Carlo Pio di Savoia iuniore

Carlo Pio di Savoia iuniore
cardinale di Santa Romana Chiesa
Ritratto del cardinale Pio di Savoia.
 
Incarichi ricoperti
 
Nato7 aprile 1622 a Ferrara
Ordinato presbiteroin data sconosciuta
Nominato vescovo2 agosto 1655 da papa Alessandro VII
Consacrato vescovo5 settembre 1655 dal cardinale Giambattista Spada
Creato cardinale2 marzo 1654 da papa Innocenzo X
Deceduto13 febbraio 1689 (66 anni) a Roma
 

Carlo Pio di Savoia iuniore (Ferrara, 7 aprile 1622Roma, 13 febbraio 1689) è stato un cardinale e vescovo cattolico italiano della Chiesa cattolica, nominato da papa Innocenzo X nel concistoro del 2 marzo 1654.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Carlo Pio di Savoia era figlio del primo matrimonio di Ascanio Pio di Savoia (1580-1649) con Eleonora Mattei, nobile romana (figlia di Asdrubale Mattei e di Costanza Gonzaga; precedentemente sposata con Ferrante Bentivoglio, marchese di Gualtieri).

Carlo giunse a Roma su invito dello zio, il cardinale Carlo Emanuele Pio di Savoia, che intendeva avviarlo, pur contro le sue inclinazioni, ad una carriera in ambito ecclesiastico. Carlo Emanuele, perseguendo una spregiudicata politica dinastica, si prefiggeva di risollevare le sorti della famiglia Pio di Savoia. Carlo Emanuele era il figlio secondogenito di Enea Pio di Savoia, pretendente della signoria di Sassuolo, uomo politico e diplomatico al servizio del duca di Savoia. Nominò nel maggio del 1641 il fratello Ascanio (in capo al quale Enea Pio di Savoia aveva istituito nel 1613 il maggiorascato) ed il nipote Carlo quali suoi eredi universali, decisione che di fatto vincolò le scelte di Carlo. Quest'ultimo, dopo aver ricoperto incarichi di natura militare e preso parte ad eventi bellici nella penisola (guerra di Castro), si addottorò in legge nel 1649, per poi prendere i voti nel 1650.

Fu nominato cardinale il 2 marzo 1654 da papa Innocenzo X con il titolo della Chiesa di Santa Maria in Domnica (23 marzo 1654). Era chierico della Camera Apostolica dal 1650, tesoriere generale della Chiesa dal 1652.

Godette dei seguenti titoli: cardinale diacono di Sant'Eustachio (11 febbraio 1664), cardinale presbitero di Santa Prisca (14 novembre 1667), cardinale presbitero di San Crisogono (28 gennaio 1675), cardinale presbitero di Santa Maria in Trastevere (1º dicembre 1681). Fu vescovo di Ferrara (1655-1663), legato a Urbino, prefetto della Congregazione del Buongoverno, Camerlengo del Collegio cardinalizio (1671-1672), cardinale vescovo di Sabina dal 15 febbraio 1683.

Nel 1655 acquistò il Principato di San Gregorio (oggi San Gregorio da Sassola) al fine di far acquisire il titolo di principe al fratellastro Luigi, che infatti divenne il primo principe di San Gregorio. Negli anni tra il 1658 e il 1674, con l'intenzione di fare del principato il "gioiello della primogenitura del Casato", fece costruire in San Gregorio un nuovo borgo fuori le mura, che ancora oggi porta il suo nome: Borgo Pio. Un interessante esempio di pianificazione urbanistica seicentesca.

Genealogia episcopale e successione apostolica[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Marco Pio di Savoia Gilberto I Pio di Savoia, signore di Sassuolo  
 
Eleonora Bentivoglio  
Enea Silvio Pio di Savoia, reggente di Sassuolo  
Lucrezia Roverella Gerolamo Roverella, I conte di Montenovo e Monteleone  
 
Taddea Contrari  
Ascanio Pio di Savoia, principe di San Giorgio da Sassola  
Ippolito Turchi, I conte di Crespino e Ariano Alberto Turchi, patrizio di Ferrara  
 
 
Barbara Turchi  
Ippolita Tassoni Galeazzo Tassoni, signore di Castelvecchio  
 
Lucrezia Petrati  
Carlo Pio di Savoia  
Alessandro Mattei Ciriaco Mattei  
 
Giulia Matuzzi  
Asdrubale Mattei, I marchese di Giove  
Emilia Mazzatosta Tuccio Mazzatosta  
 
Claudia Orsini  
Eleonora Mattei  
Alfonso I Gonzaga, V conte di Novellara, Bagnolo e Cortenuova Alessandro I Gonzaga, II conte di Novellara, Bagnolo e Cortenuova  
 
Costanza da Correggio  
Costanza Gonzaga  
Vittoria di Capua Giovanni Tommaso di Capua, I marchese della Torre Francolise  
 
Faustina Colonna  
 

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Tesoriere generale della Camera apostolica Successore
Giovanni Girolamo Lomellini 19 febbraio 1652 – 2 marzo 1654 Giacomo Franzoni
Predecessore Cardinale diacono di Santa Maria in Domnica Successore
Lorenzo Raggi 23 marzo 1654 – 11 febbraio 1664 Sigismondo Chigi
Predecessore Legato apostolico di Urbino Successore
Cristoforo Widmann 22 giugno 1654 – 2 agosto 1655 Luigi Alessandro Omodei
Predecessore Vescovo di Ferrara Successore
Francesco Maria Machiavelli 2 agosto 1655 – 26 febbraio 1663 Giovanni Stefano Donghi
Predecessore Abate commendatario di Santa Maria in Silvis Successore
Marino Giovanni Zorzi 1º gennaio 1658 – 13 febbraio 1689 Giambattista Rubini
Predecessore Cardinale diacono di Sant'Eustachio Successore
Lorenzo Raggi 11 febbraio 1664 – 14 novembre 1667 Friedrich von Hessen-Darmstadt, O.S.Io.Hieros.
Predecessore Cardinale presbitero di Santa Prisca Successore
Giulio Gabrielli il Vecchio 14 novembre 1667 – 28 gennaio 1675 Alessandro Crescenzi, C.R.S.
Predecessore Camerlengo del Collegio cardinalizio Successore
Ottavio Acquaviva d'Aragona 19 gennaio 1671 – 15 gennaio 1672 Carlo Gualterio
Predecessore Cardinale presbitero di San Crisogono Successore
Giambattista Spada 28 gennaio 1675 – 1º dicembre 1681 Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
Predecessore Prefetto della Congregazione del buon governo Successore
? 21 settembre 1676 – 13 febbraio 1689 Fabrizio Spada
Predecessore Cardinale presbitero di Santa Maria in Trastevere Successore
Francesco Albizzi 1º dicembre 1681 – 15 febbraio 1683 Decio Azzolino juniore
Predecessore Cardinale vescovo di Sabina Successore
Pietro Vito Ottoboni 15 febbraio 1683 – 13 febbraio 1689 Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
Controllo di autoritàVIAF (EN47507412 · ISNI (EN0000 0000 2138 0955 · BAV 495/91063 · CERL cnp01076602 · GND (DE116189266 · WorldCat Identities (ENviaf-47507412