Castrovillari

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Castrovillari
comune
Castrovillari – Stemma
Castrovillari – Bandiera
Castrovillari – Veduta
Castrovillari – Veduta
Panorama di Castrovillari dal mastio del castello aragonese
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Calabria
Provincia Cosenza
Amministrazione
SindacoDomenico Lo Polito (centro-sinistra) dal 15-6-2015 (2º mandato dal 5-10-2020)
Territorio
Coordinate39°49′N 16°12′E / 39.816667°N 16.2°E39.816667; 16.2 (Castrovillari)
Altitudine362[1] m s.l.m.
Superficie130,64 km²
Abitanti20 823[2] (31-12-2023)
Densità159,39 ab./km²
FrazioniCammarata, Vigne, Pietrapiana
Comuni confinantiCassano all'Ionio, Cerchiara di Calabria, Chiaromonte (PZ), Civita, Frascineto, Morano Calabro, Spezzano Albanese, Altomonte, San Basile, Saracena, San Lorenzo del Vallo, San Lorenzo Bellizzi
Altre informazioni
Cod. postale87012
Prefisso0981
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT078033
Cod. catastaleC349
TargaCS
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[3]
Nome abitanticastrovillaresi
PatronoMadonna del Castello, san Giuliano di Le Mans, san Francesco di Paola (compatrono)
Giorno festivodal 29 aprile al 3 maggio, 27 gennaio e ultima domenica di agosto, ultima domenica di maggio
Soprannomela capitale del Pollino[senza fonte]
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Castrovillari
Castrovillari
Castrovillari – Mappa
Castrovillari – Mappa
Posizione del comune di Castrovillari all'interno della provincia di Cosenza
Sito istituzionale

Castrovìllari (Castruvìddari in calabrese[4]) è un comune italiano di 20 823 abitanti[2] della provincia di Cosenza in Calabria.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

La città sorge a 362 m s.l.m. sul limite meridionale di un pianoro denominato Conca del Re, delimitato a ovest dal fiume Coscile. Circondata dall'Appennino calabro - lucano, rappresenta il centro più popoloso del parco nazionale del Pollino. Il Monte Pollino, 2248 m, è la seconda vetta più alta degli Appennini meridionali dopo la Serra Dolcedorme, 2267 m. Anche quest'ultima montagna, che fa parte della catena del Pollino, ricade - in parte - nel territorio di Castrovillari.

A nord-ovest, al confine con il territorio di Morano Calabro, vi è il Monte Sant'Angelo[5], un piccolo monte isolato che domina dall'alto l'intera Piana di Castrovillari.

Il Mar Ionio dista 30 km (lungo la SS 105); il mar Tirreno tra i 50 e i 110 km. Il clima prevalente è di tipo mediterraneo nella stagione estiva e da media montagna appenninica d'inverno; non mancano occasionali nevicate.

Geologia[modifica | modifica wikitesto]

Castrovillari è situata a sud del Massiccio del Pollino, ovvero lungo la fascia pedemontana del massiccio calcareo.

Qui si ritrovano i depositi pleistocenici, costituiti da una successione marina di argille, sabbie e conglomerati appartenenti al ciclo suprapliocenico infrapleistocenico del bacino del Crati (Vezzani, 1968b) e da sedimenti continentali quaternari del bacino di Castrovillari (Russo e Schiattarella, 1992).

Sismicità[modifica | modifica wikitesto]

La classificazione sismica del territorio nazionale ha introdotto normative tecniche specifiche per le costruzioni di edifici, ponti ed altre opere in aree geografiche caratterizzate dal medesimo rischio sismico.

In basso è riportata la zona sismica per il territorio di Castrovillari, indicata nell'Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274/2003, aggiornata con la Delibera della Giunta Regionale della Calabria n. 47 del 10.02.2004.[6]

Zona sismica

2

Zona con pericolosità sismica media dove possono verificarsi forti terremoti.

