gǎn} - 鋼/钢 gong3 {gāng } - 歌 go1 {gē}

跟 gan1 {gēn} - 更 gang3 {gèng} - 古 gu2 {gǔ}

滾/滚 gwan2 {gǔn} - 國/国 gwok3 {guó}

K- /kʰ/ La K tende a diventare una K ma diventa più spesso un'aspirazione H /h/ kong3 {kàng} - 虧/亏 kwai1 {kuī} - 狂 kwong4 {kuáng}

開/开 hoi1 {kāi} - 看 hon3 {kān} - 哭 huk1 {kū}

孔 hung2 {kǒng}

庫/库 fu3 {kù} - 款 fun2 {kuǎn} - 快 faai3 {kuài}

H /h/ La H in quasi ogni caso resta H, però la sillaba HU(-) perde l'aspirazione.

Sporadicamente diventa F.

ho4 {hé} - 黑 hak1 {hēi} - 漢/汉 hon3 {Hàn}

紅/红 hung4 {hóng}

wu4 {hú}

華/华 waa4 {huá} - 還/还 waan4 {hái} - 壞/坏 waai6 {huài}

環/环 waan4 {huán} - 黃/黄 wong4 {huáng} - 會/会 wui2 {huì}

混 wan6 {hùn}

fan1 {hūn} - 火 fo2 {huǒ}

Z /ts/ Z resta quasi sempre Z e sporadicamente diventa C /tsʰ/. zi6 {zì} - 在 zoi6 {zài} - 暫〔暂〕 zaam6 {zàn}

髒/脏 zong1 {zāng} - 租 zou1 {zū} - 走 zau2 {zǒu}

尊 zyun1 {zūn}

ZH /ʈʂ/ ZH si trasforma in Z /ts/, imitando la pronuncia del

cinese mandarino del sud, esattamente dove si trova il Guangdong.

zung1 {zhōng} - 正 zing3 {zhèng} - 知 zi1 {zhī}

這/这 ze2 {zhè} - 戰/战 zin3 {zhàn} - |住 zyu6 {zhù}

准 zeon2 {zhǔn}

C /tsʰ/ C resta C. caat3 {cā} - 從/从 cung4 {cóng} - 參/参 caam1 {cān}

層/层 cang4 {céng} - 倉/仓 cong1 {cāng} - 粗 cou1 {cū}

湊/凑 cau3 {còu} - 村 cyun1 {cūn}

CH /ʈʂʰ/ CH diventa C, sporadicamente S. ceot1 {chū} - 川 cyun1 {chuān} - 茶 caa4 {chá}

車/车 ce1 {chē} - 陳/陈 can4 {chén}

soeng4 {cháng} - 嘗/尝 soeng4 {cháng} - 城 sing4 {chéng}

con eccezione 吃 hek3 {chī}

S /s/ S resta quasi sempre S, sporadicamente C e Z. 灑/洒 saa2 {sǎ} - 傘/伞 saan3 {sǎn} - 嗓 song1 {sǎng}

宋 sung3 {Sòng} - 森 sam1 {sēn} - 蘇〔苏〕 sou1 {sū}

掃/扫 sou3 {sǎo} - 色 sik1 {sè} - 四 sei3 {sì}

筍/笋 seon2 {sǔn}

賽/赛 coi3 {sài}

zuk6 {sú} - 僧 zang1 {sēng}

SH /ʂ/ SH diventa S. 殺/杀 saat3 {shā} - 商 soeng1 {shāng} - 社 se5 {shè}

山 saan1 {shān} - 水 seoi2 {shuǐ} - 省 saang2 {shěng}

書/书 syu1 {shū} - 順/顺 seon6 {shùn} - 手 sau2 {shǒu}

R- /ɻ~ʐ/ R- muta nella semivocale J- (/j/-) sia in pronuncia che in grafia.

Il suono palatale */ɲ/ del cinese medio è caduto, ma la semivocale /j/ sarebbe

una spia di questo suono.

jin4 {rán} - 熱/热 jit6 {rè} - 肉 juk6 {ròu}

人 jan4 {rén} - 讓/让 joeng6 {ràng} - 入 jap6 {rù}

潤/润 jeon6 {rùn} - 擾/扰 jiu5 {rǎo} - 扔 jing4 rēng

軟/软 jyun5 {ruǎn} - 弱 joek6 {ruò}

con eccezioni 瑞 seoi6 {ruì}

J /tɕ/ J diventa G, sporadicamente K e Z. 幾/几 gei2 {jǐ} || 街 gaai1 {jiē} || 金 gam1 {jīn}

