Casola in Lunigiana

Casola in Lunigiana
comune
Casola in Lunigiana – Stemma
Casola in Lunigiana – Bandiera
Casola in Lunigiana – Veduta
Casola in Lunigiana – Veduta
Panorama del borgo casolino
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Toscana
Provincia Massa-Carrara
Amministrazione
SindacoRiccardo Ballerini (lista civica Albachiara) dall'8-6-2009
Territorio
Coordinate44°12′N 10°11′E / 44.2°N 10.183333°E44.2; 10.183333 (Casola in Lunigiana)
Altitudine328 m s.l.m.
Superficie41,54 km²
Abitanti973[3] (30-6-2022)
Densità23,42 ab./km²
FrazioniArgigliano, Casciana, Castiglioncello, Codiponte, Equi Terme, Luscignano, Montefiore, Regnano, Reusa, Ugliancaldo, Vedriano, Vigneta[1]
Comuni confinantiFivizzano, Minucciano (LU), Sillano Giuncugnano (LU)
Altre informazioni
Cod. postale54014
Prefisso0585
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT045004
Cod. catastaleB979
TargaMS
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[4]
Cl. climaticazona E, 2 287 GG[5]
Nome abitanticasolino, casolini[2]
Patronosan Pellegrino
Giorno festivo1º agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Casola in Lunigiana
Casola in Lunigiana
Casola in Lunigiana – Mappa
Casola in Lunigiana – Mappa
Posizione del comune di Casola in Lunigiana all'interno della provincia di Massa-Carrara
Sito istituzionale

Casola in Lunigiana (Kàsola nel dialetto della Lunigiana) è un comune italiano di 973 abitanti[3] della provincia di Massa-Carrara in Toscana.

Appartenne per molto tempo ai Malaspina di Fosdinovo.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Fino al tempo della signoria di Paolo Guinigi il territorio di Casola fu una vicaria della Repubblica di Lucca, con il nome di Casoli d'oltregiogo (a significare come Casola fosse a occidente dello spartiacque che divide la valle del Serchio da quella del Magra). Dopo la guerra che i lucchesi e genovesi combatterono contro i fiorentini al momento della caduta del Guinigi (si veda battaglia del Serchio, Casola venne annessa da questi ultimi diventando parte integrante del Vicariato granducale di Fivizzano.

Il 5 agosto 1811, in virtù di decreto imperiale, la Lunigiana ex feudale andò a far parte dell'impero francese, Dipartimento degli Appennini e, con decreto prefettizio del 3 marzo 1812 fu in parte aggregata alla sottoprefettura di Sarzana. In questa occasione il Vicariato di Fivizzano fu diviso in quattro comuni: Fivizzano, Comano, Casola, Gragnola. Per decreto i quattro comuni divennero operativi a partire dal 20 marzo 1812. Le parrocchie che componevano il comune di Casola erano: Argigliano, Casciana, Casola, Codiponte, Luscignano, Offiano, Regnano, Reusa, Ugliancaldo[6].

Il 28 marzo 1814 le forze antifrancesi entrarono in Casola e terminò così la vita del comune autonomo di Casola. Venne ricostituito il distretto di Fivizzano il cui governo provvisorio decretò il 13 aprile 1814 la cessazione dell'autorità delle Mairie di Casola, Gragnola e Comano. Dopo la Restaurazione, con rescritto del 27 giugno 1814, Ferdinando III (granduca di Toscana) riunì alla comunità di Fivizzano i comuni di Casola, Comano e la parte Toscana di Gragnola[7].

Casola riconquistò la propria autonomia poco dopo, il 14 dicembre 1816[8], grazie alla tenacia dell'ex Maire (sindaco) Ambrosio Ambrosi.[7]

Facevano parte del comune le frazioni di Casola, Argigliano, Casciana, Castiglioncello, Codiponte, Luscignano, Regnano e Ugliancaldo. Castiglioncello era diviso tra le parrocchie di Offiano e Reusa. La nuova comunità di Casola si installò al governo del Comune il 21 febbraio 1817. Cominciarono così le recriminazioni verso il Comune di Fivizzano che nel periodo dell'occupazione delle frazioni di Casola aveva provveduto a vendere beni immobili ad esse appartenenti. La diatriba si chiuse con un provvedimento del Granduca di Toscana che stabilì che il Comune di Fivizzano era debitore verso quello di Casola di lire 10 776,60. La liquidazione del debito avvenne solo nel 1902.