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Castrovillari sorge in una zona collinare. Contornata interamente dalla catena del Pollino e dagli Appennini meridionali, ha un clima poco mitigato dal relativamente vicino mare. Le estati sono di solito molto calde, con punte diurne anche di 40 gradi. Gli inverni possono essere periodicamente freddi, con temperature che arrivano a 0 gradi. Nel gennaio 2017 la temperatura ha raggiunto il record di -8 gradi. Periodiche sono le nevicate. Si ricordano in questo millennio quella del 16 dicembre 2007, con un accumulo vicino ai 25 cm, quelle dall'8 al 10 febbraio 2013, con accumulo di 15 cm, che provocarono l'annullamento delle feste carnevalesche, e quella del 10 gennaio 2017, con accumulo di quasi 20 cm.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

I vari reperti archeologici, ritrovati sulle sponde del fiume Coscile (antico "Sybaris") e custoditi nel Museo Civico della città, testimoniano la frequentazione del sito sin dall'epoca paleolitica; le prime forme di vita organizzata, tuttavia, sono testimoniate da reperti risalenti all'epoca ellenica e bruzia.

Il rinvenimento di alcuni ruderi di ville romane e di un basolato della stessa epoca[7] portano alla certezza che il luogo ebbe una colonizzazione romana, da cui deriverebbe l'antico nome della città Castrum Villarum cioè "Fortezza delle ville". La mancanza di documenti rende frammentaria e poco chiara la storia fino a che, nel 1064 d.C., i Normanni, con a capo Roberto il Guiscardo, assediarono e conquistarono le mura della città. Il dominio normanno si prolungò fino al 1189, quando Costanza d'Altavilla, ultima discendente della famiglia normanna, sposò Enrico VI di Svevia e il potere passò nelle mani degli Hohenstaufen.

Gli Svevi dominarono la città fino alla battaglia di Benevento, nel 1266, in cui tutta l'Italia meridionale passò nelle mani degli Angioini, che dominarono fino al 1400, fino a quando, cioè, Ferdinando I d'Aragona riuscì a conquistare definitivamente Castrovillari. A questo periodo dobbiamo il castello aragonese, che, finito di costruire nel 1480, non aveva come scopo quello di proteggere i cittadini, bensì di tenere a freno le continue rivolte dei Castrovillaresi, da sempre ostili agli aragonesi: questo scopo è testimoniato dalla frase in latino incisa sotto lo stemma che troneggia sull'ingresso del castello: ad continendos in fide cives.

Stemma d'Aragona

In seguito la città passò direttamente sotto l'autorità imperiale, per finire poi infeudata alla famiglia degli Spinelli di Cariati, che la ressero quasi ininterrottamente fino all'eversione della feudalità (eccetto il periodo dal 1579 al 1610, durante il quale la città appartenne alla famiglia Sanseverino di Bisignano).

Nel 1700 i Borbone si impossessarono di tutta l'Italia meridionale; nel 1806 le truppe borboniche furono sconfitte dall'esercito francese di Napoleone a Campotenese, che conquistò così anche la città di Castrovillari. L'arrivo dei francesi apportò grandi novità: venne abolita la feudalità, furono soppressi gli ordini monastici, vennero concesse alla ricca borghesia emergente enormi quantità di terreno, mentre la nobiltà si vide costretta a vendere anche i propri titoli nobiliari.

Le novità francesi portarono all'urbanizzazione del Piano dei Peri e consentì alla città di espandersi verso l'attuale corso Garibaldi (come attestano anche gli ampi marciapiedi costruiti a immagine dei boulevard francesi). Sotto il dominio francese fu istituito anche il distretto di Castrovillari, che riconobbe alla città il ruolo di guida del suo territorio. Caduto il dominio napoleonico, con il congresso di Vienna del 1814 i Borbone ne ripresero il controllo (ma nel 1848 ci furono moti insurrezionali guidati nella zona da Carlo Maria L'Occaso) fino a che il Risorgimento italiano non fuse la storia di Castrovillari con il resto d'Italia.