經/经 ging1 {jīng} - 見/见 gin3 {jiàn} - 江 gong1 {jiāng}

九 gau2 {jiǔ} - 具 geoi6 {jù} - 軍/军 gwan1 {jūn}

kap6 {jí}

zaap6 {jí}

Q /tɕʰ/ Q in dei casi diventa K, in altri casi diventa H oppure C. kei4 {qī} - 琴 kam4 {qín} - 窮/穷 kung4 {qióng}

球 kau4 {qiú} - 群 kwan4 {qún}

氣/气 hei3 {qì} - 去 heoi3 {qù}

cai1 {qī} - 錢/钱 cin2 {qián} - 七 cat1 {qī}

切 cit3 {qiè}

X /ɕ/ X spesso diventa spesso S e quindi il fatto di trasformare X in S si sposa bene con

la tendenza dei meridionali a trasformare questo suono anche in putonghua,

insieme alla caduta della retroflessione. Oltre a questo esito, ci sono numerose

eccezioni e dei casi in cui diventa H.

hei1 {xī} - 下 haa6 {xià} - 香 hoeng1 {xiāng}

嚮/向 hoeng2 {xiàng} - 鄉/乡 hoeng1 {xiāng} - 鞋 haai4 {xié}

兄 hing1 {xiōng} - 學/学 hok6 {xué} - 靴 hoe1 {xuē}

西 sai1 {xī} - 先 sin1 {xiān} - 想 soeng2 {xiǎng}

小 siu2 {xiǎo} - 笑 siu3 {xiào} - 消 siu1 {xiāo}

羞 sau1 {xiū} - 修 sau1 {xiū} - 寫/写 se2 {xiě}

心 sam1 {xīn} - 新 san1 {xīn} - 信 seon3 {xìn}

星 sing1 {xīng} - 需 seoi1 {xū} - 雪 syut3 {xuě}

宣 syun1 {xuān} - 選/选 syun2 {xuǎn}

con eccezionikap1 {xī}

習/习 zaap6 {xí} - 謝/谢 ze6 {xiè}

gaau3 {jiào}

現/现 jin6 {xiàn} - 休 jau1 {xiū}

尋/寻 cam4 {xún}

訓/训 fan3 {xùn}

F /f/ F resta F. 發/发 faat3 {fā} - 飯/饭 faan6 {fàn} - 分 fan1 {fēn}

豐/丰 fung1 {fēng} - 福 fuk1 {fú} - 方 fong1 {fāng}

L /l/ L resta L. 來/来 loi4 {lái} || 藍/蓝 laam4 {lán} || 路 lou6 {lù}

樓/楼 lau4 {lóu} - 累 leoi6 {lèi} - 樂/乐 lok6 {lè}

狼 long4 {láng} - 龍/龙 lung4 {lóng} - 六 luk6 {liù}

M /m/ M resta M. 馬/马 maa5 {mǎ} - 慢 maan6 {màn} - 民 man4 {mín}

美 mei5 {měi} - 母 mou5 {mǔ} - 木 muk6 {mù}

麼/么 mo1 {me} - 米 mai5 {mǐ} - 買/买 maai5 {mǎi}

N /n/ N resta in quasi ogni caso N. naa5 {nā} - 難/难 naan4 {nán} - 女 neoi5 {nǚ}

努 nou5 {nǔ} - 呢 ne1 {ne} - 能 nang4 {néng}

年 nin4 {nián} - 您 nei5 {nín} - 你 nei5 {nǐ}

內/内 noi6 {nèi}

W- /w/ W- sporadicamente si sostituisce con NG- /ŋ/, spesso con M-, ma altrove resta W-. ngaa5 {wǎ} - 外 ngoi6 {wài} - 危 ngai4 {wēi}

我 ngo5 {wǒ} - 臥/卧 ngo6 {wò}

萬/万 maan6 {wàn} - 晚 maan5 {wǎn} - 網/网 mong5 {wǎng}

忘 mong4 {wàng} - 文 man4 {wén} - 味 mei6 {wèi}

尾 mei5 {wěi} - 問/问 man6 {wèn} - 聞/闻 man4 {wén}

吻 man5 {wěn} - 蚊 man1 {wén} - 無/无 mou4 {wú}

舞 mou5 {wǔ} - 物 mat6 {wù}

waat3 {wā} - 灣/湾 waan1 {wān} - 碗 wun2 {wǎn}

王 wong4 {wáng} - 為/为 wai6 {wèi} - 穩/稳 wan2 {wěn}

溫/温 wan1 {wēn}

con eccezionijung1 {wēng}

wu1 {wū} - 屋 uk1 (attenzione alla grafia) {wū}

ng5 {wǔ} - 誤/误 ng6 {wù}

Y- /j/ Y- spesso non varia, molto sporadicamente sparisce oppure talvolta si sostituisce

col suono nasale NG-.

