Carcharhinus porosus
Carcharhinus porosus | |
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Stato di conservazione | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Chondrichthyes |
Sottoclasse | Elasmobranchii |
Ordine | Carcharhiniformes |
Famiglia | Carcharhinidae |
Genere | Carcharhinus |
Specie | C. porosus |
Nomenclatura binomiale | |
Carcharhinus porosus Ranzani, 1840 | |
Areale | |
Carcharhinus porosus (Ranzani, 1840) è una specie del genere Carcharhinus e della famiglia Carcharhinidae.
Areale
[modifica | modifica wikitesto]Nell'Atlantico occidentale abitano la zona compresa tra il Golfo del Messico settentrionale ed il Brasile, ma non le isole caraibiche, e l'Uruguay[1]. Nel Pacifico orientale invece vivono dal Golfo di California al Perù, ma non presso le isole al largo. Sembra inoltre che vi siano degli squali assai simili a quelli in questione che abitano il Borneo, la Thailandia ed il Vietnam, ed essi potrebbero costituire una nuova specie di Carcharhinus.
Habitat
[modifica | modifica wikitesto]Si trovano al di sopra delle piattaforme continentali, spesso al di sopra di fondali fangosi ed in corrispondenza di estuari fluviali.
Aspetto
[modifica | modifica wikitesto]La lunghezza massima mai registrata è di circa 150 cm[2], ma in genere arrivano a misurare circa 90 cm[3].
Dieta
[modifica | modifica wikitesto]Principalmente si nutrono di piccoli pesci tra i quali anche piccoli di squalo martello e di Rhizoprionodon, nonché di gamberi.
Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]La specie è vivipara, e le femmine mettono al mondo da 2 a 7 squaletti alla volta, le cui dimensioni sono comprese tra 31 e 40 cm.
Interazioni con l'uomo
[modifica | modifica wikitesto]Vengono consumati freschi o elaborati per ricavarne esche. Viene inoltre estratto l'olio del fegato.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Menni, R.C. and L.O. Lucifora 2007 Condrictios de la Argentina y Uruguay. ProBiota, FCNyM, UNLP, Serie Técnica-Didáctica, La Plata, Argentina, 11: 1-15.
- ^ Compagno, L.J.V. 1984 FAO species catalogue. Vol. 4. Sharks of the world. An annotated and illustrated catalogue of shark species known to date. Part 2 - Carcharhiniformes. FAO Fish. Synop. 125(4/2):251-655.
- ^ Compagno, L.J.V., F. Krupp and W. Schneider 1995 Tiburones. p. 647-744. In W. Fischer, F. Krupp, W. Schneider, C. Sommer, K.E. Carpenter and V. Niem (eds.) Guia FAO para Identification de Especies para los Fines de la Pesca. Pacifico Centro-Oriental. 3 Vols. FAO, Rome.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Carcharhinus porosus, su FishBase. URL consultato il 07/05/2010.
- (EN) Pollom, R., Charvet, P., Carlson, J., Derrick, D., Faria, V., Lasso-Alcalá, O.M., Marcante, F., Mejía-Falla, P.A., Navia, A.F., Nunes, J., Pérez Jiménez, J.C., Rincon, G. & Dulvy, N.K., Carcharhinus porosus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Carcharhinus porosus
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