Castrovillari diede il suo contributo all'unificazione d'Italia; nel 1860 Giuseppe Garibaldi, ospitato dal colonnello Giuseppe Pace, arrivò trionfante a Castrovillari e poco dopo, in piazza San Giuliano, si svolse il plebiscito popolare per l'Unità d'Italia. Dal 1860 la storia della città si fonde con quella dell'Italia; Castrovillari partecipò attivamente alle guerre mondiali, subendo nel 1943 anche duri bombardamenti da parte degli alleati.

Durante gli anni della seconda guerra mondiale, una quindicina di profughi ebrei, in prevalenza tedeschi e polacchi, furono confinati in soggiorno coatto a Castrovillari. Il gruppo aumentò con la nascita di un bambino, il 3 marzo 1942. Gli internati furono tutti liberati con l'arrivo dell'esercito alleato nel settembre 1943.[8]

Negli anni della seconda guerra mondiale, tra il 1940 e il 1943, Castrovillari fu uno dei comuni della Calabria destinati dalle autorità fasciste ad accogliere profughi ebrei in internamento libero.[8] I 26 internati provenivano dalla Germania, dall'Austria e dalla Polonia; il gruppo aumentò di un'unità con la nascita di un bambino, il 3 marzo 1942. Nel settembre 1943, quanti di loro si trovavano ancora in paese, furono tutti liberati con l'arrivo dell'esercito alleato e così coloro che nel frattempo erano stati trasferiti a Ferramonti. Si salvarono dalle deportazioni anche coloro (5) che da Castrovillari erano giunti ad altra località di confino nel Centro-Nord Italia: a Montesilvano (Pescara) o Agordo (Belluno). Perirono invece ad Auschwitz i tre membri della famiglia Waldmann-Zundler (madre e due bambini piccoli) che giunti in paese nel dicembre 1940 erano stati trasferiti a Roccalbegna (Grosseto) nel settembre 1941 e furono lì arrestati nel dicembre 1943.[9]

Nel 1992, durante la X legislatura, Castrovillari fu sul punto di diventare provincia; la popolazione sentì la bocciatura del corrispondente disegno di legge come una cocente delusione. Ulteriori tentativi seguirono quello del 1992. L'ultimo, in ordine di tempo, fu costituito dalla proposta di legge n. AC-2243 della XIV legislatura[10], presentata alla Camera dei Deputati il 30 gennaio 2002, d'iniziativa dei deputati Pappaterra, Boccia, Pisapia e Siniscalchi, che però non ebbe miglior fortuna, essendosi fermata alle prime fasi dell'iter parlamentare.

Ad ogni modo, pur non essendo capoluogo di provincia, Castrovillari continua a essere il punto di riferimento principale per i paesi del territorio circostante. La città, ad esempio, è il centro d'attrazione territoriale per gli istituti scolastici di secondo grado ed è anche sede dell'Archivio di Stato, nonché località principale della Comunità Montana Arbereshë del Pollino.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 7 aprile 1994.[11]

Stemma

«Di azzurro, alla muraglia di argento, murata di nero, uscente dai fianchi e fondata in punta, merlata alla guelfa di otto, munita di porta centrale, di nero, accompagnata da due finestrelle rotonde, una a destra, l'altra a sinistra, dello stesso, essa muraglia sostenente il castello di argento, murato di nero, formato dal corpo basamentale, trapezoidale, sostenente tre torri merlate alla guelfa, le torri laterali merlate di tre, finestrate di uno con finestre larghe e basse, di nero, la torre centrale, più alta e più larga, merlata di quattro, unita con raccordo concavo alle torri laterali, finestrata con finestra alta e stretta, di nero. Ornamenti esteriori da Città.[12]»

Gonfalone

«Drappo color bianco, riccamente ornato di ricami in oro e caricato dello stemma sopra descritto con la iscrizione centrata in oro recante la denominazione della città. Le parti di metallo e i cordoni sono dorati. L'asta verticale è ricoperta di velluto bianco con bullette dorate poste a spirale. Nella freccia è rappresentato lo stemma della città e sul gambo è inciso il nome. È corredato da una cravatta con nastri tricolore frangiati d’oro.[12]»

