Carlo I di Romania

Carlo I di Romania
Ritratto fotografico di Carlo I di Romania
Re di Romania
Stemma
Stemma
In carica15 marzo 1881 –
10 ottobre 1914
Incoronazione1881
Predecessorese stesso come Domnitor di Romania
SuccessoreFerdinando I
Domnitor di Romania
In carica20 aprile 1866 –
15 marzo 1881
PredecessoreAlexandru Ioan Cuza
Successorese stesso come Re di Romania
Nome completoKarl Eitel Friedrich Zephyrinus Ludwig di Hohenzollern-Sigmaringen
NascitaSigmaringen, 20 aprile 1839
MorteSinaia, 10 ottobre 1914 (75 anni)
Casa realeHohenzollern-Sigmaringen
PadreCarlo Antonio di Hohenzollern-Sigmaringen
MadreGiuseppina di Baden
ConsorteElisabetta di Wied
FigliMaria
ReligioneCattolicesimo
Firma

Carlo I di Romania, nato principe Carlo Eitel Federico Zefirino Ludovico di Hohenzollern-Sigmaringen (Sigmaringen, 20 aprile 1839Sinaia, 10 ottobre 1914), nato come principe della casa di Hohenzollern-Sigmaringen, fu eletto Domnitor (Signore) di Romania nell'aprile del 1866, a seguito del rovesciamento del potere di Alexandru Ioan Cuza, e fu proclamato re di Romania il 26 marzo 1881. Fu il primo dei quattro sovrani della dinastia Hohenzollern-Sigmaringen, che regnò sulla nazione fino alla proclamazione della repubblica alla fine del 1947.

Durante il suo regno, condusse personalmente le truppe rumene durante la guerra russo-turca del 1877-78 e assunse il comando dell'esercito russo-rumeno durante l'assedio di Pleven. La nazione raggiunse la piena indipendenza dall'Impero ottomano con il Trattato di Berlino e acquisì la parte meridionale della Dobrogia dalla Bulgaria nel 1913. La politica interna era ancora dominata dalle ricche famiglie di proprietari terrieri organizzate contro il Partito Nazionale Liberale e contro il Partito Conservatore, che condussero le grandi rivolte dei contadini in Valacchia (parte meridionale della Romania) nell'aprile 1888 e in Moldavia (la metà settentrionale della Romania) nel marzo 1907.

Sposò la principessa Elisabetta di Wied nel 1869; la loro unica figlia, Maria, morì all'età di tre anni.

La mancanza di figli di Carlo lasciò il fratello maggiore Leopoldo primo in linea di successione. Nell'ottobre del 1880 Leopoldo rinunciò al diritto di successione in favore del figlio Guglielmo, che a sua volta cedette il trono otto anni dopo al fratello minore, il futuro re Ferdinando.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Infanzia[modifica | modifica wikitesto]

Carlo nacque a Sigmaringen come Principe Karl von Hohenzollern Sigmaringen. Era il secondo figlio di Carlo Antonio, Principe di Hohenzollern-Sigmaringen e della moglie Principessa Giuseppina di Baden. Dopo aver concluso gli studi elementari, Carlo entrò nella Scuola per Cadetti di Münster e nel 1857 frequentò i corsi della Scuola di Artiglieria di Berlino. Fino al 1866, quando accettò la corona di Romania, fu un ufficiale prussiano. Prese parte nella seconda guerra dello Schleswig, in particolare all'assalto alla cittadella di Fredericia e a Dybbøl, esperienze che gli furono molto utili durante la guerra russo-turca.

Anche se era abbastanza esile e non molto alto, il principe Carlo era ritenuto un ottimo soldato, in salute e disciplinato, e un bravo politico dalle idee liberali. Conosceva molte lingue europee e la sua famiglia era imparentata con i Bonaparte, infatti godeva di relazioni molto strette con Napoleone III di Francia. La Romania all'epoca era sotto influenza della cultura francese e la raccomandazione di Napoleone del Principe Carlo pesava molto negli ambienti politici rumeni, come anche pesava la parentela con la famiglia reale prussiana. Ion Brătianu fu il politico rumeno inviato a negoziare con Carlo e la sua famiglia la possibilità di incoronazione al trono di Romania.