jin4 {yán} - 易 ji6 {yì} - 應/应 jing1 {yīng}

羊 joeng4 {yáng} - 用 jung6 {yòng} - 因 jan1 {yīn}

要 jiu3 {yāo} - 夜 je6 {yè},

呀 aa1 {ya} /a:/

ngaa4 {yá}

-NG /ŋ/ -NG rimane -NG. 生 saang1 {shēng} - 湯/汤 tong1 {tāng} - 黨/党 dong2 {dǎng}

狼 long4 {láng} - 忙 mong4 {máng} - 棒 paang5 {bàng}

胖 bun6 {pàng} - 港 gong2 {Gǎng} - 抗 kong3 {kàng}

京 ging1 {Jīng} - 風/风 fung1 {fēng} - 種/种 zung2 {zhǒng}

蟲/虫 cung4 {chóng} - 總/总 zung2 {zǒng} - 送 sung3 {sòng}

雙/双 soeng1 {shuāng} - 嗓 song1 {sǎng} - 商 soeng1 {shāng}

-N /n/ -N in resta -N, ma in alcuni conserva -M. 餐 caan1 {cān} - 林 lam4 {lín} - 跟 gan1 {gēn}

三 saam1 {sān} - 產/产 caan2 {chǎn} - 森 sam1 {sēn}

談/谈 taam4 {tán} - 淡 taam5 {dàn} - 禁 gam3 {jìn}

金 gam1 {jīn} - 淋 lam4 {lín} - 南 naam4 {nā}

參/参 caam1 {cān} - 慘/惨 caam2 {cǎn} - 站 zaam6 {zhàn}

暫/暂 zaam6 {zàn} - 眨 zaam2 {zhǎ} - 斬/斩 zaam2 {zhǎn}

暗 am3 {àn} - 嚴/严 jim4 {yán} - 鹽/盐 jim4 {yán}

染上 jim5 {rǎn} - 驗/验 jim6 {yàn} - 占 zim1 {zhān}

YU. /y/ YU in isolamento resta invariato, anche se si scrive JYU, e ha sporadiche

eccezioni.

語/语 jyu5 {yǔ} - 魚/鱼 jyu2 {yú} - 雨 jyu5 {yǔ}

玉 juk6 {yù} - 域 wik6 {yù}

YUE /ɥe/ YUE è molto variabile. Un esempio a caso è "jyun". 員/员 jyun4 {yuán} - 院 jyun2 {yuàn} - 遠/远 jyun5 {yuǎn}
YUAN /ɥæn/ YUAN diventa JYUN. jyut6 {yuè} - 越 jyut6 {yuè}
YUN /yn/ YUN tende a diventare WAN con svariate eccezioni. wan4 {yún}
-E. /ɤ/ -E in isolamento tende a diventare NGOK con svariate eccezioni, come ad

esempio "ngo".

餓/饿 ngo6 {è}

Le due sonanti in cantonese, che non si possono confondere in romanizzazione perché sono graficamente separate e circoscritte dalle cifre che indica i toni, raccolgono poche sillabe, tutte quante con intonazione discendente: quella velare "NG" possiede 吾 ng4 {wú}, 吳/吴 ng4 {Wú} 梧 ng4 {Wú } 蜈 ng4 {wú} 郚 ng4 {wú} (questo carattere indica un'antica città nello Shandong, nel sudovest di Anqiu 安丘) e 浯 ng4 {Wú} (un fiume nello Shandong). Le sonanti M sono 唔 m4 {wú} e 嘸 m4, unicamente dialettale.

Un lavoro più approfondito tiene conto anche di tutto il sistema vocalico come nucleo di sillaba e in isolamento. Tiene anche conto delle eccezioni estremamente rare, oltre alle linee guida generiche esposte.

Tavola di Radicali Kangxi con pronuncia sino-xenica, Primo Cinese Medio e variazioni in vietnamita e giapponese[modifica | modifica wikitesto]

Nella seguente tabella, i Radicali Kangxi sono ordinabili in base al pinyin o alla pronuncia nel dialetto cantonese in base a un pulsante apposito. In più, si possono fare paragoni tra la pronuncia cinese attuale e quella in Primo Cinese Medio in base alla ricostruzione del Guangyun di Baxter (2011), Laddove il carattere è assente, non è stata indicata la pronuncia. Oltre al Primo Cinese Medio, sono presenti la lettura cinese in lingua coreana, vietnamita e giapponese (con derivazione storica) Go-on e Kan-on (laddove esistono più pronunce, si è optato per scegliere quella più vicina al cinese medio; per esempio, la pronuncia tarda Tang e Song 唐宋音 e le pronunce slang sono state escluse). Quella giapponese è affiancata dalla trascrizione in caratteri romani (rōmaji) con il sistema Hepburn. Le vocali lunghe sono state trascritte seguendo l'ortografia invece della pronuncia, siccome la -u finale è ben distinta (e da essa si risale a un dittongo o a una coda nasale velare in cinese). La pulsantiera si può usare anche per aiutarsi a fare comparazioni con il Primo Cinese Medio con delle caratteristiche a inizio sillaba e fine sillaba (per le seconde, è stata impostata una colonna ad hoc). La romanizzazione in cantonese è stata effettuata con il sistema Jyutping. I Radicali Kangxi sono affiancati da tutte le loro variazioni, versioni semplificate e dalle variazioni rintracciabili nei kanji giapponesi e negli Hán tự vietnamiti.

