Cattedrale di San Martino (Bratislava)

Cattedrale metropolitana di San Martino
Katedrála svätého Martina
Esterno
StatoBandiera della Slovacchia Slovacchia
RegioneBratislava
LocalitàBratislava
IndirizzoDóm sv. Martina, Rudnayovo námestie No. 1
Coordinate48°08′31″N 17°06′17″E / 48.141944°N 17.104722°E48.141944; 17.104722
Religionecattolica di rito romano
TitolareMartino di Tours
Arcidiocesi Bratislava
Consacrazione1452
Stile architettonicogotico
Inizio costruzioneXIV secolo
Sito webdom.fara.sk
Interno

La cattedrale metropolitana di San Martino (in slovacco: Katedrála svätého Martina), è il principale luogo di culto cattolico di Bratislava, sede vescovile dell'arcidiocesi di Bratislava.[1]

La cattedrale sorge al limite occidentale della Città Vecchia, sotto il castello di Bratislava, ed ha ospitato tra il 1563 e il 1830 le incoronazioni dei sovrani d'Ungheria.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La costruzione del duomo venne attuata a partire dal XIV secolo, su un sito precedentemente occupato da una chiesa romanica e da un cimitero. Nel 1452 il duomo venne consacrato, ma i lavori di completamento dell'opera si protrassero anche nei secoli successivi. Dal 1563 al 1830 San Martino fu la chiesa dell'incoronazione dei re d'Ungheria. Il primo re a ricevere la corona di Santo Stefano in San Martino fu Massimiliano II; in totale undici sovrani vennero qui incoronati, compresa Maria Teresa d'Austria.

Nel 1995, quando l'arcidiocesi di Trnava prese il nome di Trnava-Bratislava, il duomo di San Martino fu elevato a concattedrale. Nel 2008, a seguito dell'erezione dell'arcidiocesi di Bratislava, assunse il titolo di cattedrale metropolitana.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La torre campanaria, alta 85 metri, domina il paesaggio urbano della città vecchia; la parte superiore venne danneggiata da un fulmine nel 1760 e ricostruita in stile barocco, nuovamente distrutta da un incendio nel 1835 e ripristinata nel 1847, quando al suo apice venne posta una grande riproduzione della Corona di Santo Stefano, placcata in oro.

L'interno è a tre navate, divise da pilastri e arcate ogivali, con volte a crociera. L'abside è poligonale. La luce filtra dalle diverse vetrate istoriate che decorano i finestroni alle pareti. All'interno del tempio si trovano anche alcune cappelle, in stile gotico e realizzate nel XV secolo le due dedicate alla regina Sofia e a Sant'Anna, del XVIII secolo e in stile barocco la cappella intitolata a san Giovanni il Misericordioso, realizzata dallo scultore austriaco Georg Rafael Donner (1693 - 1741). Opera di Donner è anche il pregevole gruppo scultoreo, in piombo, di san Martino a cavallo; il santo è rappresentato nel famoso gesto di tagliare con la spada il suo mantello, per donarne metà a un povero.

Nella cattedrale si trovano due organi a canne. Lo strumento principale è situato sulla cantoria in controfacciata e venne realizzato tra il 2008 e il 2011 da Gerald Woehl in sostituzione di uno costruito nel 1882 da Vincenz Mozsny in collaborazione con Eberhard Friedrich Walcker;[2] è a trasmissione mista (meccanica per i manuali e il pedale, elettrica per i registri) e dispone di 75 registri; la sua consolle ha quattro tastiere e pedaliera.[3] Un secondo strumento, di modeste dimensioni (7 registri), è integrato negli stalli lignei di sinistra del coro ed è opera di Karl Anton Klöckner (1867).[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Katedrála sv. Martina, Bratislava, Bratislava, Slovakia, su gcatholic.org. URL consultato il 13 novembre 2020.
  2. ^ (DEENFRNL) Bratislava, Slovenská Republika (Bratislavský kraj) - Dóm sv. Martina (Domkirche Sankt Martin), su orgbase.nl. URL consultato il 13 novembre 2020.
  3. ^ (SK) Organ, su dom.fara.sk. URL consultato il 13 novembre 2020.
  4. ^ (DEENFRNL) Bratislava, Slovenská Republika (Bratislavský kraj) - Dóm sv. Martina (Domkirche Sankt Martin), Chor-Orgel, su orgbase.nl. URL consultato il 13 novembre 2020.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Monumenti di Bratislava, su slovakiatravels.com. URL consultato il 31 gennaio 2008 (archiviato dall'url originale il 7 febbraio 2008).
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