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

  • Palazzo Salituri
  • Palazzo "ex-Salituri" (ora Caligiuri-Cassanese) alla Giudeca
  • Palazzo Cappelli
  • Palazzo Gallo
  • Palazzo Gallo vecchio (già convento)
  • Ponte della Catena e fontane di S. Giuseppe
  • Palazzo del Municipio
  • Scuola Media Statale "G. Fortunato" (antico convento)
  • Liceo Classico Statale "G. Garibaldi" (già convento)
  • Scuola elementare "Villaggio Scolastico" (inaugurato in epoca fascista)

Architetture militari[modifica | modifica wikitesto]

La cosiddetta "Torre Infame" del castello aragonese, considerata il simbolo della città.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[14]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

La popolazione straniera al 2013 è di 875 unità[15]; nella tabella sono riportate le minoranze etniche che superano le 20 unità[16]

  1. Albania, 238
  2. Romania, 146
  3. Bulgaria, 138
  4. Ucraina, 92
  5. Marocco, 48
  6. India, 37
  7. Cina, 32
  8. Polonia, 22

Tradizioni e folclore[modifica | modifica wikitesto]

Nel comune si svolge il Carnevale del Pollino, nato ufficialmente nel 1959 dall'impegno della Pro loco del Pollino, fondata l'anno precedente, e dal 2006 ribattezzato Carnevale di Castrovillari, ma attestato almeno dal 1635, data in cui fu rappresentato, proprio in occasione del carnevale, il primo testo teatrale scritto in un dialetto calabrese, la commedia in tre atti Organtino, di Cesare Quintana.

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Istruzione[modifica | modifica wikitesto]

Scuole[modifica | modifica wikitesto]

A Castrovillari vi sono un asilo nido, due asili pubblici e alcuni privati, quattro scuole elementari, due scuole medie statali, tre licei (scientifico, classico e artistico) e cinque altri istituti superiori statali.

Biblioteche[modifica | modifica wikitesto]

La biblioteca civica "Umberto Caldora" è ospitata al primo piano del Protoconvento francescano; al suo interno custodisce circa 30.000 volumi, molti dei quali provenienti da collezioni private di famiglie locali.

Musei[modifica | modifica wikitesto]

  • Il museo civico della città, allocato nel Protoconvento francescano, custodisce reperti archeologici risalenti all'età paleolitica[17] e vasellame e bronzi provenienti dalla necropoli di Bello Luco. Vi si trova anche vasellame a vernice nera, oggetti ritrovati nei ruderi delle ville rustiche romane, nonché lo scheletro di un guerriero con corredo funerario.
  • La pinacoteca "Andrea Alfano", allestita nel Protoconvento francescano, raccoglie tutte le opere che il maestro Andrea Alfano (1879-1967) ha lasciato alla città ed altre donate successivamente da collezionisti privati.
  • Il Museo d'arte sacra, allestito nella sacrestia della basilica di san Giuliano, raccoglie una serie di preziosi dipinti, sculture e argenteria risalenti al XVI secolo.

Teatri[modifica | modifica wikitesto]

La presenza di spazi teatrali a Castrovillari conferma l'antica tradizione teatrale della città, che risale al XVII secolo:

  • Teatro Sybaris: ricavato dalle antiche scuderie del Protoconvento francescano ed inaugurato nel 1999, ha una capienza di circa 300 posti tra platea e galleria; è il centro delle attività culturali e delle manifestazioni teatrali della città. Il suo nome rimanda al vicino fiume Coscile, in antico Sybaris, e replica la denominazione del teatro fondato da Carlo Maria L'Occaso nel 1845 all'interno dello stesso Protoconvento.
  • Teatro Vittoria "Giuseppe Maria Maradei" : devastato da un incendio negli anni '80, era stato per gran parte del '900 il centro culturale della città. È stato riaperto al pubblico, dopo lavori di restauro, il 25 aprile 2022.