Radicale

(Kangxi

Bushou)

Pinyin Primo

Cinese

Medio

(Baxter, 2011)

*-p/t/k?

*-m?

-n?

-ng?

Cantonese

(Jyutping)

Giapponese

(Kouki

Bushu)

On'yomi

Rōmaji Coreano

(Kangheui

Busu)

Hangŭl

Vietnamita

(Bộ thủ

Khang Hi)

Altri

nomi

名字

'jit *-t jat1 イチ ichi nhất -
Gǔn (古本切) -n gwan2 コン kon cổn -
丶> 主, 。 Zhǔ (Diǎn) (知庾切 >

冢庾切)

jyu2 チュ chu chủ -
丿, (乀, 乁) Piě (房密切 >

普蔑切 >

匹蔑切)

*-t pit3 ヘツ hetsu phiệt -
乙, (⺄, 乚) (於筆切 >

億姞切 >

益悉切)

*-t jyut3 オツ otsu ất -
Jué (衢月切 >

其月切)

*-t kyut3 ケツ ketsu quyết -
Èr nyijH ji6 ni nhị -
Tóu (徒鉤切)

(dallo【字彙】)

tau4 トウ tou đầu 文字头
人, 亻 Rén nyin -n jan4 ニン nin nhân 人字头

单人旁

单立人

Ér, Rén nye ji4 ニン nin 아, 인 nhi -
nyip *-p jap6 ニュウ < ニフ nyuu < nifu nhập -
八 > 丷 peat *-t baat3 ハチ hachi bát 八字旁
冂 > 冋 > 坰 Jiōng (古熒切 >

涓熒切)

-ng gwing1 ケイ kei quynh 同字框
冖 > 冪 (莫狄切) *-k mik6

(da 幂 mi4)

ミャク myaku mịch 秃宝盖
仌 > 冫(冰) Bīng ping -ng bing1 ベキ beki băng 两点水
kj+jX, kijX gei2 (Jǐ)

gei1 (Jī)

ki kỷ -
凵 > 坎 Kǎn, Qiǎn khomX

(da 坎 kan3,

"buca")

*-m ham1

(da 坎 kan3,

"buca")

カン < カム

コン < コム

kan < kamu

kon < komu

khảm -
刀,刂, ⺈ Dāo taw dou1 トウ

タウ

tou

tau

đao 力字旁

立刀旁

lik *-k lik6 リキ

リョク

riki

ryoku

력, 역 lực -
勹 > 包, 胞 Bāo paew

(da 包 bao1)

baau1

(da 包 bao1)

ホウ < ハウ hou < hau bao 包字头
pjijH, pjijX bei6 hi chủy
𠥓 > 匚 Fāng pjang -ng fong1 ホウ < ハウ hou < hau phương 三框儿
(胡礼切 >

戸禮切)

hai2, hai5,

wai5

ケイ kei hệ -
Shí dzyip *-p sap6 ジュウ < ジフ

シュウ < シフ

juu < jifu

shuu < shifu

thập 十字儿
⺊ >卜 puwk *-k baak6 ボク

ホク

boku

hoku

bốc 卜字头
卩 > 㔾, 卪, (巴) Jié (子結切) *-t zit3

(da 节 jie2)

セツ setsu tiết 单耳刀
厂, (⺁) Hàn xanH -n cong2 カン kan hán 厂字旁
厶 > 私 sij

(da 私 si1)

si1

(da 私 si1)

shi khư 私字儿
又 > (彐) Yòu hjuwH jau6 ユウ uu hựu 又字旁
Kǒu khuwX hau2 コウ

kou

ku

khẩu 口字旁
Wéi hjw+j

(da 围 wei2)

wai4

(da 围 wei2)

< i < wi vi 方框儿
thuX, duX tou2

to

do

thổ 提土旁
Shì dzriX si6 shi -
Zhì (陟侈切 >

陟移切)

zi2 chi truy 反文旁
Suī swij seoi1 スイ sui tuy/suy -
夕 (~月) zjek *-k zik6 セキ

ジャク

seki

jaku

tịch 夕字旁
大 (太; ~亣, ~立) Dài, Dà dajH, daH daai6 ダイ

タイ

dai

tai

đại 大字头
nrjoX neoi5 ニョ nyo 녀, 여 nữ 女字旁
𡿹 > 子, (㜽) tsiX zi2 shi tử 子字旁
~向 > 宀 Miàn (武延切 >