Verso la Romania[modifica | modifica wikitesto]

L'ex sovrano rumeno Alexandru Ioan Cuza era stato espulso dal Paese e la Romania era nel caos. Siccome la sua elezione era stata l'unica ragione dell'unione della Valacchia e della Moldavia all'interno del Principato danubiano, la nazione correva il serio pericolo della dissoluzione.

Il giovane Carlo dovette viaggiare in incognito per Düsseldorf-Bonn-Friburgo-Zurigo-Vienna-Budapest, a causa del conflitto esistente tra il suo paese e l'Impero austriaco. Viaggiò con il nome falso di Karl Hettingen e quando mise piede sul suolo rumeno, Brătianu gli si inginocchiò davanti e gli chiese di unirsi a lui nella carrozza (al tempo la Romania non disponeva di ferrovie).

Il 10 maggio 1866 Carlo entrò a Bucarest. La notizia del suo arrivo era stata trasmessa tramite telegrafo e il nuovo sovrano fu salutato da una grande folla, ansiosa di vederlo. A Băneasa gli furono consegnate le chiavi della città; come segno del destino, il suo arrivo fu salutato da una lunga pioggia dopo un lungo periodo di siccità. Il nuovo sovrano pronunciò il giuramento in francese: "Giuro di difendere le leggi della Romania, di preservare i suoi diritti e l'integrità del suo territorio".

La Costituzione[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia di Carlo I.

Immediatamente dopo l'arrivo nel Paese, il Parlamento della Romania adottò il 29 giugno 1866 la prima Costituzione, una delle più avanzate dell'epoca, in quanto permetteva lo sviluppo e la modernizzazione dello stato della Romania. Con una mossa audace, la Costituzione scelse di ignorare l'allora dipendenza della nazione dell'Impero ottomano, costruendo la via per l'indipendenza.

L'articolo 82 diceva: "I poteri del sovrano sono ereditari e hanno inizio da Sua Maestà, il Principe Carlo I di Hohenzollern-Sigmaringen, in linea maschile attraverso il diritto del primogenito, con l'esclusione delle femmine e della loro prole. I discendenti di Sua Maestà dovranno essere allevati con religione Ortodossa orientale".

Dopo la proclamazione dell'indipendenza (1877), la Romania divenne uno stato sovrano a tutti gli effetti. Dal 1878 Carlo ebbe il titolo di Altezza Reale (Alteţă Regală). Il 15 marzo 1881 fu modificata la Costituzione per affermare, tra le altre cose, che da allora il Capo di Stato sarebbe stato chiamato Re, mentre l'erede sarebbe stato detto Principe reale. Nello stesso anno Carlo fu incoronato Re.

L'idea di base di tutte le costituzioni reali della Romania era che il re comanda senza governare.

Re devoto[modifica | modifica wikitesto]

Si ritiene che Carlo fosse una persona fredda, sempre attento al prestigio della dinastia che aveva fondato. La moglie, Elisabetta, diceva che il re portava la corona anche la notte; il sovrano era infatti molto meticoloso e cercava di imporre il proprio stile su tutti coloro che lo circondavano. Anche se devoto al suo ruolo di principe e re rumeno, non dimenticò mai le sue radici tedesche.

