Castello di Carsoli

Castello di Carsoli
Veduta del colle Sant'Angelo e dei ruderi del castello
Ubicazione
Stato attualeBandiera dell'Italia Italia
RegioneAbruzzo
CittàCarsoli
Coordinate42°06′04.05″N 13°05′14.74″E / 42.101126°N 13.087428°E42.101126; 13.087428
Informazioni generali
TipoCastello-recinto
Inizio costruzione996
Condizione attualeRuderi
Comune di Carsoli (Aq), su borghiautenticiditalia.it. URL consultato il 28 marzo 2016.
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Il castello di Carsoli, noto anche come Forte de' Leoni, si trova sulla sommità del colle Sant'Angelo che domina l'abitato di Carsoli, in provincia dell'Aquila.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Accesso al castello

Il borgo medievale sorse come agglomerato di abitazioni intorno alla chiesa di Santa Maria in Cellis non distante dai resti della colonia romana di Carsioli (o Carseoli), risalente agli inizi del IV secolo a.C., situati nella località confinante di Civita di Oricola. Il borgo venne distrutto dai saraceni nel X secolo e, tra il 996 e il 1000, il conte Rinaldo dei conti dei Marsi costruì inizialmente sul colle Sant'Angelo una torre d'avvistamento, che fu poi soggetta ad ampliamenti con la costruzione di mura secondo lo schema del castello-recinto, ultimo dei quali la ristrutturazione degli angioini nel 1293.

Il territorio di Carsoli e la chiesa di Santa Maria in Cellis furono donati dal conte Rainaldo al monastero di Subiaco. Successivamente il castello fu posseduto dai conti di Albe, poi dai duchi di Tagliacozzo, quindi dagli Orsini e dai Colonna fino al 1806, anno dell'eversione della feudalità[1]. Dal 2013 la proprietà del castello è passata dalla famiglia De Leoni al comune di Carsoli[2].

Architettura[modifica | modifica wikitesto]

Il castello si trova in una posizione strategica, alla confluenza dei torrenti Mura e Turano, controllando a sud la piana del Cavaliere e il castello di Oricola, a nord la valle del Mura e ad est la valle che porta al valico del monte Bove.

La pianta del castello è ad L rovesciata. L'elemento più antico è la torre che si trova all'angolo tra le due mura di cinta. Altre due torri quadrangolari si trovano alla fine dei due bracci del recinto.

Il castello è allo stato di rudere, con entrambe le mura sud-orientali e nord-orientali, che fiancheggiano la rampa d'accesso, in gran parte diroccate. Non distanti si trovano i ruderi della chiesa di Sant'Angelo[3].

Nel 2021 sono stati effettuati dei lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza di alcune porzioni del castello come il muro di contenimento del terrapieno e la torre centrale[4].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Carsoli, su archeoclublaquila.it. URL consultato il 28 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 13 febbraio 2020).
  2. ^ Eleonora Beradinetti, Fortezza, dono al Comune dai De Leoni, su ilcentro.it, Il Centro, 18 luglio 2013. URL consultato l'11 luglio 2018.
  3. ^ Castello di Carsoli, su cultura.regione.abruzzo.it. URL consultato il 28 marzo 2016.
  4. ^ Federica Di Marzio, Forte dei Leoni, illuminata l'antica torre, su ilcentro.it, Il Centro, 18 aprile 2021. URL consultato il 29 luglio 2022.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Marialuce Latini, Carsoli (AQ), Il castello-recinto, in Guida ai Castelli d'Abruzzo, Pescara, Carsa Edizioni, 2000, pp. 96, ISBN 88-85854-87-7.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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