彌延切)

-n min4 メン men miên 宝盖头
Cùn tshwonH -n cyun3 スン

ソン

sun

son

thốn 寸字旁
小, ⺌ Xiǎo sjewX siu2 ショウ < セウ shou < seu tiểu 小字头
𡯁 > 尢, 尣 Wāng [羽求切 > 尤] -ng wong1 オウ < ワウ ou < wau uông 尤字旁
𡰣 > 尸 Shī syij si1 shi thi 尸字头
Chè (丑列切 >

敕列切)

*-t cit3 テツ tetsu 철, 초 triệt -
Shān srean -n saan1 サン

セン

san

sen

sơn 山字旁
巛 > 川 Chuān tsyhwen -n cyun1 セン sen xuyên 三拐儿
工 (𢒄) Gōng kuwng -ng gung1 コウ kou công -
kiX gei2

ki

ko

kỷ -
Jīn kin -n gan1 キン kin cân 巾字旁
Gān kan -n gon1 カン kan can -
幺, 么 Yāo (於堯切 >

伊堯切)

jiu1 ヨウ < エウ you < eu yêu 幺字旁
广 > 廣, 広 Guǎng,

Yǎn, Ān

kwangH,

kwangX

*-m

-ng

gwong2 ゲン < ゲム gen < gemu nghiễm 广字旁
Yín (余忍切 >

以忍切)

-n jan2 イン in dẫn 建字旁
𠬞, 𢪒, 𢪙 > 廾 (八) Gǒng kjowngX -ng gung2

(da 拱 gong3)

キョウ kyou củng 弄字底
yik *-k jik6 ヨク yoku dặc -
Gōng kjuwng -ng gung1 キュウ

グウ

kyuu

guu

cung 弓字旁
彑 > 彐 (居例切) gai3 ケイ kei ký, kệ, kẹ, kí -
Shān (所銜切 >

師銜切)

*-m saam1 サン < サム san < samu sam 三撇儿
Chì (丑亦切) *-k cik1 テキ teki sách,

xích

双人旁

双立人

心, 忄, 㣺, ⺗ Xīn sim *-m sam1 シン < シム shin < shimu tâm 竖心旁
kwa gwo1 ka qua -
戶 > 戸, 户 huX wu6 ko hộ 户字旁
手, 扌, 龵 Shǒu (書九切 >

始九切)

sau2 シュウ shuu thủ 提手旁
Zhī tsye zi1 shi chi 支字旁
(普木切) *-k bok1, pok3 ホク

ボク

hoku

boku

phộc -
Wén mjun -n man4 モン

ブン

mon

bun

văn -
Dǒu tuwX, tuwH dau2 トウ tou đẩu -
Jīn kj+n, kj+nH -n gan1 キン kin cân 斤字头
Fāng pjang -ng fong1 ホウ < ハウ hou < hau phương 方字旁
𣞤 > 𣞤 > 無 (舞) > 无 mju mou4

mu

bu

-
☉ > 日 nyit *-t jat6 ニチ nichi nhật 日字旁
Yuē hjwot *-t joek6 エツ < ヱツ

ワチ

etsu < wetsu

wachi

viết 冒字头
月 (~夕) Yuè ngjwot *-t jyut6 ゲツ < グヱツ

ガツ

getsu < gwetsu

gatsu

nguyệt 月字旁
muwk *-k muk6 モク moku mộc 木字旁
欠 (~㒫 > 无) Qiàn khjaemH,

khjomH

*-m him3 ケン < ケム

カン < カム

ken < kemu

kan < kamu

khiếm 欠字旁
Zhǐ tsyiX zi2 shi chỉ 止字旁
~𣦻 > 歺 > 歹 Dǎi

- - -

È

(五割切) *-t daai2

- - -

ngaat6, aat3

タイ

- - -

ガツ

ガチ

tai

- - -

gatsu

gachi

- - -

đãi

- - -

ngạt, ngặt

歹字旁
Shū dzyu syu4 シュ shu thù -
(母>) 毋 mju mou4

mu

bu

-
pjijX bei2 hi bỉ -
Máo maw mou4 モウ mou mao -
Shì dzyeX si6

shi

ji

thị -
气 > 氣, 気 khj+jH hei3 ki khí -
水 > 氺, 氵 Shuǐ sywijX seoi2 スイ sui thủy 三点水
火; ~灸 > 灬 Huǒ xwaX fo2 ka hỏa 四点底
爪, 爫, ⺥ Zhuā (側狡切) zaau2 ソウ < サウ sou < sau trảo 爪字头
~攴 > 父 bjuX fu6

bu

fu

phụ 父字头
Yáo (胡茅切 >

何交切)

ngaau4 コウ < カウ kou < kau hào -
爿 >丬 Pán, Qiáng [讀若牆] -n, -ng baan6,

coeng4

ショウ < シャウ shou < shau tường -
Piàn phenH -n pin3 ヘン hen phiến -
ngae ngaa4

ga

ge

nha -
牛, 牜, ⺧ Niú ngjuw ngau4 ギウ < ギュウ giu < gyuu ngưu 牛字旁
犬 > 犭 Quăn khwenX -n hyun2 ケン ken khuyển 反犬旁
Xuán hwen -n jyun4 ケン < クヱン

