Castronovo (San Vincenzo Valle Roveto)
Castronovo frazione | |
---|---|
Spunto del paese | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Abruzzo |
Provincia | L'Aquila |
Comune | San Vincenzo Valle Roveto |
Territorio | |
Coordinate | 41°51′01.01″N 13°28′52.32″E / 41.85028°N 13.4812°E |
Altitudine | 525 m s.l.m. |
Abitanti | 301[1] (2011) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 67050 |
Prefisso | 0863 |
Fuso orario | UTC+1 |
Targa | AQ |
Nome abitanti | castronovesi |
Patrono | san Nicola |
Giorno festivo | maggio |
Cartografia | |
Castronovo è una frazione di circa 300 abitanti[1] del comune di San Vincenzo Valle Roveto (AQ), in Abruzzo.
Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]
Il paese è situato sul versante occidentale della valle Roveto su un colle che sovrasta il corso del fiume Liri a 525 m s.l.m. Castronovo al pari di Rendinara, posta più in alto a 916 m s.l.m. e inclusa nel limitrofo territorio comunale di Morino, è dominato dalle vette della catena montuosa degli Ernici.
Castronovo dista circa 3,9 chilometri dal capoluogo municipale di San Vincenzo Valle Roveto Inferiore[2].
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Come risulta da documenti di epoca alto medievale e nel catalogo dei Baroni originariamente il paese venne chiamato Castel Gualtieri, acquisendo con ogni probabilità il nome del suo primo signore. Il toponimo mutò in Castello Novo, sicuramente in seguito a lavori urbani che migliorarono il suo aspetto e la vivibilità, appare infatti in alcune pergamene della certosa di Trisulti del XIV secolo con questo nome.
Nei documenti amministrativi dell'epoca del regno di Napoli con a capo Roberto d'Angiò appare a volte come Castelnuovo. Successivamente venne chiamato Castrum Morrei, ovvero centro controllato da Morrea che assunse nell'area geografica rovetana un ruolo strategico e amministrativo importante insieme a Balsorano. Venne quindi incluso tra i feudi dei conti dei Marsi e successivamente dei Piccolomini[3].
Decimato dalla grave peste del 1656 il paese gradualmente si ripopolò acquisendo l'autonomia amministrativa con l'istituzione dell'universitas, dotandosi anche dello stemma e del catasto onciario, fino all'eversione feudale del 1806 che fece decadere il comune[4]. Venne così incluso amministrativamente al territorio comunale di Civita d'Antino e in seguito al 1816 a quello di San Vincenzo insieme alle frazioni di Morrea, Roccavivi e San Giovanni[5].
Il terremoto della Marsica del 1915 causò anche a Castronovo decime di vittime e danni ingenti al patrimonio urbanistico; il centro ricostruito subì forti flussi emigratori verso Roma e altre regioni italiane[6].
Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]
Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]
- Chiesa di San Nicola: risulta nell'elenco delle chiese appartenenti alla diocesi di Sora già nell'anno 1308[7].
Aree naturali[modifica | modifica wikitesto]
- Ara della Croce, località situata alle porte del paese.
- Pizzo Deta
- Valle Roveto
- Fiume Liri
Società[modifica | modifica wikitesto]
Tradizioni e folclore[modifica | modifica wikitesto]
La festa patronale di san Nicola di Bari si svolge annualmente nel mese di maggio, periodo in cui a Castronovo tornano i numerosi emigrati e villeggianti[8][9].
Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]
Strade[modifica | modifica wikitesto]
Il paese è situato vicino al tracciato della superstrada del Liri vicino agli svincoli di Morino-Civita d'Antino (direzione Sora) o Le Rosce-Santa Restituta (direzione Avezzano). Dista circa due chilometri dal bivio situato lungo la strada statale 82 della Valle del Liri per la strada provinciale 66 per Rendinara.
Ferrovie[modifica | modifica wikitesto]
La stazione di Morrea-Castronovo-Rendinara è la fermata ferroviaria posta lungo la linea Avezzano-Roccasecca che serve la frazione.
Sport[modifica | modifica wikitesto]
Calcio[modifica | modifica wikitesto]
La squadra di calcio dell'A.S.D. Castronovo milita nei campionati dilettantistici abruzzesi[10].
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b Dati su Castronovo - Dati su Ara della Croce
- ^ Castronovo di San Vincenzo Valle Roveto, su italia.indettaglio.it, Italia in Dettaglio. URL consultato il 27 settembre 2023.
- ^ Squilla, 1966, p. 159.
- ^ Gaetano Squilla, Castronovo: storia, su terremarsicane.it, Terre Marsicane. URL consultato il 25 settembre 2020 (archiviato dall'url originale il 6 maggio 2021).
- ^ Squilla, 1966, p. 160.
- ^ Squilla, 1966, p. 161.
- ^ Castronovo, su valleroveto.eu. URL consultato il 20 settembre 2016 (archiviato dall'url originale il 25 marzo 2016).
- ^ Melchiorre, Del Gusto, 1990, p. 174.
- ^ Castronovo, su visitvalleroveto.it, Visit Valle Roveto. URL consultato il 28 settembre 2023.
- ^ ASD Castronovo, su abruzzogol.net, Abruzzo Gol. URL consultato il 27 settembre 2023.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Johannes Jørgensen, Nella terra di sorella morte (impressioni del terremoto Abruzzese del 1915), a cura di Venanzio Di Varano, Firenze, Attilio Vallecchi, 1931, SBN IT\ICCU\CUB\0351627.
- Angelo Melchiorre, Federico Del Gusto, La regione della Marsica: viaggio storico turistico attraverso i Comuni della Marsica, Ortucchio, Centro Spaziale del Fucino Piero Fanti, 1990, SBN IT\ICCU\AQ1\0061048.
- Gaetano Squilla, Valle Roveto nella geografia e nella storia, Avezzano, Ente Fucino, 1966, SBN IT\ICCU\SBL\0393466.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Castronovo
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito istituzionale, su comune.sanvincenzovalleroveto.aq.it. URL consultato il 27 agosto 2023.