Carlos Mesa

Carlos Diego Mesa Gisbert

63º Presidente della Bolivia
Durata mandato17 ottobre 2003 –
6 giugno 2005
PredecessoreGonzalo Sánchez de Lozada
SuccessoreEduardo Rodríguez Veltzé

Vicepresidente della Bolivia
Durata mandato6 agosto 2002 –
17 ottobre 2003
PresidenteGonzalo Sánchez de Lozada
PredecessoreJorge Fernando Quiroga Ramírez
SuccessoreÁlvaro García Linera

Dati generali
Partito politicoIndipendente
(prima del 2018)

Fronte Rivoluzionario di Sinistra
(dal 2018)
UniversitàUniversità Complutense di Madrid
Università Maggiore di San Andrés
FirmaFirma di Carlos Diego Mesa Gisbert

Carlos Diego Mesa Gisbert (La Paz, 12 agosto 1953) è un politico boliviano. È stato Presidente della Bolivia dal 17 ottobre 2003 al 6 giugno 2005.

Presidenza[modifica | modifica wikitesto]

È diventato presidente della Bolivia nell'ottobre 2003, a seguito delle dimissioni di Gonzalo Sánchez de Lozada, di cui era vicepresidente, a causa della "guerra del gas" (80 morti e 500 feriti nella repressione delle manifestazioni contro gli aumenti dei prezzi a seguito delle privatizzazioni).[1]

Nel luglio 2004, sotto la pressione del Movimento per il Socialismo (MAS) del sindacalista contadino Evo Morales, ha organizzato un "referendum sul gas" durante il quale la maggioranza della popolazione ha votato per la nazionalizzazione degli idrocarburi. Di fronte all'opposizione del Fondo Monetario Internazionale (FMI), della Banca Mondiale e delle multinazionali, ha dichiarato che questa legge è "impossibile" da attuare.[1]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze boliviane[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Lignes de fracture en Amérique latine, su risal.collectifs.net. URL consultato il 21 ottobre 2019.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Presidente della Bolivia Successore
Gonzalo Sánchez de Lozada 2003 - 2005 Eduardo Rodríguez Veltzé
Controllo di autoritàVIAF (EN93272525 · ISNI (EN0000 0001 1775 5109 · LCCN (ENn83126227 · GND (DE141144548 · BNF (FRcb12064214w (data) · J9U (ENHE987007265353805171 · WorldCat Identities (ENlccn-n83126227