ゲン < グヱン

ken < kwen

gen < gwen

huyền -

- - -

(王, ⺩)

- - -

(玊)

- - -

(Wáng)

- - -

(Sù)

ngjowk *-k juk6

- - -

(wong4)

- - -

(suk1)

ゴク

ギョク

- - -

オウ < ワウ

- - -

シュク

goku

gyoku

- - -

ou < wau

- - -

shuku

- - -

(왕)

- - -

(숙, 옥)

ngọc

- - -

(vương)

- - -

(túc)

王字旁
Guā kwae gwaa1 < クヮ ka < kwa qua -
ngwaeX ngaa5 < グヮ ga < gwa ngõa -
𤮺 > 甘 Gān kam *-m gam1 カン < カム kan < kamu cam -
Róu (人九切 >

忍九切)

jau2 ニュ

ジュウ

nyu

jyuu

nhựu -
𤯓 > 生 Shēng sraeng -ng saang1 セイ

ショウ < シャウ

sei

shou < shau

sinh -
𤰃 > 用 Yòng yowngH -ng jung6 ヨウ

ユウ

you

uu

dụng -
Tián den(H) -n tin4 デン

テン

den

ten

điền 田字旁
疋, ⺪

- - -

Shū

srjo *-t pat1

- - -

so1

ヒツ

ヒチ

- - -

ショ

hitsu

hichi

- - -

sho

- - -

thất

- - -

-
𤕫 > 疒 Chuáng

- - -

Né, Nì

(女戹切 >

尼厄切)

*-k, -ng cong4

- - -

nak6, nik6

ソウ

- - -

ダク

ニャク

sou

- - -

daku

nyaku

nạch 病字旁
𣥠 > 癶 pat *-t but6 ハツ hatsu bát -
Bái baek *-k baak6 ハク

ビャク

haku

byaku

bạch 白字旁
𣪉 (叚) > 𡰻 > 皮 bje pei4 hi -
Mǐng, Mǐn mjaengX -n, -ng ming5 ミョウ < ミャウ myou < myau mãnh 皿字底
目, ⺫ mjuwk *-k muk6 モク moku mục 目字旁
Máo mjuw, muw maau4 mu mâu -
Shǐ syij(X) ci2 shi thỉ -
Shí dzyek *-k sek6 セキ

ジャク

seki

jaku

thạch 石字旁
丅 > 示, ⺬> 礻 Shì zyijH si6

shi

ji

thị 示字旁
hwa wo4 < クヮ ka < kwa hòa 禾木旁
𥤢 > 穴 Xué hwet *-t jyut6 ケツ < クヱツ

ケチ < クヱチ

ketsu < kwetsu

kechi < kwechi

huyệt 穴宝盖
立 (+辛 in cima) lip *-p laap6 リュウ < リフ ryuu < rifu 립, 입 lập 立字旁
竹, ⺮ Zhú trjuwk *-k zuk1 チク chiku trúc 竹字头
mejX mai5 マイ mai mễ 米字旁
糸 > 糹, 纟

- - -

si *-k si1

- - -

mik6

- - -

ミャク

shi

- - -

myaku

실, 사

- - -

mịch

- - -

tơ, ti

绞丝旁
Fǒu pjuwX fau2 フウ fuu phũ, phẫu,

phễu

缶字旁
网 > 罒, ⺳(𦉸 > 罔 > 網) Wǎng mjangX -ng mong5 モウ < マウ

ボウ < バウ

mou < mau

bou < bau

võng 皿字头
𦍋 > 羊 > ⺶, 𦍌, ⺷ Yáng yang -ng joeng4 ヨウ < ヤウ you < yau dương -
𦏲 > 羽 hjuX jyu5 u -
老 > 耂 Lǎo lao3 lou5 ロウ < ラウ rou < rau lão -
Ér nyi ji4 ni nhi -
Lěi lwijX, lwojH leoi6 ライ rai lỗi -
Ěr nyiX ji5 ni nhĩ 耳字旁
聿 > ⺻ (余律切 >

允律切 >

以律切)