Media[modifica | modifica wikitesto]

Stampa[modifica | modifica wikitesto]

  • Apollinea
  • Il diario di Castrovillari e del Pollino
  • Menabó

Televisioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Media sud Castrovillari (canale 292)
  • Cinema-Teatro Ciminelli
  • Cinema Atomic-Cafè

Radio[modifica | modifica wikitesto]

  • Radio Nord Castrovillari (94.600)
  • Kontatto Radio Pollino (99.000)

Eventi[modifica | modifica wikitesto]

Carnevale del Pollino, dal 1959, ribattezzato "Carnevale di Castrovillari" nel 2006, ogni anno nel periodo tra febbraio e marzo, porta in città tantissimi turisti sia della regione e sia dalle regioni limitrofe. È annoverato tra i 10 carnevali più belli d'Italia.

Tra le feste principali della città, la più importante è la festa patronale della Madonna del Castello, patrona principale della città, che si svolge ogni anno tra il 29 aprile e il 3 maggio. Durante la vigilia della festa il 30 aprile, momento intenso è l'incoronazione della Madonna e la processione del pomeriggio. Il giorno festivo dedicato alla Vergine Santa il primo maggio, molto attesi sono i fuochi pirotecnici e il giorno conclusivo il 3 maggio il concerto di cantanti di fama nazionale.[senza fonte]

Particolare della città è la festa di Pasquetta che si svolge sia il lunedì di Pasqua, che il martedì successivo di Pasqua, in dialetto locale detto (Pascunu o Marte i Pasca).[senza fonte]

Rassegna teatrale "Primavera dei Teatri", giunta nel 2020 alla sua XXI edizione.[senza fonte]

Cucina[modifica | modifica wikitesto]

I piatti tipici della città di Castrovillari, risentono molto dei prodotti del territorio, prevalentemente ortaggi, legumi, cereali. I formaggi e le conserve sottolio e sottaceto, il baccalà con le patate (baccalà e patane). Piatto tipico è la pasta fatta in casa, in dialetto Castrovillarese (maccaruni 'i casa, a firrittu), conditi con sugo di carne di maiale e ricotta salata grattugiata, tipico piatto domenicale, che viene consumato anche durante la vendemmia e la raccolta delle olive; notevole anche la produzione di vini. Dolci per tutte le occorrenze sono: (ciotaredde, scaliddi, zuccheriddi, cannarituli, giurgiulina, cicirata).

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Urbanistica[modifica | modifica wikitesto]

La città è divisa in due parti separate dal Ponte della Catena:

Il cannone e l'allarme antiaereo nel piazzale del santuario-basilica della madonna del castello
Parte vecchia
Detta Civita ed edificata su uno sperone calcareo, è caratterizzata da piccole viuzze e costruzioni molto caratteristiche. Vi si trovano la Basilica minore di San Giuliano, il Protoconvento Francescano, il Castello Aragonese e, su una altura, Il Santuario-Basilica minore Pontificia della Madonna del Castello. Nella piazza antistante il santuario della Madonna del Castello, un cannone e un allarme antiaereo ricordano la guerra; l'allarme suona tutti i giorni a mezzogiorno a perenne ricordo delle vittime dei bombardamenti del 1943. Sempre nella Civita, all'interno del Protoconvento Francescano, si trova il rinnovato Teatro Sybaris, che ospita alcune importanti manifestazioni teatrali.
Monumento ai caduti (Piazza Indipendenza), opera di Chiaromonte di Napoli
Parte nuova
Molto più estesa rispetto alla precedente, si sviluppa su di un pianoro denominato "Piano dei Peri". Essa è costituita da larghe vie ortogonali che ricordano l'urbanizzazione ottocentesca; un grande corso, ideato dai francesi e poi intitolato a Garibaldi, attraversa il centro cittadino da nord a sud ed all'incrocio con l'isola pedonale di via Roma costituisce il centro cittadino. La città infine è dotata di un ospedale, di un tribunale, di un importante istituto penitenziario, ed è sede territoriale della maggior parte degli uffici pubblici, che la rendono, nonostante non sia capoluogo di provincia, il punto di riferimenti di tutto il comprensorio del Pollino e della valle dell'Esaro.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

