Caterina di Meo Lippi

Caterina di Meo Lippi o Caterina Buti del Vacca (1431 ca. – 1493 ca.) fu la presunta madre di Leonardo da Vinci.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Ritratto di Leonardo attribuito a Francesco Melzi.

Già conosciuta come Caterina Buti del Vacca, ricerche recenti la identificano come Caterina di Meo Lippi.[1][2][3] Si conoscono poche informazioni sulla sua vita. D'umili origini, fu amante del ricco notaio fiorentino Piero da Vinci e la presunta madre di Leonardo da Vinci,[4] nato ad Anchiano frazione di Vinci il 15 aprile 1452. Venne allontanata dalla famiglia del padre e un anno dopo la nascita del figlio[5] si sposò col ceramista Antonio di Pietro Buti del Vacca da Poggio Zeppi, vicino a Vinci, soprannominato Attaccabriga,[6] dal quale ebbe cinque figli.

Secondo Alessandro Vezzosi, direttore del Museo ideale Leonardo da Vinci, Caterina poteva essere una schiava di proprietà di Piero, il padre di Leonardo, in quanto Caterina era un nome usualmente attribuito alle schiave.[7] Uno studio dattiloscopico del 2006 sulla base di una impronta di Leonardo ipotizzò che Caterina potesse essere di origine mediorientale. Questa ipotesi è smentita da Simon Cole, professore associato di criminologia, diritto e società all'Università della California a Irvine, perché non si può prevedere l'origine etnica di una persona da questo tipo di studi dattiloscopici.[8]

Secondo Martin Kemp, professore emerito all'Università di Oxford e uno dei massimi conoscitori della vita di Leonardo, non c'è alcuna prova che Caterina fosse una schiava di origine mediorientale. Dopo aver scavato in archivi e documenti trascurati in Italia, nel 2017 Kemp, insieme al ricercatore italiano Giuseppe Pallanti, ha trovato documenti che proverebbero che la madre di Leonardo fosse una giovane donna locale di nome Caterina di Meo Lippi, di circa 16 anni e di umili origini.[1][2][3] Conosciuta come Buti del Vacca solo dopo il matrimonio con Antonio di Pietro Buti del Vacca, avvenuto dopo la nascita di Leonardo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Allison Lee Palmer, Leonardo da Vinci: A Reference Guide to His Life and Works, London, Rowman & Littlefield, 2018, p. 78, ISBN 978-1-5381-1977-8.
  2. ^ a b (EN) Katy Blatt, Leonardo da Vinci and The Virgin of the Rocks: One Painter, Two Virgins, Twenty-Five Years, Cambridge, Cambridge Scholars Publishing, 2018, ISBN 978-1-5275-0644-2.
  3. ^ a b Kemp & Pallanti 2017, p. 87.
  4. ^ Massimo Polidoro, Rivelazioni, Casale Monferrato, Piemme, 2014, p. 100, ISBN 978-88-585-1169-5.
  5. ^ Alessandro Vezzosi e Agnese Sabato, Cronologia di Leonardo da Vinci, su Museo Galileo. URL consultato il 9 dicembre 2014.
  6. ^ Toscana, Umbria, Marche, Milano, Touring Editore, p. 17, ISBN 88-365-2387-0.
  7. ^ Alessandro Vezzosi, Leonardo da Vinci: arte e scienza dell'universo, collana Universale Electa/Gallimard, n. 73, Torino, Electa/Gallimard, 1996, ISBN 88-445-0083-3.
  8. ^ (EN) Marta Falconi, Experts reconstruct Leonardo fingerprint, in Associated Press, New York, 1º dicembre 2006.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]