*-t jyut6 イツ

イチ < ヰチ

itsu

ichi < wichi

duật -
肉 >⺼ Ròu rou4 *-k juk6 ニク niku nhục 月字旁
Chén dzyin -n san4 ジン

シン

jin

shin

thần -
𦣹 > 自 dzijH zi6

ji

shi

tự -
Zhì tsyijH zi3 shi chí -
Jiù gjuwX kau5 キュウ kyuu cữu -
Shé zyet *-t sit3 セツ

ゼツ

ゼチ

setsu

zetsu

zechi

thiệt 舌字旁
Chuǎn tsyhwenX -n cyun2 セン

シュン

sen

shun

suyễn -
舟 (~月/𣍝) Zhōu tsyuw zau1 シュウ shuu chu 舟字旁
Gèn -n gan3 コン kon cấn -
色 (< 绝 < 絕?) srik *-k sik1 ショク

シキ

shoku

shiku

sắc -
艸 > 艹 Cǎo tshawX cou2 ソウ < サウ sou < sau thảo -
虍 > 虎 xuX fu2 ko 虎字头
虫 (> 蟲 >) 虫; > 虺 Chóng drjuwng -ng cung4 ジュウ

チュウ

juu

chuu

trùng 虫字旁
Xué

(coll. "Xiě")

xwet *-t hyut3 ケツ < クヱツ

ケチ < クヱチ

ketsu < kwetsu

kechi < kwechi

huyết -
行 (> 彳; 亍) Xíng

- - -

Háng

hang(H) -ng hang4 コウ < カウ

ゴウ ガウ

- - -

コウ < カウ

ギョウ < ギャウ

kou < kau

gou < gau

- - -

kou < kau

gyou < gyau

hành, hàng -
衣 > 衤 'j+j ji1

i

e

y 衣字旁
Yà,

Xià

(呼訝切;

衣嫁切 >

衣駕切)

aa3

haa2

a

ka

á -
見 > 见 Jiàn keanH, kenH -n gin3 ケン ken kiến -
𧢲 > 角 Jiǎo, Jué kaewk *-k gok3 カク kaku giác 角字旁
言; 訁> 讠 Yán ngjon -n jin4 ゲン

ゴン

gen

gon

ngôn 言字旁
𠔌 > 谷 kuwk *-k guk1 コク koku cốc -
Dòu duwH dau2 トウ tou đậu -
Shĭ syeX ci2 shi thỉ -
Zhì drjeX zaai6, zi6

タイ

chi

tai

trĩ, trãi -
貝 > 贝 (+鼎) Bèi pajH bui3 ハイ

バイ

hai

bai

bối -
𤆍 > 灻 > 赤 Chì tshjek, tsyhek *-k cek3 セキ

シャク

seki

shaku

xích
𧺆 > 走, 赱 Zǒu tsuwX zau2 ソウ sou tẩu 走字旁
足, ⻊ tsjowk *-k zuk1 ソク

ショク

soku

shoku

túc 足字旁
Shēn syin -n san1 シン shin thân 身字旁
車 > 车 Chē tsyhae ce1 シャ sha 차, 거 xa -
䇂 > 辛, 𨐌 (+立 in cima) Xīn sin -n san1 シン shin tân -
𨑃, 𠨷 > 辰 Chén zyin -n san4 シン shin thần, thìn -
辵 > ⻍, 辶 Chuò trhjaek *-k coek3 チャク chaku sước 走之旁
邑 > [- 阝] 'ip *-p jap1 ユウ < イフ

オウ < オフ

uu < ifu

ou < ofu

ấp -
丣 > 酉 (> 酒) Yǒu yuwX jau5 ユウ < イウ uu < iu dậu -
Biàn (蒲莧切) -n bin6 ハンベン han

ben

biện -
liX lei5 ri 리, 이 -
金, 𨤾; 釒> 钅 Jīn kim *-m gam1 キン < キム

コン < コム

kin < kimu

kon < komu

kim 金字旁
𨱗 > 長 > 长 Zhǎng drjang -ng coeng4 チョウ < チャウ

ジョウ < ヂャウ

chou < chau

jou < jau

trường, trưởng -
門, 𨳇 > 门 Mén mwon -n mun4 モン mon môn -
𨸏 > 阜 > 阝~ bjuwX fau6 フウ fuu phụ -
隶 (~聿) Dài (徒耐切 >

待戴切)

dai6 タイ tai 대, 이 đãi -
Zhuī tsywij zeoi1 スイ sui chuy 隹字旁
𠕲 > 雨, ⻗ hjuX jyu5 u 雨字头
𤯞 > 靑 > 青 Qīng tsheng -ng cing1 セイ

シャウ < ショウ

sei

shau < shou

thanh -
Fēi pj+j fei1 hi phi -
~𡇡 > 𠚑 > 面, 靣 Miàn mjienH -n min6 メン

ベン

men

ben

diện -
革, 𠦶 keak *-k gaak3 カク kaku cách 革字旁
韋 > 韦 Wéi hjw+j wai4 < i < wi vi -
音 (~言) Yīn 'im *-m jam1 イン < イム