L'economia della cittadina si basa principalmente sull'agricoltura, sul terziario e sull'edilizia. I tentativi di industrializzazione degli anni '70 sono stati fortemente frenati dal declino del settore tessile che in città occupava una buona parte della produzione industriale. Ad oggi sul territorio comunale si trovano in attività aziende per la produzione del latte (che coprono l'80% del fabbisogno regionale) ed un cementificio di proprietà di italcementi, oltre ad un buon numero di piccole aziende.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

La città è attraversata dall'autostrada A2 del Mediterraneo, gli svincoli di Morano Calabro-Castrovillari e Castrovillari-Frascineto distano entrambi 6 km dal centro della città, lo svincolo di Firmo-Sibari invece si trova in piena area industriale/agricola di Cammarata. Castrovillari possiede un'Autostazione, gestita da Ferrovie della Calabria srl,con autobus che percorrono linee provinciali e nazionali che collegano Castrovillari con tutte le maggiori realtà nazionali (Napoli, Bari, Roma, Firenze, Siena, Perugia, Bologna, Modena, Milano, Torino) e anche con alcune internazionali (Germania).

Dal 1930 al 1978 la cittadina era servita dalla ferrovia Lagonegro-Castrovillari-Spezzano Albanese, poi definitivamente soppressa nel 1979. Infine, Ferrovie della Calabria gestisce un servizio di trasporto pubblico urbano che circa ogni ora collega l'autostazione al centro commerciale "le vigne" e viceversa.

Tra le infrastrutture si annoverano:

  • L'Ospedale civile "Ferrari": articolato in tre plessi ed è dotato delle principali unità operative secondo il modello "Spoke", includendo il pronto soccorso, la chirurgia, l'ostetricia e la ginecologia, la ginecologia preventiva, il consultorio, la medicina, l'ortopedia, l'anestesia e rianimazione.
  • Polisportivo 1º Maggio: include al suo interno la palestra comunale "Filpo", lo stadio "Mimmo Rende", una pista d'atletica, campi sintetici di tennis e di calcio a 8.
  • Istituto Penitenziario "Rosetta Sisca": inaugurato nel 1995 contiene una sezione femminile ed un'aula bunker annessa, il 21 giugno del 2014 la struttura è stata visitata da Papa Francesco.
  • Villaggio Scolastico: cittadella delle scuole elementari, fatta edificare in epoca fascista per volere del sindaco Lucio Gioffré; attualmente, nel complesso scolastico sono presenti le classi di un circolo delle scuole primarie; la struttura comprende due plessi e una palestra coperta.
  • Tribunale: a Castrovillari ha sede inoltre un tribunale ordinario di antica istituzione, in una nuova struttura inaugurata nel 2013, al quale fanno capo più uffici giudiziari (il Tribunale, la Procura della Repubblica, la polizia giudiziaria e il giudice di pace).