In 48 anni di regno (il regno più lungo di ogni principe rumeno mai esistito), aiutò la Romania a riconquistare l'indipendenza, aumentando il suo prestigio, ristabilendo l'economia e fondando una dinastia. Nel Carpazi, costruì il Castello di Peleș, ancora oggi una delle attrazioni turistiche più note; il castello fu costruito in stile tedesco, in memoria delle origini del re. Durante il suo regno, furono costituite anche le prime università rumene a Iași e a Bucarest. Dopo la guerra russo-turca, la Romania ebbe la Dobrugia e Carlo ordinò la costruzione del primo ponte sul Danubio, tra Fetești e Cernavodă, collegando la provincia neo-acquisita con il resto del Paese.

La fine del regno[modifica | modifica wikitesto]

Monumento a Carol I al Castello di Peleș, Sinaia

Il lungo regno di Carlo aiutò il veloce sviluppo dello stato rumeno, ma verso la fine del suo regno e con l'inizio della prima guerra mondiale, il re di origine tedesca volle entrare in guerra al fianco delle Potenze Centrali, mentre l'opinione pubblica rumena stava dalla parte della Triplice intesa. Carlo aveva firmato un trattato segreto nel 1883 che aveva legato la Romania alla Triplice Alleanza, e anche se il trattato poteva essere attivato solo in caso di attacco da parte dell'Impero russo verso uno degli stipulatori del trattato, Carlo fu convinto che la cosa più conveniente e onorevole da fare era quella di entrare in guerra a fianco dell'Impero tedesco.

Carlo tenne una riunione di emergenza con i membri del governo, parlando loro del trattato segreto e esponendo le sue opinioni. Una delle cause della sua morte, avvenuta il 27 settembre/10 ottobre 1914 potrebbe essere dovuta al forte disaccordo che trovò nel governo. Il futuro re Ferdinando, sotto l'influenza della moglie Maria di Sassonia-Coburgo-Gotha, principessa britannica, fu meglio disposto ad ascoltare il volere dell'opinione pubblica.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze rumene[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Antonio Luigi di Hohenzollern-Sigmaringen Carlo Federico di Hohenzollern-Sigmaringen  
 
Giovanna di Hohenzollern-Berg  
Carlo di Hohenzollern-Sigmaringen  
Amalia Zefirina di Salm-Kyrburg Filippo Giuseppe di Salm-Kyrburg  
 
Maria Theresa di Hornes  
Carlo Antonio di Hohenzollern-Sigmaringen  
Pierre Murat Pierre Murat  
 
Jeanne Loubières  
Maria Antonietta Murat  
Louise d'Astorg Aymeric d'Astorg  
 
Marie Alanyou  
Carlo I di Romania  
Carlo Luigi di Baden Carlo I di Baden  
 
Carolina Luisa d'Assia-Darmstadt  
Carlo II di Baden  
Amalia d'Assia-Darmstadt Luigi IX d'Assia-Darmstadt  
 
Carolina del Palatinato-Zweibrücken-Birkenfeld  
Giuseppina di Baden  
Conte Claude de Beauharnais des Roches-Baritaud Claude de Beauharnais  
 
Maria Anna Francesca Mouchard  
Stefania di Beauharnais  
Claudine de Lézay-Marnésia Marchese Claude de Lézay-Marnézia  
 
Marie-Claudine de Nettancourt-Vaubécourt  
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ordinul Carol I
  2. ^ [1]
  3. ^ [2]
  4. ^ Familia Regala, su familiaregala.ro. URL consultato il 10 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2020).

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Re di Romania Successore
Se stesso come principe di Romania 15 marzo 1881 - 10 ottobre 1914 Ferdinando I
Predecessore Principe di Romania Successore
Alexandru Ioan Cuza 20 aprile 1866 - 15 marzo 1881 Se stesso come re di Romania
Controllo di autoritàVIAF (EN34630268 · ISNI (EN0000 0000 8028 9051 · SBN PUVV330229 · BAV 495/43634 · ULAN (EN500315448 · LCCN (ENn89664720 · GND (DE119278219 · BNE (ESXX4436561 (data) · BNF (FRcb13602408z (data) · J9U (ENHE987007280940705171 · WorldCat Identities (ENlccn-n89664720