オン < オム

in < imu

on < omu

âm 音字旁
Jiǔ kjuwX gau2 キュウ kuyy cửu -
頁 > 页

- - -

Xié

(胡結切 >

奚結切 >

胡結切)

*-p

- - -

*-t

jip6

- - -

kit3, sau2

ヨウ < エフ

- - -

ケツ

ゲチ

you < efu

- - -

ketsu

gechi

- - -


hiệt -
風, 凬 > 风 Fēng pjuwng -ng fung1 フウ fuu phong -
飛 > 飞 Fēi pj+j fei1 hi phi -
𩚀 > 𠊊 > 食; 飠> 饣 Shí zyik *-k sik6 ジキ

ショク

jiki

shoku

thực 食字旁
首, 𩠐, 𦣻 Shǒu syuwH sau2 シュウ

シュ

shuu

shu

thủ -
𪏽 > 香, 𥞌 Xiāng xjang -ng hoeng1 キョウ < キャウ

コウ < カウ

kyou < kyau

kou < kau

hương -
馬 > 马 maeX maa5

(唐音: マ)

me

(ma)

马字旁
骨, ⾻ kwot *-t gwat1 コツ

コチ

kotsu

kochi

cốt 骨字旁
髙 > 高 Gāo kaw gou1 コウ < カウ kou < kau cao -
Biāo pjiew ヒョウ < ヘウ hyou < heu bưu -
鬥 (> 斗) Dòu tuwX, tuwH dau2 トウ tou 두, 투, 각 đấu -
Chàng trhjangH coeng3 チョウ < チャウ chou < chau sưởng -

- - -

keak *-k lik6

- - -

gaak3

レキ < リャク

- - -

カク < キャク

reki < ryaku

- - -

kaku < kyaku

력, 역

- - -

lịch

- - -

cách

-
Guǐ kjw+jX gwai2 < クヰ ki < kwi quỷ -
𤋳 > 魚 > 鱼 ngjo jyu4 ギョ gyo ngư 鱼字旁
鳥 > 鸟 Niǎo, Diăo tewX niu5 チョウ < テウ chou < teu 조, 도 điểu 鸟字旁
鹵 (~東) > 卤 luX lou5 ro 로, 노 lỗ -
鹿 luwk *-k luk6 ロク roku 록, 녹 lộc -
麥 > 麦 Mài meak *-k mak6 バク baku mạch -
mae maa4 ma ma -
黄, 黃 Huáng hwang -ng wong4 コウ < クヮウ kou < kwau hoàng, huỳnh -
Shǔ (舒呂切 >

賞呂切)

syu2 ショ sho thử -
𪐗 > 黒 > 黑 Hēi xok *-k hak1 コク koku hắc 黑字旁
Zhǐ (陟几切 >

豬幾切 >

展幾切)

zi2 chi chỉ -
黽, 𪓑 > 黾 Mǐng

Mǐn

(莫杏切) -n, -ng maang5

man5

ミョウ

メン

myou

men

mẫn, mãnh -
𥅀 > 鼎 Dǐng tengX -ng ding2 テイ tei đỉnh -
鼓, 鼔 kuX gu2

ko

ku

cổ -
鼠, 䑕, 鼡 Shǔ syoX syu2 ショ

sho

so

thử -
(自 >) 鼻 bjijH bei6

hi

bi

tị -
𠫸 > 齊 > 斉, 齐 (徂兮切 >

前西切)

cai4 セイ

サイ

ザイ

sei

sai

zai

tề -
𦥒 > 𣥫 > 齒 > ⻭, 齿 Chǐ tsyhiX ci2 shi xỉ -
龍 > 竜, 𥪖, 𥪐, 龙 Lóng ljowng -ng lung4 リョウ

リュウ

ryou

ryuu

룡, 용 long -
龜 > ⻲, 龟 Guī

- - -

Qiū,

- - -

Jūn

kwij -n gwai1

- - -

kau1, gau1

- - -

gwan1

< クヰ

- - -

キュウ

- - -

キン

ki < kwi

- - -

kyuu

- - -

kin

- - -

- - -

quy -
龠, 𠎤 > 籥 Yuè yak *-k joek6 ヤク yaku dược -

Grammatica[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Riconoscendo l'arbitrarietà delle definizioni, nella nomenclatura delle voci viene usato il termine "lingua" in accordo alle norme ISO 639-1, 639-2 o 639-3. Negli altri casi, viene usato il termine "dialetto".
  2. ^ (EN) What are the top 200 most spoken languages?, su Ethnologue, 3 ottobre 2018. URL consultato il 27 maggio 2022.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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