Nel 1847 Casola fu inclusa nel territorio del ducato di Modena e Reggio in virtù del trattato di Firenze del 28 novembre 1844. Il 28 luglio 1859, a seguito della guerra tra il Piemonte e l'Austria, Luigi Farini fu proclamato Dittatore del Ducato di Modena comprendente i ducati di Massa e Carrara e le provincie di Lunigiana e Garfagnana. Vittorio Emanuele, con decreto del 4 dicembre 1859, decreto le circoscrizioni dei vari Comuni. Definì così anche la composizione del Comune di Casola comprendente Casola, Argigliano, Reusa, Casciana, Luscignano, Ugliancaldo, Codiponte, Offiano e Regnano.
Nel 1863 assunse la denominazione attuale, col determinante "in Lunigiana" per distinguerlo da altri comuni omonimi.

Tra l'autunno 1944 e la primavera 1945 Casola in Lunigiana si ritrovò nell'immediata retrovia della linea Gotica. Il controllo del suo territorio, pullulante di formazioni partigiane, divenne di cruciale importanza per le truppe nazi-fasciste impegnate a combattere gli Alleati nella vicina Garfagnana. Il 23 novembre 1944, presso la frazione di Regnano, durante un rastrellamento operato dagli uomini della Wehrmacht, vennero fucilati 15 civili.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

«Di rosso, alla branca di orso in palo al naturale, tenente un crescente montante d'argento.»

Lo stemma con la branca di animale che afferra il crescente dell’antica Luni deriva da quello di Fivizzano poiché Casola fu unito a quella comunità dal XV al XIX secolo, come parte del territorio del Ducato di Modena, dopo esser stati entrambi possedimenti fiorentini.[9]

Il gonfalone è un drappo di azzurro.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al Merito Civile - nastrino per uniforme ordinaria
«Piccolo centro generosamente impegnato nella lotta partigiana subiva un efferato eccidio da parte delle truppe naziste, che trucidarono quindici cittadini inermi, incendiarono abitazioni e rastrellarono i pochi beni delle famiglie contadine. La popolazione con coraggio ed altissima dignità morale seppe resistere agli orrori della guerra, dando ammirevole esempio di spirito di sacrificio ed amor patrio. Casola in Lunigiana (MS), 23 novembre 1944»
— 13 marzo 2006[10]

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Architetture militari[modifica | modifica wikitesto]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[11]

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Musei[modifica | modifica wikitesto]

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
21 giugno 1985 8 giugno 1990 Giampiero Berti Democrazia Cristiana Sindaco [12]
8 giugno 1990 28 maggio 1994 Giampiero Berti Democrazia Cristiana Sindaco [12]
16 luglio 1994 24 aprile 1995 Andrea Pietrini Partito Popolare Italiano Sindaco [12]
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Giovanni Bartoli centro-sinistra Sindaco [12]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Pier Giorgio Belloni lista civica Sindaco [12]
15 giugno 2004 8 giugno 2009 Pier Giorgio Belloni - Sindaco [12]
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Riccardo Ballerini lista civica Sindaco [12]
13 giugno 2014 27 maggio 2019 Riccardo Ballerini lista civica Albachiara Sindaco [12]
27 maggio 2019 in carica Riccardo Ballerini lista civica Albachiara Sindaco [12]


Sport[modifica | modifica wikitesto]

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Statuto comunale di Casola in Lunigiana (PDF), Art. 4. URL consultato il 14 marzo 2017.
  2. ^ Teresa Cappello, Carlo Tagliavini, Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani, Bologna, Pàtron Editore, 1981, p. 116.
  3. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  4. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  5. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  6. ^ Pellegrinetti Giorgio, La Lunigiana e l'Impero francese, 1808-1814, Associazione Manfredo Giuliani per le ricerche storiche e etnografiche della Lunigiana, 1988, OCLC 930396063. URL consultato il 5 marzo 2022.
  7. ^ a b Silvio Andreani, I Francesi a Fivizzano, Abbozzo di cronistoria, Treviso, 1911.
  8. ^ Silvio Andreani, Il Comune di Casola in Lunigiana, Treviso, Tipografia G. Nardi, 1906.
  9. ^ Casola in Lunigiana, su araldicacivica.it. URL consultato il 10 giugno 2023.
  10. ^ Comune di Casola in Lunigiana, Medaglia d'oro al merito civile, su quirinale.it, 13 marzo 2006. URL consultato il 10 giugno 2023.
  11. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  12. ^ a b c d e f g h i http://amministratori.interno.it/

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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