Castellier-Santa Domenica

Castellier-Santa Domenica
comune
(HR) Kaštelir-Labinci
(IT) Castellier-Santa Domenica
Castellier-Santa Domenica – Veduta
Castellier-Santa Domenica – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera della Croazia Croazia
Regione Istria
Amministrazione
SindacoEnio Jugovac
Territorio
Coordinate45°18′00″N 13°40′48″E / 45.3°N 13.68°E45.3; 13.68 (Castellier-Santa Domenica)
Altitudinemin 197 - max 245 m s.l.m.
Superficie32,74 km²
Abitanti1 459 (31-03-2011, Censimento 2011)
Densità44,56 ab./km²
Comuni confinantiCittanova, Grisignana, Verteneglio, Visinada, Visignano, Parenzo
Altre informazioni
Linguecroato, italiano
Cod. postale52464
Prefisso+385 052
Fuso orarioUTC+1
Cartografia
Mappa di localizzazione: Croazia
Castellier-Santa Domenica
Castellier-Santa Domenica
Castellier-Santa Domenica – Mappa
Castellier-Santa Domenica – Mappa
confini comunali rispetto alla regione
Sito istituzionale

Castellier-Santa Domenica (in croato Kaštelir-Labinci; in veneto Castełier-Santa Domenega) è un comune croato di 1.459 abitanti della Regione istriana.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il paese era inserito nel feudo monastico dell'abbazia di San Michele Sottoterra di Diliano di Visignano[1]. Il feudo era un vasto territorio, compreso fra le località di Parenzo e Montona, che da Visignano attraverso la vasta campagna di Colombera andava a Santa Domenica fino alla Madonna dei Campi e a Visinada e Torre di Parenzo. I monaci benedettini rimasero fino al 1529; dopodiché subentrò il clero secolare fino al 1829, quando l'abbazia venne incorporata alla pieve di San Giovanni Battista di Santa Domenica, che conserva i resti delle antiche architetture ecclesiali monastiche.

Nel 1060 l'imperatore Enrico IV concede al vescovo Adelmano di Parenzo la giurisdizione dell'abbazia di San Michele Sottoterra e da questa data il monastero perderà la sua indipendenza, pur conservando ampia autonomia, ed il feudo monastico entrerà nei possedimenti ecclesiastici della Diocesi di Parenzo. Dopo il 1077 il vescovo di Parenzo donò il feudo a Enrico di Eppenstein, marchese d'Istria.

Nel 1203 il paese è inserito nell'atto di ricognizione dei confini delle cosiddette “terre di S. Mauro”, nome che identificava il territorio di Parenzo, dal nome del vescovo San Mauro di Parenzo (V secolo); l'atto di ricognizione era stato disposto dal Patriarca di Aquileia Volchero, marchese d'Istria.[2]

Il territorio appartenne dal 1278 al 1797 alla Repubblica di Venezia. Esso fu abitato da popolazioni provenienti dalla Venezia Giulia e, tra il XVI e il XVII secolo, vi giunsero famiglie contadine provenienti dalla Dalmazia e da altre zone in fuga dalle conquiste ottomane.

Alla caduta della Repubblica di Venezia, nel 1797, il territorio passò sotto la dominazione austriaca e poi della Francia napoleonica (18061814), all'interno delle Province illiriche. Con il Congresso di Vienna il paese, con l'Istria, tornò sotto l'Austria.

Al termine della prima guerra mondiale, dopo il trattato di Rapallo, entrò nel Regno d'Italia. Al termine della seconda guerra mondiale passò alla Croazia nella federazione jugoslava. Come in diverse altre località dell'Istria, molti abitanti lasciarono il paese a causa dell'esodo istriano. Nel 1991 Castellier-Santa Domenica divenne parte della Croazia indipendente.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Secondo il censimento del 1921, la popolazione del comune Castellier-Santa Domenica era così distribuita etnicamente:

Censimento 1910
Paese Totale abitanti Lingua d'uso italiano Lingua d'uso serbo-croato Lingua d'uso sloveno
Castellier 1364 347 1001 8
Santa Domenica 718 714 2 0

La presenza autoctona di italiani[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Esodo giuliano dalmata, Italiani di Croazia e Unione Italiana.

È presente una comunità di italiani autoctoni che rappresentano una minoranza residuale di quelle popolazioni italiane che abitarono per secoli la penisola dell'Istria e le coste e le isole del Quarnaro e della Dalmazia, territori che appartennero alla Repubblica di Venezia. La presenza degli italiani a Castellier-Santa Domenica è drasticamente diminuita in seguito all'esodo giuliano dalmata, che avvenne dopo la seconda guerra mondiale e che fu anche cagionato dai "massacri delle foibe".

Fino a prima dell'esodo giuliano dalmata gli italiani costituivano una parte consistente della popolazione totale. Oggi, secondo l'ultimo censimento croato del 2011, è presente nel comune di Castellier-Santa Domenica una minoranza autoctona di italiani composta da 82 persone, pari al 5,60% della popolazione complessiva.

Lingue e dialetti[modifica | modifica wikitesto]

% Ripartizione linguistica (gruppi principali)[3]
88,23% madrelingua croata
7,80% madrelingua italiana
1,12% madrelingua serba
% Ripartizione linguistica (gruppi principali)[4]
1,03% madrelingua tedesca
90,77% madrelingua croata
5,60% madrelingua italiana

Località[modifica | modifica wikitesto]

Il comune di Castellier-Santa Domenica è diviso in 15 insediamenti (naselja)[5][6]:

Possibile colorazione dello stemma del comune
  • Babici (Babići)
  • Bernobi (Brnobići)
  • Castellier (Kaštelir), sede comunale
  • Ceriani (Cerjani)
  • Ciòlin (Dvori)
  • Cocianci (Krančići)
  • Covaz (Kovači)
  • Decli (Deklići)
  • Mechissi (Mekiši kod Kaštelira)
  • Stanzia Grande (Rogovići)
  • Roiaz (Rojci)
  • Roschi (Roškići)
  • Santa Domenica (Labinci)
  • Tadini (Tadini)
  • Valenti (Valentići)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Rino Cigui, I Benedettini nella Venezia Giulia di Antonio Alisi, Atti, vol. XXXVII, 2007, pp. 457-458
  2. ^ Codice Diplomatico Istriano - volume II
  3. ^ Censimento Croazia 2001
  4. ^ Censimento Croazia 2011
  5. ^ Statuto Comunale di Castellier-Santa Domenica Archiviato il 9 giugno 2007 in Internet Archive. – in lingua croata
  6. ^ Dario Alberi – “Istria Rossa – A Sud del Quieto” - Istria Storia, Arte e Cultura - LINT.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]