A Castrovillari hanno sede, inoltre, tutte le scuole, di ogni ordine e grado, sino alle superiori, e molti uffici pubblici, tra cui l'Agenzia delle entrate, l'Inps, l'Inail, il Centro per l'impiego. È presente anche una caserma militare dell'esercito italiano appartenente al 21º reggimento genio guastatori di Caserta.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Sindaci eletti dal Consiglio comunale (1946-1994)
Nominativo Partito Giunta Mandato Elezione
Inizio Fine
Amedeo Zagarese Democrazia Cristiana DC 1946 1947 Elezione 1946
Gaetano Vetere Democrazia Cristiana DC 1947 1951
Pasquale Cosentino Democrazia Cristiana DC 1951 1952
Biagio D'Arienzo Partito Comunista Italiano PCI-PSI 1952 1954 Elezione 1952
Pasquale Cosentino Democrazia Cristiana DC-MSI 1954 1959 Elezione 1954
Francesco Laudadio Democrazia Cristiana DC-MSI (1959-1960) DC (1960-1964) 1959 1963 Elezione 1959
DC-PSI 1963 1967 Elezione 1963
Mirko Massacra Democrazia Cristiana DC-PSIUP 1967 1968
Achille Salerni Partito Socialista Italiano PSU-PSIUP-PCI 1968 1969 Elezione 1967
Mirko Massacra Democrazia Cristiana DC-PSI 1969 1972
DC-PSI 1972 1973 Elezione 1972
Francesco Laudadio Democrazia Cristiana DC-PSDI 1973 1975
Vincenzo Tarsia - Commissario prefettizio - 1975 1975
Piero Schettini Partito Socialista Italiano DC-PSI 1975 1976 Elezione 1975
Gianni Grisolia Partito Socialista Italiano PSI-PCI-PSDI 1976 1980
Arcangelo Cerminara - Commissario prefettizio - 1980 1981 Elezione 1980 (1)
Gianni Grisolia Partito Socialista Italiano PSI-PCI-PSDI 1981 1985 Elezione 1980 (2)
Annunziato Saccomanno Partito Socialista Italiano DC-PSI 1985 1987 Elezione 1985
Nicola Rocco Partito Comunista Italiano PSI-PCI 1987 1988
Angelo Cosentino Democrazia Cristiana DC-PSI 1988 1990
Annunziato Saccomanno Partito Socialista Italiano DC-PSI (1990) PSI (1991) 1990 1991 Elezione 1990
Antonio Torsello Partito Socialista Italiano PSI-PCI 1991 1992
Sandro Calvosa - Commissario prefettizio - 1992 1992
Nicola Aiello Democrazia Cristiana DC-PSI 1992 1994 Elezione 1992
Mario Gonzales - Commissario prefettizio - 1994 1994
Sindaci eletti direttamente dai cittadini (dal 1994)
Riccardo Vico Partito Democratico della Sinistra Progressisti 1994 1998 Elezione 1994
Francesco Fortunato Democratici di Sinistra L'Ulivo 1998 2002 Elezione 1998
Francesco Blaiotta Alleanza Nazionale AN-UDC-Nuovo PSI 2002 2007 Elezione 2002
AN-UDC-Civiche 2007 2012 Elezione 2007
Domenico Lo Polito Partito Democratico PD-PSI-SeL-UdC 2012 2014 Elezione 2012
Massimo Mariani - Commissario prefettizio - 2014 2015
Domenico Lo Polito Partito Democratico PD-PSI 2015 2020 Elezione 2015
PD-Civiche 2020 in carica Elezione 2020

Sport[modifica | modifica wikitesto]

  • Tra gli sport più praticati a Castrovillari figurano gli scacchi, con decine di appassionati di categoria nazionale. Tre di questi hanno partecipato al Match2000, il più grande torneo a distanza mai giocato, riportato nell'edizione 1998 del Guinness dei primati. Nell'ultimo decennio la formazione di Castrovillari ha militato diversi anni nella serie B del campionato italiano a squadre.
  • Castrovillari possiede una squadra di calcio sin dal 1921, il Castrovillari Calcio, reduce da importanti trascorsi in Serie C2, sette campionati consecutivi dalla stagione 1994-1995 fino al 2000-2001. La compagine oggi milita nel campionato di Serie D - Girone I.
  • Nell'intera zona è molto diffusa la passione per il ciclismo. Inoltre il 25 maggio 1997, la nona tappa del Giro d'Italia si è conclusa a Castrovillari con la vittoria del russo Dmitrij Konyšev. La sesta tappa del Giro 1975, sempre con arrivo nella cittadina del Pollino, si è invece conclusa con la vittoria del belga Roger De Vlaeminck. I molteplici appassionati si raccolgono intorno all'ASD Ciclistica di Castrovillari, costituita già dal 1985 e che rappresenta un punto di riferimento organizzando manifestazioni a carattere interregionale e nazionale sia su strada che in mountain bike. La settima tappa del 100º Giro d'Italia 2017, precisamente il 12 maggio 2017, è partita da Castrovillari per terminare ad Alberobello in Puglia, con un percorso di 224 km il più lungo del giro. Ha vinto la tappa Caleb Ewan. Ospite d'onore della tappa a Castrovillari è stato l'attore americano Patrick Dempsey (indossando la maglia rosa), che ha recitato nella serie Grey's Anatomy, nel ruolo del dottor Derek Shepherd. La sesta tappa del Giro d'Italia 2020 è partita l'8 ottobre da Castrovillari per terminare a Matera, per una lunghezza di 188 km. Viene vinta in volata dal francese Arnaud Démare.
  • Il volley è rappresentato dalla "Capani Volley", che milita nel campionato maschile di serie C, e dalla "Di Dieco Group Castrovillari", che milita nel campionato di serie C femminile.
  • Il basket è rappresentato dalla A.S.D. Pollino Basket S.r.l., squadra ora in C regionale, ma che dal 1996 al 1999 ha partecipato anche al campionato di C1. Da sempre svolge un'intensa attività giovanile.
  • Per quanto riguarda il tennis, a Castrovillari sono presenti tre circoli: Tennis Club Castrovillari, Tennis Club Pollino e Queen's Castrovillari.
  • Castrovillari è anche uno dei punti di partenza per le escursioni nel Parco nazionale del Pollino e vanta una sezione del Club Alpino molto attiva, il Cai Castrovillari.
  • Tra gli sport poco conosciuti e praticati vi è l'arrampicata sportiva (Gioco olimpico) che sta tornando a prendere piede tra i ragazzi e le ragazze del territorio del Pollino, con il contributo di una giovane Associazione Sportiva Dilettantistica affiliata a UISP dal 2019. A Castrovillari è nata la prima sede indoor dove poter praticare e imparare il bouldering.
Ingrandisci
Veduta del massiccio del Pollino dallo stadio comunale Mimmo Rende

