Carlo Molfetta

Carlo Molfetta
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 183 cm
Peso 87 kg
Taekwondo
Specialità Taekwondo WTF
Categoria +80
Società Carabinieri
Carriera
Nazionale
2000-Bandiera dell'Italia Italia
Incontri disputati
Totali 85
Vinti (KO) 80 (36)
Persi (KO) 3 (1)
Pareggiati 0
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Giochi olimpici 1 0 0
Mondiali 1 2 1
Europei 1 1 2
Mondiali militari 1 1 0
Universiadi 1 0 0
Campionati Italiani 10 1 0

Trofeo Vittorie
Coppa del Mondo 1 trofeo individuale

Per maggiori dettagli vedi qui

 Campionati Italiani
Oro Firenze 2010 fino a 84 kg
Oro Genova 2009 fino a 84 kg
Oro Napoli 2008 fino a 84 kg
 

Carlo Molfetta (Mesagne, 15 febbraio 1984) è un ex taekwondoka italiano, dal 2017 team manager della Nazionale italiana di taekwondo; è stato in precedenza capitano della Nazionale italiana di taekwondo, campione olimpico nella categoria +80 kg ai Giochi olimpici di Londra 2012.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Nato nella città di Mesagne (BR), muove i suoi primi passi nel taekwondo sotto la guida del maestro Roberto Baglivo, che allena i ragazzi di una delle più importanti palestre d'Italia.

Nel 2000, vince il Campionato Mondiale Juniores e l'anno successivo si piazza secondo ai Mondiali Seniores, quando ha ancora 17 anni. Nell'agosto del 2001 si trasferisce definitivamente a Roma, presso il Centro di Preparazione Olimpica dell'Acqua Acetosa, inserendosi in pianta stabile nel Raduno Permanente. Termina gli studi presso il Liceo Scientifico Comparato "Pirandello" di Roma e nel 2004 partecipa alle Olimpiadi di Atene, ma, causa la giovanissima età, non riesce a centrare la medaglia olimpica. La sua carriera agonistica procede tra importanti risultati Internazionali e Nazionali e gravi infortuni, che gli impediscono, tra le altre cose, la partecipazione alle Olimpiadi di Pechino 2008. Nel 2011, recuperata finalmente la forma fisica, conquista nuovamente il pass Olimpico alle Qualificazioni Continentali di Kazan (Russia) nella categoria dei pesi massimi.

L'11 agosto 2012 a Londra conquista la medaglia d'oro nella categoria +80 kg ai Giochi olimpici di Londra 2012, battendo Anthony Obame, atleta del Gabon, per preferenza arbitrale dopo che i tempi regolamentari e supplementari erano finiti 9-9. [1]

Nel settembre del 2016 ha annunciato il suo ritiro dall'attività agonistica[2], e il giorno 8 febbraio 2017 la Federazione Italiana Taekwondo ha annunciato di avergli affidato il ruolo di Team Manager della Nazionale Italiana di Taekwondo[3] Si è inoltre dedicato alla promozione della sua arte marziale tra i giovanissimi.

Nel 2020 è nominato, quale delegato della Commissione nazionale atleti del CONI, membro del comitato incaricato di assegnare i vitalizi previsti dalla legge Giulio Onesti[4].

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

In carriera ha ottenuto i seguenti risultati:

Giochi olimpici[modifica | modifica wikitesto]

Mondiali[modifica | modifica wikitesto]

Coppa del Mondo[modifica | modifica wikitesto]

  • nella classifica generale di taekwondo 2001-02

Europei[modifica | modifica wikitesto]

Universiadi[modifica | modifica wikitesto]

Mondiali militari[modifica | modifica wikitesto]

Altri risultati[modifica | modifica wikitesto]

Mondiali giovanili

Open

  • 1 Bandiera della Croazia: Argento nel 2003
  • 1 Bandiera della Svezia: Oro nel 2005
  • 1 Bandiera degli Stati Uniti: Oro nel 2005
  • 1 Bandiera della Germania: Argento nel 2009
  • 1 Bandiera della Spagna: Argento nel 2009
  • 1 Bandiera dei Paesi Bassi: Oro nel 2011

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Collare d'oro al merito sportivo - nastrino per uniforme ordinaria
«Campione Olimpico 2012 - Cat. + 80 Kg»
— 19 dicembre 2013;[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Carlo Molfetta: Oro a Londra 2012 Archiviato il 6 ottobre 2012 in Internet Archive.
  2. ^ Carlo Molfetta si ritira: "insegnerò ai giovani" | SuperNews, in SuperNews, 13 settembre 2016. URL consultato il 14 giugno 2017.
  3. ^ Luigi Fattizzo, Carlo Molfetta Team Manager della Nazionale!, su taekwondowtf.it. URL consultato il 14 giugno 2017.
  4. ^ Decreto Commissione Onesti (PDF), su sport.governo.it, 24 febbraio 2020.
  5. ^ collari d'oro 2013, su coni.it. URL consultato il 13 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 19 dicembre 2013).

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]