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ www.comuni-italiani.it, Castrovillari: Clima e Dati Geografici.
  2. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 181, ISBN 88-11-30500-4.
  5. ^ (EN) Mystica, La cappella della Madonna del Riposo e il misticismo antico di Monte sant'Angelo, su mysticacalabria.it. URL consultato il 30 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 7 novembre 2017).
  6. ^ Rischio sismico di Castrovillari (CS), su Tuttitalia.it. URL consultato il 30 ottobre 2017.
  7. ^ Tra i passi maestosi della storia: nuova archeologia lungo la Via Regia delle Calabrie • Meraviglie di Calabria, su www.meravigliedicalabria.it, 31 dicembre 2023. URL consultato il 13 febbraio 2024.
  8. ^ a b Ebrei stranieri internati in Calabria.
  9. ^ CDEC Digital library.
  10. ^ Progetto di legge - N. 2243, XIV legislatura
  11. ^ Castrovillari, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 23 gennaio 2024.
  12. ^ a b Comune di Castrovillari, Regolamento per l’uso dello stemma, del gonfalone… (PDF).
  13. ^ (EN) Catholic.org Basilicas in Italy
  14. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  15. ^ Dati Istat, http://demo.istat.it/str2013/index.html
  16. ^ dati ISTAT http://demo.istat.it/str2013/index.html
  17. ^ Guida storica artistica di "Gianluigi Trombetti" editrice "il coscile"

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Vittorio Cappelli, Il fascismo in periferia: il caso della Calabria, Editori Riuniti, Roma 1992 (seconda edizione: Marco, Lungro 1998)
  • Vittorio Cappelli, Emigranti, moschetti e podestà. Pagine di storia sociale e politica nell'area del Pollino (1880-1943), Il Coscile, Castrovillari 1995
  • Fulvio Mazza (a cura di), Castrovillari: storia, cultura, economia, Rubbettino, Soveria Mannelli 2003
  • Ettore Miraglia, Castrovillari Miscellanea, Edizioni Prometeo, Castrovillari 2000
  • Giulio Palange, La scena marginale. Il teatro dialettale calabrese da Quintana a Giunta. Catalogo della mostra documentaria e bibliografica, Castrovillari, 27 maggio-4 giugno 2000
  • Cesare Quintana, Organtino. Farsa dialettale (1635), a cura di Giulio Palange, Prometeo, Castrovillari 1990
  • Gianluigi Trombetti, Castrovillari nei suoi momenti d'arte, Il Coscile, Castrovillari 1989
  • Gianluigi Trombetti, Castrovillari. Guida storico-artistica, Il Coscile, CastroviIlari 2000

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